In risposta al messaggio di salvatore del 03/09/2020 alle 23:06:04Grazie per aver sottolineato la mia totale incoscienza, visto che siamo stati per ben due volte in Islanda, una volta anche con due minorenni al seguito, dormendo in tenda al freddo e al gelo (sai vero che esistono i sacchi a pelo da alta quota?), affrontando sempre con totale incoscienza piste secondarie e terziare.
Ciao Marino. L'Islanda e' un po' il sogno di tutti e tutti pensano che sia facile organizzarsi un viaggio in proprio. Ma non e' cosi', anzi credo che sia uno dei Paesi piu' complessi sotto questo punto di vista. Aereo + fuoristrada.Non ho idea di quanto costi il volo. Sono pero' certo che il noleggio di un fuoristrada serio (tipo un Land Cruiser) costa esageratamente (se non ricordo male oltre 400 euro al giorno). Ammettiamo di accettare la spesa. Affontare da soli l' interno dell' Islanda sia pure con un ottimo veicolo e con esperienza fuoristradistica, secondo me e' da incoscienti. Trovandosi a molti chilometri di distanza da luoghi abitati (l'Islanda e' grande all' incirca come tutto il nord Italia - dal Piemonte al Friuli, per capirci - e l' interno e' completamente disabitato) anche un piccolo problema meccanico o di salute puo' diventare un grosso problema. Ma non e' finita. La stagione in Islanda dura poco e le strutture ricettive scarse. E' quindi difficile trovare da dormire e i prezzi sono comunque cari. Nell' interno ci sono i rifugi, sistematicamente pieni. Abbinati ai rifugi ci sono i campeggi. Assolutamente inutili: ammesso di disporre di una tenda, e' impossibile usarla a causa del vento. Quindi come e' possibile visitare l' Islanda? Sistema classico, viaggio organizzato con escursioni, consigliato vivamente a chi ha la consorte poco amante delle avventure e non vuole rischiare il divorzio. Si e' sicuri di mangiare e di dormire al caldo (siamo poco sotto il circolo polare artico) e di vedere alcune delle maggiori attrazioni con costi comunque non popolari. Memore della mia prima esperienza (viaggio organizzato in gruppo con veicolo proprio con partenza dall' Italia), dovessi tornare autonomamente mi organizzerei piu' o meno alla stessa maniera. - partenza dall' Italia con almeno tre fuoristrada seri adeguatamente attrezzati (strop e/o verricello) e persone con esperienza fuoristradistica. - equipaggi composti da persone che non temono i disagi (quasi certa la possibilita di dormire e mangiare in macchina). E comunque non sarebbe un viaggio economico.
In risposta al messaggio di simo il 4 del 04/09/2020 alle 08:33:30Secondo me puoi fare tutta la ring road, la strada che compie il periplo dell'Islanda,.
Quindi, premettendo di andare con un normalissimo van NON 4X4, quali sono gli itinerari che si possono fare? Grazie!
In risposta al messaggio di annapasqua del 04/09/2020 alle 08:45:37beh, dammi una tua opinione!
Secondo me puoi fare tutta la ring road, la strada che compie il periplo dell'Islanda,. ti perdi l' interno ma se e' l'unico modo che hai per andare vedi gia' un buon numero di paesaggi , e delle principali attrattive. poi sta a te valutare se ne vale la spesa per traghettare il van.
In risposta al messaggio di annapasqua del 04/09/2020 alle 08:18:35Per me nel 1998 fu stanzialmente il primo viaggio che feci di un certo tipo. Non avevo mai fatto fuoristrada, nella vita avevo solo esperienze di alpinismo e qualche giretto in francia e svizzera. Comprai una tenda bella (vaude)e ci dormii magnificamente, senza dovermi preoccupare di orari o prenotazioni. Però erano non pochi gli equipaggi che prenotavano di stop in stop. Oltretutto adesso ho visto che i camping hanno cominciato a dotarsi di bungalow.
