quote:Originally posted by Maple> Proprio così! Il camper viene parcheggiato sul ponte scoperto o ventilato da grandi 'finestroni'. Puoi utilizzare il camper come se tu fossi in campeggio. Alcuni traghetti forniscono attacco elettrico, altri no o in numero limitato. E non è detto che la compagnia più cara abbia un servizio migliore. Ovviamente se viaggi in bassa stagione, la vita è più facile.... Saluti. pilao
CHIEDO GENTILMENTE SE QUALCUNO MI SPIEGA MEGLIO COS'E' IL CAMPING ON BOARD. SI PUO' TRAGHETTARE RIMANENDO A DORMIRE NEL PROPRIO CAMPER? LA COSA MI INTERESSA.....QUALCUNO MI PUO' DIRE? GRAZIE IN ANTICIPO! >
quote:Mani. Viaggi nel Peloponneso di Patrick Fermor. il Mani degli anni cinquanta visto da quel esploratore-pedone che è l'autore; racconta di un mondo ormai scomparso, ma che riaffiora qua e là anche oggi se si ha la pazienza e soprattutto l'umiltà di cercarlo; una "passeggiata" attraverso il Taigeto, i suoi sassi, le sue torri, la sua bellezza, la sua gente>> Patrick Leigh Fermor era uno dei due commandos inglesi che nel '44, con la collaborazione di "andartes" (partigiani) cretesi, rapirono di notte il generale Kriepe, comandante della guarnigione tedesca a Creta, gli fecero attraversare l'isola a marce forzate, invano inseguiti dalle truppe tedesche, e riuscirono a portarselo via con un sommergibile. L'azione ebbe un grande clamore e risollevò un po' il morale di inglesi e greci, dopo la battaglia di Creta. Questa, in cui i tedeschi avevano conquistato l'isola con una repentina azione di paracadutisti (la prima nella storia, credo) scacciandone le truppe inglesi e neozelandesi che la occupavano, non è molto nota da noi, dato che è un "lato" della II G.M. che non ci ha riguardato da vicino. Nel libro su Mani, però, mi pare che PLF "romanzi" un po' la sua marcia di attraversamento del Taigeto, e anche della Mani più a sud, riportando condizioni e situazioni quasi più "ottocentesche" che a fine anni '40. Insomma pare che ci abbia messo un pochetto di suo. No so se avete mai sentito resoconti vari di italiani che erano in Grecia pochi anni prima ... certo era un paese arretrato, ma dal suo libro pare che PLF sia passato di lì subito dopo le crociate. Ciao [:)] A.
In pratica dove c'è blu o azzurro vuole dire che la temperatura NON è sostanzialmente aumentata (differenza 0, 1) e colori man mano verso il rosso significano un aumento di 2,3,4,5 gradi rispetto alla media del mare in quel luogo negli anni precedenti.
Quest'altro invece è relativo al primo luglio 2003 e vi si notano le temperature assolute (non la tendenza come quello sopra) della superficie marina.
Ciao
A.
Qui, con mia moglie, si fa fotografare con un certo orgoglio davanti agli uliveti che ha piantato lungo la valle che scende al mare, strappando il terreno agli spini e ai rovi
Si chiama Georgios (Iòrghi per gli amici), a inizio settembre del 1943 aveva solo 11 anni, e aveva ancora una madre, un padre, un nonno, alcuni zii. Il 14 settembre del 1943 tutti questi suoi parenti furono uccisi delle truppe germaniche, esasperate per l'attacco di alcuni partigiani locali a una loro pattuglia. Furono fucilate ad Amiras e a Vianos 358 persone: uomini e donne, vecchi e adolescenti, tra cui il prete bruciato, o alcune donne incinte, che non volevano rivelare dove fossero i mariti, sventrate a baionetta. "Civilmente" risparmiati i bambini più piccoli, e anche Iorghi che si era nascosto ... che fortuna! Però i mesi seguenti aveva anche il problema di mangiare. I tedeschi buttavano il cibo avanzato in mare, piuttosto che darlo ai greci. Lui se l'è cavata per l'umanità di vari soldati italiani, che dopo l'8 settembre erano costretti a fare lavori pesanti per gli ex-alleati, e che lo chiamavano (ancora ricordava le parole in italiano) "vieni bambino" e gli davano "galletta, scatolette" e altro ... e non ne avevano in abbondanza nemmeno loro.
Quando Iorghi, salito sul camper, ci ha chiesto di dove fossimo e l'ha saputo, ci ha poi snocciolato tutta la storia, ed era toccante vedere quest'uomo piccolo e fiero che ricordava le atrocità con gli occhi lucidi, ma senza battere ciglio.
Io gli ho a mia volta raccontato di mio padre che, pur invasore, ad Atene i Greci avevano più volte salvato dai Tedeschi, che lo cercavano per uno scherzetto fattogli dopo l'8 settembre: due famiglie che, prima una e poi l'altra, l'avevano nascosto in casa. E un medico dell'Ospedale "Sotirìa" che l'aveva infalato in un cassetto dell'obitorio dove chi lo stava inseguendo si è presto disgustato dal cercare. O l'equipaggio del caìcco che in gennaio '44 l'aveva traghettato in Turchia, o i suoi compagni (greci) di fuga, che pur avendolo identificato come italiano "finto-greco" avevano valutato che, se fuggiva dall'occupazione, forse non era dei peggiori, e non l'hanno buttato in mare.
Ho raccontato a Iorghi queste cose, come riuscivo .. e certo con qualche incomprensione, ma ha capito che per me "Grecia" significa molto, e sono stato contento che anche lui lo apprezzasse. Abbiamo unito le nostre due gratitudini e siamo diventati amiconi per un pomeriggio.
Mi ha detto che l'anno prossimo mi aspetta .. che potrei fermarmi là qualche giorno.
Che faccio? .. gli dico che non posso? .. che preferisco andare in paesi più civili?
Ciao [:)]
A. quote:Originally posted by Armando> Anche a Marzabotto sono successe, purtroppo, cosacce simili e ancora si trovano arzilli signori capaci di farti rivivere le emozioni che loro dovettero subire. Ciò non toglie che, nemesi storica?, che in Paesi dove i nonni dell'attuale popolazione si macchiarono di reati gravissimi (proprio in questi giorni si è commemorata la "shoah") oggi i nipoti sono riusciti a rendere il proprio Paese tra i più civili che esistono. Personalmente non avrei declinato l'invito con quella formula che messa in questo modo sarebbe risultata offensiva per il simpatico vegliardo, ma avrei certamente declinato l'invito. Con tutto il rispetto per le Popolazioni che hanno subito gravissimi lutti e soprusi preferisco Paesi che hanno saputo fare ammenda dei propri gravissimi errori e allo stesso tempo hanno saputo risalire dallo sprofondo nel quale erano caduti per toccare cime altissime. Comunque confermo ancora una volta che la gente è stata gentile e disponibile (come ho sempre trovato anche in altre parti dell'Europa), ma tale atteggiamento cambiava non appena spuntava fuori il muso del cane... e la vacanza andava in fumo!!! Senza polemica, ma resto della mia idea. Ciao
Civiltà vuol dire tante cose. Vuol dire anche amare e rispettare gli animali, certo. Vuol dire anche amare e rispettare i propri simili. Questo simpatico signore in camicia azzurra che, (...) Mi ha detto che l'anno prossimo mi aspetta .. che potrei fermarmi là qualche giorno. Che faccio? .. gli dico che non posso? .. che preferisco andare in paesi più civili? Ciao [:)] A. >