Inserito il 16/02/2015 alle: 22:39:05
Da Anita e Michele – 16 Febbraio 2015 - aggiornamento n.34 ..dall’Oman
Magnifici che scrivete, desideriamo porgervi il nostro piu’ profondo ringraziamento. Anche per noi, da quest’altra parte del mondo, leggere che sempre nuove persone, sentono il piacere di lasciare una loro testimonianza, e’ motivo di grande soddisfazione, perche’ ci fate credere che questo magnifico viaggio,non e’ solo fine a noi stessi che lo stiamo vivendo, ma, mediante i nostri mediocri racconti, riusciamo a coinvolgere sempre piu’ appassionati, soprattutto donne, affascinate da questo genere di viaggi che probabilmente non faranno mai e che noi, non immaginavamo mai potesse loro interessare.
Bene, se alla fine di questo nostro tour, fossimo riusciti a convincere, sia pur una sola donna, ne saremmo veramente felici.
Allora, tenetevi forte che…partiamo.
Dopo “esserci” nominati virtualmente “ aiuto vice sultani” .. ah! ah! ci siamo subito “spogliati”..sapeste che caldo..cosi’ intabbarati.. ah! ah!.. e siamo andati a vedere un’ altra fortezza nel deserto omanita, distanti pochi km da Al Hamra, quello di Jebrin (o Jeebrin), dove c’e’ la tomba dell’Imam che lo fece costruire nel 1062 (anno dell’Egira), come si leggeva sulla targa posta all’ingresso.
Al costo di un solo euro, per 2 persone, abbiamo visitato un bel castello/fortezza, certamente residenza lussuosa ai suoi tempi, ma soprattutto freschissima, in un deserto assolato, perche’ costruita con notevole spessore delle sue mura.
Avevamo quasi esaurito il nostro tour ed al pomeriggio,nel visitare un tipico Souq, nel quale avevamo acquistato il prodotto per eccellenza dell’Oman e cioe’ i gustosi datteri, (..ahi! ahi! Ci fanno ingrassare!!) avevo pensato bene,dato il caldo sempre piu’ opprimente, di entrare in un Barber Shop, che all’apparenza mi era sembrato decente e farmi tagliare gli ormai pochi, ma lunghi capelli.
Entra anche Anita ed al giovane barbiere che ci riceve, salutandolo, chiedo “Can you, cut my hair , please? ” (Puoi tagliarmi i capelli, per favore?). Risponde di si, ma un po’ sorpreso, forse nel vedersi in negozio, due attempati turisti occidentali e per giunta un uomo ed una donna . Ci aggiunge comunque di accomodarci, perche’ sta terminando un altro cliente.
Dopo pochi minuti, mi fa accomodare sulla sedia dell’intervento e mi chiede come desidero il taglio. Gli spiego che fa caldo e vorrei che mi lasciasse solo un cm di capelli. Nel frattempo gli chiedo anche da quale nazionalita’, egli provenisse. Mi risponde dal Bangladesh.
Un po’ impacciato, inizia quindi a “duellare” con le forbici sulla mia testa, ma notavo che di tanto in tanto, non governandole molto bene.. qualche sforbiciata partiva per la tangente ed io, alquanto sul.. chi va la’.. che oltre ai capelli, potessi rimetterci anche qualche punta d’orecchio, con un bel sorriso, gli ho indicato di far uso della macchinetta elettrica che faceva bella mostra sul banco, davanti a me, che ne sarei stato felice ugualmente. Anche per fare prima, avevo aggiunto, onde coprire con diplomazia i miei timori. Pure il barber, mi era parso contento di potersi finalmente sbizzarrire a disegnare tante autostrade sulla mia capoccia.
Verso la fine del taglio, mentre vedevo Anita che con la videocamera si divertiva ad immortalare il nuovo look del sottoscritto, il Bangladescino, tutto ad un tratto, finisce il taglio, posa la macchinetta ed inizia a picchiarmi sulla testa, facendo schioccare le dita a mo’ di nacchere, poi, inizia a massaggiarla e dulcis in fundo.. con alcuni pugni ben assestati, ha tarellato il mio capo…al che’, siccome ripeteva queste operazioni piu’ volte, .. ho iniziato a fargli da clack con un tipico pepperepe-pe-pe’ e lui forse, seguendo il mio ritmo..cambiava movimenti e naccherate ..beh.. che dirvi..e’ finita in comica.. dove tutti e tre ridevamo.