Grazie per aver sottolineato la mia totale incoscienza, visto che siamo stati per ben due volte in Islanda, una volta anche con due minorenni al seguito, dormendo in tenda al freddo e al gelo (sai vero che esistono i sacchia pelo da alta quota?), affrontando sempre con totale incoscienza piste secondarie e terziare. Considerando che i mezzi hanno sempre reagito hene, da tutti i guadi siamo usciti, non certo per merito di chi incoscientemente guidava ma grazie alla dea bendata che di sicuro si e' data molto da fare nell' assisterci, i problemi medici, stiramento muscolare ,sono stati risolti grazie a internet e alle farmacie, dobbiamo ritenerci miracolati. vorra' dire che il prossimo giro sara' per i santuari europei come ringraziamento. p.s.: gli unici mezzi che abbiamo trovato insabbiati lungo la pista di Askjia e che abbiamo aiutato ad uscire, erano parte di un gruppo. Si perche' in Islanda, come in tutti i luoghi estremi, esiste una cosa chiamata solidarieta' e quando serve ci si da una mano , sempre
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/09/2020 alle 11:40:40Ho seguito con attenzione il reportage di Filippo Tenti nelle terre islandesi e da quello che ho visto la situazione non mi è parsa così difficile come raccontato da Salvatore, penso che viaggiando in gruppo organizzato ci si rilassi troppo e tutto paia più complicato di quanto effettivamente è, dovuto al fatto che si scaricano le responsabilità ad altri. Come piste ne ho percorse di peggiori in Patagonia ed in Africa e neanche con mezzi adeguati alle strade, siamo tornatoi integri e felici di cosa avevsamo visto e fatto, nonostante qualche imprevisto. Qualche guado l'avevo fatto in Argentina in camper, l'importante è non avere paura e non fermarsi a metà strada, dopo aver visto le puntate di overland mia moglie pare più convinta e quasi pronta a cimentarsi nella nuova avventura, ora speriamo che il vaccino anticovid arrivi presto e poi ci si organizza per la prossima estate
Per me nel 1998 fu stanzialmente il primo viaggio che feci di un certo tipo. Non avevo mai fatto fuoristrada, nella vita avevo solo esperienze di alpinismo e qualche giretto in francia e svizzera. Comprai una tenda bella(vaude)e ci dormii magnificamente, senza dovermi preoccupare di orari o prenotazioni. Però erano non pochi gli equipaggi che prenotavano di stop in stop. Oltretutto adesso ho visto che i camping hanno cominciato a dotarsi di bungalow. Chiaro, avevo meno di 30 anni e dormire in tenda mi faceva un baffo, oggi già mi lamenterei. Ma il quadro apocalittico disegnato da salvatore è esagerato. Nelle strade con guadi di base ci sono milioni di turisti ogni anno che li fanno con 4x4 a noleggio. Ho fatto adesso una proiezione con 20 gg di discovery, vengono circa 2200 € assicurazioni comprese (sono più del 20%), prezzi identici a quelli del 2006, in cui presi un jimmy per mi pare 15 gg a 1750€ (forse ho ancora le ricevute, debbo guardare). Quindi circa 1/4 di quando detto. Detto questo è noto che l'islanda se il meteo si mette sul brutto può diventare molto inospitale. Nell'ultimo viaggio feci una pista meno battuta e andai a dormire in un rifugio gestito. Bene, quella sera arrivarono un gruppo di 3 mezzi del posto che di lavoro soccorrevano mezzi di turisti nei guai. Insomma, in uno dei paesi più civili al mondo, che ha un pezzo consistente di pil derivante dal turismo, cui in estate si dedica buona parte della popolazione (ricordo il check in in un camping fatto da un bimbo di 8 anni), si può andare da soli. @simo L'islanda della ring road è molto bella, ma alla fine è poco più del grande nord che puoi vedere nelle altre nazioni come la Norvegia. L'Islanda hard delle highlands da fare fuoristrada è incredibilmente bella, fa la differenza. Posti come il Landmanalaugar, l'askya, il lakagigar sono di una bellezza incredibile, io continuo a vederli nelle pubblicità delle auto non a caso. Puoi scegliere se affittare un 4x4 per 2-3 gg, prendere escursioni guidate, prendere i bus o autistiche ti portano con i loro 4x4, ma non andare nelle highlands a mio avviso ha poco senso, davvero.
In risposta al messaggio di annapasqua del 04/09/2020 alle 08:18:35
Grazie per aver sottolineato la mia totale incoscienza, visto che siamo stati per ben due volte in Islanda, una volta anche con due minorenni al seguito, dormendo in tenda al freddo e al gelo (sai vero che esistono i sacchia pelo da alta quota?), affrontando sempre con totale incoscienza piste secondarie e terziare. Considerando che i mezzi hanno sempre reagito hene, da tutti i guadi siamo usciti, non certo per merito di chi incoscientemente guidava ma grazie alla dea bendata che di sicuro si e' data molto da fare nell' assisterci, i problemi medici, stiramento muscolare ,sono stati risolti grazie a internet e alle farmacie, dobbiamo ritenerci miracolati. vorra' dire che il prossimo giro sara' per i santuari europei come ringraziamento. p.s.: gli unici mezzi che abbiamo trovato insabbiati lungo la pista di Askjia e che abbiamo aiutato ad uscire, erano parte di un gruppo. Si perche' in Islanda, come in tutti i luoghi estremi, esiste una cosa chiamata solidarieta' e quando serve ci si da una mano , sempre
In risposta al messaggio di simo il 4 del 04/09/2020 alle 10:23:57Escursioni all'interno ne puoi fare quante ne vuoi: organizzate, in gruppo, su ghiacciai, ai parchi, da solo noleggiando un fuoristrada.
