quote:Risposta al messaggio di carlarenata inserito in data 30/09/2012 09:42:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>
Farnesina docet:
(La situazione sembra migliorata rispetto al mese scorso ma tant'e'.
Poi vedi tu[:)])
Ciao Cagivaid="navy">
Diffuso il 20.09.2012. Tuttora valido.
SicurezzaLa conclusione delle elezioni presidenziali ha rappresentato una tappa significativa nel processo di stabilizzazione dell’Egitto, tuttora in pieno svolgimento. Il Paese continua comunque ad essere caratterizzato da un clima generale di volat...
mostra il contenuto
Sicurezza
La conclusione delle elezioni presidenziali ha rappresentato una tappa significativa nel processo di stabilizzazione dell’Egitto, tuttora in pieno svolgimento. Il Paese continua comunque ad essere caratterizzato da un clima generale di volatilità ed incertezza, sia politico-istituzionale che socio-economica.
Fin dallo scoppio degli eventi rivoluzionari nel gennaio 2011, l’Egitto ha conosciuto frequenti manifestazioni, tensioni e talvolta violenti scontri tra dimostranti e Forze dell’Ordine che hanno interessato - in particolare - alcune zone centrali del Cairo (adiacenze del Ministero dell’Interno, del Parlamento, della Sede del Governo e dell’Ambasciata americana, nonché nei pressi del Ministero della Difesa), oltre ad altre importanti città egiziane.
Proprio in ragione degli assetti politico istituzionali in continua evoluzione, non si possono escludere nuove manifestazioni ed assembramenti, sia nella capitale sia nelle principali città del Paese. In relazione alle recenti manifestazioni di protesta che si sono svolte di fronte all'Ambasciata USA al Cairo, si consiglia di evitare l'area circostante la Sede diplomatica americana (sita nel quartiere di Garden City). Nel continuare a seguire attentamente gli sviluppi di una situazione che appare dunque ancora molto fluida, in caso di nuove proteste di piazza, si consiglia di evitare o di limitare al massimo gli spostamenti nelle aree coinvolte, mantenendosi a distanza da ogni tipo di assembramento (anche alla luce del fermo/arresto di numerosi cittadini stranieri, anche italiani, coinvolti in manifestazioni o bloccati dalle Forze dell’ordine nelle immediate vicinanze).
Nelle zone turistiche del Mar Rosso (quali Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), dove generalmente si concentra la presenza dei nostri connazionali, la situazione appare sotto questo profilo al momento più tranquilla, anche se potrebbero registrarsi tensioni, turbolenze ed elementi di pericolosità, data la presenza in tutto il territorio di tribù beduine che, soprattutto nella situazione attuale, sono diventate particolarmente aggressive e responsabili di frequenti atti di intimidazione e di violenza: blocchi stradali, scontri con armi da fuoco, ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina (l’ultimo caso si è verificato venerdì 13 luglio 2012 ed i due turisti statunitensi sequestrati sono rimasti ostaggio dei rapitori per quattro giorni). Nel quadro di uno degli ultimi blocchi stradali, si sono registrati gravissimi disagi per i turisti italiani, specie con bambini al seguito: nella notte tra il 3 ed il 4 agosto 2012, un blocco stradale di beduini ha coinvolto circa 300 turisti italiani appena giunti in Egitto con voli charter che sono rimasti bloccati dentro l'aeroporto di Marsa Alam per circa 10 ore. Il problema si e' poi risolto grazie all'intervento delle Autorità, ma le turbolenze sociali che attraversano il Paese e l'aggressivita' con cui le tribu' beduine esprimono le loro rivendicazioni non consentono di escludere la possibilita' di nuove, analoghe manifestazioni.
In tale contesto, permane un clima di latente pericolosità che ogni connazionale che voglia recarsi nella regione deve essere consapevole di poter trovare e pronto ad affrontare: appare pertanto opportuno limitare al massimo gli spostamenti all'esterno dei villaggi turistici. Vanno poi tassativamente evitate le escursioni nel deserto, anche se nel contesto di manifestazioni organizzate da Tour Operator, specie quelle con destinazioni più lontane. Massima cautela va esercitata a maggior ragione nel Nord Sinai, dove si è registrato negli ultimi mesi un ancor più grave peggioramento del quadro di sicurezza.
Anche in ragione del brusco deterioramento della situazione economica generale, si registra un aumento di casi di micro-criminalità quali borseggi, furti, furti d’auto; di recente si stanno verificando anche episodi di maggiore violenza, quali rapine a mano armata (che hanno coinvolto anche cittadini stranieri nei pressi di un ufficio di cambio-valute nella località di Sharm El Sheikh e nei dintorni di Suez) e conflitti tra gruppi armati sedati dalla Polizia (anche nei quartieri centrali del Cairo dove hanno sede le principali istituzioni italiane). Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Egitto e che suggerisce di mantenere una elevata soglia di attenzione.
Anche per il resto del Paese, a cominciare da importanti centri di attrazione turistica come Luxor ed Assuan, ma anche la stessa Alessandria, va segnalata l'esigenza di adottare particolari cautele, poiché anche qui si sono registrati blocchi stradali e turbative della navigazione fluviale che - pur di carattere pacifico - hanno creato grandi disagi e ritardi anche per i turisti di passaggio.
Esiste anche una accresciuta conflittualità nel mondo delle aziende con rivendicazioni salariali, scioperi e iniziative dimostrative da parte dei lavoratori che sono giunti talvolta ad atti di intimidazione non solo nei confronti di proprietà e management, ma anche di tecnici/consulenti stranieri presenti in loco.
Si registra un sensibile peggioramento della circolazione con aumento di incidenti stradali. Si consiglia di verificare con il proprio Tour Operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto, specie per lunghi tragitti.
Più in generale, si sottolinea la pericolosità, in questo frangente, di intraprendere spostamenti in tutto il Paese, evidenziando ai connazionali la necessità di rimanere nei rispettivi luoghi turistici di destinazione e limitando al minimo indispensabile i viaggi via terra.
Permane il rischio di atti terroristici nel Paese. Particolari cautele sono raccomandate nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, ad Alessandria – anche alla luce del grave attentato ivi verificatosi il 1 gennaio 2011 – ed al Cairo. Si raccomanda pertanto ai connazionali di adottare la massima prudenza nei luoghi affollati.
Si segnala che il valico di Rafah è stato riaperto e continua ad essere operativo negli stessi orari che erano in vigore prima della chiusura del 5 agosto scorso (dalle ore 09.00 alle ore 17.00 - chiuso il venerdì e i giorni festivi del calendario egiziano).
Si sconsiglia l’ingresso per qualsiasi ragione nella Striscia di Gaza attraverso il Valico di Rafah. Le Autorità israeliane non permettono, infatti, l’uscita da Gaza attraverso il valico di Erez a quanti siano entrati nella Striscia attraverso Rafah e tale eventualità limita fortemente l'efficacia di intervento per organizzare un’evacuazione di emergenza dalla Striscia attraverso il valico di Erez, soprattutto considerando che il valico di Rafah è tuttora utilizzabile dagli stranieri solo dietro autorizzazione delle Autorità egiziane. Per maggiori approfondimenti si consiglia di consultare l’Avviso “Territori Palestinesi”.