L' Eccidio di MINERVE
Il fiume CESSE ed il suo piccolo affluente BRIAN , hanno scavato nei secoli due profonde gole che si congiungono in prossimità del villaggio di MINERVE , proteggendolo e in parte isolandolo , mantenendo il luogo in una notevole posizione strategica .
Nel X secolo questi territori appartenevano ai Signori di MINERVE che possedevano un antico castello di cui rimangono purtroppo pochissimi resti . Il castello proteggeva l'accesso al borgo fortificato , proprio sul bordo della falesia .
Dopo il saccheggio e la strage di BEZIERS del 21 luglio 1209 , molti catari si rifugiarono in questo villaggio .
L'esercito crociato , comandato da Simone di Monfort , prese spunto da un fatto sanguinoso commesso da un cataro , per assediare il borgo nel giugno 1210 : il "faidit" cataro GUIRAUD di PEPIEUX proveniente da Puisserguier , deviò il suo tragitto su MINERVE , dove mutilò in modo crudele e inopportuno due giovani cavalieri crociati che aveva fatto progionieri poco prima . Cavò loro gli occhi , tagliò i nasi , le orecchie ed il labbro superiore .
La natura del territorio , rendeva molto difficile la conquista del villaggio . Simone di Monfort , fece costruire quattro catapulte sul bordo della falesia e bombardò incessantemente il luogo producendo molti danni soprattutto fu distrutto il camminamento coperto che dava accesso al punto di raccolta dell'acqua . L' estate del 1210 , fu molto calda e la sete rappresentò un grave problema per l'intera popolazione . Dopo cinque settimane di assedio , GUGLIELMO di MINERVE , Signore del luogo , capitolò e fu costretto alla resa . I crociati invasero il villaggio cantando il "Te Deum" . Occuparono il castello ma salvarono la vita sia a GUGLIELMO che a tutti i suoi soldati .
A tutti i catari , venne però imposto di abiurare la loro fede religiosa . Centoquaranta di loro , la maggioranza , si rifiutarono categoricamente di ripudiare la loro fede e , il 22 luglio 1210 vennero " arsi vivi " sul greto del fiume CESSE , dove era stato allestito un immenso falò .
Sulla piazzetta del villaggio , campeggia ora un monumento a ricordo di questi 140 poveretti . Monumento molto semplice dello scultore Jean Luc Sèverac , dove su un grande lastrone di granito è ricavata la colomba stilizzata dei catari , a ricordare il grande sacrificio e il ....desiderio di pace .