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Islanda 2020 (+ Faroe)

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IZ4DJI
IZ4DJI
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12/11/2006 57951
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 00:50:05
In risposta al messaggio di cruiser del 04/09/2020 alle 22:35:00

Si è parlato molto di vantaggi/svantaggi di andare in Islanda col traghetto o con l'aereo, noleggiare in loco, gruppi e guide, etc. Premesse: - Il viaggio in gruppo o organizzato da altri per me è qualcosa di inconcepibile
(non esiste proprio). - In generale preferisco fare 2 giorni al volante e in traghetto piuttosto che 2 ore di aereo. - In questo periodo (e probabilmente per il prossimo futuro) non prenderei un aereo neanche se mi pagassero. A questo proposito ricordo le regole islandesi, che prevedono obbligo di isolamento anche per i passeggeri seduti vicino a uno che è risultato positivo al tampone. I vantaggi di portarsi il camper in traghetto per me sono tali da giustificarne il costo: - Si ha appresso un veicolo che si conosce bene, già collaudato, attrezato e con tutto l'equipaggiamento necessario - In 2 settimane si ammortizzano bene i costi del traghetto. In Islanda si può fare sosta libera quasi ovunque (è vietata in alcune zone, ben segnalate), e dove proprio non si può si va in campeggio con costi irrisori. Intanto si continua a usare il proprio letto e il proprio bagno. - Si può fare tappa alle isole Faroe, cioè si vede un'altra quasi-nazione praticamente gratis. Un luogo che difficilmente si visita in altre occasioni. - Il viaggio in traghetto sarà noioso (anch'io odio i traghetti, ma gli aerei di più), ma è comunque un'esperienza. Voglio dire, si attraversa mezzo Atlantico del nord, a un passo dalla Groenlandia.  
...
condivido ogni parola, anche le virgole smileyyes
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




16
annapasqua
annapasqua
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19/11/2009 3797
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 01:22:31
Noi avevamo fatto una card per i campeggi che dava diritto a 26 pernottamenti. Non ricordo esattamente quanto costasse ma mi pare fosse l'equivalente di3/4 notti a prezzo normale. Poi si pagava solo la tassa di soggiorno che allora era 1 euro,adesso credo sia salita a 3. Si trova facilmente in tutti gli information centre. Ovviamente quella che avevamo fatto noi,dava accesso ai campeggi piu' spartani e sgarruppati: per intenderci situazioni tipo sosta da una parte e bagno ( molto spesso al singolare) al di la di una strada di transito. Erano anche quelli frequentati dai locali che durante i fine settimana estivi fanno grandi riunioni di gruppi familiari alla ricerca dei propri parenti. Gli Islandesi non hanno il cognome di famiglia, ma aggiungono al nome proprio son per i  maschi e dottir per le femmine e significa figlio di. Ad esempio Luigi Antonioson o Carolina Antoniodottir. Tutto funziona quando le persone sono poche, se aumentano le cose sj complicano e ci sono questi raduni in cui vagolano a lla ricerca di zii, cugini e origini comuni.  
in queste occasioni e' capitato di trovarne di sovraffollati ma adattandosi uno spazio si recupera quasi sempre. Solo in un'occasione l'unico campeggio era proprio a tappo ma siamo stati autorizzati dalla ranger a sostare altrove, in un'area sosta miracolosamente provvista di bagni al coperto e con acqua calda.

Modificato da annapasqua il 05/09/2020 alle 01:28:06
sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 03:26:54
Campercontact annovera i seguenti campeggi e aree di sosta in islanda:

7310E598-756E-47FA-8CF1-9ECE12EC8D4A.png
secondo voi all'interno ce ne sono altri o la lista e' completa ?
19
beppeg
beppeg
07/11/2006 1074
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 08:50:05
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 05/09/2020 alle 00:50:05

condivido ogni parola, anche le virgole
Prendo spunto dai post di Cuiser e Tommaso per una cosa che mi va di raccontare.
A proposito dei viaggi "organizzati" eravamo sulla strada (sterrata) del Landmann... , tarda sera e con quella luce particolare di quell'ora, tipica di quelle latitudini e il dubbio di essere sulla pista sbagliata. Ad un certo punto una casa. Ci fermiamo per chiedere informazioni: era un "albergo" e fuori c'erano due mini pulmini. Entriamo e vediamo che c'è una tavolata di una decina di persone. Sorpresa: sono italiani ! Mi avvicino e chiedo informazioni. State andando al Landmann.... ? Sguardo stranito dei presenti. Uno mi risponde: BOH !! bisogna chiedere al nostro autista che è andato a dormire.
Ok chiedo alla proprietaria che oltre alle informazioni ci ha regalato una cartina della zona e fatto posteggiare per la notte lì davanti per poi proseguire l'indomani.
Il "viaggio organizzato" non fa per me. Se decido di andare in posto "mi assumo i rischi e corro i pericoli".
Dopo più di 40 anni in giro per il mondo per lavoro e diletto e oltre 30 di camperismo credo di "essere in grado di farlo".
Ciao
Beppe
Spagna del Nord e Portogallo
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Marocco
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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Marche d’ottobre: viaggio in camper
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Francia in camper: Loira Atlantica e un
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22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 10:11:18
In risposta al messaggio di annapasqua del 04/09/2020 alle 23:31:51

