Francia... da scoprire

'Non sono geloso, il fatto di aver aperto questo Topic, non significa che ne sia il proprietario ...' 'Non sopporto il parlare tanto per parlare.' 'Non credo che possano essere necessari altri commenti.' Giusto! Concordo in toto. Meglio leggere e tacere! Buon proseguimento. Le informazioni sono come i soldi, se non girano non valgono niente.

Hauterives, nella regione Rhône Alpes e, precisamente, nel dipartimento della Drome (26). Hauterives alle porte del Massiccio del Vercors è un paesino rurale che deve la sua fama al Palais Ideal un’opera alquanto insolita, che esula da qualsiasi immaginazione se non quella del suo costruttore. Una costruzione misteriosa che comprende tutte le civilizzazioni e le epoche storiche, un capolavoro costruito pietra dopo pietra da un solo uomo. Il 15 marzo 1905 Ferdinand Cheval scriveva: “Son figlio di contadino, e voglio vivere e morire per provare che nella mia categoria ci sono anche uomini geniali ed energici. Ho fatto il postino di campagna per 29 anni, il lavoro è stato la mia gloria e l’onore la mia sola felicità, questa è la mia strana storia e il mio sogno dopo quarant’anni è diventato una realtà.” La storia inizia nel 1869 quando Ferdinand Cheval viene nominato postino ad Hauterives e ogni giorno percorre trentadue chilometri a piedi per consegnare la posta nei posti più remoti della campagna. Osservando la natura, il postino lascia vagabondare la sua immaginazione e sogna una città fantastica, ma alquanto improbabile, un giorno però sul suo cammino trova un sasso dalla forma strana, lo raccoglie per osservarlo meglio, il giorno dopo ritorna sullo stesso luogo e trova altre pietre dalla forma bizzarra, la prima pietra ha ormai segnato il suo destino e da quel giorno nelle sue ore di riposo per trentatré anni inizia a raccogliere sassi che andranno a formare il palazzo dei suoi sogni. I lavori prendono vita nel 1879 e dopo diecimila giorni, 93.000 ore di lavoro il palazzo delle mille e una notte nel 1912 può ritenersi terminato e Ferdinand Cheval si dedica allora alla costruzione della sua tomba del Silenzio e del Riposo che si trova nel cimitero di Hauterives. Le palais idéal nel suo insieme misura 26 metri di lunghezza per 14 metri di larghezza con un’altezza che varia dagli otto ai dieci metri per un totale di 1.000 mq. di muratura e 3.500 sacchi di calce, un insieme stili che variano a secondo del tema. Il lato nord è l’ultima facciata realizzata dal postino Cheval e riconduce alla genesi dell’opera “la fonte della vita” la citazione impressa recita: “da un sogno ho fatto uscire la regina del mondo, il lavoro di un solo uomo, colui che è più tenace di me si metta all’opera.” Sulla facciata nord si ammirano varie grotte: la grotta del pellicano, del cervo, del cerbiatto, grotta di pietre, fenice, piovra, animale marino gallico. Lato Ovest: “Creando questa roccia ho voluto provare quello che la volontà può, dove il sogno diventa realtà”. Qui si può osservare il labirinto delle sculture del tempo primitivo, il tempio indù, lo chalet svizzero, la Casa Bianca, Casa quadrata di Algeri, il castello medievale, un palazzo immaginario e una moschea. Lato Est: “Solo la fede accompagna il lavoratore intelligente che ogni giorno nella sua campagna cercava il suo piccolo contingente. Questo monumento è l’opera di un contadino. Sotto la guardia di tre giganti ho posto l’epopea degli umili incurvati dal lavoro dei campi. Alla fraternità dei popoli. Volere è potere. Solo alla fonte della saggezza si trova la vera felicità. Per il bene degli uomini tutti gli uomini son fratelli e il nostro motto è amarli tutti.” Su questa facciata son rappresentate colonne barbaresche e una piovra, la nicchia della carriola, della lavandaia, delle rondini, la grotta di S. Amedeo, la fonte della saggezza, le tombe egizie, dell’antica Roma, la tomba druida, i Tre giganti, Cesare,Vercingetorige, Archimede, assieme al quadrante della vita al tempio della natura e al pergolato. Lato sud: “La regina delle grotte” si presenta agli occhi dei visitatori con il museo antidiluviano. Dal belvedere di quest’opera monumentale si legge “Non è il tempo che passa, ma noi”. Nel 1969 Il Palazzo Immaginario viene dichiarato monumento storico e considerato come unico esempio di architettura naïve di arte grezza. Area Sosta : 45*15'17"N 5*1'48"E costo 5 euro

