In risposta al messaggio di jana del 12/11/2021 alle 23:21:06Ciao jana
Madoooooooo! pure le zanzariere! :) :) :) Sapevo del problema ad esempio in Finlandia, ma erano le zanzare. Noi eravamo li tra maggio e giugno percio no problem ma rietrando dal nord verso Rovaniemi gia qualcuna si e'' vista. Mi affido ai repellenti. Speriamo proprio che tra maggio e giugno non ci sara ancora sto problerma.
In risposta al messaggio di salvatore del 13/11/2021 alle 09:34:52Scarpe siamo a posto, abbiamo le scarpe specifiche da trekking alte con la suola tecnica che in verita usiamo poco perche al solito sono sufficienti quelle altezza scarpa da ginanstica da trekking. In questo caso useremo quelle alte.
Ciao jana In Islanda esistre un suggestivo lago che si chiama Myvatn, che significa proprio lago dei moscerini. Mai vista una tale quantita' di insetti. Attenzione: parliamo di moscerini, quindi non mordono E' comunque necessariouno scafandro perche' altrimenti e' facile trovarseli in bocca e in ogni altra parte del viso. Sinceramente non ricordo particolari problemi con le zanzare, considerato che l' Islanda, come e' stato detto piu' volte, e' molto ventosa. Abbigliamento invernale ma principalmente impermeabile. Perfetti gli indumenti fatti con tessuti impermeabili ma traspiranti. Importantissimi scarponcini a tenuta di acqua e possibilmente alti.
In risposta al messaggio di jana del 12/11/2021 alle 23:21:06Come sai in Scozia c'è il problema al tramonto dei famigerati midges , quei moscerini microscopici che pungono al tramonto. Li ho scoperto un repellente ottimo che non sarebbe un vero repellente, ma usato da tutti in Scozia perchè repelle benissimo.
Madoooooooo! pure le zanzariere! :) :) :) Sapevo del problema ad esempio in Finlandia, ma erano le zanzare. Noi eravamo li tra maggio e giugno percio no problem ma rietrando dal nord verso Rovaniemi gia qualcuna si e'' vista. Mi affido ai repellenti. Speriamo proprio che tra maggio e giugno non ci sara ancora sto problerma.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 13/11/2021 alle 09:48:40
Come sai in Scozia c'è il problema al tramonto dei famigerati midges , quei moscerini microscopici che pungono al tramonto. Li ho scoperto un repellente ottimo che non sarebbe un vero repellente, ma usato da tutti in Scoziaperchè repelle benissimo. AVON Skin So-Soft , sarebbe una crema spray per la pelle, ma contiene qualcue pianta che repelle benissimo, ma non unge, non appicicca, e lascia la pelle morbida. Lo uso anche qui a casa quando lavoro nel campo, che sudando si viene aggrediti da moschine che pungono tremendamente, e mi cospargo bene anche il viso. In scozia comperai anche il cappello con zanzariera, ma poi non ebbi modo di usarlo, e per sfoggiarlo ci andai a passeggio una sera sul lungomare di Cesenatico, dovevi vedere come mi guardavano tutte le ragazze!! ... fuorchè mia moglie che stava a distanza facendo finta di non conoscermi . Mi sono divertito a guardare le facce della gente
https://www.amazon.it/Avon-repe...
questo? Se e' quello lo prendo subito, serve anche a Muzla.In risposta al messaggio di jana del 13/11/2021 alle 09:40:37Se è come camminare nelel torbiere semi allagate della Scozia, oltre a ottimi scarponi alti sicuramente impermeabili, usavo anche delle ghette impermeabili alte perchè altrimenti camminando ci si riempie di fango i pantaloni fino al ginocchio con gli schzzi e poi diventa un problema una volta in camper gestire i pantaloni infangati. Invece le ghette le si lava in un secchio quando si lavano gli scarponi. Per lavare le suole degli scarponi dal fango, riempivo un secchio con le grigie (acqua saponata) e poi una bella brusca dura e si lavano bene dal fango senza sprecare acqua buona.