Non intendo continuare quella che ritengo essere una diatriba sterile e inutile. probabilmente siamo stati molto fortunati perche' non e' mai successo, viaggiamo dal 1979,nulla di cosi' catastrofico.  sarai costretto a tenerti.le tue curiosita' .perche' non perdero' tempo a rispondere ad inutili provocazioni. buona vita
"Non intendo continuare quella che ritengo essere una diatriba sterile e inutile."
Rispetto e non concordo, in particolare sulla inutilita'.
Giudichera' comunque chi legge.
"probabilmente siamo stati molto fortunati perche' non e' mai successo, viaggiamo dal 1979,nulla di cosi' catastrofico"
Buon per voi.
Anche io viaggio da molti anni.
Ho fatto percorsi piuttosto impegnativi, tra i quali il Sahara libico e le montagne dell' Atlante (Marocco) e ho imparato a valutare i rischi.
"sarai costretto a tenerti.le tue curiosita'"
Io non ho nessuna curiosita'.
Ho fatto la mia esperienza e so gia' come regolarmi se dovessi tornare.
Certamente non in solitaria.
"perche' non perdero' tempo a rispondere ad inutili provocazioni"
Perdonami, ma mi sembra una risposta troppo facile.
Non vedo nulla di provocatorio a chiedere come vi sareste comportati in caso di panne del veicolo o peggio di problemi sanitari.
E' una domanda che si deve fare chiunque intenda affrontare un viaggio del genere e penso sarebbe utile - non per me - ma per chi sta seguendo questa discussione conoscere la risposta di chi il viaggio lo ha fatto.
Come sempre, pareri del tutto personali e pricipalmente senza polemica.smiley
22
Marino2
Marino2
rating

22/06/2003 7208
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 11:54:13
In risposta al messaggio di beppeg del 05/09/2020 alle 08:50:05

Prendo spunto dai post di Cuiser e Tommaso per una cosa che mi va di raccontare. A proposito dei viaggi organizzati eravamo sulla strada (sterrata) del Landmann... , tarda sera e con quella luce particolare di quell'ora,
tipica di quelle latitudini e il dubbio di essere sulla pista sbagliata. Ad un certo punto una casa. Ci fermiamo per chiedere informazioni: era un albergo e fuori c'erano due mini pulmini. Entriamo e vediamo che c'è una tavolata di una decina di persone. Sorpresa: sono italiani ! Mi avvicino e chiedo informazioni. State andando al Landmann.... ? Sguardo stranito dei presenti. Uno mi risponde: BOH !! bisogna chiedere al nostro autista che è andato a dormire. Ok chiedo alla proprietaria che oltre alle informazioni ci ha regalato una cartina della zona e fatto posteggiare per la notte lì davanti per poi proseguire l'indomani. Il viaggio organizzato non fa per me. Se decido di andare in posto mi assumo i rischi e corro i pericoli. Dopo più di 40 anni in giro per il mondo per lavoro e diletto e oltre 30 di camperismo credo di essere in grado di farlo. Ciao Beppe
...
La penso anch'io così
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 14:41:53
In risposta al messaggio di beppeg del 05/09/2020 alle 08:50:05

Prendo spunto dai post di Cuiser e Tommaso per una cosa che mi va di raccontare. A proposito dei viaggi organizzati eravamo sulla strada (sterrata) del Landmann... , tarda sera e con quella luce particolare di quell'ora,
tipica di quelle latitudini e il dubbio di essere sulla pista sbagliata. Ad un certo punto una casa. Ci fermiamo per chiedere informazioni: era un albergo e fuori c'erano due mini pulmini. Entriamo e vediamo che c'è una tavolata di una decina di persone. Sorpresa: sono italiani ! Mi avvicino e chiedo informazioni. State andando al Landmann.... ? Sguardo stranito dei presenti. Uno mi risponde: BOH !! bisogna chiedere al nostro autista che è andato a dormire. Ok chiedo alla proprietaria che oltre alle informazioni ci ha regalato una cartina della zona e fatto posteggiare per la notte lì davanti per poi proseguire l'indomani. Il viaggio organizzato non fa per me. Se decido di andare in posto mi assumo i rischi e corro i pericoli. Dopo più di 40 anni in giro per il mondo per lavoro e diletto e oltre 30 di camperismo credo di essere in grado di farlo. Ciao Beppe
...
Ciao Beppe.
Anche se puo' sembrare strano, sono anche io un navigatore solitariowink.
Pero' ci sono posti e situazioni in cui cio' non e' possibile o estremamente pericoloso.
Credo che nessuno affronterebbe il Murzuk (Sahara libico) o le montagne dell' Atlante (Marocco) da solo.
Il mio viaggio in Islanda "organizzato".
Mi sono appoggiato ad una agenzia specializzata per fuoristrada.
I principali servizi offerti erano prenotazione del traghetto, una guida-capogruppo (italiana) pratica di Islanda piu' alcune persone di supporto, eventuale assistenza meccanica e sanitaria.
Per il resto (mangiare, dormire) bisognava provvedere autonomamente.
Ci siamo trovati in una decina di fuoristrada, di cui 2 dedicati all' assistenza.
Il capogruppo spiegava giorno per giorno le destinazioni e proponeva anche eventuali variazioni.
Ovviamente ci ha portato nei posti piu' belli e non necessariamente piu' famosi.
Un bel gruppo di partecipanti, con i quali si scherzava e si rideva, anche in caso di piccoli/grandi contrattempi, che pure ci sono stati.
Un paio di volte la presenza del gruppo e dell' assistenza e' stata provvidenziale per tirare fuori da guai qualche partecipante trovatosi in difficolta'.
Fortunatamente nessun malanno fisico.
Esperienza estremamente positiva, dal mio punto di vista.
Questo secondo me questo e' un modo corretto di affrontare l' Islanda.
"Se decido di andare in posto "mi assumo i rischi e corro i pericoli".
Dovrebbe essere sempre cosi' e non, come qualche volta e' successo, chiedere l' intervento delle autorita' italiane (ovviamente a spese di noi contribuenti) in caso di grosse difficolta'.
16
Barbabianca
Barbabianca
13/11/2009 541
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 17:31:15
In risposta al messaggio di Marino2 del 04/09/2020 alle 11:57:12

