In risposta al messaggio di Forrest del 07/08/2017 alle 15:05:51
Sperando di non essere troppo OT, questo post parte con un ringraziamento doveroso a fabio55; MassimoVE; nanonet; AnnaPasqua; Dani1967 e altri che ora sicuramente dimentico per la loro prodigalità nell'aiutarmi a pianificareil mio viaggio a Capo Nord. Viaggio che purtroppo è saltato, causa impegni lavorativi. Comunque, le vostre info preziose non andranno sprecate, riproverò l'anno prossimo o quello dopo ancora, nella speranza che mi padre ci sia ancora quando tornerò... Il ripiego - di lusso, devo dire - è stato un fly&drive in Armenia. La parte del drive è stata solo 1600km, che sembrano pochi ma mi hanno portato via quasi 35 ore...fatevi voi 2 conti, sono meno di 50 km/h di media. Spero di postare quanto prima un diario di viaggio decente, in ogni caso chiunque voglia confrontarsi con questa terra splendida ha tutta la mia disponibilità. Chiedete che, se sono in grado, risponderò. Dedico a tutti quelli che hanno tifato per me nel preparare il viaggio a Nordkapp le cartoline che seguono. Buoni chilometri a tutti. Amberd, 2300 m s.l.m., alle 7:30 del mattino. Difficile descrivere come ci si sente quando tante immagini viste in rete diventano finalmente realtà. E se succede in un posto così, vale almeno doppio. Non mi vergogno a dirlo, ho pianto di gioia. Saghmosavank in un raro momento senza turisti. Lontanissimi dai nostri clichè di chiesa monumentale, questi monasteri mirano dritti al cuore, quasi sottolineando a matita rossa le domande, le risposte e la fede di ognuno. Ogni pietra ti parla di Dio, non di un Dio, e venir via richiede uno sforzo di volontà non indifferente. Questa è la gola del Kasagh, con l'Ararat sullo sfondo. Gli spazi aperti caratterizzano l'Armenia, tant'è vero che lì il viaggio vale spesso più della meta. Hohvannavank, aka il monastero sull'orlo del precipizio. Impossibile farci il giro attorno senza rischiare la vita dove la chiesa si affaccia sul baratro scavato dal Kasagh. Molto più ricco di storia ed architettura rispetto al precedente, è tuttavia meno turistico perché è un po’ difficile da raggiungere e non ha spazio per fare i picnic… Pensavo che i fiori gialli tutto intorno fossero un colpo di fortuna, ma in tal senso l’Armenia non smetterà di sorprendermi, nel seguito del mio viaggio. E via...verso nuove avventure...nuove praterie...e nuove patate!
In risposta al messaggio di Forrest del 07/08/2017 alle 15:05:51E' stato un piacere ( inoltre dovrebbe essere uno degli scopi del forum, non palestra dove sfogare le proprie frustrazioni ma luogo di scambio educato e civile )
Sperando di non essere troppo OT, questo post parte con un ringraziamento doveroso a fabio55; MassimoVE; nanonet; AnnaPasqua; Dani1967 e altri che ora sicuramente dimentico per la loro prodigalità nell'aiutarmi a pianificareil mio viaggio a Capo Nord. Viaggio che purtroppo è saltato, causa impegni lavorativi. Comunque, le vostre info preziose non andranno sprecate, riproverò l'anno prossimo o quello dopo ancora, nella speranza che mi padre ci sia ancora quando tornerò... Il ripiego - di lusso, devo dire - è stato un fly&drive in Armenia. La parte del drive è stata solo 1600km, che sembrano pochi ma mi hanno portato via quasi 35 ore...fatevi voi 2 conti, sono meno di 50 km/h di media. Spero di postare quanto prima un diario di viaggio decente, in ogni caso chiunque voglia confrontarsi con questa terra splendida ha tutta la mia disponibilità. Chiedete che, se sono in grado, risponderò. Dedico a tutti quelli che hanno tifato per me nel preparare il viaggio a Nordkapp le cartoline che seguono. Buoni chilometri a tutti. Amberd, 2300 m s.l.m., alle 7:30 del mattino. Difficile descrivere come ci si sente quando tante immagini viste in rete diventano finalmente realtà. E se succede in un posto così, vale almeno doppio. Non mi vergogno a dirlo, ho pianto di gioia. Saghmosavank in un raro momento senza turisti. Lontanissimi dai nostri clichè di chiesa monumentale, questi monasteri mirano dritti al cuore, quasi sottolineando a matita rossa le domande, le risposte e la fede di ognuno. Ogni pietra ti parla di Dio, non di un Dio, e venir via richiede uno sforzo di volontà non indifferente. Questa è la gola del Kasagh, con l'Ararat sullo sfondo. Gli spazi aperti caratterizzano l'Armenia, tant'è vero che lì il viaggio vale spesso più della meta. Hohvannavank, aka il monastero sull'orlo del precipizio. Impossibile farci il giro attorno senza rischiare la vita dove la chiesa si affaccia sul baratro scavato dal Kasagh. Molto più ricco di storia ed architettura rispetto al precedente, è tuttavia meno turistico perché è un po’ difficile da raggiungere e non ha spazio per fare i picnic… Pensavo che i fiori gialli tutto intorno fossero un colpo di fortuna, ma in tal senso l’Armenia non smetterà di sorprendermi, nel seguito del mio viaggio. E via...verso nuove avventure...nuove praterie...e nuove patate!