Scarpe siamo a posto, abbiamo le scarpe specifiche da trekking alte con la suola tecnica che in verita usiamo poco perche al solito sono sufficienti quelle altezza scarpa da ginanstica da trekking. In questo caso useremo quelle alte.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 13/11/2021 alle 09:56:04Si giusto, le ghette ci vanno. Noi abbiamo adesso anche una cosa tipo copriscarpe in plastica con la suola dura, ce li hanno venduto a Venezia una settimana fa e abbiamo girato piazza San Marco con acqua a mezzo polpaccio, che fixata! :) Stanno in camper, sono abbastanza robuste, si sa mai. :)
Se è come camminare nelel torbiere semi allagate della Scozia, oltre a ottimi scarponi alti sicuramente impermeabili, usavo anche delle ghette impermeabili alte perchè altrimenti camminando ci si riempie di fango i pantalonifino al ginocchio con gli schzzi e poi diventa un problema una volta in camper gestire i pantaloni infangati. Invece le ghette le si lava in un secchio quando si lavano gli scarponi. Per lavare le suole degli scarponi dal fango, riempivo un secchio con le grigie (acqua saponata) e poi una bella brusca dura e si lavano bene dal fango senza sprecare acqua buona.
In risposta al messaggio di jana del 13/11/2021 alle 10:03:29Mi piacerebbe da sempre vedere Venezia con l acqua alta, pensavo agli stivali acellari da pescatore , ma se mi dici che li vendono quelle cose apposta, mi evito di portarmi quella roba ingombrante.
Si giusto, le ghette ci vanno. Noi abbiamo adesso anche una cosa tipo copriscarpe in plastica con la suola dura, ce li hanno venduto a Venezia una settimana fa e abbiamo girato piazza San Marco con acqua a mezzo polpaccio, che fixata! :) Stanno in camper, sono abbastanza robuste, si sa mai. :)
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 13/11/2021 alle 10:45:05costano 10 euro a paio vanno a S M L di misure, a mio marito hanno dato M x 43 ma e' un po scarso... Te le danno in una bustina e quando le togli rimetti in bustina e nello zaino. leggerissime e non ingombranti. misure. Materiale e' quello dei impermeabili trasparenti quando io ero bambina, quelli che duravano. Finita acqua si cammina anche sull'asciutto se poi c'e acqua di nuovo. Comodi! Noi ci siam ostati venerdi scorso altezza acqua giusta per divertirsi giornata bellissima di sole, davvero magnifica esperienza!
Mi piacerebbe da sempre vedere Venezia con l acqua alta, pensavo agli stivali acellari da pescatore, ma se mi dici che li vendono quelle cose apposta, mi evito di portarmi quella roba ingombrante.
In risposta al messaggio di salvatore del 13/11/2021 alle 09:17:47Non ho capito cosa intendi con "il cambio che trovi localmente". Il tasso effettivo di cambio è sempre una combinazione del tasso ufficiale più una commissione di chi gestisce la transazione internazionale. Se prelevi al bancomat per strada paghi la commissione all'istituto che gestisce il bancomat, più eventualmente alla tua banca. Se paghi con carta dipende da come fai la transazione ma generalmente la transazione è fatta in valuta locale e poi ci pensa la tua banca a fare la conversione (facendoti pagare una commissione). La cosa non cambia molto se ti appoggi a cambiavalute di contanti locali o esteri, perché anche loro ti fanno pagare una commissione. L'unico modo che conosco di reperire valuta estera risparmiando le commissioni, ma questo non vale solo per l'Islanda, è di appoggiarsi al "mercato nero". E comunque anche i cambiavalute "al nero" giocano un po' sul cambio ufficiale.
Il cambio ufficiale lo fissano le autorita' monetarie islandesi. Ma non e' detto che poi nelle transazioni internazionali sia accettato. Anzi. Se fai una ricerca in Rete trovi un viaggio di sette o piu' giorni, comprensivodi volo o traghetto, albergo ed escursioni a partire da 1400 euro. Sono tariffe che contrastano con la fama di Paese costoso. Certo se vai per conto tuo, devi accettare i costi e il cambio che trovi localmente, visto che - per quanto mi risulta - non e' possibile procurarsi corone islandesi sul mercato libero. Credo che un viaggio con il proprio camper sia in assoluto la soluzione piu' costosa.