Ho seguito con attenzione il reportage di Filippo Tenti nelle terre islandesi e da quello che ho visto la situazione non mi è parsa così difficile come raccontato da Salvatore, penso che viaggiando in gruppo organizzato 
ci si rilassi troppo e tutto paia più complicato di quanto effettivamente è, dovuto al fatto che si scaricano le responsabilità ad altri. Come piste ne ho percorse di peggiori in Patagonia ed in Africa e neanche con mezzi adeguati alle strade, siamo tornatoi integri e felici di cosa avevsamo visto e fatto, nonostante qualche imprevisto. Qualche guado l'avevo fatto in Argentina in camper, l'importante è non avere paura e non fermarsi a metà strada,  dopo aver visto le puntate di overland mia moglie pare più convinta e quasi pronta a cimentarsi nella nuova avventura, ora speriamo che il vaccino anticovid arrivi presto e poi ci si organizza per la prossima estate-
...
Credo che tu abbia colto un elemento importante quando dici che "in gruppo organizzato  ci si rilassi troppo e tutto paia più complicato di quanto effettivamente è, dovuto al fatto che si scaricano le responsabilità ad altri"
E poi, perche' dovrei lasciare ad altri il piacere di progettare ed organizzare il viaggio?

Hai proposto un  confronto tra Islanda e Yellowstone, ci provo.
Yellowstone e' piu' compatto e ben organizzato, i principali siti di interesse sono facilmente raggiungibili dal parcheggio senza lunghe escursioni, forse l'unico problema in alcuni luoghi ed in alcuni orari e' proprio il parcheggio.
l'ambiente e' di tipo alpino con boschi di conifere,  L'Islanda e' brulla.

I fenomeni geotermici sono in parte sovrapponibili: geyser, fumarole, sorgenti calde, a Yellowstone concentrati in poco spazio e in Islanda sparsi su tutto il territorio, a volte piu' difficili da raggiungere, spesso su scala molto maggiore.
Fauna: in Islanda soprattutto uccelli marini, nell'interno qualche pecora. Non esiste un equivalente della mandria di bisonti della Lamar Valley.
Tempi di visita: Io ho dedicato a Yellowstone meno di una settimana, mentre in Islanda finora sono stato 3 mesi e mezzo. 
L'Islanda si puo' visitare in tanti modi: geyser e' facilmente raggiungibile con strada asfaltata, ma per quanto bello, forse sara' meno interessante per chi ne ha gia' visti altri. Le numerose cascate sono molto belle, alcune secondo me sono piu' imponenti del Niagara.
Un giro sulla ring road e' gia' interessante, ma il bello e' nell'interno. 
L'interno e' un grande deserto che, a volte, puo' ricordare per colori e formazioni rocciose alcuni luoghi del sud-ovest. Mi vengono in mente Canyonlands, Valley of the Gods, Escalante, Vermillion Cliffs con in aggiunta la varieta di roccie vulcaniche.
I luoghi piu noti si raggiungono con un buon fuoristrada. Per chi ha gia' esperienza di viaggio, con la  consueta preparazione e prudenza non ci sono problemi.  Alcune piste secondarie presentano passaggi piu' difficili.
Alloggio: a Yellowstone c'e' abbondanza di scelta, eventualmente nei dintorni del parco o nel vicino Grand Teton.
In Islanda la ricettivita' e' concentrata all'esterno. Nell'interno solo campeggi e rari rifugi. Alcuni scelgono di stare all'esterno (sulla ring road) e di fare puntate giornaliere.  Non tutti i luoghi sono facilmente raggiungibili in giornata.
Altri, come noi, scelgono di fermarsi all'interno dormendo in tenda o fuoristrada attrezzato.

 
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 17:55:23
In risposta al messaggio di Barbabianca del 05/09/2020 alle 17:31:15