credimi, il silenzio è solo di ammirazione e meraviglia. cultore della francia, oltre che per cultura, per innumerevoli viaggi, ho sempre molto egoisticamente serbato per me ricordi di cose, persone, paesi, meraviglie di questo sontuoso paese aperto al plein air. ripercorro con estremo piacere, attraverso le tue note puntuali, luoghi amati e vissuti con emozione. ma molti altri ne scopro grazie alla tua ricchissima testimonianza. non so come deciderai di proseguire, e se lo farai, ma vorrei che ti accompagnasse il consenso amichevole ed ammirato di chi grazie a te continua a fare nuove scoperte e a sognare. grazie. franco

quote:Risposta al messaggio di cucky48y inserito in data 25/11/2014  21:56:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

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dimenticavo un sincero grazie anche agli altri amici che contribuiscono con testimonianze e foto ad arricchire questo interessantissimo topic.

Piero, il lavoro in questo periodo assorbe tutte le mie energie mentali e faccio fatica a seguire ed intervenire: lunedì a Bologna, ieri a Perugia, oggi a Macon con wifi. Sarà per me difficile intervenire e commentare almeno fino a fine mese ma per favore non ti far prendere dallo sconforto, tanto lo sapevi che saremmo stati in pochi ... ma ... fosse uno solo uno che gira il camper verso Vaux le Vicomte invece di Versailles lo scoiattolo sarebbe contento![:D] Io appena posso lo girerò verso ... P.S. al restò mi hanno servito una tartare non di charolais ma di limousine[:p] comunque ottima FBL Marco

Buongiorno Piero nelle pagine precedenti ti avevo espresso il mio pensiero e la mia gratitudine per "il lavoro" che stai svolgendo sulla Francia. Nel tuo ultimo messaggio ancora una volta esprimi amarezza per la scarsa partecipazione al topic. E' vero sono pochi i partecipanti, la stessa cosa avviene per tutti gli altri topic, in effetti sono quasi sempre le stesse persone che partecipano ai vari argomenti. Ma un differenza sostanziale c'è, il tuo topic in poco tempo può vantare 7000 letture (non possono essere stati i soliti 10 lettori partecipanti), come vedi la partecipazione è massiccia e fa capire che tanti lettori, pur appassionati dell'argomento trattato, preferiscono informarsi, documentarsi, salvare quegli argomenti di proprio interesse ma non amano scrivere. Ti prego di continuare, fermarsi non vuol dire scontentare i soliti 10 ma diverse centinaia di persone che ti seguono. Cordialmente. Emanuele

quote:Risposta al messaggio di cucky48y inserito in data 26/11/2014  20:19:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Piero, non prendertela, non è il caso. Hai ragione quando dici che rappresentiamo lo specchio della società attuale, è una questione di cultura. Alcuni anni fa scrivevo in altri lidi come sto facendo qui, e sono stata tacciata di esibizionismo, a volte si pensa di fare un favore a rendere partecipi gli altri delle proprie esperienze e si viene presi per esibizionisti. Ho sempre visto le cose come uno scambio di informazioni, altri invece preferiscono tenersele per se, non importa, nessuno ci obbliga a farlo e come dici tu non ce lo ha prescritto il dottore, lo facciamo per puro piacere anche se è un impegno notevole. Io ne approfitto per riordinare i miei appunti aggiornarli e integrarli con altre informazioni, perchè c'è sempre da imparare e conoscere. Grazie per il lavoro che stai facendo perchè pur peregrinando attraverso l'esagono da trent'anni riesco sempre a trovare qualche nuova chicca. Continua che io ti seguo e integro con le mie esperienze. Grazie. Giusy

