Vorrei che la Grecia sapesse farsi amare anche da chi ci va per la prima volta,
che li metta in grado di apprezzare il caldo dell’estate, le fioriture primaverili, il freddo feroce invernale, quelli che li metta nelle condizioni di apprezzare la bellezza della natura nel Pilio verde e rigoglioso, ma anche nel desertico Mani, che li metta nelle condizioni di apprezzare anche le montagne maestose dell'Epiro e lo spettacolo misterioso del Monte Athos che emerge dal mare;
Vorrei che la Grecia sapesse farsi apprezzare da tutti compresi soprattutto coloro che conoscono la sua storia, e non solo quella di un popolo antico e ormai estinto, fatta di miti fantastici e crude realtà, ma anche le sofferenze e conquiste recenti di un popolo vivo, curioso, scaltro e accogliente, che ha sofferto anche per causa nostra, ma amico;
Vorrei che la Grecia con civiltà consenta a tutti di immergersi nella sua realtà, senza pretendere di insegnare o imporre alcunché ad altri, ma mettendo tutti nelle condizioni di poter giudicare usanze, costumi e malcostumi, problemi e conflitti, climi e pregiudizi;
Vorrei che la Grecia consentisse ai visitatori con auto, camper, bus e barche
di accedere ai suoi luoghi di mare e di cultura offrendo loro la serenità e il rispetto nell'animo e non il cattedratico trincerarsi nei modi di chi fa diversamente per propria incapacità di adeguarsi al resto dell’Europa, per evitare che il visitatore non possa pentirsi di non essersi recato nel grande e superiore nord;
Vorrei... che la Grecia riservasse accoglienza molto diversa per fare si che la vacanza di chi vi si reca per la prima volta sia solo la prima e non anche l'ultima.
Modificato da Prof. Antonio Calosci il 23/09/2006 alle 13:30:15