In risposta al messaggio di wippet del 19/01/2023 alle 18:12:34Io ho ovviamente molta meno esperienza ma io e mio figlio abbiamo rischiato di affogare nel camping di lillehammer nell'area lago bimbi con tanto di giochi messi dal camping stesso. I cordone al fondo dove non si toccava era pieno di ami. Mio figlio si è impigliato e non riusciva a liberarsi e io risucivo a stento a tenerlo su. Poi visti i miei stentati help altri turisti sono venuti in soccorso ma ovunque in Italia Francia Germania una zona bagnabile simile in zona privata con bimbi avrebbe avuto un bagnino. Il tutto è finito al pronto soccorso a togliere l'amo dl dito.
Cacciarsi nei guai sugli sci o a piedi in Scandinavia, sia d'estate che in inverno, e' sempre possibile, ma bisogna, a mio parere, applicasi parecchio. In inverno (e non solo) le starde vengono aperte solo quando sono sicure,e rapidamente sbarrate se la sicurezza scende sotto un determinato livello; ci sono decine di webcam che sorvegliano la situazione, lo stato della neve e dei corsi d'acqua, tutto viene costantemente monitorato. Avventurarsi a piedi o sugli sci in luoghi poco o per nulla sicuri, senza essere notati e quindi nel caso fermati, e' pressoche' impossibile. I guardiaparchi sono poco visibili, ma ci sono eccome, e sono pure in tanti...difficile che a loro scappi qualcosa. Lo so bene io che vado spesso a pescare in zone pressoche' senza ombra di case o umani, nel mezzo di nulla e nel fitto di solitarie foreste...solo in apparenza...Spesso si materializza dal nulla la guardia forestale che mi chiede cortesemente di mostrargli sul mio smartphone l'avvenuto pagamento della licenza. Come sia arrivato li', e come mi abbia individuato, lo sa solo lui! Difatti i risultati si vedono, i casi di incidenti sono assai rari (anche se comunque possibili). Ultimamente le istituzioni nazionali di sorveglianza neve di Norvegia, Svezia e Finlandia, gia' coordinate tra loro da tempo, stanno sperimentando, insieme a quelle svizzere, il soccorso in zone impervie tramite uno speciale drone a lunga portata, che e' capace di individuare un uomo in difficolta' con telecamere ad alta definizione, rilevare un segnale cellulare da grande distanza, riprendere e trasmettere alla base immagini e suoni in tempo reale ecc. ecc. Ho visto un esaustivo filmato di recente su un canale tv tematico, che spiegava a che livello questa collaborazione sta lavorando in tema di sorveglianza, prevenzione e sicurezza in montagna; davvero molto interessante!
In risposta al messaggio di wippet del 22/01/2023 alle 15:15:05
Esatto....credo che di tristi episodi come quello italiano di Rigopiano, sarà dura che accadano in Scandinavia, ma tutto può essere. Hai l'atteggiamento giusto, che condivido assolutamente. Qui si tratta di viaggiare in camper per fare una vacanza, nessuno vuole emulare Amundsen, e neppure il simpatico Beppe Tenti....
https://www.euronews.com/my-eur...
In risposta al messaggio di wippet del 22/01/2023 alle 10:56:54Wippert, leggo sempre volentieri le tue esperienze nordiche.