beh, dammi una tua opinione! secondo te vale la pena? si possono, per l'interno, compiere gite organizzate?
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/09/2020 alle 11:40:40Grazie per la risposta. Beh il nolo di un mezzo 4X4, costi quel che costi, per 3, 4 gg è sicuramente da fare. Come da fare escursioni a piedi che non mi spaventano anche se lunghe 6/8 ore... ovviamente con equipaggiamento ed attrezzatura adatta.
Per me nel 1998 fu stanzialmente il primo viaggio che feci di un certo tipo. Non avevo mai fatto fuoristrada, nella vita avevo solo esperienze di alpinismo e qualche giretto in francia e svizzera. Comprai una tenda bella(vaude)e ci dormii magnificamente, senza dovermi preoccupare di orari o prenotazioni. Però erano non pochi gli equipaggi che prenotavano di stop in stop. Oltretutto adesso ho visto che i camping hanno cominciato a dotarsi di bungalow. Chiaro, avevo meno di 30 anni e dormire in tenda mi faceva un baffo, oggi già mi lamenterei. Ma il quadro apocalittico disegnato da salvatore è esagerato. Nelle strade con guadi di base ci sono milioni di turisti ogni anno che li fanno con 4x4 a noleggio. Ho fatto adesso una proiezione con 20 gg di discovery, vengono circa 2200 € assicurazioni comprese (sono più del 20%), prezzi identici a quelli del 2006, in cui presi un jimmy per mi pare 15 gg a 1750€ (forse ho ancora le ricevute, debbo guardare). Quindi circa 1/4 di quando detto. Detto questo è noto che l'islanda se il meteo si mette sul brutto può diventare molto inospitale. Nell'ultimo viaggio feci una pista meno battuta e andai a dormire in un rifugio gestito. Bene, quella sera arrivarono un gruppo di 3 mezzi del posto che di lavoro soccorrevano mezzi di turisti nei guai. Insomma, in uno dei paesi più civili al mondo, che ha un pezzo consistente di pil derivante dal turismo, cui in estate si dedica buona parte della popolazione (ricordo il check in in un camping fatto da un bimbo di 8 anni), si può andare da soli. @simo L'islanda della ring road è molto bella, ma alla fine è poco più del grande nord che puoi vedere nelle altre nazioni come la Norvegia. L'Islanda hard delle highlands da fare fuoristrada è incredibilmente bella, fa la differenza. Posti come il Landmanalaugar, l'askya, il lakagigar sono di una bellezza incredibile, io continuo a vederli nelle pubblicità delle auto non a caso. Puoi scegliere se affittare un 4x4 per 2-3 gg, prendere escursioni guidate, prendere i bus o autistiche ti portano con i loro 4x4, ma non andare nelle highlands a mio avviso ha poco senso, davvero.
In risposta al messaggio di fabio55 del 04/09/2020 alle 19:23:42Col tempo ho imparato a lasciar belare tutti.
Immagino che sia riferito al sottoscritto No, non era riferito a te, ben altri sono i professori che tuttosannoditutto; nei tuoi interventi, sempre oltremodo equilibrati, esprimi il tuo pensiero, la tua esperienza. Altripontificano, il verbo al volgo. L'ironia di annapasqua mi ha colpito indipendentemente dal contesto, è un modo che avevo e che ora ho qualche difficoltà a ritrovare
In risposta al messaggio di beppeg del 03/09/2020 alle 10:06:03I 20 giorni servirebbero proprio per ovviare al frequente maltempo. Quando le condizioni sono improponibili me ne starei in camper davanti a una tazza di Tea e leggendo un libro (ho abolito la TV dal camper e sempre troppo tardi).
