Inserito il 23/02/2015 alle: 23:37:45
Grandi camperisti e casaioli…che ci seguite ah! ah! dalla poltrona o dal camper (penso ad esempio ai tanti amici che nel gergo telematico, “lurkano” cioe’ tutti quelli che su questo Forum vengono chiamati “silenziosi”…sia del Marocco che della Sicilia)… bene.. a tutti costoro porgiamo un caro saluto da Salalah, nel profondo sud dell’Oman.
Siamo arrivati dopo oltre 1.280 km da Hatta, solo per iniziare dal confine con gli Emirati,ove siamo entrati in questo paese e dove dobbiamo ritornare.
In questa estrema citta’ del Sud, siamo arrivati questa sera, dopo aver attraversato parecchio deserto, anche se , come ho spiegato nel precedente aggiornamento, abbiamo cercato di percorrere la nuova strada costiera, terminata solo l’anno scorso, come ci e’ stato riferito.
Moltissimi sono stati anche i villaggi che abbiamo attraversato, facendo delle grandi frenate all’ultimo momento per i micidiali “ cordoli ”in mezzo alla strada.
Il bello dell’Oman (e della Turchia) , ad esempio,ma contrariamente all’Iran, e’ quello che indicano sempre, all’inizio del paese o del villaggio o di un solo piccolissimo gruppo di case, la localita’ in cui ti trovi. Il problema, pero’ si pone con le carte stradali in nostro possesso e con qualche decantata marca di Navigatore GPS.
Andare a localizzare, dove ci si trova, leggendo prima la tabella del paesello e poi, volerla trovare sulle carte stradali che si acquistano in Italia, e’ impresa alquanto difficile. Anzi impossibile. A volte non c’e’ proprio quella localita’. Altra cosa strana che abbiamo notato in diversi altri luoghi attraversati, e’ la difformita’ dei nomi, sia sulle mappe che sulle targhe dei paesi. Sulle mappe c’e’ scritto un paese e sul cartello un altro. Una delizia. Oppure, il sommo, a volte vedevamo il primo cartello con un nome e dopo poche centinaia di metri, un altro cartello con su quel nome, ma scritto con una vocale o consonante differente. Una Babilonia.
Sorprendente,ma ne conoscevamo la fama, e’ stato invece il gratuito “Maps.Me “ - GPS che consiglio a tutti coloro che volessero fare viaggi del genere. Ha battuto di gran lunga il piu’ blasonato Sygic , decisamente scadente e poco aggiornato, appena si mette fuori il naso dalle citta’. Altri utilizzano anche OsmAnd, ma pur avendolo, non l’ho mai utilizzato in questo viaggio.
Dopo queste info, torniamo a questo profondo sud.
Mentre la fascia che va dai 100 ai 500 km a sud della capitale Muscat, ma anche meno, e’ prevalentemente abitata da arabi, diciamo, “piu’ puri o ortodossi” , che come ho accennato , nei giorni precedenti, pur essendo sempre ospitali, sembrano un po’ meno “liberal” se mi concedete questo termine, dei loro connazionali che abitano nelle citta’.
Piu’ restii, insomma, ad accettare una donna in costume su di una loro spiaggia. Questa loro “diversita” e’ comprensibile, a nostro parere, in quanto essi sono meno permeati da anni di turismo come Muscat o altre localita’ piu’ note. Ed e’ quindi la sensibilita’ del turista, in questi luoghi, che deve essere, a nostro avviso, piu’ attiva. Altra cosa evidente che abbiamo notato e’ la convivenza fra il moderno e la tradizione.
A volte , in alcuni paesi o villaggi, ammiravamo belle case, con parcheggiate sul davanti potenti auto, ma poco distanti un gruppo di capre pascolavano libere a pochi metri e questo e’ una costante in molte localita’, a mano a mano ti allontani dalle citta’ piu’ importanti.
Il sud dell’Oman, invece e’ caratterizzato dall’arabo che proviene dall’Africa. Da Zanzibar, dalla Tanzania e dal Sudan, in modo particolare. Infatti qui, gli uomini di pelle nera, sono molti di piu’.
Tutto cio’ e’ dovuto all’effetto della politica coloniale fatta dagli arabi, nei secoli passati. Essi sono stati dei grandi “negrieri” di schiavi ed il loro bacino di utenza, come anche per le potenze coloniali europee, e’ stata la povera Africa.
Non e’ affatto difficile, in Oman, incontrare persone che parlano lo “Swahili” tipica lingua delle coste occidentali dell’Africa. Anzi, i matrimoni fra arabi ed africani, han creato, secondo gli esperti, una positiva commistione di usi e costumi e notiamo infatti ancora maggior disinvoltura e meno ortodossia, fra questi abitanti.
La loro innata cultura dell’ospitalita’ e disponibilta’, verso chiunque, sia esso turista o straniero di passaggio e’ qualcosa di connaturato con l’essere arabo omanita.
