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caravan1975
caravan1975
26/04/2015 3
Inserito il 04/05/2015 alle: 23:34:22
Al rientro dalla calcidica ho visto che con soli 50km in più potrei passare dalla Bulgaria e visitare Sofia, per poi rientrare in Serbia e tornare a casa con le mie soste che mi sono programmato. Mi dicono di lasciare perdere per le condizioni delle strade, conoscete campeggi a Sofia? Kyron-Averso Plus 510TK
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sport15
sport15
rating

22/01/2004 13002
Inserito il 05/05/2015 alle: 06:37:43
Noi l'abbiamo fatta la scorsa estate al rientro dalla Turchia. Le strade non sono niente di drammatico, la vita costa poco e non avrai nessun problema di sosta. Un'attenzione in più la dedicherei al rispetto del CdS perché lungo la strada ci sono numerose pattuglie che sembra aspettino solo te.... Gianluca ""Il Paradiso può attendere....., il Fritto no...!!""
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Yuma-58
Yuma-58
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14/12/2009 33145
Inserito il 05/05/2015 alle: 06:51:17
L'ho fatta recentemente (con macchina..) e l'ho girata tutta, ci sono strade e autostrade, le autostrade sono migliori delle nostre, le strade un po' meno... ma niente di +... BUON VIAGGIO Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo
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zorretto
zorretto
23/04/2012 1071
Inserito il 05/05/2015 alle: 07:35:37
Ciao, sono stato in Bulgheria cinque o sei anni fa, Allora le strade erano buone,tranne qualcuna in pessime condizioni. A Sofia,in periferia. ,c'era un discreto campeggio.Piu' tardi riguardo il mio diario e potro' farti,forse altre indicazioni. Nessun problema circa la sicurezza,pero' sempre " occhio". Buoni km. f.z.
morodirho
morodirho
-
Inserito il 05/05/2015 alle: 08:42:13
sono passato dalla Bulgaria in due occasioni( addirittura la prima nel 1990), non ho mai avuto problemi,anzi in una occasione sono stato aiutato anche dalla polizia,a Sofia c'è un campeggio ,non chiedere indirizzi perchè non so,comunque fai tranquillamente il tragitto.[:)][:)] aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
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itinerante
itinerante
22/02/2006 1657
Inserito il 05/05/2015 alle: 16:55:50
Un centinaio di km prima di arrivare a Sofia non perderti il Rilski Manastir bellissimo monastero il secondo per importanza in Bulgaria. A Sofia c'è il campeggio Vrana non distante dal centro raggiungibile in Taxi o bus. Gian Franco
jana
jana
-
Inserito il 05/05/2015 alle: 23:22:00
Non molto distante dal confne greco trovi la deviazione per Melnik, una particolare cittadita patrimonio unesco (mi sembra) con le case molto caratteristiche e famoso vino nero. Secondo me vale la visita. Entrando in paese appena dopo incrocio per la via principale del centro c'e un parcheggio, dove si puo pernottare benissimo. E appena prima a sx un buon ristorante per mangiare qualche specialita. Io eviterie i giorni del weekend, quando e' tutto intasato. Poco piu sopra proseguendo per una buona strada anche se non particolarmente larga si arriva ad un piccolo ma spettacolare monastero, Rozensky Monastyr. Non e' necessario parcheggiare in paese dove ci osno le bancarelle, si puo salire fino su, un paesaggio molto piacevole. Ma mi raccomando non weekend!! Questo vale per tutti i monasteri in Bulgaria o ROmania. Il monastero e' un vero piccolo gioellino. Un bel parcheggio in mezzo al verde, ok anche per la notte. Io se ci torno in Bulgaria, ci torno anche li. Per chi ama il trekking, da Rilsky monastyr - assolutamente spettacolare!! si puo proseguire fino a Kirilova Polana, parcheggiare e fare la gita a piedi fino a Rybenske jezera - laghi pescosi. Noi l'abbiamo combinato con le