Vabbeh.. pago i 5 euro, ci salutiamo e torniamo in camper.
(P.S.: quanto ho descritto dal Barber Shop, e’ tutto documentato da un filmato ed a casa lo pubblichero’ su Youtube e vi scompiscerete dalle …ahhhh!)
Ora,occupiamoci di altro e traendo lo spunto dall’amico Pinotto, passo a parlare del costo della vita di questo paese, ovviamente sulla base sia della spesa che della nostra percezione.
Tutto sta, cosa comperi e dove acquisti. Se vai a fare la spesa in certi Hymermercati “in” costicchia tutto. In altri, come il Lulu’, che penso sia un po’ come la nostra Esselunga o Coop, i costi ci sembrano piu’ o meno come quelli italiani. Esempio, abbiamo acquistato un pack di 6 bottiglie di acqua min. da 1,5 lt (come da noi) e ci sono costate euro 0,700 OMR = euro 1,60. La frutta in generale, costa un po’ di piu’ , perche’ e’ quasi tutta d’importazione.
Anche andare a mangiare fuori, tutto sta a dove vai. Ieri sera, di ritorno da Nizwa, abbiamo ordinato, con Christine, la “Shuwa”, il tipico (o uno dei tipici) piatto nazionale dell’Oman (trattasi di carne di montone o capra, macerata e lasciata cuocere sotto la cenere per circa 24 ore) (solo come asporto, poiche’ qui si puo’ dappertutto) con riso, a 6,5 OM Riyals, quasi 15 euro, ma in un Ristorante di Mutrah, ritenuto ”in” e pensiamo che se questo piatto, fossimo andati a comperarlo in un ristorante meno rinomato, l’avremmo pagato meno. Come da noi.
Complice anche la sua moneta (OMR , cioe l’Oman Ryal) che adesso vale piu’ del doppio dell’euro (precisamente con 100 euro, ti danno appena 42 OMR, quattro anni fa con l’euro a 1,50 sul dollaro era molto piu’ conveniente).
In compenso, il gasolio che costa 0,146 OMR, cioe’ quasi 0,33 euro al litro, piu’ della benzina super che costa 0,126 OMR , e’ veramnete una pacchia fare il pieno. Oggi ho messo circa 50 litri di diesel, al costo di 7.3 OMRyals, cioe’ euro 16,49. Qui, inoltre il costo di gasolio e benzina e’ la meta’ del prezzo degli Emirati.
Purtroppo, la cosa negativa che somiglia un po’ all’Italia e che molti vogliono essere pagati per contanti. Soprattutto i benzinai. Solo la Omanoil accetta la Visa. Shell ed altre niente!
Gli omaniti, a mio modo di vedere, sono abbastanza tranquilli e rispettosi nella guida, meno irruenti degli emiratini, pur vedendo circolare anche qui,mezzi potenti e costosi.
La cosa che da queste parti, fa un po’ arrabbiare, a noi, guidatori europei, e’ la forte canalizzazione del traffico. Come anche in Iran e negli Emirati. Se sbagli a girare,puoi fare anche molti km per poter tornare indietro. Le carreggiate sono separate fra di loro da alti cordoli, se non addirittura da palizzate ed e’ molto difficile e pericoloso, ad esempio, in vari paesi, poter attraversare la strada e passare a visitare gli eventuali negozi dell’altro lato. Adesso vediamo pero’ che anche qui, stanno iniziando a costruire rotonde che facilitino l’inversione di direzione.
La cosa che colpisce molto, sia qui nella capitale che nelle principali citta’ quale Nizwa, Suhar,ecc. ecc. sia grandi arterie di comunicazione (meno nei paesi interni, ma nei loro Centri, c’e’) e’ la cura, quasi maniacale, del verde e dell’arredo urbano. Vedeste le rotonde, come sono fatte bene e pure belle ed arredate con gusto. Ed i grandi Boulevard, con ai lati, composizioni di centinaia di metri, di meravigliosi fiori, bounganville e di altri colori. Diciamo pure che viaggiando, si ammira, ai lati della strada, per km e km , mosaici e composizioni floreali da restare a bocca aperta. Giardini veri e propri. Tutti rigorosamente annaffiati in automatico. Supponiamo, tonnellate di acqua, proveniente da osmosi marina. Ragazzi.. anche qui..la forza del petrolio e del gas.