Credo che tu abbia colto un elemento importante quando dici che in gruppo organizzato  ci si rilassi troppo e tutto paia più complicato di quanto effettivamente è, dovuto al fatto che si scaricano le responsabilità ad
altri E poi, perche' dovrei lasciare ad altri il piacere di progettare ed organizzare il viaggio? Hai proposto un  confronto tra Islanda e Yellowstone, ci provo. Yellowstone e' piu' compatto e ben organizzato, i principali siti di interesse sono facilmente raggiungibili dal parcheggio senza lunghe escursioni, forse l'unico problema in alcuni luoghi ed in alcuni orari e' proprio il parcheggio. l'ambiente e' di tipo alpino con boschi di conifere,  L'Islanda e' brulla. I fenomeni geotermici sono in parte sovrapponibili: geyser, fumarole, sorgenti calde, a Yellowstone concentrati in poco spazio e in Islanda sparsi su tutto il territorio, a volte piu' difficili da raggiungere, spesso su scala molto maggiore. Fauna: in Islanda soprattutto uccelli marini, nell'interno qualche pecora. Non esiste un equivalente della mandria di bisonti della Lamar Valley. Tempi di visita: Io ho dedicato a Yellowstone meno di una settimana, mentre in Islanda finora sono stato 3 mesi e mezzo.  L'Islanda si puo' visitare in tanti modi: geyser e' facilmente raggiungibile con strada asfaltata, ma per quanto bello, forse sara' meno interessante per chi ne ha gia' visti altri. Le numerose cascate sono molto belle, alcune secondo me sono piu' imponenti del Niagara. Un giro sulla ring road e' gia' interessante, ma il bello e' nell'interno.  L'interno e' un grande deserto che, a volte, puo' ricordare per colori e formazioni rocciose alcuni luoghi del sud-ovest. Mi vengono in mente Canyonlands, Valley of the Gods, Escalante, Vermillion Cliffs con in aggiunta la varieta di roccie vulcaniche. I luoghi piu noti si raggiungono con un buon fuoristrada. Per chi ha gia' esperienza di viaggio, con la  consueta preparazione e prudenza non ci sono problemi.  Alcune piste secondarie presentano passaggi piu' difficili. Alloggio: a Yellowstone c'e' abbondanza di scelta, eventualmente nei dintorni del parco o nel vicino Grand Teton. In Islanda la ricettivita' e' concentrata all'esterno. Nell'interno solo campeggi e rari rifugi. Alcuni scelgono di stare all'esterno (sulla ring road) e di fare puntate giornaliere.  Non tutti i luoghi sono facilmente raggiungibili in giornata. Altri, come noi, scelgono di fermarsi all'interno dormendo in tenda o fuoristrada attrezzato.  
...
Concordo con la tua descrizione dell' Islanda.
Non posso fare paragone con Yellowstone, perche' non ci sono mai stato e credo che mai ci andro' a causa  del mio - diciamo cosi' -  "non molto buon rapporto" con gli aerei.wink
Solo una curiosita': sei da solo o con qualche altro equipaggio?
Grazie.

Modificato da salvatore il 05/09/2020 alle 17:58:11
eccomi
eccomi
-
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 18:00:54
In risposta al messaggio di salvatore del 05/09/2020 alle 14:41:53

Ciao Beppe. Anche se puo' sembrare strano, sono anche io un navigatore solitario. Pero' ci sono posti e situazioni in cui cio' non e' possibile o estremamente pericoloso. Credo che nessuno affronterebbe il Murzuk (Sahara
libico) o le montagne dell' Atlante (Marocco) da solo. Il mio viaggio in Islanda organizzato. Mi sono appoggiato ad una agenzia specializzata per fuoristrada. I principali servizi offerti erano prenotazione del traghetto, una guida-capogruppo (italiana) pratica di Islanda piu' alcune persone di supporto, eventuale assistenza meccanica e sanitaria. Per il resto (mangiare, dormire) bisognava provvedere autonomamente. Ci siamo trovati in una decina di fuoristrada, di cui 2 dedicati all' assistenza. Il capogruppo spiegava giorno per giorno le destinazioni e proponeva anche eventuali variazioni. Ovviamente ci ha portato nei posti piu' belli e non necessariamente piu' famosi. Un bel gruppo di partecipanti, con i quali si scherzava e si rideva, anche in caso di piccoli/grandi contrattempi, che pure ci sono stati. Un paio di volte la presenza del gruppo e dell' assistenza e' stata provvidenziale per tirare fuori da guai qualche partecipante trovatosi in difficolta'. Fortunatamente nessun malanno fisico. Esperienza estremamente positiva, dal mio punto di vista. Questo secondo me questo e' un modo corretto di affrontare l' Islanda. Se decido di andare in posto mi assumo i rischi e corro i pericoli. Dovrebbe essere sempre cosi' e non, come qualche volta e' successo, chiedere l' intervento delle autorita' italiane (ovviamente a spese di noi contribuenti) in caso di grosse difficolta'.
...
 Condivido in toto, l'avventura ha sempre margini imprevedibili, per chi va li in solitaria, obbligo farsi almeno una buona assicurazione,in nome del viaggiare "a modo mio" non si può far pesare sulla società la nostra smania di...
 

Modificato da eccomi il 05/09/2020 alle 18:02:39
22
Marino2
Marino2
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22/06/2003 7208
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Inserito il 05/09/2020 alle: 18:30:31
In risposta al messaggio di Barbabianca del 05/09/2020 alle 17:31:15