bici, lasciando alla fine le bici nascoste in bosco e proseguendo a piedi. Il sentiero e' segnato molto bene. CI vuole pero mtb. A Sofia sconsiglio sosta libera, come tutte le capitali facile farsi visitare il camper. E attenzione ai zainetti e borsette. Certi vizietti sono internazionali e io me la sono scampata solo perche Domenico era dietro di me e il professionista se ne accorto... Ops, lungo la strada per Rylski monastir a sx ad un certo punto abbiamo visto sul tetto di una casa le vecchie vetture.. .Ci siamo fermati incuriositi, il padrone dentro, vecchie tv, radio, moto, attrezzi, documenti, insomma, una via di mezzo tra rottamaio e museo, se c'e ancora, fatevi una sosta di mezzoretta! Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
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odysseus
odysseus
14/05/2012 2247
Inserito il 06/05/2015 alle: 08:54:47
L'abbiamo attraversata tutta nel luglio 2014 per andare in Turchia, e solo nell'ultimo tratto ,prima di arrivare al confine turco la strada era alquanto dissestata costringendoci a moderare la velocità in alcuni tratti (dovuta sopratutto ai Tir ) ma nell'insieme fattibile ,per il resto anche tratti stradali a standard europei. Vai tranquillo (non è il BURUNDI [:D]) pino
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gufetto67
gufetto67
11/04/2011 144
Inserito il 07/05/2015 alle: 00:27:58
ma scusate che strada avete fatto ?? noi ad agosto 2014 abbiamo attraversato la Bulgaria per andare in Turchia, le strade fanno ****** ... con le vibrazioni e le buche ci si è tranciato un fusibile di netto, il Camper non si accendeva più.... si è staccata una fascietta del turbo e l'abbiamo dovuta sostituire ... al ritorno in inverno abbiamo scoperto che causa le vibrazioni anche la Truma Combi si è staccata dalla sua sede e andava in emergenza quando accendevi il riscaldamento ... Il ritorno lo abbiamo fatto via Macedonia ...le strade non erano meglio ma è sicuramente più corta ... forse voi siete stati più fortunati.... mah...[:(][:(]
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Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 07/05/2015 alle: 14:09:51
E'stato uno dei più divertenti pernottamenti del nostro viaggio, fatto nel 2011, copio incollo dal mio diario: Poco prima di Sofia l’autostrada ricomincia, ma si tratta di una semplice super strada, senza barriera centrale e con incroci a raso. Facile imbattersi in qualche trattore, carretto a cavalli o bicicletta, quindi siccome sta calando la sera stiamo molto attenti. Ben visibile da lontano notiamo un insegna “Motel Camping” (N 42° 47’ 01” E 23° 09’ 59”) ma è dall’altra parte, quindi dobbiamo cercare un punto sicuro per fare inversione e tornare indietro. Il posto sembra bello e pulito, oltre al motel ci sono dei campi di calcetto e un ristorante, lo spazio per i camper è poco ma a quest’ora non è il caso di fare gli schizzinosi. Appena ci fermiamo si avvicina il proprietario, è giovane, alto e sembra simpatico. “Quanto dovete fermarvi?”, “solo una notte”, “allora fate pure, è gratis”. Dopo un attimo di stupore scartiamo l’idea che possa esserci qualche fregatura perché il tizio ha l’aria del bravo ragazzo, tuttavia ci sembra d’obbligo andare a cenare da lui, tanto più che siamo molto stanchi. Salta agli occhi che in mezzo alle parole Motel e Camping dell’insegna c’è un notissimo simbolo, quello della mitica route 66 americana. Solo che il numero è 80 e non 66. L’ho scudetto a pensarci bene è preso a prestito a buon diritto, infatti ci troviamo sulla E80, che corre da Lisbona a Istanbul. Per rimanere in tema alcune stupende Harley Davinson sono parcheggiate proprio davanti all’ingresso e appena entriamo notiamo subito che altre tre o quattro sono parcheggiate anche dentro al locale in mezzo ai tavoli! Attimo di panico, è