Inserito il 19/01/2015 alle: 23:25:03
da Anita e Michele 19Gen2015
Appassionati amici, siamo qui con molta, molta “fatica” per riuscire ad avere campo adeguato (come avevo previsto) ai fini di una connessione internet.
Ieri sera, pur con tutta la nostra buona volonta’ non siamo neppure riusciti a leggere la posta..sob !.
State pero’ tranquilli che, ahinoi, (l’abbiamo provata) neppure la Wi-Fi fa miracoli..anzi a volte e’ peggio. Vabbeh.. fa niente, siamo in una terra piena di Storia e di meravigliose persone e tanto ci basta. Mai lamentarsi.. la vita e’ bella come scorre…
Dunque, veniamo a noi.
Ieri, dopo esserci congedati dallo stupendo manager di Tabriz, di appena 35 anni, sposato con una bella bimba, che tanto si e’ prodigato per 2 sconosciuti turisti..( ah..…dimenticavo infine di aggiungervi che questo meraviglioso personaggio..non solo ha perso mezza giornata di lavoro, con tutti i clienti, fornitori e dipendenti che lo cercavano (in auto, mentre andavamo, ho assistito a tantissime telefonate.. e come mi e’ spiaciuto..credetemi), ha preteso anche di accompagnarci all’autostrada per Teheran….a circa 20 km.. non avevamo parole.
Ci siamo quindi avviati verso Teheran.
Per chi non avesse ancora visitato l’Iran, ma in futuro, mi auguro, volesse farlo, mi soffermo su alcune indicazioni circa le autostrade. Esse non han molte entrate ed uscite come quelle europee. Solo alcune citta’ o paesi ritenuti importanti, ce l’ hanno. Puo’ quindi capitare che per molti km, non vi sono ne’ entrate ne’ uscite. Lo stesso dicasi per le Aree di Servizio. Diciamo che la media di trovarne una, (parlo della Tabriz- Teheran) e’ sugli 80 - 100 km (sulla ns/ rete autostradale, la frequenza media e’ sui 20/25 km). Queste aree infine, non sono paragonabili a quelle nostrane. Molto piu’ spartane e su alcune, pochi spazi per poter eventualmente sostare. Non vi sono “Autogrill”, ma a volte negozi, bancarelle e qualche ristorante. Oppure solo rifornimento.
Dopo circa 30 km ha iniziato a nevischiare. A rieccoti ci siamo detti. Con prudenza abbiamo rallentato, anche perche’ la notte era stata freddina e poteva aver creato quella leggera patina di ghiaccio che, con la neve fresca, ci veniva celata. Dopo circa 60 km.. finisce di nevicare ed inizia, poco a poco a scendere un nebbione, ma un nebbione sempre piu’ fitto.
Caspita, penso io e rivolto ad Anita dico: ah! ah!…vuoi vedere che quei pantofolai di amici che ci seguono, con o senza papalina in testa, ogni sera organizzano danze e baldoria, con la complicita’ delle loro dolci meta’, affinche’ ci capitino piu’ eventi possibili, in modo che la sera, noi due, possiamo raccontarglieli? Mah…ahhhhh!!
Mentre ci trastullavamo a tenerci allegri pure noi, ci avvicinavamo a Takestan, un grosso paesone, prima di Qazvin. Ho detto ad Anita di passarmi la map e vedo che c’e’ un’uscita dell’autostrada.. bene dico, di punto in bianco .. qui usciamo ed invece di attraversare la caotica citta’ di Teheran,(tanto la visiteremo al ritorno) tagliamo per vie e viuzze e bypassiamo la capitale.
Detto fatto. Reimposto il Gps e mi dirigo per paesini sconosciuti (che delizia attraversare localita’ poco note ed ammirare a bassa velocita’ a destra ed a manca, lo svolgersi della vita sociale quotidiana di queste comunita’ nella loro essenziale genuinita’, nella loro soprattutto indigente poverta’. Quindi Shal..Ebrahimabad..Bu’in Zahra, Arsanj, Helijb, a volte minuscoli agglomerati.. scorrono lungo il nostro percorso.
E’ sorprendente poi, vedere, soprattutto da giovani iraniani,ma anche da molti adulti, quando si accorgono, quasi sempre, sia pur in un marasma di traffico, che un “mezzo” straniero sta percorrendo le loro strade o attraversando il loro villaggio, come sono mossi da forte curiosita’ e se in auto ti seguono per capire chi sei e poi accertatisi che non sei “uno” di loro, ti suonano e ti superano, volendosi farsi notare, sbracciandosi tutti a salutarci. Cosi’ anche a piedi:veramente commovente ammirare un popolo che anela all’altrui conoscenza ed amicizia.
Attraversando Shal..minuscolo paesino, (nota: nella strada principale che attraversa qualsiasi paese, vi sono alti “rialzi” dette gobbe, pericolose per chi non rallenta. Esse non sono segnalate e spesso invisibili ad occhio nudo, perche’ fatte prevalentemente di bitume, stesso colore della pavimentazione stradale).. a Shal.. dicevo, vedo davanti ad un negozietto una serie di bombole del gas, rallento e mi fermo per chiedere cosa costerebbe una di queste.