Credo che tu abbia colto un elemento importante quando dici che in gruppo organizzato  ci si rilassi troppo e tutto paia più complicato di quanto effettivamente è, dovuto al fatto che si scaricano le responsabilità ad
altri E poi, perche' dovrei lasciare ad altri il piacere di progettare ed organizzare il viaggio? Hai proposto un  confronto tra Islanda e Yellowstone, ci provo. Yellowstone e' piu' compatto e ben organizzato, i principali siti di interesse sono facilmente raggiungibili dal parcheggio senza lunghe escursioni, forse l'unico problema in alcuni luoghi ed in alcuni orari e' proprio il parcheggio. l'ambiente e' di tipo alpino con boschi di conifere,  L'Islanda e' brulla. I fenomeni geotermici sono in parte sovrapponibili: geyser, fumarole, sorgenti calde, a Yellowstone concentrati in poco spazio e in Islanda sparsi su tutto il territorio, a volte piu' difficili da raggiungere, spesso su scala molto maggiore. Fauna: in Islanda soprattutto uccelli marini, nell'interno qualche pecora. Non esiste un equivalente della mandria di bisonti della Lamar Valley. Tempi di visita: Io ho dedicato a Yellowstone meno di una settimana, mentre in Islanda finora sono stato 3 mesi e mezzo.  L'Islanda si puo' visitare in tanti modi: geyser e' facilmente raggiungibile con strada asfaltata, ma per quanto bello, forse sara' meno interessante per chi ne ha gia' visti altri. Le numerose cascate sono molto belle, alcune secondo me sono piu' imponenti del Niagara. Un giro sulla ring road e' gia' interessante, ma il bello e' nell'interno.  L'interno e' un grande deserto che, a volte, puo' ricordare per colori e formazioni rocciose alcuni luoghi del sud-ovest. Mi vengono in mente Canyonlands, Valley of the Gods, Escalante, Vermillion Cliffs con in aggiunta la varieta di roccie vulcaniche. I luoghi piu noti si raggiungono con un buon fuoristrada. Per chi ha gia' esperienza di viaggio, con la  consueta preparazione e prudenza non ci sono problemi.  Alcune piste secondarie presentano passaggi piu' difficili. Alloggio: a Yellowstone c'e' abbondanza di scelta, eventualmente nei dintorni del parco o nel vicino Grand Teton. In Islanda la ricettivita' e' concentrata all'esterno. Nell'interno solo campeggi e rari rifugi. Alcuni scelgono di stare all'esterno (sulla ring road) e di fare puntate giornaliere.  Non tutti i luoghi sono facilmente raggiungibili in giornata. Altri, come noi, scelgono di fermarsi all'interno dormendo in tenda o fuoristrada attrezzato.  
...
Il mio desiderio di visitare l'Islanda è data proprio dal paesaggio più selvaggio e meno sfruttato turisticamente rispetto ad altre zone come lo Yellowstone e come la  Nuova Zelanda dove siamo stati che  hanno fenomeni geotermici di grande intensità ma certo non paragonabili a quelli islandesi come paesaggi d'insieme e vastità del territorio interessato. Per quanto riguarda le cascate penso che siano imponenti e belle ma dopo aver visto le Iguazu,sia le Niagara Falls, che le Victoria Falls non reggono il paragone,ma comunque ogni luogo ha le proprie caratteristiche ambientali che lo rendono unico.
Per quanto riguarda chi continua a rimarcare il fatto che in caso di necessità dovuta ad eccessi di rischi da parte di turisti sprovveduti che potrebbero richiedere un rescue team di certo non graverebbero sulle finanze italiane, non si tratta certo di una nazione con rischi di terrorismo come in certe nazioni del nord e centro africa ma interverrebbero i locali con aventuale addebito di spesa ai malcapitati e sprovveduti turisti. 
Certo è che nei miei viaggi in giro per il mondo, sempre autonomamente e mai organizzato, se non da me, ho sempre ampie copertiure assicurative in caso di malattia ed infortuni con massimale illimitato, che comprende pure il rientro in aereo ambulanza, per fortuna ho sempre solo pagato il premio e mai utilizzata.
18
cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 18:41:46
In risposta al messaggio di eccomi del 05/09/2020 alle 18:00:54

 Condivido in toto, l'avventura ha sempre margini imprevedibili, per chi va li in solitaria, obbligo farsi almeno una buona assicurazione,in nome del viaggiare a modo mio non si può far pesare sulla società la nostra smania di...  
Cosa c'entra il fatto di andare o meno in solitaria, con l'assicurazione? Anche la destinazione, che sia o meno avventurosa, c'entra poco. Una buona assicurazione di assistenza sanitaria con eventuale evacuazione e rimpatrio è sempre fondamentale per poter contare su un supporto affidabile in caso di sinistro.
Ho letto in passato sui notiziari di collette organizzate dalla cittadinanza per pagare il trasferimento in Italia di concittadini coinvolti in banali incidenti incidenti all'estero con auto o scooter a noleggio. Negli anni scorsi ho letto almeno un paio di stuazioni del genere accadute in località turistiche tipo Thailandia, Brasile o simili, dove i feriti sono stati ricoverati e assistiti in quei paesi, ma per avere cure adeguate avrebbero dovuto pagare un ospedale privato, oppure rientrare in Italia. Sfortunatamente, non avevano una copertura adeguata che pagasse il rimpatrio su volo medicalizzato.
A volte bastano poche decine di euro per tutelarsi da disgrazie che possono accadere anche in civilissime metropoli, e anche quando si è in gruppo.
Per quanto mi riguarda, da qualche anno mi affido alle polizze IMG "Patriot International", e per l'Islanda ho fatto una copertura con massimale da 500 mila dollari a un costo di circa 70 euro.  Da notare che io, come sicuramente molti di voi, avrei già altre coperture sinistri/sanitarie attive tutto l'anno e valide anche per i viaggi all'estero (es.: la polizza infortuni della banca, quella associata alla polizza dell'appartamento, etc.), ma i massimali sono troppo bassi. Sicuramente insufficienti per un rimpatrio di emergenza.
11
ledzep
ledzep
06/10/2014 3691
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:04:54
In Islanda, come in Svizzera e Norvegia, vale la tessera sanitaria europea anche se non fa parte della UE. Per cui si ha diritto alla stessa assistenza, al medesimo costo,  di un cittadino islandese
19
beppeg
beppeg
07/11/2006 1074
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:24:36
In risposta al messaggio di salvatore del 05/09/2020 alle 14:41:53