quasi pieno e tutti i clienti sono vestiti alla Easy Rider e sfoggiano vistosi tatuaggi sui bicipiti. Ma il nostro ospite capisce l’imbarazzo, ci viene incontro sorridendo e ci procura un tavolo defilato. Alcune cameriere molto graziose e vestite in tema si aggirano veloci per i tavoli senza essere importunate, col trascorrere del resto della sera ci rendiamo conto che a dispetto delle apparenze sono tutti bravi e tranquillissimi ragazzi, magari venuti a concludere in compagnia una dura giornata di lavoro. Ci viene proposto un menù bulgaro tipico, ci fidiamo e ci va bene. Una grande insalata molto assortita, con un formaggio semi acido tagliato a cubetti, ha la consistenza della mozzarella, il suo equivalente sardo si chiama casu asceru (che significa appunto formaggio acido). Poi arriva una generosa e classica bisteccona con patatine. Il vino bulgaro anche se è un modesto “della casa” è buonissimo. La notte è stata tranquilla, nonostante la vicinanza dell’autostrada per la verità poco trafficata. Dal punto di vista climatico è stata anche la più piacevole, perché il termometro è sceso a quindici gradi, roba da copertina. I motociclisti tatuati sono andati a letto presto e senza fare troppo casino, l’avevo detto che erano dei bravi ragazzi. Probabilmente dormivamo già, perché non ce ne siamo accorti, ma a fianco a noi si è sistemato un altro camper italiano. Spunta un tizio dall’aria paciosa, non dobbiamo nemmeno preoccuparci dei saluti perché attacca lui bottone per primo. E’ un simpatico ometto sulla sessantina, ci dice subito che è bulgaro, di Sofia, anche se parla ottimamente l’italiano. In mezzora ci racconta tutta la sua vita e vale la pena di starlo a sentire perché è stata avventurosa. Passata tutta nell’ambiente del circo, ora abita a Verona e insegna l’arte ai giovani che vogliono apprenderla. I suoi figli sono sparsi per il modo e fanno lo stesso mestiere. Ha una casa a Sofia ma è dovuto venire col camper perché la sta ristrutturando. Non ha pace finché non si assicura che ci siamo trovati bene, il proprietario del motel è un suo amico e gli chiede per noi di fare il carico d’acqua. Per lo scarico ci dice senza girarci troppo intorno, che in Bulgaria non avremo altra scelta che servirci della vasta campagna. Entriamo a Sofia, è molto simile a Belgrado ma ben più dimessa. Di questa città, peraltro interessante e dignitosa, non abbiamo nessun appoggio documentale. Le nostre guide parlano dei Balcani occidentali, della Turchia e della Grecia, ma per la Bulgaria abbiamo un buco. Peccato, prima della partenza ho cercato forse con poca pazienza qualche notizia in rete, ma senza successo. Mi ha colpito il racconto di una ragazza, che parlava delle semplicità della sua città, povera ma con una gran voglia di riscatto e a prima vista mi pare avesse ragione. L’atmosfera è ancora molto soviet, molto più che a Belgrado, ma un certo ordine e pulizia non mancano e si vedono molti cantieri di opere pubbliche, segno inconfondibile di miglioramenti in atto. Giriamo un bel po’ e il camper non è certo una city car, soprattutto in una città dove viene guardato con curiosità, come fosse il primo e l’ultimo. Non riusciamo a trovare un parcheggio custodito e forse un po’ da codardi ci accontentiamo dei quel poco che abbiamo potuto vedere. Aggiungo solo un ultima nota: le strade classificate "E" sono le principali vie di comunicazioni europee non autostradali, la E 80 è la più lunga (http://it.wikipedia.org/wiki/Strada_europea_E80). Vale a dire le migliori che collegano le principali città, non ci si deve quindi preoccupare delle loro condizioni, che infatti ricordo sempre più che decorose da Belgrado fino a Istanbul. www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 07/05/2015 alle 14:23:32
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