Buongiorno carissimo cucky,condivido in pieno quanto scritto da Yankee e coud.7000 letture non possono essere solo di poche decine di interessati.Sicuramente gli appunti sulle carte geografiche di un'infinità di camperisti si stanno sprecando.Il lavoro è ottimo.Non tutti scrivono.Ti ho già detto che pochi sono alla tua altezza per colpo d'occhio fotografico,caparbietà nella ricerca e spiegazione dei siti visitati e quindi pochi sono gli aiuti...D'altra parte che bisogno c'è di integrare? Ci pensi già da solo... e capisco che pesi non poco.Non c'è limite al mai...ma sei già a buon punto.Proprio ora vuoi smettere? Stammi bene,un abbraccio,Alighiero.

Nel mio caso, non intervengo proprio per non conoscenza dei luoghi, ma leggo sempre con molta attenzione (come vedi mi ero accorto anche di un errore, non tuo, nelle coordinate di una AA [:)]) , secondo me sarebbe un peccato interrompere questo utilissimo lavoro, sicuramente apprezzato da molti piu di quanti intervengono. Poi è un lavoro unico nel suo genere in quanto basato anche su spiegazioni storiche e culturali che non sono quasi mai evidenziati in altre pubblicazioni. Anch'io, quando pubblico diari e foto (molto piu modsti) sul mio sito

www.iz4dji.it

, non saprò mai se e chi li legge, mi costa lavoro e sacrificio sia durante il viaggio che poi serate di preparazione al PC, ma spero comunque che qualcuno ne trarrà utilità, spesso qualcuno mi manda una email di ringraziamento, la cosa mi fa felice, ma sono gia felice per averlo fatto, anche se nessuno mi ringraziazsse. Continua, per favore, sarai piu felice anche tu [:)] __________________ Tommaso IZ4DJI www.iz4dji.it

Aggiungo anche che non si è abituati ad un progetto strutturato in questo modo, fino ad oggi i frequentatori del forum hanno inviato foto, spesso anonime, senza alcun commento, oppure hanno descritto i "soliti" e turistici paesi di una qualsiasi nazione abbondando in informazioni di tipo culinario, geografico, economico, meteorologico, ecc. Ma raramente queste informazioni avevano un carattere storico-culturale. L'argomento qui trattato si colloca agli antipodi, in primo piano c'è si la bellezza del posto, corredato da eloquenti foto, ma il tutto è arricchito da fatti della storia e in qualche caso da intrighi che hanno come protagonisti nomi celebri del passato. Se poi si aggiunge che i luoghi descritti non sono conosciuti (ai più) e che si possono visitare soltanto effettuando deviazioni dalle rotte più battute.....non ho altro da dire, per il momento. Saluti. Emanuele

ciao Piero; mi spiace non poter essere persona "attiva" in questo topic o argomento o meglio in questo meraviglioso racconto di quello che è la Francia; non la solita Francia che molti di noi camperisti hanno girovagato, ma quella più ricca di storia, di luoghi da scoprire, luoghi che solo grazie alla tua passione, alla tue foto ed ai tuoi racconti ci permetti di conoscere e forse un domani visitare! io leggo ogni tuo intervento, ma come la maggior parte di noi, sono preso dalle mille cose della vita, che corre velocissima, vorrei sapere sempre di più, vorrei poter entrare a discutere ed approfondire, ma poi mi accorgo di quante cose non so e di come mi sia impossibile confrontarmi su questi argomenti. Leggo, quasi avidamente quanto tu scrivi, come penso molti dei 7000...buona serata, Sergio Sergio

