quote:Michel e Sergio alla fine hanno avuto ragione una pazzia non lo è stata per niente. Anzi!!! Ora questa avventura, semplificandola leggermente per adattarla a un viaggio in comitiva, vorrei realizzarla in compagnia www.camperclubitalia.it Caterina >> Ciao Avendo letto con attenzione quanto scritto qui e nel link collegato, mi appare necessario rimarcare una netta differenza tra quanto è stato Lapland WinterXperience e ciò da Voi ora proposto. La Vostra offerta non ha nulla a che vedere con quanto da noi realizzato. Lapland WinterXperience ha richiesto 14 mesi di preparazione: riguardo all'itinerario, riguardo ai camper, riguardo a noi stessi. Non si può improvvisare nulla a quelle latitudini, specialmente in inverno. Nel giro di tre ore la temperatura può mutare anche di 20 gradi, lo abbiamo visto con i nostri occhi. La percorribilità delle strade è da verificare giorno per giorno, in base alle temperature, alla neve e al vento. Non basta saper guidare un camper: occorre saperlo fare sotto la neve, sotto una bufera, con il vento, sul ghiaccio e di notte. Spesso, queste condizioni capitano tutte insieme, accompagnate da possibili ostacoli improvvisi come renne e alci che attraversano la strada. Per questo, le medie di percorrenza reali sono molto, molto più basse di quelle prospettate. Il fatto di averlo fatto, di aver percorso 8891 km di cui 4000 su neve e ghiaccio, non fa di noi degli eroi e nemmeno degli incoscienti. Lo abbiamo fatto perché ci sentivamo di farlo e perché eravamo preparati a farlo. Sono tutte cose che non si possono improvvisare in due mesi: come ho detto noi, pur con una lunghissima esperienza alle spalle, abbiamo impiegato 14 mesi. Le percorrenze medie giornaliere prospettate non sono ipotizzabili: capita di dover impiegare quattro ore per percorrere 50 km, il tutto pur essendo esperti di guida sulla neve. E può capitare di doversi fermare all'improvviso, perché le condizioni non permettono di avanzare... Può capitare di rimanere bloccati nella neve, e allora occorre essere attrezzati e autonomi in tutto. Le soluzioni tecniche prospettate non sono convincenti: servono pneumatici invernali M+S come base, ma appena si comincia a percorrere le strade svedesi servono pneumatici invernali M+S con battistrada aggressivo (a tassellature laterali) e soprattutto chiodati, non panacee temporanee metti e togli. Non si scherza lassù: le placche di ghiaccio si trovano anche in autostrada, all'improvviso. Senza gli pneumatici chiodati il mezzo diventa ingovernabile, sia in spunto da fermo sia in movimento, con conseguenza facilmente intuibili. Sostenere che fino a Haparanda i veicoli girano con le sole gomme termiche è errato: già a Stoccolma tutti i veicoli viaggiano con pneumatici chiodati... Autotreni compresi. Il perché, come ha chiaramente esposto Sergio, è comprensibile: si viaggia su neve crostosa e placche di ghiaccio che quando va bene sono fresate, altrimenti sono lisce come l'olio. Le uniche vie di comunicazione in cui traspare un po' di asfalto sono le autostrade, ma appena le si lascia, anche solo per rabboccare carburante in un'area di servizio, ci si trova sul ghiaccio. Pensare di organizzare tutte le soste in campeggi è utopistico: sia perché di camping aperti ce ne sono veramente pochi e quelli che si dichiarano "aperti" spesso e volentieri hanno servizi esigui e funzionanti in maniera assolutamente parziale, sia perché i campeggi bisogna raggiungerli su strade gelate, strette e al limite della percorrenza: il tutto, naturalmente, in piena notte. E' assolutamente indispensabile per ogni veicolo avere una fonte di approvvigionamento energetico: un qualcosa che possa rifornire continuamente i grandi assorbimenti dati da luci, riscaldamento e utenze di bordo. Come ribadisco, infatti, le condizioni del tempo costringono a soste obbligate difficilmente effettuabili nei luoghi precedentemente ipotizzati in sede di pianificazione del viaggio. La reperibilità delle bombole del gas è estremamente dispendiosa: a temperature di 20 gradi sottozero, una bombola di gas da 10kg può durare due giorni... In Finlandia ogni bombola costa 65€ + 28 di gas... In Svezia ancora di più: 930Sek la bombola, 540 il gas... Come è noto siamo partiti equipaggiati con diversi sistemi di riscaldamento alimentati da combustibili diversi (gas/gasolio/elettricità): è l'unico modo per poter gestire tranquillamente l'autonomia energetica del veicolo. Attenzione, poi, ad avere almeno due sistemi indipendenti di riscaldamento, ognuno in grado di riscaldare completamente il veicolo: in caso contrario, un banale problema tecnico all'impianto di riscaldamento sarebbe una vera e propria sciagura. Gli impianti lavorano molto lassù, in caso di guasto di uno è necessario averne almeno un altro in grado di assicurare un comfort minimo. L'approvvigionamento idrico non è un problema grazie alla presenza di rubinetti di acqua riscaldati presso numerosi distributori di carburante: tutt'altro discorso è per lo scarico delle acque dal momento che non si trova nessuno scarico... L'unica soluzione è travasare le acque grigie nel serbatoio della cassetta estraibile del wc, un'operazione lunga, difficoltosa e non piacevole se fatta al buio e a 20 gradi sottozero. Assolutamente inutilizzabili i veicoli con wc nautico. E' del tutto sconsigliabile, poi, l'utilizzo di motorhomes: in Scandinavia, sul manto stradale, in inverno non viene gettato sale. La percorribilità è aiutata da sabbia e ghiaia che viene inevitabilmente sollevata dagli pneumatici, frequentemente contro i veicoli che seguono. Gli integrali, dotati di ampie superfici frontali vetrate, sono estremamente esposti al rischio di essere colpiti, durante la marcia, da sassolini con inevitabili fratture dei parabrezza. In caso di lesione, poi, la differenza termica tra interno ed esterno, a volte anche di 50 gradi, mina ulteriormente la tenuta del cristallo esponendolo facilmente a lesioni e rotture. Riguardo alla logistica, poi, va detto che noi in tutto il viaggio non abbiamo incontrato 15 camper... Ci tengo, poi, a ribadire quanto ho scritto nel diario di bordo di LaplandWinterXperience: per avventurarsi lassù occorre portare assoluto rispetto per l'inverno artico. Mi auguro, che questo mio messaggio vi possa servire a considerare maggiormente questo elemento. Cordiali saluti Michel Vuillermoz
quote:Risposta al messaggio di alex70 inserito in data 06/09/2009 19:02:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di peterpann inserito in data 06/09/2009 21:48:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Passato tutto, o quasi. Abbiamo ripiegato sulla Baviera, dal 6 al 20 agosto.
http://www.winterxperience.com/
Ciao, Sergio.quote:Risposta al messaggio di sergio74 inserito in data 19/10/2009 18:50:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E' gia' nei "preferiti" [:)] Due piccolissimi appunti: 1) i caratteri sono piccoli e non si leggono al meglio 2) un po' troppo "caravan&camper style", ma forse e' giusto cosi'. Un'impronta piu' personaleee ? Ciao Giulio