Ciao Tommaso, come si dice de gustibus .... ma io 20gg alle Faroe non resisterei. Noi eravamo partiti da Scrabster in Scozia (traghetto prenotato all'ultimo quelle disponibilità prendere o lasciare) e al ritorno sempresu Scrabster abbiamo fatto 3 gg e 2 notti alle Faroer. Sicuramente siamo stati sfortunati perchè ha sempre diluviato (non piovuto ma diluviato) ma tutto quello che c'era da vedere l'abbiamo visto. Visite non ce ne sono è tutta natura, bella ma se diluvia più di tanto non vai in giro. Ricordo che a Torshavn abbiamo deciso di passare un pomeriggio al centro commerciale: non ricordo l'ora ma tra le 4 o le 5 il centro ha chiuso. Anche bar e ristoranti alla sera in settimana erano chiusi. Io non sono un appassionato di calcio ma ricordo di aver visto lo stadio dove in quel periodo si svolse una partita ritenuta importante della nazionale italiana. Mi aveva colpito il fatto che i media facessero passare quella location come una location importante: il campo dell'oratorio del paesello dove vivo io è uguale. Sicuramente potresti (se ancora possibile) assaggiare le bistecche di balena che, purtroppo, almeno a quei tempi continuavano a cacciare e vendere per strada. Ciao Beppe
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 04/09/2020 alle 21:06:49(ho letto alle FaerOer camping obbligatorio)
I 20 giorni servirebbero proprio per ovviare al frequente maltempo. Quando le condizioni sono improponibili me ne starei in camper davanti a una tazza di Tea e leggendo un libro (ho abolito la TV dal camper e sempre troppotardi). Io poi sono uno che per fare una foto sono capace di sedermi e attendere che il cielo e le nuvole si dispongano come desidero, e se non succede torno li il giorno dopo a vari orari. Vedi che il tempo riesco a sprecarlo. La mia idea di visitare quei posti, non sarebbe quella di girare le varie strade con il camper per arrivare ai posti da visitare, ma la mattina lasciare il campeggio (ho letto alle FaerOer camping obbligatorio) e portarmi in un posto dove parte un sentiero e poi farmi una bella escursione a piedi anche di tutta la giornata. Alle Shetland facevo così, e comunque ho fatto 1/3 delle escursioni che avevo pianificato. Per me poi la giornata incomincia prestino (moglie permettendo) e poi alle 16:30 /17:00 cerco gia un posto dove fermarmi che tra asciugarsi, asciugare la roba, lavare gli scarponi, disfare gli zainii, fare la doccia, è gia ora di cena e spesso vado a dormire ancora con la luce perchè sono bello cotto.
In risposta al messaggio di annapasqua del 04/09/2020 alle 21:05:19Ciao anna pasqua.
Col tempo ho imparato a lasciar belare tutti. certo che esprimere giudizi pesanti e ribadirli piu' volte nei confronti di persone di cui non si sa assolutamente nulla e' un bel...belare. io non mi permetto di esprimere giudizinei confronti di chi non conosco, tanto meno pubblici, ma mi rendo conto di essere datata e questo e' sicuramente frutto di altri tempi ed altra educazione. cio' non toglie che mi formi le mie opinioni. il nostro primo viaggio in Islanda e' stato nel 1995 e si avevamo un' assicurazione medica di cui ignoro il costo perche' stipulata dalla ditta per cui lavorava il consorte che evidentemente aveva fiducia in lui e riteneva la sua collaborazione importante. La macchina, Frontera, era quella aziendale e la dirigenza era a conoscenza della meta e del tipo di viaggio e chissa' come mai non ha avuto nulla da obiettare. nel secondo viaggio, nel 2017, ci siamo fidati della tessera sanitaria nazionale, delle scorta delle nostre medicine e di una buona comunicazione col nostro medico. meccanicamente il nostro mezzo era stato controllato da quello che da anni e' il nostro meccanico e ci ha sempre seguito nei nostri viaggi incoscienti . Ha anche impiegato alcune ore a spiegare i possibili rischi, come intervenire e ci ha fornito i pezzi che avrebbero potuto avere problemi, cinghie, filtri e batteria dicendoci, in totale fiducia, che li avremmo pagati qualora li avessimo usati. Sono stati restituiti tutti tranne il filtro dell' aria, cambiato piu' per precauzione che per reale necessita'. mi sorge il dubbio che tanta disponibilita' nei nostri confronti sia dovuta alla corettezza di rapporti che abbiamo sempre cercato di tenere con tutti. ovviamente quanto detto non e' riferito a nessuno in particolare, o forse si? in ogni caso non intendo sprecarci una parola o un pensiero in piu'. sull'Islanda si trova scritto di tutto e di piu' ciascuno puo' formarsi la sua idea. per me resta un paese bellissimo che vale la pena di visitare come ciascuno ritiene meglio, adattandolo ai propri gusti e ai propri obiettivi,. E sottolinerei che merita il rispetto di tutti: e' un ambiente fragile e va custodito e protetto.