In risposta al messaggio di cruiser del 13/11/2021 alle 12:55:58Per quanto riguarda un viaggio organizzato, siamo allergici... Mi viene orticaria quando vedo a correre quei gruppi li dietro a uno con in mano un bastone con la bandierina. Ho preso in considerazione un viaggio aereo con prenotazione alberghi e auto a noleggio. Una cosa che puo essere fatta per due settimane poi diventeta una mazzata. I hotel costano un'occhio se non sono ostelli magari con il bagno in comune o piu persone per stanza, angolo cottura comune. E se non paghi all'atto di prenotazione ma scegli opzione di pagare poco prima dell'arrivo, cioe il classico pagamento, non e' garantito che trovi posto, loro sono un po "allegri" sulle prenotazioni. Meglio soldini subito che dopo per loro, con il rischio di trovarsi senza un posto da dormire. Poi ho anche pensato che ogni volta devo correre dietro ai alberghi prenotati, se il tempo e' brutto, pazienza, ho perso la visita di una cosa meravigliosa. Non parliamo nel caso di aver preso acqua dover viaggiare bagnati se no cambiarsi sotto acqua. Tralasciamo che sono allergica al fare e disfare le valigie, abbiamo fatto cca 4 settimane in Sudamerica, tutto meraviglioso ma le valigie... Dove prima stava tutto non stava piu niente, anche se preparavo tutto che serviva in cima si vede che a nacosto le cose si cambiavano posto con i lrisultato di dover scaraventare tutto. Nooooo per carita. Altra ozione era sempre il viaggio aereo e noleggio camper. Anche li non ti ammazzano sse fai due settimane, poi se sei un ddiscendente di Rockfeller fai altrimenti a casa... E c'e anche problema di portarsi tutto quello che serve in due valigie. Io ci ho messo tutta per vedere di poter fare Islanda con il viaggio aereo perche soffro di mal di mare e so gia che sputero l'anima anche imbottita di tutti anticinetici insieme. Ma niente da fare, il viaggio piu economico e reale per vedere quanto si vuol vedere con anche la variabili atmosferiche e' il camper proprio. Ho pensate fare 1 settimana alle Faroe, perche comunque verso 18 maggio fa ancora freddo in Islanda. Se riesco convincere il mio autista rinunciare alla prima settimana di luglio di nostra attivita. Ho visto che prenotare andata ritorno Danimarca Islanda (che poi c'e comunque la fermata di mezza giornate alle Faroe) o prenotare Danimarca - Faroe - Islanda e poi ritorno Islanda Danimarca costa esattamente uguale. la sosta di una settimana (il traghetto passa solo una volta alla settimana) sarebbe anche interessante. Ho ancora qualche settimana da decidere...
Non ho capito cosa intendi con il cambio che trovi localmente. Il tasso effettivo di cambio è sempre una combinazione del tasso ufficiale più una commissione di chi gestisce la transazione internazionale. Se prelevi albancomat per strada paghi la commissione all'istituto che gestisce il bancomat, più eventualmente alla tua banca. Se paghi con carta dipende da come fai la transazione ma generalmente la transazione è fatta in valuta locale e poi ci pensa la tua banca a fare la conversione (facendoti pagare una commissione). La cosa non cambia molto se ti appoggi a cambiavalute di contanti locali o esteri, perché anche loro ti fanno pagare una commissione. L'unico modo che conosco di reperire valuta estera risparmiando le commissioni, ma questo non vale solo per l'Islanda, è di appoggiarsi al mercato nero. E comunque anche i cambiavalute al nero giocano un po' sul cambio ufficiale. Circa la difficoltà di procurarsi o cambiare valuta estera fuori dal paese di emissione, faccio notare che questo è un problema di moltissimi paesi del mondo. Ho a casa parecchi contanti di repubbliche ex-sovietiche che non sono riuscito a cambiare neanche nei paesi confinanti. Per non parlare delle peripezie qualche anno fa per cambiare grivne ucraine in Italia (non me le hanno accettate in banca, né al cambiavalute turistico), o le banconote della Serbia. Per quanto riguarda il costo del viaggio in Islanda e la convenienza del camper, la cosa dipende dalla durata, dal numero di componenti e da altri fattori. Non metto in dubbio che si possa trovare un preventivo di 1400 euro per una settimana. Ma anche senza fare una ricerca in rete, mi sembra evidente che per un giro di diverse settimane cominci ad avere più senso ammortizzare il viaggio portandosi il proprio camper. C'è poi la possibilità (praticamente gratis, anzi talvolta con sconto nel biglietto del traghetto) di fare uno scalo di qualche giorno alle isole Faroer, un luogo non proprio a portata di mano e che difficilmente si visiterebbe in altre circostanze.