Oggi , in uno di questi villaggi, ci siamo fermati, per fare acqua davanti ad una Moschea. Nell’accostarci, abbiamo visto del fumo uscire da un cumulo di sassolini, poco distante . Sorpresi, ci siamo accostati di piu’, per conoscerne la natura e curiosare meglio da cosa scaturisse e siamo scesi dal camper.
Nell’avvicinarci e nel salutare le 2 persone che erano li’ vicine, abbiamo capito che trattavasi di “barbecue” formato da compatti sassolini di mare, che sotto alcuni cm degli stessi, ardeva una brace, alimentata da ceppi di legna e sopra i sassi, erano stesi, brandelli di montone ben tagliato e 2/3 pollastrelli che rosolavano, emanando pure un buon profumo di arrosto.
Dopo aver cortesemente rifiutato, la consueta offerta di assaggiarne un pezzo, abbiamo chiesto se al porto, avremmo trovato del pesce da acquistare. Un giovane locale e di colore, che nel frattempo si era fermato, per andare a pregare in Moschea, ci chiede da dove proveniamo e dove eravamo diretti. Rispondiamo,con la solita cordialita’ che andavamo a Salalah ed avendo costui, sentito della nostra domanda sul pesce, ci dice che sarebbe andato lui a comperarcelo, mentre noi facevamo acqua alla Moschea. Lo ringraziamo, dicendogli che non era il caso e che saremmo andati noi , dopo aver fatto un full di acqua. Neppure per sogno. Costui parte e con la sua Prado Toyota, va, supponiamo dallo Chef dei Pescatori, a chiedergli del pesce. Lo vediamo dopo poco, di ritorno per un’altra strada e mentre sta passando su di un precario ponticello, sciaguratamente questo manufatto, sprofonda ed incastra una ruota della sua auto. Noto l’accaduto, lascio Anita a fare acqua ed accorro per aiutarlo. Riusciamo a liberare la Toyota, senza danni apparenti ed egli subito dopo, prende una busta con all’interno un Pagello di quasi 2 kg, evidentemente acquistato prima dal pescatore e me lo porge. Gli chiedo quanto gli devo e lui con un sorriso, mi saluta e ripartendo mi dice “Welcome”. Era di origini sudanesi.
A Taqah, pochi km da Salalah, su di una spiaggia, dopo aver lavato il Pagellone nell’acqua di mare, ho fatto 2 filetti, cuocendoli sul mio barbecue.. ragazzi..ci siamo .. leccati i baffi.
Certo, mancava una buona bottiglia di vino bianco… ma non possiamo avere proprio tutto. Ci accontentiamo.
Oggi siamo andati a visitare il Wadi Darbat, con tanti Alberi d’Incenso. Tipico di queste parti, assieme ai datteri. Poi un “orrido” profondo oltre 100 metri, ancora chiamato Sinkhole di Tawi A’tayr. Nulla a che vedere con il precedente a nord.
Il mio cruccio pero’ resta quello di non poter andare a visitare il famoso ( e molto bello) leopardo arabico sulla catena dei monti del Jabal Samhan . Ci vogliono permessi speciali, forse un’auto 4x4 e bisogna stare fuori all’addiaccio per alcuni giorni per poterlo vedere. E non sempre si riesce.
Pazienza.
Il resto ve lo racconteremo. Qui ho fatto le 2,30 di notte. Ho sonno. Farei mattina se mi mettessi a raccontare tante altre cose. Non si puo’. Sono anche stanco, dopo aver guidato parecchio.
I programmi di quel che faremo cerchero’, di spiegarveli piu’ avanti .. ma i byte stanno finendo ed abbiamo ancora circa 6/7 giorni di Oman. Il visto dopo 30 giorni ci scade, come pure l’assicurazione del mezzo e dobbiamo ancora visitare a 1500 km da qui il Musandam. (Purtroppo il visto iraniano, ci ha fatto perdere tempo prezioso a Muscat)
Vedremo di farcela.
La nostra cordiale buonanotte dal 17° parallelo dell’Oman.
Michele e Anita
X gordo: Non abbiamo potuto vedere il giro ciclistico dell’Oman poiche’ siamo partiti per il Sud, il giorno 18, stesso dell’inizio del tour che se non erro, finisce domani 24, ma noi ormai siamo distanti, come ho scritto, di circa 1100 km. (Aspetto sempre una risposta sui cuscinetti).Ciao
X Maupensa: carissimo ciao , ti ho risposto su Messenger, che uso poco.. Un abbraccio
X alexf e robocop: amici cari, vi ringrazio, ma non esagerate.. scrivo cose normalissime che ci capitano quotidianamente. Forse anche per questo, vedo, che questo topic viene seguito da molti. Il rischio e’ che possiamo stancarvi pure noi. Avvertiteci che ci .. fermeremo.
X alexf: sono curioso.Spiegami cos’e’ questa sigla dell’orso “Hymernauti” che tu, Banacoa ed altri vi fregiate? Una nuova associazione? Ciao