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Come entrare in Bielorussia

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8
sbirulina1
sbirulina1
04/02/2017 19
Rispondi Abuso
Inserito il 12/12/2018 alle: 18:05:59
Ciao a tutti, l'anno prossimo a fine agosto vorrei andare in Bielorussia per trovare amici,però non so che documentazione mi serve per passare la frontiera dalla   Lituania in Bielorussia. qualcuno mi può aiutare? grazie 
18
cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 12/12/2018 alle: 19:13:43
Ci sono stato in camper a luglio, mentre facevo un lungo giro attraverso paesi ex-sovietici ed Europa orientale.
Quello che ti serve è sostanzialmente il visto bielorusso, da richiedere al consolato con congruo anticipo.
Io l'ho richiesto al consolato bielorusso a Stoccolma (perché risiedo qui), pagando i diritti consolari e fornendo una serie di documenti aggiuntivi: formulario di richiesta visto, foto tessera, dichiarazione dell'itinerario e documenti del camper in quanto non ero in possesso di biglietti aerei né prenotazione alberghiera (ovviamente, andandoci in camper...).
Mi è stata richiesta anche la copia di una polizza di assistenza sanitaria che coprisse il periodo del soggiorno.
Alla fine ho ottenuto un visto turistico della durata di 5 giorni, pagando 120 euro perché ho scelto la procedura urgente. Con procedura normale mi sembra si paghi intorno ai 60 euro.

Altra cosa importante, fondamentale, è la Carta Verde del camper che deve includere la Bielorussie e deve essere in originale (no fotocopie, no stampe dal PC!).
Non so se sia obbligatoria la patente internazionale, io ce l'ho sempre appresso perché occasionalmente vado in Russia.

Considera anche che alcune frontiere della Bielorussia sono riservate a cittadini bielorussi e dei paesi limitrofi, e gli stranieri non si possono neanche avvicinare. Ho avuto delle esperienze seccanti nelle frontiere, in quanto non mi ero informato bene, quindi ti consiglio di pianificare l'itinerario in anticipo e passare per i valichi di frontiera cosiddetti "internazionali", per evitare perdite di tempo.
22
Marino2
Marino2
rating

22/06/2003 7208
Rispondi Abuso
Inserito il 13/12/2018 alle: 11:10:52
Quando sono andato  in Russia passando dalla Bielorussia via Polonia alla frontiera di Terespol, dove  per passare il confine occorre superare un ponte,  ho scoperto un nuovo mestiere. Una coda infinita di auto per superare i controlli dei doganieri, penso molti locali, e quattro e cinque uomini ed anche donne che si piazzavano davanti per evitarti di farti proseguire in modo di permettere ad altri automobilisti, a pagamento, di intrufolarsi nella coda saltandola quasi del tutto.  Stranamente nessuno protestava a vedere quell'andazzo ed anche i doganieri bielorussi erano certamente d'accordo. 
18
cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 13/12/2018 alle: 20:43:18
In risposta al messaggio di Marino2 del 13/12/2018 alle 11:10:52

Quando sono andato  in Russia passando dalla Bielorussia via Polonia alla frontiera di Terespol, dove  per passare il confine occorre superare un ponte,  ho scoperto un nuovo mestiere. Una coda infinita di auto per superare
i controlli dei doganieri, penso molti locali, e quattro e cinque uomini ed anche donne che si piazzavano davanti per evitarti di farti proseguire in modo di permettere ad altri automobilisti, a pagamento, di intrufolarsi nella coda saltandola quasi del tutto.  Stranamente nessuno protestava a vedere quell'andazzo ed anche i doganieri bielorussi erano certamente d'accordo. 
...
Avevo visto una cosa simile al confine tra Russia e Georgia, dove apparentemente esiste(va) una sorta di associazione non proprio legale che tratteneva alcuni veicoli per dare la priorità ad altri.


A me invece l'ingresso in Bielorussia è andato tutto sommato bene. E' l'uscita che è stata rocambolesca. Ora vi racconto la storia, anche per ribadire a @sbirulina1 che bisogna fare attenzione alle frontiere di quei paesi.

A luglio ero a S. Pietroburgo, in Russia, e dovevo andare per qualche giorno in Bielorussia per poi ritornare in Russia.
Prendo un punto di confine a caso, vicino al Sebezhsky National Park (bel posto, lo consiglio), e cerco di passare. Lì mi ricacciano indietro a urla, perché il valico era riservato solo a cittadini russi, bielorussi e poche altre eccezioni (polacchi, mi pare).
Vado su un altro valico, più grande, tra l'altro segnalato dalla Farnesina come valico internazionale, e mi ci infilo.
Mi fermo, incontro un ufficiale (che vede chiaramente la targa straniera del veicolo), chiedo conferma 2 volte e quello mi fa segno di proseguire.
Praticamente entro in Bielorussia senza essere controllato, grazie all'unione doganale che esiste tra Russia, Bielorussia e Kazakistan. A quel punto inizio a chiedermi perché ho penato e pagato un sacco di solti per ottenere il visto bielorusso, se poi nessuno me lo ha controllato. Comunque non ho tempo da perdere, e proseguo.
Mi faccio la mia gita di 3 giorni in Bielorussia, rimanendo piacevolmente stupito da Minsk, e poi torno indietro al valico da cui sono entrato, per poter ritornare in Russia.