Il castello di Peyrepertuse è un castello situato nel comune di Duilhac-sous-Peyrepertuse, nel dipartimento francese dell'Aude. Esistente nel XIII secolo fu uno dei castelli catari. Dopo la crociata albigese passò in mano francese e fu abbandonato alla fine del XVIII secolo. Il nome forse deriva dal latino petra pertusi ("pietra forata"), indicando la probabile antichità dell’insediamento. Il sito presenta inoltre tracce di occupazione di epoca romana, risalenti agli inizi del I secolo a.C. La prima menzione del castello risale all'XI secolo. Nel 1070 si trovava in possesso dei conti catalani di Besalù, dai quali passò in seguito (1111) sotto i conti di Barcellona. Fu quindi feudo assegnato al visconte di Narbona. Nella prima metà del XIII secolo, all'epoca della crociata albigese doveva essere un villaggio fortificato, in corrispondenza della parte intermedia: probabilmente si trattava di case in pietra circondate da un muro e raccolte attorno ad un torrione, come i contemporanei castelli di Montségur e di Cabaret-Lastours. Il signore del castello, Guillaume di Peyrepertuse, dopo essersi arreso senza combattere a Simone di Montfort nel 1217, ai tempi della crociata albigese, fu scomunicato nel 1224 per non aver rispettato i propri impegni. Si arrese nuovamente dopo la resa di Carcassonne e nel 1240 e il castello passò alla Francia, che lo acquistò da Nuño Sánchez, conte di Cerdanya di Rossiglione, reggente insieme al padre Sancho I di Provenza per il re di Aragona Giacomo I. Nel 1242 Luigi IX vi fece scavare nella roccia la scala di accesso alla parte alta, che porta tuttora il suo nome, e nel 1250-1251 fu costruito il nuovo maschio di San Giorgio, con l'omonima cappella, e restaurato il maschio della "Rocca bassa" e la cappella di Santa Maria, probabilmente preesistenti. Con il trattato di Corbeil del 1258 diviene una delle fortezze reali francesi poste a difesa dei confini con il regno di Aragona. Nel 1285 offrì rifugio ai notabili della città di Perpignano durante la guerra condotta dal re Filippo III l'Ardito contro il re Pietro III d'Aragona. Nel 1355 fu restaurato e nel 1367-1368 vi si rifugiò, sotto la protezione del re di Francia Carlo V, Enrico di Transtamare, pretendente al trono di Castiglia, dopo la sconfitta subita nella battaglia di Navaretle. Nel 1542 Jean de Graves, signore di Sérignan, protestante, si impadronì del castello, ma fu presto sconfitto e condannato a morte. Dopo il trattato dei Pirenei del 1658, che stabiliva definitivamente il confine tra Spagna e Francia allo spartiacque dei Pirenei, perse di importanza strategica e fu custodito da una guarnigione ridotta, comandata da un ufficiale subalterno. Fu infine abbandonato durante la Rivoluzione francese e venduto nel 1820. A partire dal 1950 è stato interessato da interventi di restauro e consolidamento. I resti accolgono oggi circa 100.000 visitatori all'anno. La fortezza, posta in cima ad una roccia naturale (800 m s.l.m.), sulle cui pareti a strapiombo sono impostate le mura, occupa un'area lunga circa 300 m e larga 60 m, che comprende tutta la sommità della collina. È suddivisa in tre parti: "bassa", "media" e "alta", o "castello di San Jordi" (san Giorgio). L’accesso è posto a nord, al termine di un ripido sentiero, ed è difeso da un barbacane. La fortezza "bassa" è costituita da una cinta muraria a pianta triangolare, con due torri semicircolari a difesa dell'accesso sul lato settentrionale, lungo 120 m; il bastione triangolare, a tre piani si trova sulla punta, che domina la valle sottostante. All'interno, sul lato meridionale, a strapiombo sulle rocce, si trovavano i magazzini e le latrine. All'angolo sud-ovest si elevano il maschio centrale e la cappella dedicata a Santa Maria, già esistenti durante la fase catara, con una cisterna per l'acqua. Le due strutture sono collegate da un muro che forma una corte interna al castello stesso, da cui si accede, per mezzo di una porta sul lato occidentale alla parte intermedia della fortezza. La fortezza di "mezzo" è costituita da una cinta muraria che delimita lo spazio dove doveva trovarsi un tempo il villaggio cataro e che consente l'accesso alla parte alta con il "castello di San Giorgio", costituita da un'altra cinta muraria con maschio centrale e ugualmente dotata di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Durante la stagione estiva si svolgono anche spettacoli di FALCONERIA Continua...