In risposta al messaggio di curaro del 13/11/2021 alle 15:11:03Se vedrai un camper in panne e due litigare furiosamente, siamo noi!! :)
Mi sa che ci incontreremo in Islanda. Mi riconoscerai perché avrò un fiore giallo in mano e la pipa in bocca. Se poi in cantina hai del buon vino verrò sicuramente a cercare il cadavere.
In risposta al messaggio di salvatore del 13/11/2021 alle 18:21:22Questo spiega in qualche modo perche' un viaggio organizzato costa molto meno dell' acquisto in proprio delle singole opzioni (aereo, traghetto, noleggio vetture, escursioni etc.).
Per jana e cruiser. Premetto che anche io, come immagino un po' tutti i camperisti, non amo i viaggi organizzati. Dovessi tornare in Islanda comunque lo farei in fuoristrada, come la prima volta, affrontando i disagi chequesta scelta comporta, tipo dormire in macchina o arrangiarsi col mangiare. Il camper e' una ottima soluzione ma, secondo me, ha senso se si resta molti giorni. E comunque al costo del traghetto bisogna aggiungere il costo, alto, del noleggio di un fuoristrada o delle escursioni, senza le quali un viaggio in Islanda non ha significato. Soluzione perfetta: due coppie, una con camper (ovviamente 4 posti letto) e una con fuoristrada Una volta anche il viaggio organizzato in Islanda era carissimo. Le cose sono cambiate da qualche anno. Chi vuole andare in Islanda con viaggio organizzato puo' farlo a costi normali. Se invece si va con mezzi propri, bisogna accettare costi maggiorati. E qui mi collego al problema del cambio. L' Islanda, che era uno dei Paesi con il piu' altro pil al mondo, una decina di anni fa ha subito un crack finanziario di portata storica. Si e' trovata con un debito estero mostruoso, rapportato alle dimensioni del Paese. Non so come sia oggi la situazione, ma credo che non ne siano ancora usciti. Sicuramente hanno grande bisogno di valuta forte. Comunque e' possibile documentarsi in Rete. Questo spiega in qualche modo perche' un viaggio organizzato costa molto meno dell' acquisto in proprio delle singole opzioni (aereo, traghetto, noleggio vetture, escursioni etc.). Spero di essermi spiegato.
In risposta al messaggio di curaro del 13/11/2021 alle 15:11:03Niente assaggi vini, mi e' passata. Mi sono impegnata ad aprire per pasqua, che non faccim oda anni per reuperare un po di luglio. ora aspetto il mio ocntrollo sanitario di 3 dicembre, perche non dire mai "hop" prima di saltare,, poi se tutto bene il 4 dicembre prenoto i nostri traghetti. Mi piacerebbe che ci incontriamo, ne avremo ancora dqa condividere di info prima di partire! Guarda, no isiamo quasi unico Fleurette semintegrale in giro, pare che l'abbiamo comprato solo noi... Poi di settemetrieunabanana, lungo e bassotto, sembra un bonsai in mezzo ai giganti Laika.
Mi sa che ci incontreremo in Islanda. Mi riconoscerai perché avrò un fiore giallo in mano e la pipa in bocca. Se poi in cantina hai del buon vino verrò sicuramente a cercare il cadavere.
In risposta al messaggio di jana del 13/11/2021 alle 13:36:22Nel 2012 sono passato da Hirshals, e non potevo non andare a vedere l imbarco:
Ho finito le mie seghe mentali... Partenza da Modena 7 maggio per non rischiare qualche guasto da riparare e perdere traghetto. Arrivo in Danimarca abbastanza spedito poi ci pensiamo dove perdere il tempo fino a !4 maggiotraghetto per le Faroe, 21 maggio traghetto Faroe - Islanda, 23 giugno il traghetto da Islanda in Danimarca. Penso anche che le mie date potrebbero essere abbastanza flessibili, cioe quella fermarsi alle Faroe o no, siamo in bassa stagione, idem per il ritorno, il piu dei interessati sinquel periodo stanno partendo per Islanda, non stanno tornando. Ho impressione che in tutte due i casi avrei tempo a vedere abbastanza se tempo sara clemente almeno ogni tanto. Adesso proporro questo programmino ai 51percento della coppia, se non scrivo piu cercate il cadavere in cantina...
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