OT Limitatamente alla mia esperienza personale, per averci abiato e lavorato per anni, sul primato di felicita’ della Finlandia, ci vado cauto. Si vive indubbiamente bene in Finlandia, ci si lavora bene. In generale,come potrebbe essere infelice un popolo di soli 5 milioni di persone in un territorio una volta e mezza l’Italia? Loro sono pochi, e si sono abituati da sempre ad andare d’accordo, a stare uniti per fare fronte ad un clima a volte estremo, ad una natura prepotente, alle distanze importanti. Si sono abituati a fare poche chiacchere e molti fatti, a pensare bene prima di agire, a mantenere la parola data, a non mollare mai, nel vicendevole rispetto dell’altro. Tutto questo bel mix di caratteristiche, e altre, accumulate obbligatoriamente, e senza appello, nel tempo per poter sopravvivere all’ambiente estremo, a volte ostile, ha persino un nome…….”sisu” lo chiamano. Non facile per uno come me, a meta' “mediterraneo”, capire bene il senso del sisu…….molto mi ha aiutato l’altra parte di me, quella piu’ pragmatica di provenienza d’oltreoceano. Quando hai capito il sisu, non puoi che abbracciarlo e farne il tuo stile di vita: allora non sei piu’ uno straniero, in Finlandia. Ma come sempre, c’e’ il rovescio della medaglia. E’ il clima a tendere la trappola: gli inverni sono crudeli……il sole scompare per settimane, la fauna sparisce, la flora e’ sepolta, il bianco totale accecante copre tutto, i colori inesistenti, le notti nere e lunghe, il silenzio assordante, e mettici anche un freddo inimmaginabile che immobilizza tutto, il ghiaccio traditore, il vento che taglia il ferro. Facile scivolare nella solitudine, e non solo quando ti svegli la mattina con un metro di neve scesa di soppiatto durante la notte, che ti inchioda isolato in casa per ore o giorni. Quella solitudine glaciale ti puo’ assalire talvolta in ufficio, in famiglia, o dovunque ti trovi. Alcuni faticano a non cadere nella eccessiva introspezione (un po’ luterana), nel richiamo del silenzio attorno a te, del vuoto che ti attira, nel riposante buio delle troppo lunghe notti ovattate, nella calma totale e immobile del paesaggio artico. Una sirena di ghiaccio che non perdona, una forma sottile di depressione latente, e mai acuta, di cui soffrono non pochi finlandesi. Allora e’ il momento di tirare fuori la determinazione, la forza di volonta’, la fiducia in se stessi e anche negli altri…….”qualcuno verra’ a spalare la neve davanti a casa tua”, e a liberarti dal torpore glaciale in cui eri scivolato. E' il momento del sisu. E sara’ bello tornare a bere qualche bicchiere di kossu in compagnia, a goderti gli amici, la famiglia, gli affetti, gli amori. Ma non e’ facile ne’ tantomeno scontato….
In risposta al messaggio di cruiser del 17/01/2023 alle 23:40:07Se ti puo fare comodo, visto che parli di Norvegia Sud e Centrale, ci ho fatto due mesi questa estate, e ho appena terminato il DIARIO con relative FOTO , ovviamente va poi tutto visto con occhi diversi, facendolo in inverno, e forse alcune delle strade che ho fatto saranno anche chiuse. Ma qualche spunto ci può uscire comunque.
Per rimanere sul tema Norvegia, si sta avvicinando il periodo del mio tradizionale tour artico. Quest'anno vorrei salire lungo la Norvegia, anziché attraversare tutta la Svezia. Non conosco la Norvegia del sud e centrale,quindi questa potrebbe essere un'occasione per curiosare lì. E quale miglior periodo dell'inverno. Una tappa potrebbe essere la strada dei Troll, ma credo che il tratto del passo montano sia chiuso al traffico in questi mesi. Chiedo a chi ha fatto quel tratto: vale la pena avvicinarsi il più possibile su strada, parcheggiare in zona e tentare una passeggiata con le ciaspole fino al punto panoramico?
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In risposta al messaggio di mausone46 del 25/01/2023 alle 00:25:18OT
Wippert, leggo sempre volentieri le tue esperienze nordiche. Piu che felicita' direi che la classifica rispecchi semmai la soddisfazione di vita. Comunque anche gli inverni tedeschi non furono una passeggiata per uno cheveniva dal profondo sud. Col tempo poi ci si abitua a tutto, e quando i tedeschi mi domandano come puo vivere un italiano in Germania, rispondo sempre che il sole e il Klima non sono tutto nella vita.
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/01/2023 alle 15:52:02Sono totalmente d'accordo, e vado oltre: chi crede che l'erba del vicino sia sempre piu' verde, dimostra di essere perlomeno superficiale e puerile.