In risposta al messaggio di simo il 4 del 04/09/2020 alle 08:33:30Il van è già più versatile rispetto a un normale mansardato/semintegrale, quindi si presta meglio.
Quindi, premettendo di andare con un normalissimo van NON 4X4, quali sono gli itinerari che si possono fare? Grazie!
In risposta al messaggio di salvatore del 04/09/2020 alle 22:41:06Non intendo continuare quella che ritengo essere una diatriba sterile e inutile.
Ciao anna pasqua. Col tempo ho imparato a lasciar belare tutti. certo che esprimere giudizi pesanti e ribadirli piu' volte nei confronti di persone di cui non si sa assolutamente nulla e' un bel...belare. io non mi permettodi esprimere giudizi nei confronti di chi non conosco, tanto meno pubblici, ma mi rendo conto di essere datata e questo e' sicuramente frutto di altri tempi ed altra educazione. Non capisco francamente il senso di questa frase. Se e' riferita a me, mi dispiace ma sei fuori strada. Non ti ho mai citato e quindi non ho mai espresso alcun giudizio nei tuoi confronti. Ho detto e ribadisco che, in base alla mia esperienza, affontare un viaggio in solitaria all'interno dell' Islanda e' da incoscienti. Come sempre, ho cercato di spiegarne i motivi. Posso avere questa opinione?. Libero poi ognuno di correre i rischi che vuole. Mi pare del tutto evidente che i problemi che ho evidenziato riguardono chiunque voglia affrontare un viaggio di questo tipo. Ma visto che scrivi alcune cose, ho piacere di risponderti nel merito Chi legge, giudichera'. ....avevamo un' assicurazione medica... Immagino valida nei luoghi abitati, ma sulle piste? Sono quasi certo che nelle polizze sanitarie e' escluso l' intervento fuori delle zone abitate. In caso di problemi grossi, ammesso di trovare subito il sistema di lanciare l' allarme (copertura telefonica?) , viene l'elicottero? In Islanda e' facile che venga ma gratuitamente o a pagamento? nel 2017, ci siamo fidati della tessera sanitaria nazionale, delle scorta delle nostre medicine e di una buona comunicazione col nostro medico.. Certo, a condizione di trovarsi nei centri abitati o che comunque ci sia la copertura telefonica. A miei tempi non c'era fuori dei centri abitati. Veicolo. Anche il miglior veicolo puo' avere dei problemi. Ho fatto l'esempio piu' banale: la rottura di una cinghia. Se non hai il ricambio, come fai a procurartelo? E ammesso di avere il ricambio, come fai per la sostituzione? Avete chiesto in loco se e' possibile stipulare una polizza per l' assistenza meccanica sule piste? Io sono quasi certo di no. E basterebbe questo a spiegare la difficolta' di un intervento. Va bene la solidarieta' se si tratta di tirar fuori una macchina da un guado (i fuoristradisti si divertono da matti a fare queste operazioni) . Ma se la macchina resta in pannee non sai come risolvere, fermi qualcuno e gli chiedi di trainarti fino all' abitato piu' vicino, che magari si trova ad ore di distanza? O come altro fai. Sono solo alcune osservazioni credo banali ma reali. Potrei farne molte altre. Ti sarei grato se volessi rispondermi nel merito. Visto che questa discussione e' nata perche' alcuni partecipanti chiedevano informazioni pratiche, credo che una tua risposta sia molto utile. Senza polemica naturalmente
In risposta al messaggio di cruiser del 04/09/2020 alle 22:08:26Per me non è assolutamente un problema pernottare in campeggio, se sono come immagino e come sono i campeggi nordici.
(ho letto alle FaerOer camping obbligatorio) Hai letto bene, e infatti gli addetti della nave mettono un opuscolo nel parabrezza dei camper che spiega che la sosta libera è vietata. Così i turisti sono avvisati. L'opuscolocontiene l'elenco dei camping dell'arcipelago, e a dire il vero è un elenco molto limitato. Inoltre, almeno un campeggio quest'anno risultava aperto solo ai locali per paura del contagio dall'estero (la cosa mi ha fatto incavolare ma ho soprasseduto).
www.iz4dji.it