Indovinate come è andata a finire...
18
robocop
robocop
rating

24/03/2007 8633
Rispondi Abuso
Inserito il 13/12/2018 alle: 21:51:24
In risposta al messaggio di cruiser del 13/12/2018 alle 20:43:18

Avevo visto una cosa simile al confine tra Russia e Georgia, dove apparentemente esiste(va) una sorta di associazione non proprio legale che tratteneva alcuni veicoli per dare la priorità ad altri. A me invece l'ingresso
in Bielorussia è andato tutto sommato bene. E' l'uscita che è stata rocambolesca. Ora vi racconto la storia, anche per ribadire a @sbirulina1 che bisogna fare attenzione alle frontiere di quei paesi. A luglio ero a S. Pietroburgo, in Russia, e dovevo andare per qualche giorno in Bielorussia per poi ritornare in Russia. Prendo un punto di confine a caso, vicino al Sebezhsky National Park (bel posto, lo consiglio), e cerco di passare. Lì mi ricacciano indietro a urla, perché il valico era riservato solo a cittadini russi, bielorussi e poche altre eccezioni (polacchi, mi pare). Vado su un altro valico, più grande, tra l'altro segnalato dalla Farnesina come valico internazionale, e mi ci infilo. Mi fermo, incontro un ufficiale (che vede chiaramente la targa straniera del veicolo), chiedo conferma 2 volte e quello mi fa segno di proseguire. Praticamente entro in Bielorussia senza essere controllato, grazie all'unione doganale che esiste tra Russia, Bielorussia e Kazakistan. A quel punto inizio a chiedermi perché ho penato e pagato un sacco di solti per ottenere il visto bielorusso, se poi nessuno me lo ha controllato. Comunque non ho tempo da perdere, e proseguo. Mi faccio la mia gita di 3 giorni in Bielorussia, rimanendo piacevolmente stupito da Minsk, e poi torno indietro al valico da cui sono entrato, per poter ritornare in Russia. Indovinate come è andata a finire...
...
Ciao Beppe,
scommetto che non ti facevano uscire perché non avevi il visto timbrato all'ingressosad
andrea

Cornovaglia in Camper
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Reno e Mosella in camper, estate 2025
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 13/12/2018 alle: 23:29:51
In risposta al messaggio di robocop del 13/12/2018 alle 21:51:24

Ciao Beppe, scommetto che non ti facevano uscire perché non avevi il visto timbrato all'ingresso
Ciao Andrea,
Non avevo problemi a uscire dalla Bielorussia, il lato bielorusso era infatti sguarnito in entrambe le direzioni (da lì il fatto che nessuna autorità bielorussa controllava).
Il guaio è iniziato quando volevo rientrare sul lato russo: non mi hanno fatto passare perché sostenevano che quello non era un valico internazionale. Ho perso una mezz'ora a discutere inutilmente con gli ufficiali sul posto, e anche con un altro funzionario al telefono, spiegando che 3 giorni prima mi avevano fatto passare in senso inverso proprio lì.
Tra l'altro mi hanno anticipato che sarei stato multato al mio rientro in Russia, in quanto avevo violato le norme sull'attraversamento delle frontiere della Federazione Russa.
Gli ho fatto garbatamente notare cosa pensavo del modo in cui controllavano le frontiere, e che se ero in quella situazione era anche colpa loro.

Mi hanno rispedito indietro, cioè in Bielorussia, consigliandomi di rientrare in Russia via Ucraina o Lettonia. Al che sono partito a razzo per la Lettonia. Notare che continuavo a trovarmi in Bielorussia senza timbro d'ingresso...
Seguendo le indicazioni di G. Maps mi ritrovo a 50 metri da un punto di confine secondario con la Lettonia, dove un'auto della polizia militare mi taglia la strada e mi blocca.
Un militare mi controlla i documenti, urlando, e poi chiama rinforzi. La gente a volte crede che, quando uno non parla la loro lingua, basta alzare la voce per farsi capire. Mah...
Insomma, arrivano i rinforzi, e avresti dovuto vedere le facce di questi che studiavano il mio passaporto senza trovare il timbro d'ingresso. Fortuna che c'era un tizio che parlava inglese, che mi ha spiegato che quel valico era riservato ai residenti, e che mi avrebbero scortato fino a un valico internazionale qualche km più in là.

Al valico internazionale credo si sia ripresentato il problema della mancanza del timbro d'ingresso, anche se non me l'hanno mai fatto notare esplicitamente. Ci hanno messo un bel po' a sistemare la mia situazione al computer, e hanno fatto alcune telefonate facendomi aspettare abbastanza... Sempre cordiali, comunque.

Ho attraversato la Lettonia rapidissimo, e mi sono ripresentato in frontiera russa a notte fonda. Lì è emerso che stavo cercando di entrare in Russia senza esserne mai uscito ufficialmente (mi mancava il timbro di uscita).
Mi hanno chiesto che cosa ci facessi in Lettonia, e ho risposto stando sul vago. D'altronde era chiaro che se avessi in precedenza combinato una grossa ****ata in Russia non sarei stato così idiota da ritornarci così candidamente...
Mi hanno fatto attendere più del solito, ma nessuna multa.
11
ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
Rispondi Abuso
Inserito il 14/12/2018 alle: 10:53:52
nel viaggio in Russia in macchina nel 92 entrammo dalla Finlandia e uscimmo dalle repubbliche baltiche. Scoprimmo che alla frontiera con la Polonia c'erano due giorni di coda. Tentammo di aggirare attraverso la Bielorussia, che all'epoca non aveva ambasciate, per cui sperando di ottenere un visto alla frontiera: mi ritrovai un mitra puntato contro per cui: "ok, tranquillo, torniamo indietro...". Entrammo nell'enclave di Kaliningrad con l'idea di entrare in Polonia da lì. Frontiera riservata ai russi...
Tornammo rassegnati alla coda ma arrivammo alla frontiera alle tre di notte, tutti  dormivano: Contando sulla silenziosità dell'R4  superammo a fari spenti due giorni di coda cavandocela alla fine in 10 orelaugh 

Che viaggio...
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