Personalmente sono molto sospettoso a di fronte a certe entusiastiche manifestazioni nei confronti dei paesi esteri. No, il mio non è nazionalismo, sono lontano da esso milioni di km. Bisogna cercare sempre di tenere ipiedi per terra ed essere obbiettivi. Tutti i posti al mondo hanno lati positivi e altri negativi. E' indubbio che per motivi demografici, culturali, storici, geografici e climatici questo bilancio è nettamente migliore nei paesi scandinavi rispetto a noi PIGS, ma essendo un bilancio, non bisogna dimenticare anche i lati oscuri. Che non sono solo quelli climatici, anche perché da noi, al contrario, si sta allungando sempre di più il periodo di invivibilità causa caldo e da loro il clima purtroppo si sta temperando sempre di più, non per nulla Greta non è di Atene. Io girando nelle vacanze, parlando con la gente, guadando un po' di periferie oltre al bello che uno cerca sempre in vacanza ho visto anche della normalità tipica di tutte le realtà metropolitane europee. Ad esempio non è affatto vero che non c'è delinquenza, c'è il dramma dell'alcolismo, una gestione dei giovani non sempre eccellente , etc etc etc ... Certo, averli noi certi problemi, ma disegnare i paesi stranieri come luoghi idilliaci è sempre sbagliato. Conosco diversi amici che andati a vivere fuori attirati dai paesi magnifici poi sono tornati perché di certi posti, oltre che i valori, hanno scoperto anche i limiti.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/01/2023 alle 07:56:35Ciao Tommaso, come sempre ho scaricato il tuo diario e, leggendolo, l'ho seguito su googleearth.
Se ti puo fare comodo, visto che parli di Norvegia Sud e Centrale, ci ho fatto due mesi questa estate, e ho appena terminato il DIARIO con relative FOTO, ovviamente va poi tutto visto con occhi diversi, facendolo in inverno,e forse alcune delle strade che ho fatto saranno anche chiuse. Ma qualche spunto ci può uscire comunque. Riguardo a salire per la Norvegia seguendo la E6, sempre parlando di estate, la trovo molto piu varia e interessante che seguire la Svezia, molto piu piatta e a tratti noiosa. Però, sicuramente in inverno la E6 ha tratti montani che potrebbero anche non essere percorribili sotto una perturbazione. Ho notato spesso sulla E6 sbarre di chiusura in alcuni punti, e immagino che servano per chiudere dei tratti in inverno quando non percorribili. Al Circolo Polare, la ferrovia che passa nei pressi della strada, quando attraversa l altopiano nella tundra, attraversa tratti in gallerie fatte di legno, che penso servano affinchè la linea non sia bloccata dalla neve accumulata dal vento. Comunque, anch'io, se andasi in inverno (e prima o poi ci riuscirò), come prima idea fare la E6 in Norvegia.
In risposta al messaggio di ezio59 del 28/01/2023 alle 11:23:49Dipende da quanto tempo si ha.
Dopo aver fatto la Norvegia dei fiordi lo scorso anno, sto preparando il viaggio per il restante territorio e mi sto chiedendo se vale la pena arrivare a Capo Nord o se è meglio tagliare per Tromso.
In risposta al messaggio di Roberto CG del 27/01/2023 alle 20:07:03Grazie, vado subito a vedere, controllare e correggere.
Ciao Tommaso, come sempre ho scaricato il tuo diario e, leggendolo, l'ho seguito su googleearth. Complimenti, bel giro e ottimo resoconto ricco di informazioni ligistiche certamente utili. Ti segnalo che è tutto preciso,ti è sfuggito solo un 13, al posto del 12 per all'area di servizio Sandsjobacka (N57°33'13.7 E013°03'01.9), nel caso volessi correggere. Sempre utili i tuoi resoconti, buoni chilometri.