Ciao Beppe. Anche se puo' sembrare strano, sono anche io un navigatore solitario. Pero' ci sono posti e situazioni in cui cio' non e' possibile o estremamente pericoloso. Credo che nessuno affronterebbe il Murzuk (Sahara
libico) o le montagne dell' Atlante (Marocco) da solo. Il mio viaggio in Islanda organizzato. Mi sono appoggiato ad una agenzia specializzata per fuoristrada. I principali servizi offerti erano prenotazione del traghetto, una guida-capogruppo (italiana) pratica di Islanda piu' alcune persone di supporto, eventuale assistenza meccanica e sanitaria. Per il resto (mangiare, dormire) bisognava provvedere autonomamente. Ci siamo trovati in una decina di fuoristrada, di cui 2 dedicati all' assistenza. Il capogruppo spiegava giorno per giorno le destinazioni e proponeva anche eventuali variazioni. Ovviamente ci ha portato nei posti piu' belli e non necessariamente piu' famosi. Un bel gruppo di partecipanti, con i quali si scherzava e si rideva, anche in caso di piccoli/grandi contrattempi, che pure ci sono stati. Un paio di volte la presenza del gruppo e dell' assistenza e' stata provvidenziale per tirare fuori da guai qualche partecipante trovatosi in difficolta'. Fortunatamente nessun malanno fisico. Esperienza estremamente positiva, dal mio punto di vista. Questo secondo me questo e' un modo corretto di affrontare l' Islanda. Se decido di andare in posto mi assumo i rischi e corro i pericoli. Dovrebbe essere sempre cosi' e non, come qualche volta e' successo, chiedere l' intervento delle autorita' italiane (ovviamente a spese di noi contribuenti) in caso di grosse difficolta'.
...
Bravo ha i fatto la cosa giusta
B.
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:31:06
In risposta al messaggio di cruiser del 05/09/2020 alle 18:41:46

Cosa c'entra il fatto di andare o meno in solitaria, con l'assicurazione? Anche la destinazione, che sia o meno avventurosa, c'entra poco. Una buona assicurazione di assistenza sanitaria con eventuale evacuazione e rimpatrio
è sempre fondamentale per poter contare su un supporto affidabile in caso di sinistro. Ho letto in passato sui notiziari di collette organizzate dalla cittadinanza per pagare il trasferimento in Italia di concittadini coinvolti in banali incidenti incidenti all'estero con auto o scooter a noleggio. Negli anni scorsi ho letto almeno un paio di stuazioni del genere accadute in località turistiche tipo Thailandia, Brasile o simili, dove i feriti sono stati ricoverati e assistiti in quei paesi, ma per avere cure adeguate avrebbero dovuto pagare un ospedale privato, oppure rientrare in Italia. Sfortunatamente, non avevano una copertura adeguata che pagasse il rimpatrio su volo medicalizzato. A volte bastano poche decine di euro per tutelarsi da disgrazie che possono accadere anche in civilissime metropoli, e anche quando si è in gruppo. Per quanto mi riguarda, da qualche anno mi affido alle polizze IMG Patriot International, e per l'Islanda ho fatto una copertura con massimale da 500 mila dollari a un costo di circa 70 euro.  Da notare che io, come sicuramente molti di voi, avrei già altre coperture sinistri/sanitarie attive tutto l'anno e valide anche per i viaggi all'estero (es.: la polizza infortuni della banca, quella associata alla polizza dell'appartamento, etc.), ma i massimali sono troppo bassi. Sicuramente insufficienti per un rimpatrio di emergenza.
...
Ciao Cruiser.
Condivido in pieno la prima parte del tuo intervento.
Ma restiamo in Islanda.
"...mi affido alle polizze IMG "Patriot International", e per l'Islanda ho fatto una copertura con massimale da 500 mila dollari a un costo di circa 70 euro"
Immagino che stiamo parlando di polizza sanitaria.
Puoi verificare nelle condizioni di polizza se e' previsto il soccorso anche quando ci si trova sulle piste, cioe' in fuoristrada?.
Guarda nella sezione esclusioni.
Per l' assistenza stradale, ho dato una occhiata alle varie polizze nostrane e tutte prevedono la copertura anche in Islanda.
Quindi tutto bene?
Certo, se sei a Rejkiavik.
Ma se sei sulle piste....
Copio e incollo dal primo contratto di assicurazione stradale che ho reperito in Rete
"Sono esclusi dalla prestazione ...le spese per il traino qualora il Veicolo abbia subito il Guasto, l’Incidente, la foratura, l’esaurimento del carburante durante la circolazione fuori della rete stradale pubblica o di aree ad esse equivalenti (percorsi fuoristrada)"
Se mi confermi che anche dal punto di vista sanitario e' escluso l'intervento in caso di problemi trovandosi in fuoristrada, sara' dimostrato quello che sto cercando di dire in questa discussione.
18
cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:33:55
In risposta al messaggio di ledzep del 05/09/2020 alle 19:04:54

