In risposta al messaggio di salvatore del 14/10/2016 alle 16:42:38
In generale e' buona norma evitare discussioni con le Forze dell' Ordine sia in italia, sia - e specialmente - all' estero. Ho avuto a che fare con la polizia tedesca una sola volta, qualche anno fa. Cittadina del nord, mezzanotte, nessuno in giro. Devo girare a sinistra per raggiungere l'area di sosta; seguo il navigatore e non mi accorgo che per terra c'e' la linea continua (in realta' si poteva svoltare qualche metro piu' avanti). Inizio la manovra e dal nulla compare un' auto della polizia con fari e lampeggianti. Scendono un uomo e una donna: il primo contatto e' decisamente ruvido. Il poliziotto mi dice qualcosa in tedesco e poi in inglese: purtroppo non conosco il tedesco e ho solo qualche infarinatura di inglese. Sono abbastanza agitato: indico con il dito il navigatore cercando di spiegare che devo andare nell' aria di sosta poco lontana. Mi viene in soccorso la poliziotta che capisce e convince il collega a chiudere li'. A questo punto il poliziotto, con atteggiamento burbero, mi indica il punto di svolta corretto. In queste situazioni, e' importante tenere un comportamento remissivo. Ad ogni buon conto, quando si va all' estero sarebbe opportuno memorizzare il numero di telefono della ambasciata italiana.
Ho lavorato per anni all'estero e di episodi vissuti in prima persona ne ho a decine. Mai avuto un problema serio e non risolvibile col buon senso civico.
In Germania e altrove.
Uno però italiano ve lo racconto, protagonista non io ma un collega francese dal buon italiano (a parte la forte pronuncia bretone).
Regolarmente assunto da S.p.A. italiana, residente in Italia, insomma tutto a posto.
A un incrocio non si avvede del divieto di svolta a sinistra (verso strada non con divieto di accesso, a Milano ce ne sono tante). Svolta, lo fermano e lo multano.
Il Lunedi me lo trovo in ufficio imbufalito, i ghisa si erano nascosti dietro l'angolo in attesa dal pollo.
Mi dice: In Francia non sarebbe mai successo. Mi avrebbero avvisato in anticipo che lì non potevo girare e la cosa sarebbe finita lì.
Invece si sono nascosti, bella polizia avete in Italia.
Esattamente, più o meno quello che è capitato a te. Con la differenza che a te, polizistin intelligente o polizist ruvido, ti hanno lasciato andare. A lui no.
Max
p.s. Quanto al consolato, a parte un utente di un paio di anni fa in Birmania (topic chiuso), ce n'è uno presente sul forum che li ha chiamati per un parcheggio cui, secondo lui, aveva diritto in base ad un adesivo italiano apposto.
Senza pensare che magari le leggi estere sono diverse dalle nostre e i nostri presunti diritti magari non sono riconosciuti oltrefrontiera.