L'area sosta sul lago direi che è ben conosciuta a vedere il numero di camper in sosta. Riconoscibile sul Google Maps e ancora meglio su Bing Maps qui N 43.644761 E 3.374538. Con Street View, proseguendo verso est sulla strada parallela al lago, alla prima traversa c'è un cartello di divieto camping, ma è un'altra area sul lago. Saluti e buoni km a tutti. Bruno Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)

vedi caro Piero, molti come me non intervengono perché non conoscono la Francia, ma grazie alle tue informazioni quando andai in Normandia integrai il giro classico con le mete da te indicatemi, ne venne fuori un viaggio di piacere sia per gli occhi che per la mente, quest'anno se il nostro compagno di viaggi mi ritira la sola e non andiamo in Belgio rimetto il muso verso la Francia (Bretagna) ma lungo il tragitto se ci sono questi luoghi che hai segnato non me li faccio scappare.

X camperusc e cucky...Ho aperto,velocemente (ho nipoti in giro x casa)il post e per un attimo ho pensato che mi faceste uno scherzo...Se postate la foto dei camper in sosta sul lago di Salagou su un blog del Marocco nessuno se ne accorge.Me lo segno! Ciao galelo

https://www.youtube.com/watch?v...

[;)][:)][;)] Sergio

congratulazioni per il lavoro che fai, ci dai tanti spunti per i ns. viaggi[8D].Io quest anno sono stata la prima volta in francia ,ma deve dire ritornerò molto presto Grazie![:X]

Bellissimo, avevo già visto le foto ed inserito la sua visita nel mio prossimo viaggio in Francia nella tarda primavera 2015. Sto studiando anche la zona dei castelli della Loira, già visitata in passato, questa volta però vorrei visitare i castelli meno noti ma sempre stupendi e ricchi di storia. Emanuele

Cirque de Troumouse e Estoube.Pirenei centrali Località molto belle e fuori dai soliti giri turistici. Abbiamo lasciato il camper a Luz St Sauveur e con lo sooter siamo andati nelle due località, questo perchè la strada sembrava molto stretta e memori di esperienze precedenti abbiamo voluto evitare manovre al cardipalma. La strada per le auto è a pagamento durante il giorno. Estoube: purtroppo l'abbiamo visto solo da lontano poco oltre la diga del barrage de gloriettes, perchè non avevamo l'abbigliamento per l'escursione a piedi. Clint

Ciao Piero. Come ti dicevo non ho mai fatto un diario di viaggio, non ostante sia camperista da 31 anni. Questo non per pigrizia ma solo perchè probabilmente vedo i viaggi in modo molto "intimo" e ti dirò che i luoghi che frequento sono sempre poco frequentati dai camperisti...però mi sembra giusto far conoscere questi posti anche ad altre persone che apprezzano luoghi un pò singolari. Spero di riuscire a ritrovare foto nel bailame dei miei ricordi di viaggio. Clint