Inserito il 24/01/2015 alle: 21:51:46
Anita e Michele 24 Gen2015 - aggiornamento n. dal Golfo Persico (l’ultimo dall’Iran, poi seguiranno dalla Penisola Arabica)
Grandi sonnambuli.. ah ! ah! Allegria !! (vogliamo pensarvi col pigiamino, con le pantofle, qualcuno raffreddato ed alcuni che hanno appena “inforcato” gli occhialini della gioventu’.. come noi.... eh! eh! Tie’! )
Vabbeh.. prima di iniziare.. lasciateci immaginare un po’ di consuetudini di casa nostra.. ah! ah!
Cia’.. direte, Michele, non rompere e raccontaci cosa avete fatto oggi.
Cosa abbiamo fatto? Una giornata campal/burocratica.. con corri di qua..corri di la’..ritorna dov’eri prima.. no, bisogna andare dall’altra parte… ecc. ecc… Cioe ‘ quelle giornate che per cavare un ragno dal buco.. bisogna buttare giu’ la…parete..ahahhh! Trangugiando , pero’, molti buoni the, offertici con simpatia ed ospitalita’ in ogni ufficio visitato. Ovviamente, col sano divertimento di una vacanza in relax. E non e’ finita.
Dunque.. allacciate le cinture.. e buttate giu’ l’ultimo biccier de Barbera.. neh? (so che a Casteggio c’e’ qualcuno che lo fara’ ..quel simpaticone di ….ah! ah!!).
Ci siamo svegliati , abbastanza presto, perche’ come sapete, quasi tutte le mattine “canta” la famosa sveglia “ campanaria” con tanti “ Pavarotti!” che diffondono il “verbo” . Finisce uno ed attacca l’altro. In un bailamme terrificante per l’udito.
Lavati, asciugati e rasati, verso le 9,00 ci aggiravamo sperduti in un incrocio stradale di Bandar Lengeh..ove la sera prima, ci era stata indicata la sede del “Sarroij” come si chiama da queste parti il Cambia Valute.
Negozi ancora tutti chiusi e pochissime anime in giro ( a queste latitudini, l’apertura puo’ essere facoltativa e va dalle 9 alle 11).
Spaesati, mentre stavamo prendendo cognizione a chi rivolgerci o dove andare, vediamo avanzare un giovane Signore , discretamente vestito che, accortosi evidentemente del nostro momentaneo stato confusionale e di individui, naturalmente non del luogo, si rivolge a noi, in un discreto inglese, chiedendoci se avessimo bisogno. Lo ringraziamo della cortesia e gli chiediamo dove potremmo trovare una banca o un Sarroij per conoscere il “rate” di cambio fra US Dollars e/o Euro contro Ryals. (Dovevamo cambiare per pagare i tickets del Ferry Boat). Da perfetto iraniano, com’e’ loro assodata consuetudine (..meravigliosi !) ci dice che ci portera’ lui, da un Sarroj , con il suo taxi. (I cambia valuta, a detta di molti qui, sono quelli che cambiano meglio). Decidiamo quindi di seguirlo e c’infiliamo nel taxi. Ci conduce a circa 4 km di distanza a Bandar Kong (localita’ o paesello, confinante con Lengeh). Ci presenta ai 2 giovani Sarroij (non so se si scrive esattamente in questo modo, ma si pronucia proprio cosi’) e costoro con molta cortesia ci dicono il cambio che ci fanno con i Dollari, ma alla nostra richiesta, di sapere anche quello con l’Euro, pur indicandocene il valore di cambio , ci avvertono che non sono in grado di accettare tale valuta. Prendiamo buona nota,scrivendoci su di un pezzo di carta i “rates” , salutiamo, ringraziando i 2 sarroij e rivolgendoci al nostro simpatico “soccorritore” gli chiediamo di portarci alla Sede Centrale della Banca Nazionale Iraniana, la famosa Melli. Altri 5 km di taxi ed entriamo in questo palazzone. Il tassista, ci conduce direttamente da un funzionario di grado elevato che ci fa accomodare, offrendoci il solito buon the. Nel frattempo il nostro tassista, parla con questo responsabile, spiegando il nostro problema ed evidentemente aggiunge che i “sarroij” avevano gia’ espresso un “cambio” . Il responsabile della Banca, rivolto a noi, chiede di sapere che “ rate” ci hanno fatto i sarroij e noi gli sottoponiamo il pezzo di carta, sul quale avevamo annotato i “rates”. Il funzionario, un po’ titubante, ci chiede di attendere e si avvia in un altro ufficio, evidentemente per chiedere eventuali autorizzazioni e dopo circa 10 minuti, ritorna e ci dice che ci fa lo stesso cambio del sarroj. Noi, considerato conveniente quello in US Dollari, che sta aumentando nei confronti dell’Euro, abbiamo iniziato a contare il controvalore dei verdoni ed a fronte di 1100 Us Dollars, ci sono stati consegnati, ben 34 milioni e 350 mila Ryals. Ottimo cambio, secondo le nostre previsioni, che ci hanno fatto risparmiare quasi 200 euro sui costi totali dei biglietti.
Ritorniamo al Camper e chiedendo al nostro “tassista” quanto gli dovevamo, ci sentiamo rispondere di no, che e’ stato un piacere per lui, accompagnarci.. E..no,gli abbiamo detto. In breve: per infilargli in tasca un controvalore di 10 euro per il disturbo, ce n’e’ voluta.. Credeteci, la nostra “cultura” e’ strabiliata da queste genuine espressioni di disponibilita’ e cortesia. La nostra “forma mentis” occidentale, viene posta “fuori uso” da tali spontanei comportamenti.