Come anche le Moschee, fornitissime del bene primario, sia per il lavaggio delle mani e dei piedi dei fedeli, sia con acqua filtrata, ottima da bere e refrigerata, come negli Emirati.
E pensare che un amico ci ha riferito che d’estate il termometro, in alcuni luoghi, raggiunge anche i 50 gradi centigradi!
Anche qui, pero’ , come penso, in tutti gli Stati della Penisola arabica, la manovalanza orientale: pakistani, indiani, bengalesi, ecc. ecc. sono i lavoratori che supportano , tutti gli altri servizi di fondamentale, ma secondaria o terziaria importanza. Insomma …i poveri ..cristi.
Penso (ripeto: penso) pero’ che qui siano trattati meglio.
Ohh…dimenticavo. Brevemente, vi narro di stamattina.
Come avevo annunciato, ieri sera ci siamo sbobbati oltre 250 km per far rientro a Muscat, per recarci stamattina all’Ambasciata iraniana e richiedere il visto per il rientro, come gia’ avevamo pianificato dall’Italia.
Cosi’ abbiamo fatto. Giunti pero’ davanti all’ambasciata, dopo esserci sottoposti, lungo il percorso ai controlli della polizia, per poter accedere nel quartiere delle Ambasciate, la rappresentanza del paese islamico, pur avendo ricevuto da Teheran, il nostro codice, non rilascia piu’ i Visti direttamente (recentemente dicono e’ cambiato tutto, ma nessuno ne sa niente !)
Ci siamo presentati davanti ad una finestrella “blindata” dal cui “buco” esce una mano che, alla richiesta del Visto, ti consegna un foglietto, con poche adeguate informazioni, sul quale sono scritte alcune Agenzie di Viaggio, anche distanti molti km, e tu devi “intuire” che devi recarti cola’, presso una di quelle.
Bene. Riprendiamo il Camper e ci facciamo circa 12 km. Grazie al Gps ed alle poche info che ci hanno dato,
(voi avreste potuto mai capire, dove recarsi con <“ is near “Pizza Hut” > (e’ vicino la Pizza Hut) ?? Beh.. noi abbiamo dovuto farlo. Bisognava solo capire, quante pizze Hut, ci sono a Muscat ?
L’abbiamo trovata finalmente, una di quelle agenzie ed abbiamo dovuto consegnare i 2 passaporti, pagare una bella cifra per costo visti,assicurazione e diritti d’Agenzia (tenete presente che noi abbiamo gia’ pagato la lettera d’invito dall’Italia ad un’agenzia di Teheran e questa ci ha inviato pure il codice e forse non era al corrente neppure essa ed ora qui, ci dicono che non serviva..) e dopo 5 giorni possiamo passare, sempre in questa agenzia, a ritirare i passaporti.
…E pare che il nuovo Primo Ministro, voglia incrementare il turismo in Iran…
Noi pero’ domattina, assieme alla “Princesse de France”, Christine che si aggrega a noi, ma anche lei senza passaporti, partiremo per il sud, Sur, Salalah, il pauroso e desolato deserto del Rub Al Khali, a circa 1.100 km da qui. .. ah! ah! ..non siamo solo noi due ,Fuori di testa, ma abbiamo contagiato pure Christine , che secondo noi, e’ ancora piu’ fuori di testa di noi…ahhhhhhh!! ) E’ proprio il caso di dire: Dio li fa e poi li accoppia !!Ehehhhhhh!! Qui il caldo aumenta ed allora ci siamo fatti fare 2 fotocopie dei passaporti e fra 10 o 15 giorni rientreremo a Muscat per ritirarli. Tie !!
Viva la liberte’ grida Christine !! E noi pure! Che divertimento ragazzi !!
La nostra piu’ cordiale buonanotte da Muscat.. in Oman.
Michele e Anita