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In risposta al messaggio di ezio59 del 28/01/2023 alle 11:23:49Condivido quanto ti hanno gia detto. Dipende da quanto tempo hai e quindi, se hai un solo mese risicato, bisogna fare delle scelte, e quindi un ann si vede una parte e casomai un altra volta si vede un altra parte.
Dopo aver fatto la Norvegia dei fiordi lo scorso anno, sto preparando il viaggio per il restante territorio e mi sto chiedendo se vale la pena arrivare a Capo Nord o se è meglio tagliare per Tromso.
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In risposta al messaggio di wippet del 28/01/2023 alle 13:18:19Se si va a Kirkenes, vale la pena allungarsi anche, per strada sterrata, fino a Grense Jakobselv dove si pernotta nella assoluta pace.
Dipende da quanto tempo si ha. Personalmente considero molto piu' interessante qualche giorno nella zona di Vardø e Kirkenes...poi ci sarebbe Murmansk, a me hanno sempre rifiutato il visto, e oggi purtroppo e' ormai tabu'.Peccato! Poi da Kirkenes farei Inari, e con la E45 fino a Palojoensuu, quindi la E8 verso Tromsø. Altra considerazione....per salire, farei la E45 da Göteborg su fino a Jokkmokk, Gullivare, e Svappavaara: molto meno trafffico, molto piu' pittoresca e guida piacevolissima.
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In risposta al messaggio di wippet del 28/01/2023 alle 13:18:19confermo bello Vardo varangenfjord forse meglio del capo stranominato come la strada atlantica per me bello con paesaggi quasi lunari gamvik e slettnes fyr certo arrivarci è lunga ci vuole tempo e tutto più bello se il fattore c..o per il meteo incide molto io salito da svezia subito un po interna lago vattern Stoccolma poi golfo di botnia rovaniemi lofoten circa solito giro stato 2 volte da metà a fine maggio come inizio e tempo quasi sempre bello (fattore c..o mah) comunque a detta di amici figlia norvegesi più avanti stagione estiva più pioggia
Dipende da quanto tempo si ha. Personalmente considero molto piu' interessante qualche giorno nella zona di Vardø e Kirkenes...poi ci sarebbe Murmansk, a me hanno sempre rifiutato il visto, e oggi purtroppo e' ormai tabu'.Peccato! Poi da Kirkenes farei Inari, e con la E45 fino a Palojoensuu, quindi la E8 verso Tromsø. Altra considerazione....per salire, farei la E45 da Göteborg su fino a Jokkmokk, Gullivare, e Svappavaara: molto meno trafffico, molto piu' pittoresca e guida piacevolissima.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/01/2023 alle 07:56:35Grazie, l'ho scaricato e lo prendo come spunto! Nei giorni scorsi ero di fretta tra lavoro e preparazione del mezzo, e non ho avuto ancora tempo di analizzarlo.
Se ti puo fare comodo, visto che parli di Norvegia Sud e Centrale, ci ho fatto due mesi questa estate, e ho appena terminato il DIARIO con relative FOTO, ovviamente va poi tutto visto con occhi diversi, facendolo in inverno,e forse alcune delle strade che ho fatto saranno anche chiuse. Ma qualche spunto ci può uscire comunque. Riguardo a salire per la Norvegia seguendo la E6, sempre parlando di estate, la trovo molto piu varia e interessante che seguire la Svezia, molto piu piatta e a tratti noiosa. Però, sicuramente in inverno la E6 ha tratti montani che potrebbero anche non essere percorribili sotto una perturbazione. Ho notato spesso sulla E6 sbarre di chiusura in alcuni punti, e immagino che servano per chiudere dei tratti in inverno quando non percorribili. Al Circolo Polare, la ferrovia che passa nei pressi della strada, quando attraversa l altopiano nella tundra, attraversa tratti in gallerie fatte di legno, che penso servano affinchè la linea non sia bloccata dalla neve accumulata dal vento. Comunque, anch'io, se andasi in inverno (e prima o poi ci riuscirò), come prima idea fare la E6 in Norvegia.