quote:Risposta al messaggio di ilcotta inserito in data 24/08/2009 10:32:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non rimpiangere la scelta, meglio essere buttati per la strada che... a mare! [B)] [url] http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_24/calvi_barca_cacciato_porto_lettera_medico_e3c4a91c-9099-11de-b4d7-00144f02aabc.shtml
quote:Sono un medico milanese di quarant'anni vittima di un episodio di inciviltà e ostilità contro gli italiani in Corsica. Sono stato cacciato di notte dal campeggio Cala di Cupabia, a Sud di Ajaccio, con mia moglie e mia figlia di sei anni. Vi racconto come è andata. Da alcuni anni frequento la spiaggia e il campeggio di questa baia incantevole, caratterizzata da una natura selvaggia e un mare meraviglioso. Il campeggio è molto spartano ma la libertà di stare tutto il giorno in costume e lasciare i bambini liberi di giocare in un clima familiare faceva di questo campeggio il luogo adatto per delle vacanze tra amici. Fino a quando due giorni fa qualcosa si è rotto. Passeggiando per il campeggio con nostra figlia e tre bambini della stessa età mia moglie viene fermata dal padrone del campeggio che urlando le contesta di non indossare il braccialetto di riconoscimento (scomodo e tagliente). Dopo avergli mostrato educatamente il contrassegno che teneva sempre con se' in borsa, viene malamente investita di fronte ai bambini da urla, insulti, come "schifosa" e altre gravi e irripetibili volgarità, condite da generici epiteti anti-italiani. Dopo l'aggressione mia moglie mi racconta l'episodio tremante e mia figlia molto scossa solo dopo parecchi minuti smette di piangere. Visto la sproporzionata ostilità dei gestori si decide di non litigare ma di disdire la cena per il mio compleanno, prenotata presso il ristorante del campeggio per il giorno seguente (con oltre 24 ore d'anticipo). All'ora di cena, sono convocato dal padrone che spalleggiato da tutti gli altri membri della famiglia, appositamente e minacciosamente riuniti, mi intima di lasciare il campeggio immediatamente: «Vattene via subito, è molto meglio per te». Ogni mio tentavo di chiarimento viene accolto con spregio e violenti insulti. La mia richiesta di leggere il regolamento del campeggio è rifiutata e quella di chiamare la Gendarmeria è accolta con derisione «tanto qui comandiamo noi». A nulla serve il tentativo di conciliazione fatto da un gruppo di amici che accompagnano mia moglie in un ulteriore colloquio. Qualche habituè inoltre ci consiglia di non creare problemi e rinunciare a rivolgerci alla polizia. Di conseguenza decidiamo di smontare di notte la tenda, raccogliere velocemente suppellettili varie e di partire alla ricerca di un posto per dormire. Siamo più fortunati della famiglia vittima di maltrattamenti a Calvi pochi giorni fa; nessuno è stato picchiato e la solidarietà di altri amici milanesi ci permette di trovare ospitalità in una casa a qualche chilometro evitando di vagare l'intera notte in cerca di un tetto. In questi giorni in Corsica è ancora tutto esaurito. Ma con il clima di intimidazione trovato faremo denuncia solo una volta tornati in Italia per non compromettere la serenità della vacanza degli altri amici ancora «ospiti del campeggio»." Carlo A. Clerici >> da:
http://www.corriere.it/cronache...
id="size1"> Ciao A.quote:Risposta al messaggio di kaitaro inserito in data 27/08/2009 10:55:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non generalizzare! C'è estero ed estero!!! Dalla mia esperienza Paesi e rigioni antipatici: Caorsica, Croazia Paesi disorganizzati e con pesanti avversioni verso gli animali: Grecia. Sempre dalla mia esperienza Paesi organizzatissimi e civilissimi: Germania, Danimarca, Francia, Norvegia, Svezia, Austria. Quindi non generalizzare! Inoltre se è vero che la Corsica è territorio Francese, la Francia (quella vera) ha ben altro atteggiamento nei confronti dei turisti e dei camperisti!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/08/2009 11:18:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Visto che non si deve generalizzare, forse c'è Corsica e Corsica. Io ci sono stato nella vita pre-camper, e in media il mio essere italiano veniva gradito. Parlo il mio bravo francese maccheronico, apprezzato in Francia (sappiamo che i francesi di solito non parlano un gran che le lingue straniere); ogni volta che provavo ad usarlo ricevevo risposte in italiano. E io non sono andato molto sulla costa, ma nelle zone interne, in periodi di scontri abbastanza forti con le autorità francesi. Sono convinto che la media dei corsi certo non condivide quello che ha fatto quel deficiente descritto da chi ha aperto il post. Perchè se uno vuole generalizzare e lodare la sardegna, allora vi racconto cosa è capitato ad un mio amico. Con una specie di California si è messo a dormire nel parcheggio per andare a arrampicare a Punta Girardili, in un'area isolata poco lontano da Baunei. Nella notte si avvicinano due individui che gli pigliano a calci il mezzo; lui si sveglia e vede un tizio che si passa il dito sotto la gola, come dire vi tagliamo la gola. Inutile dire che senza troppi complimenti il mio amico si è messo alla guida e si è spostato di almeno 50 km .... Ora, il mio collega sardo non si comporta certo così ...
quote:Risposta al messaggio di temple inserito in data 27/08/2009 11:36:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> sempre a generalizzare...
quote:Risposta al messaggio di SMauro inserito in data 27/08/2009 12:33:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Generalizzare? Direi non tanto! Chiaro che non è che a TUTTI quelli che vanno in Corsica debbano succedere cose spiacevoli; di certo c'è che l'atmosfera che si respira a volte non è delle migliori, e casi come quelli riportati sopra ce ne sono parecchi, e ce ne sono stati anche negli anni passati, senza che si enfatizzasse la cosa. In conclusione (e questo vale per me, beninteso), se non mi sento gradito (e pagante) ospite, io in un posto non ci vado. Ciao Alessandro