In risposta al messaggio di fabio55 del 10/08/2017 alle 17:42:13"inoltre dovrebbe essere uno degli scopi del forum, non palestra dove sfogare le proprie frustrazioni ma luogo di scambio educato e civile"
E' stato un piacere ( inoltre dovrebbe essere uno degli scopi del forum, non palestra dove sfogare le proprie frustrazioni ma luogo di scambio educato e civile )
In risposta al messaggio di Forrest del 07/08/2017 alle 15:05:51Grazie e complimenti per il "ripiego"
Sperando di non essere troppo OT, questo post parte con un ringraziamento doveroso a fabio55; MassimoVE; nanonet; AnnaPasqua; Dani1967 e altri che ora sicuramente dimentico per la loro prodigalità nell'aiutarmi a pianificareil mio viaggio a Capo Nord. Viaggio che purtroppo è saltato, causa impegni lavorativi. Comunque, le vostre info preziose non andranno sprecate, riproverò l'anno prossimo o quello dopo ancora, nella speranza che mi padre ci sia ancora quando tornerò... Il ripiego - di lusso, devo dire - è stato un fly&drive in Armenia. La parte del drive è stata solo 1600km, che sembrano pochi ma mi hanno portato via quasi 35 ore...fatevi voi 2 conti, sono meno di 50 km/h di media. Spero di postare quanto prima un diario di viaggio decente, in ogni caso chiunque voglia confrontarsi con questa terra splendida ha tutta la mia disponibilità. Chiedete che, se sono in grado, risponderò. Dedico a tutti quelli che hanno tifato per me nel preparare il viaggio a Nordkapp le cartoline che seguono. Buoni chilometri a tutti. Amberd, 2300 m s.l.m., alle 7:30 del mattino. Difficile descrivere come ci si sente quando tante immagini viste in rete diventano finalmente realtà. E se succede in un posto così, vale almeno doppio. Non mi vergogno a dirlo, ho pianto di gioia. Saghmosavank in un raro momento senza turisti. Lontanissimi dai nostri clichè di chiesa monumentale, questi monasteri mirano dritti al cuore, quasi sottolineando a matita rossa le domande, le risposte e la fede di ognuno. Ogni pietra ti parla di Dio, non di un Dio, e venir via richiede uno sforzo di volontà non indifferente. Questa è la gola del Kasagh, con l'Ararat sullo sfondo. Gli spazi aperti caratterizzano l'Armenia, tant'è vero che lì il viaggio vale spesso più della meta. Hohvannavank, aka il monastero sull'orlo del precipizio. Impossibile farci il giro attorno senza rischiare la vita dove la chiesa si affaccia sul baratro scavato dal Kasagh. Molto più ricco di storia ed architettura rispetto al precedente, è tuttavia meno turistico perché è un po’ difficile da raggiungere e non ha spazio per fare i picnic… Pensavo che i fiori gialli tutto intorno fossero un colpo di fortuna, ma in tal senso l’Armenia non smetterà di sorprendermi, nel seguito del mio viaggio. E via...verso nuove avventure...nuove praterie...e nuove patate!