In Islanda, come in Svizzera e Norvegia, vale la tessera sanitaria europea anche se non fa parte della UE. Per cui si ha diritto alla stessa assistenza, al medesimo costo,  di un cittadino islandese
La tessera sanitaria europea  dà diritto all'assistenza sanitaria di base del paese ospite ed è sempre bene averla appresso. Ma non dà diritto al rimpatrio.
Va verificato poi che cosa è incluso nell'assistenza di base nel paese specifico.
Il problema non è il ricovero salva-vita, che certamente non ti sarà negato in nessun paese, ma sono le varie operazioni di contorno per rimetterti in sesto, la riabilitazione, etc.  Va visto che cosa offre la sanità locale per un decorso che potrebbe durare settimane o mesi prima che tu possa essere di nuovo in condizione di viaggiare, e quanto sarebbe invece a carico del paziente. Do per scontato che, in una situazione simile, la maggior parte di noi preferirebbe rientrare in Italia per contare sulla vicinanza di familiari/parenti, oltre che al supporto del proprio medico.

Da tenere in conto anche un possibile soccorso in situazioni particolari, magari durante un'escursione in una zona rurale dove si rendesse necessario l'intervento dell'elicottero. Quanso si esce dai percorsi "convenzionali", questi servizi sono spesso a carico del turista (questo ho sentito che accade anche per gli alpinisti in Italia), e sono salati. In Islanda non so come funzioni, ma ripeto che per poche decine di euro e una copertura adeguata si può risolvere il problema a monte.
19
beppeg
beppeg
07/11/2006 1074
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:42:20
In risposta al messaggio di cruiser del 05/09/2020 alle 18:41:46

Cosa c'entra il fatto di andare o meno in solitaria, con l'assicurazione? Anche la destinazione, che sia o meno avventurosa, c'entra poco. Una buona assicurazione di assistenza sanitaria con eventuale evacuazione e rimpatrio
è sempre fondamentale per poter contare su un supporto affidabile in caso di sinistro. Ho letto in passato sui notiziari di collette organizzate dalla cittadinanza per pagare il trasferimento in Italia di concittadini coinvolti in banali incidenti incidenti all'estero con auto o scooter a noleggio. Negli anni scorsi ho letto almeno un paio di stuazioni del genere accadute in località turistiche tipo Thailandia, Brasile o simili, dove i feriti sono stati ricoverati e assistiti in quei paesi, ma per avere cure adeguate avrebbero dovuto pagare un ospedale privato, oppure rientrare in Italia. Sfortunatamente, non avevano una copertura adeguata che pagasse il rimpatrio su volo medicalizzato. A volte bastano poche decine di euro per tutelarsi da disgrazie che possono accadere anche in civilissime metropoli, e anche quando si è in gruppo. Per quanto mi riguarda, da qualche anno mi affido alle polizze IMG Patriot International, e per l'Islanda ho fatto una copertura con massimale da 500 mila dollari a un costo di circa 70 euro.  Da notare che io, come sicuramente molti di voi, avrei già altre coperture sinistri/sanitarie attive tutto l'anno e valide anche per i viaggi all'estero (es.: la polizza infortuni della banca, quella associata alla polizza dell'appartamento, etc.), ma i massimali sono troppo bassi. Sicuramente insufficienti per un rimpatrio di emergenza.
...
Cruiser sono assolutamente d'accordo con te.
Anche a me come a tanti altri è capitato di avere noie meccaniche (ad es. un filtro dell'olio cambiato prima delle ferie scoppiato in Danimarca ....) camper riportato con la bisarca in Italia o anche problemi di salute (moglie ad es. ricoverata in Olanda).
Chiaro che ho sempre delle assicurazioni che coprono quello che non è coperto dalle cose normali. Ovviamente dipende da dove vai. Se vai in Kazakistan o più semplicemente in paesi del sud america il nostro SSN non copre. Ti devi attrezzare magari anche per rientrare in Italia.
Certo che se vieni arrestato che sia Asia, America o Europa non c'è assicurazione che tenga. Se ci sono i requisiti interverrà la nostra ambasciata (forse).
In ogni caso gli interventi delle autorità li ritengo sovvenzionati ANCHE da tutte le tasse che ho pagato in 42 anni di lavoro e da tutti coloro che pagano le tasse.
Se poi l'Italia decide di non coprire questi interventi posto che vengano lasciati a casa quelli che sono stipendiati per questo, mi organizzerò.
Per ora l'intervento delle autorità italiane mi è servito una volta sola in un viaggio di lavoro senza nulla di avventuroso.
Avventura per me è anche sapere che corro dei rischi e che la cavalleria può non arrivare a tempo. Vale per chi arrampica, chi va in montagna in maniera "intensa", chi fa parapendio e tutti gli sport "estremi".
A chi non va di fare queste cose basta che non le faccia e si scelga la modalità a sè più consona.
Io i gruppi organizzati (dove si paga e poi vorrei vedere quante tasse vengono pagate) se non assolutamente necessario non li frequento.
B.
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 19:42:36
In risposta al messaggio di cruiser del 05/09/2020 alle 19:33:55

