In risposta al messaggio di annapasqua del 26/06/2016 alle 20:08:17
si sta molto attenti ho guidato in GB macchine e camper italiani e macchine inglesi qui da noi. pur essendo una donna, non ho mai fatto incidenti. piuttosto, lo scorso anno ho notato un traffico molto più caotico e meno rispettoso delle regole di quello che ricordavo. per quanto riguarda brexit credo che anche chi l'ha proposta e caldeggiata non abbia idea nei dettagli di cosa accadrà. comunque anche prima dell'unione europea si andava in GB con solo la carta d'identità e si guidava con la patente italiana.
Sì, ricordo che le prime volte che andavo in UK negli anni '90 si usava la carta d'identità. Non esisteva l UE, ma c'era la Comunità Europea, e l'UK ne faceva parte. Uscire dalla UE in teoria vuol dire tornare a prima della CE, CEE, CECA, etc, ossia agli anni '50. Non so se all'epoca ci volesse il passaporto per muoversi tra i paesi europei, ma sicuramente le procedure erano più contorte.
Mia madre mi raccontava che negli anni '70 per entrare in UK si compilava un foglio all'immigration, anche per semplice turismo (allora c'era la CEE).
Io invece mi ricordo che nel 2002 per andare a Praga era obbligatorio il passaporto che veniva timbrato...
Cioè, tutto dipende da come vorranno gestire i flussi: se vogliono effettivamente tenere traccia di chi entra e chi esce, allora temo che il passaporto sia un'opzione. In alternativa, carta d'identità con compilazione del foglio d'ingresso che serve sostanzialmente a schedare i visitatori (come fanno in Turchia).
Comunque penso che il problema del documento di espatrio sia solo la punta dell'iceberg, perché ci sono altre rogne da considerare seriamente:
- l'assistenza sanitaria sarà garantita automaticamente (prima si faceva il mod. E111 alla ASL, oggi si usa la tessera sanitaria)?
- l'assicurazione dell'auto/camper sarà automaticamente riconosciuta oppure bisognerà avere la Carta Verde, come succedeva anni fa?
- cambieranno le norme per gli animali al seguito?
- le procedure di sdoganamento per le merci saranno più difficili/lente (le spedizioni saranno più costose)?
- le tariffe di roaming aumenteranno, saranno introdotti dazi per l'importazione dei prodotti "esteri"?
- le transazioni bancarie saranno più complicate?
- chi ha collaborazioni a livello europeo con partner dell'UK (es.: progetti pluriennali appena iniziati), che problemi si deve aspettare?
- chi esporta Made in Italy in UK, che poteva contare sulla protezione dei prodotti DOP da parte della UE, si dovrà aspettare un crollo della domanda dato che l'UK, non più vincolata dalla norme UE, consentirà produzione/vendita di "imitazioni" di parmigiano, mozzarella, etc.?
Per me le risposte non sono affatto scontate.