quote:Risposta al messaggio di Marino2 inserito in data 31/01/2015 12:37:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marino, prima che accadesse l'imponderabile a mia moglie (oggi dopo tre anni si stà piano piano riprendendo) avevo studiato il giro de mondo in Camper. Ovviamente la parte più importante del giro era il territorio americano. Per ovvi motivi di sicurezza personale, una volta giunti sul territorio asiatico provenienti da Seattle o Vancouver, seguendo la via della seta (quella Alta) è una corsa verso casa. Per il Ro.Ro dopo diversi contatti, ho capito che Brest e Amburgo sono i punti più economici. Esistono navi, che ti permettono di viaggiare assieme al nostro automezzo. Il costo, automezzo + cabina per due persone, i prezzi sono del 2009 siamo intorno ai 6.000 dollari Usa. Lo scalo in territorio americano non è negli Usa ma ad Halifax in Canada. I doganieri Statunitensi hanno un potere di rifiuto all'ingresso di un automezzo europeo, insindacabile. Negli States sono in vigore norme anti inquinamento diverse dalle nostre. L'assurdo è:l'accesso via terra dal Canada crea meno problemi. C'è poi il problema dell'assicurazione del Camper. Le nostre assicurazioni non coprono il territorio americano. Occorre rivolgersi ad AAA. L'idea del giro era ed è un'idea commerciale con tutto il corollario di iniziative, se qualche marchio volesse sfruttarla. Partenza da Parma durante la fiera e rientro in quel di Dusseldorf passando per la Porta di Brandeburgo,nell'omino fiera. 44.000 Km da farsi in 12 mesi. Impresa mai eseguita da nessun Camper. Se qualcuno desidera il Plain completo, e disponibile. Ormai è un dolce ricordo. Ciao da Gianfranco Under the sun all is new
quote:Risposta al messaggio di Marino2 inserito in data 01/02/2015 10:51:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sergio
quote:Risposta al messaggio di sergio68 inserito in data 01/02/2015 12:32:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Sergio! [:)] Saluti a tutta la tua famiglia compresi cognato e sorella! Marino
quote:Risposta al messaggio di domo inserito in data 01/02/2015 09:10:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>mi puoi riferire a chi ti eri rivolto per avere un preventivo globale per persone e mezzo.immagino che si trattava di nave porta container?
quote:Risposta al messaggio di virgilio inserito in data 01/02/2015 13:45:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In attesa che ti risponda Domo ti anticipo la risposta: RoRo sono navi con grande garage ai quali si accede da immense rampe, in coperta solitamente nelle rotte transoceaniche vanno containers. L'utilizzo di tali mezzi ha pro e contro, in termini di sicurezza il viaggio in garage offre maggiori garanzie rispetto ad un imbarco su speciali 'gondole' oppure 'open-top' per merci fuori sagoma come sono i camper. Le operazioni in garage sono eseguite da personale apposito ma, nonostante le attenzioni dovute, gli incidenti sono sempre a portata di...distrazione[:(]. Un aspetto positivo è viaggiare sulla nave, quindi si può sorvegliare sulle operazioni di messa in sicurezza e verificare che il veicolo sia al sicuro da aperture e furti. Purtroppo i RoRO a volte fanno giri immensi ed hanno quasi sempre molti scali da effettuare, cosa che nelle full container non avviene e quindi si spende molto meno tempo in mare. Mesi fa, in via confidenziale, provai a chiedere ad uno spedizioniere, ma a parte la cifra (intorno agli 8.000 euro), la cosa che mi sdegnò fu proprio il tempo necessario per il viaggio, andata 8gg ritorno quasi un mese! Sicuramente facendo una grossa ricerca, con pazienza, sondando tutti i canali possibili, specialmente del nord Europa, si può trovare una forma che consenta risparmio e guadagno di tempo, ma è un impegno che richiede molto tempo, impegno e grande padronanza di lingua straniera[;)] Personalmente mi sono convinto che un nolo in loco ( od acquisto temporaneo) toglie moltissime problematiche, ma io ho ancora un lustro di tempo per pensarci[:D] andrea
quote:Risposta al messaggio di virgilio inserito in data 01/02/2015 13:45:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> barbara.haucke@deugro.com www.deugro.com 00494037600744 Sono informazioni risalenti al 2007/2008 quindi non rispondo della sua attendibilità attuale. Contrariamente al comune pensiero, esiste una linea mondiale di navi Ro.Ro che settimanalmente approdano in un determinato porto, io avevo optato per Brest che riduceva di un giorno il viaggio Europa - Usa. Caricano e scaricano i loro carichi gommati e ritornano in quel porto dopo enne mesi, girando in tondo il mondo. le navi Roll-on/roll-off per brevità RO.RO è il termine inglese per indicare una nave-traghetto vera e propria, progettata e costruita per il trasporto con modalità di imbarco e sbarco di veicoli gommati (sulle proprie ruote), e di carichi, disposti su pianali o in contenitori, caricati e scaricati per mezzo di veicoli dotati di ruote in modo autonomo e senza ausilio di mezzi meccanici esterni. Cordialità Gianfranco Under the sun all is new
quote:Risposta al messaggio di domo inserito in data 01/02/2015 16:16:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>a questo punto sono curioso di leggere quello che avevi preparato,intento ho scritto una mail per sondare ,perché se trovo un RO/RO che mi carica non avrei più scuse .per motivi di salute non posso prendere l'aereo,e finora ho sempre trovato agenzie che si occupano o delle persone o del mezzo ma comunque sempre su container/vassel che non mi ispirano molto.
quote:Risposta al messaggio di virgilio inserito in data 01/02/2015 17:22:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La mia idea di giro del mondo è un'iniziativa commerciale che ogni marchio produttore di Vr potrebbe affrontare. In tutta onestà dopo aver analizzato Overland e i Viaggi dell'amico Pastore comunemente conosciuto come "Navigator". Mi sono chiesto è fattibile una simile impresa? Che ritorno pubblicitario possiamo ricavarne. Come possiamo coinvolgere il maggior numero possibile di persone per 12 mesi. Quali I costi. Quale coinvolgimento commerciale possiamo avere dalle varie aziende nel settore?. Sono giunto al punto di pensare ad un coinvolgimento delle sezioni estere dell'associazione degli Alpini Italiani. Per loro un'esibizione di orgoglio nazionale, per noi un supporter locale prezioso. Non è stato facile individuare il periodo esatto per la partenza, come il tragitto negli States e quale rientro via terra dalla Cina. Tanto per stuzzicarti l'appetito, per non dire la curiosità, il primo viaggio, serviva come apertura per i viaggi successivi da ripetersi ogni anno. Chi partecipava al primo viaggio poteva negli anni successivi organizzarsi proprie carovane. In Europa se accompagnati ci sono decine e decine di persone pronte ad affrontare questo viaggio. Ho scritto a diverse aziende, ma nessuno mi ha mai risposto. Spero di aver risposto alle tue curiosità. Nonno Gianfranco Under the sun all is new