Salutiamo il meraviglioso “tassista” , dopo esserci scambiato, mail e telefono e col camper, un po’ in ritardo, corriamo alla sede della Compagnia di Navigazione, per pagare i biglietti. La compagnia pero’, ci dice che dobbiamo andare prima in Dogana e ci fa addirittura accompagnare da un suo impiegato. Giunti in Dogana, il custode,all’entrata, dice all’impiegato che trattandosi di turisti stranieri , non e’ preferibile farli restare nella comune sala di attesa e ci porta al 1° piano, in un lussuoso ufficio di qualche Direttore. Attendiamo 10 minuti e si presenta un distinto Signore che in pratica , con un inteprete, ci chiede dove siamo entrati, cosa pensiamo dell’Iran,ecc. ecc, e ci compila in farsi la pratica per l’espatrio del mezzo. Altra trangugiata di the e biscotti, offertici dal Direttore e corsa nuovamente alla Compagnia di navigazione, con passaporti, ma senza Carnet, perche’ trattenuti in Dogana, in quanto ce l’ avrebbero riconsegnato, timbrato domattina,dopo che il mezzo era stato imbarcato. La compagnia pero’ non poteva emettere i biglietti senza Carnet. Saremmo dovuti ritornare in Dogana a prendere il Carnet, ma anche questa volta,la cortesia e la disponibilita’ iraniana si e’ messa in moto. Un impiegato della compagnia, per l’ennesima volta, corre in Dogana e non sappiamo per quale trattamento o favore,riesce ad avere il Carnet, gia’ timbrato per l’uscita (.. stasera, siamo ancora qui sul territorio iraniano, col Carnet di uscita timbrato…pensate solo cosa potremmo fare..)
A questo punto una “riflessione” e’ doverosa. Noi siamo portati a pensare che tutto cio’ per loro sia una pratica normale. Pensiamo che loro non hanno a che fare con truffatori, ma tutto il popolo e’ osservante delle norme. Anche perche’ qui non si scherza. Dopo Cina e USA e’ il paese che maggiormente, spedice al Creatore.
Domattina alle 7, dobbiamo essere in Porto per imbarcare il Camper, e ci diranno l’ammontare dei diritti e tasse da pagare per l’esportazione del mezzo dal suolo iraniano. Dobbiamo probabilmente ritornare a piedi alla Banca Melli, per pagare queste tasse ed eventualmente, cambiare altra valuta e poi, sempre a piedi e di corsa, ritornare alla Compagnia, perche’ ci deve emettere e consegnare il ticket per il mezzo e quindi ritornarcene nuovamente al Porto per imbarcarci pure noi.
Ecco…. queste e quelle precedentemente spiegate, sono le farraginose ed arcaiche pratiche che non aiutano certamente a far arrivare il turismo in questo stupendo Paese, anzi.. lo tengono lontano, sia per i costi che per la burocrazia.
No, il popolo e’ su di un altro pianeta.
Oggi pomeriggio, siamo andati a “sciacquare” il camper. Pur insistendo, non ci hanno fatto pagare. (ormai siamo affranti ed impotenti.. )
Nel lungo viale che ci riportava al porto, vediamo da lontano uno che si sbracciava per destare la nostra attenzione. Nell’avvicinarci, sempre di piu’,notiamo….…, il simpatico negoziante, un bandari ,(in questa regione l’Hormozgan, gli abiatanti vengono definiti bandari, essi sono iraniani di provenienza araba, di religione sunnita) presso il quale ieri, ci eravamo fermati per acquistare acqua e succhi di frutta ed abbiamo confabulato a lungo. Mi affianco, scendo e mi abbraccia come se fossi un parente che non vedeva da molti anni. ( ahi.. ahi.. Michele.. diventi vecchio e sei pure caduco ad emozioni ..). Chiama la moglie, ci teneva a far conoscere Anita che la fa accomodare per vedere l’interno del Camper. Vuole fare le foto con noi. Insiste per invitarci a casa sua. Parla poco l’inglese, ma mi fa cenno che possiamo fare la doccia e siamo suoi ospiti a cena. Lo ringrazio ed invito anche lui a salire sul camper, mostrandogli che la doccia ce l’ho. Annuisce e mi sorride. Lo vedo scendere con un velo di malinconia, forse perche’ non ho accettato il suo invito. E’ ora di andare , ci abbracciamo nuovamente, come se fossimo due fratelli e mi accorgo che i suoi occhi sono leggermente umidi.. …forse anche i miei.
Un caro saluto a tutti e la nostra consueta buonanotte dall’Iran
Michele e Anita
P.S.: amicissimi, grazie, ma proporci come Presidenti della Res Pubblica e’ come mandarci al patibolo.
Noi siamo esseri liberi e non potremmo fare piu’ questi viaggi. E poi, vi costringeremmo ad andare a letto, soffrendo l’insonnia, come scrivete.. ah! ah! ah! se non possiamo scrivere quel che proviamo.
Infine ringraziamo con molto affetto e siamo lusingati, per gli elogi che ci fate, sia verso amici che conosciamo e salutiamo, sia quelli che per il momento non ci sono noti, ma che ci piacerebbe in futuro, se dovesse capiatare l'occasione, di stringere loro la mano, ma preghiamo tutti di non enfatizzare. Oltre che liberi, siamo come tutti voi: normali umani.
Un abbraccio