Come sempre la curiosita’ degli iraniani, di poter conoscere da vicino uno che “viene da fuori” come si dice dalle nostre parti, e’ immensa ed un nutrito gruppo di giovani e meno giovani, (quasi una decina) si avvicina e si fa in quattro per capire cosa stessimo cercando. Purtroppo la “lingua” gioca la sua parte e nessuno di loro parla inglese, ne’ io il farsi. Allora..prendo per mano quello che mi sembrava il titolare della bottega e lo porto vicino al camper, facendogli vedere le bombole e con gesti, cerco di fargli capire che mi servirebbe del gas. Afferra il concetto, portandomi una bombola e con mia somma sorpresa, noto che l’attacco e’ come quello italiano.Perfetto penso. Potrei anche comperarne una (vendono solo butano),ma lui mi chiede il controvalore di circa 18 euro. Nel frattempo, lancio l’occhio piu’ in la’ e vedo che sta caricando il bombolone di un’auto con una bombola di butano, capovolta, per terra, in mezzo alla strada (un po’ pericoloso).
Gli faccio capire quanto costerebbe se lo travasasse anche nella mia, senza acquistare anche il recipiente, facendogli il segno di solo 6 kg, quanti ne mancavano, e mi dice 200.000 rials (5 euro). Ok.. aggiungo, affare fatto. In pochi minuti avevo la bombola piena. Paghiamo, salutiamo e partiamo.
Bypassiamo quindi Teheran, superiamo Saveh e giungiamo a Delijan, ormai quasi al buio. Scorgo dall’autostrada un bel complesso con ristorante e hotel e negozi. (Homaje Saadat: poi nel diario completo, mettero’ anche le coordinate GPS) Entro e pernottiamo con la massima tranquillita’ pure col guardiano notturno.
Stamattina, scendendo dal Camper, il guardiano mi fa cenno che a fianco, a pochi metri, c’e’ un altro camper. Piacevolmente sorpreso, mi dirigo per salutare gli occupanti, ma evidentemente stavano ancora dormendo, essendo arrivati piu’ tardi di noi. Dopo pochi minuti, pero’, vedo che scende un giovane che si dirige verso di noi e con fare molto friendly, ci saluta calorosamente. E’ una giovane e simpatica coppia, padre, madre e figlio di 11 anni + cagnone Terranova , francesi, ( i soliti, i piu’ audaci!) che stanno facendo il “giro del mondo” in DUE anni. Capite 2 anni!! Che meraviglia! Viaggiano con uno spartano Iveco 4x4. (poi sul Blog mettero’ le foto che abbiamo fatto assieme ed anche loro le metteranno sul loro, in segno di amicizia). Sono molto piu’ giovani di noi e ci hanno fatto i complimenti che alla nostra eta’ affrontiamo un viaggio del genere. Li abbiamo poi invitati a bordo del nostro camper, offrendogli un caffe’ italiano. Dopo esserci scambiati preziose info, ci siamo salutati con la promessa e’ che ci rivedremo in Oman perche’ poi, loro andranno in India ed oltre (…mah..cosa ne direste se ci associassimo? Ah! ah! ah! Capisco..vi toccherebbe acquistare altre “pantofle” senza la “o” come dicono quelli di Casalecchio..ah! ah! ah!)
Stasera siamo giunti nella bella citta’ . Sostiamo, dove non si sarebbe potuto, grazie ad un altro amico, conosciuto poche ore fa (police) e che domani si offre di portarci in giro. E’ destino, vederci costretti, ns/ malgrado a dover rompere sempre i “cabasisi”... Ci vergogniamo.. ma e’ l’Iran ..bellezze !!
E’ tardi ..il seguito un’altra volta.. e’ anche giusto pero’, che restiate con un po’ di suspense e con un pizzico di “fiato sospeso” in attesa…
(anche perche’ stiamo rivoluzionando il viaggio.. facendo altre strade…dovrete soffrire piacevolmente con noi-..ah! ah!ah!
La nostra consueta, cordiale buonanotte dall’Iran…
Michele e Anita
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Ringraziamo tantissimo, tutti coloro che ci stanno seguendo e scrivendo. In verita’ non ci aspettavamo cosi’ tanta affluenza al sito di Col, per questi avventurosi viaggi . Siamo onorati delle vs/ attenzioni.
Il nostro blog da qui e’ inaccessibile e non riesco ad aggiornare.
Popatamus: Ti ringrazio per i complimenti, ma non penso di essere un bravo narratore. Alla sera dopo tanti km, sono anche stanco e faccio a volte errori che spero mi vogliate scusare.
JordanBullon: scusaci se non ti abbiamo risposto subito,ma qui ci vuole un’altra giornata per scrivere a tutti e non ce la facciamo. Si, abbiamo fatto anche quel passo della tua foto.
Infine un saluto a Renzo50 ; al grande Tony (Banacoa); all’amico Hymerista Alessandro (Alexf) ; al sorpreso gordo 57 (ormai in metamorfosi positiva.. complimenti !) a Bolsenior, ed ai cari amici, napoleon 2 dalla Sicilia. Se dimentico altri, chiedo scusa.. vado a nanna qui ora sono le 2 di notte..
Infine un particolare ringraziamento all’amico galelo e Pinotto per essersi disturbati di telefonare alla Teleco, infiniti pubblici ringraziamenti. (penso si sia rotto il motorino d’elevazione della parabola, fa niente, non sentiremo le scemenze della Tv italiana, leggeremo libri e scriveremo..piu’ cultura)