La tessera sanitaria europea  dà diritto all'assistenza sanitaria di base del paese ospite ed è sempre bene averla appresso. Ma non dà diritto al rimpatrio. Va verificato poi che cosa è incluso nell'assistenza di base
nel paese specifico. Il problema non è il ricovero salva-vita, che certamente non ti sarà negato in nessun paese, ma sono le varie operazioni di contorno per rimetterti in sesto, la riabilitazione, etc.  Va visto che cosa offre la sanità locale per un decorso che potrebbe durare settimane o mesi prima che tu possa essere di nuovo in condizione di viaggiare, e quanto sarebbe invece a carico del paziente. Do per scontato che, in una situazione simile, la maggior parte di noi preferirebbe rientrare in Italia per contare sulla vicinanza di familiari/parenti, oltre che al supporto del proprio medico. Da tenere in conto anche un possibile soccorso in situazioni particolari, magari durante un'escursione in una zona rurale dove si rendesse necessario l'intervento dell'elicottero. Quanso si esce dai percorsi convenzionali, questi servizi sono spesso a carico del turista (questo ho sentito che accade anche per gli alpinisti in Italia), e sono salati. In Islanda non so come funzioni, ma ripeto che per poche decine di euro e una copertura adeguata si può risolvere il problema a monte.
...
Perfetto, cruiseryesyesyes
Un mio conoscente ha avuto un infarto in Austria.
I soccorsi sono arrivati immediatamente ed e' stato trasferito in elicottero nel piu' vicino ospedale.
Per le cure e successiva degenza, non ha pagato nulla.
Per l'elicottero (volo di pochi minuti) ha ricevuto a casa una fattura di 5.000 euro.
sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 20:01:26
Chi va in islanda con un mezzo 4x4 per poter accedere all'interno col proprio mezzo su una permanenza in islanda di un mese quanti giorni fa secondo voi all'interno dell'islanda su strade solo per 4x4 ?

piu' o meno di due settimane secondo voi ?
18
cruiser
cruiser
22/05/2007 2330
Rispondi Abuso
Inserito il 05/09/2020 alle: 20:19:42
In risposta al messaggio di salvatore del 05/09/2020 alle 19:31:06

Ciao Cruiser. Condivido in pieno la prima parte del tuo intervento. Ma restiamo in Islanda. ...mi affido alle polizze IMG Patriot International, e per l'Islanda ho fatto una copertura con massimale da 500 mila dollari a un
costo di circa 70 euro Immagino che stiamo parlando di polizza sanitaria. Puoi verificare nelle condizioni di polizza se e' previsto il soccorso anche quando ci si trova sulle piste, cioe' in fuoristrada?. Guarda nella sezione esclusioni. Per l' assistenza stradale, ho dato una occhiata alle varie polizze nostrane e tutte prevedono la copertura anche in Islanda. Quindi tutto bene? Certo, se sei a Rejkiavik. Ma se sei sulle piste.... Copio e incollo dal primo contratto di assicurazione stradale che ho reperito in Rete Sono esclusi dalla prestazione ...le spese per il traino qualora il Veicolo abbia subito il Guasto, l’Incidente, la foratura, l’esaurimento del carburante durante la circolazione fuori della rete stradale pubblica o di aree ad esse equivalenti (percorsi fuoristrada) Se mi confermi che anche dal punto di vista sanitario e' escluso l'intervento in caso di problemi trovandosi in fuoristrada, sara' dimostrato quello che sto cercando di dire in questa discussione.
...
Per quanto riguarda la polizza IMG, si parla solo di assistenza sanitaria in seguito a infortuni/malori, evacuazione, rimpatrio e altre cose aggiuntive tipo smarrimento documenti, etc.
Le condizioni non distinguono dove ci si trovi, ma parlano di attività. Traduco un estratto: sono coperti incidenti occorsi durante sport ricreativi non estremi, incluse attività a cavallo, sci in discesa o di fondo, moto/scooter, immersioni fino a 10 m. Non c'è copertura per sport estremi tipo paracadutismo, atletica professionale, molgolfiera, bungee jumping (però potevo acquistare questa opzione pagando un supplemento).
Non c'è riferimento a limitazioni su percorsi in fuoristrada, pertanto è chiaro che, in caso d'incidente stradale, l'assistenza (sanitaria) dev'essere garantita.

Riguardo all'asistenza stradale per il veicolo, non ho un granché di assicurazione, cioè ho la semplice assistenza stradale della polizza italiana gruppo HDI. Immagino che abbia la stessa limitazione che hai citato tu, cioè l'esclusione dei percorsi fuoristrada.
Per me non è un problema, in quanto tendo a rimanere sulla rete stradale (le strade "F" islandesi che attraversano l'Isola in lungo e in largo possono essere quasi da fuoristrada, ma sono comunque nella rete pubblica). Ma se anche dovesse succedere un guaio fuori dalla rete stradale, basterebbe telefonare all'assistenza stradale islandese e farsi mandare un traino attrezzato. Immagino che con qualche centinaio di euro si sarebbe trainati alla più vicina strada statale, da dove si continuerebbe con un altro carro attrezzi pagato dalla propria assicurazione (o meglio, in genere si anticipa con carta e poi l'assicurazione rimborsa). Questa eventualità non mi sembra terribile, e preferisco rischiare di dover chiamare (e pagare) un carro attrezzi piuttosto che viaggiare in gruppo e farmi auto-trainare da un altro veicolo del gruppo. L'autotraino in fuoristrada risulta molto più facile a dirsi che a farsi.
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