Allora - roba da pazzi [:D][:D][:D]- l'inconveniente: gli ultimi 200 metri che mi separavano dal primo parcheggio erano troppo ripidi (con la spolverata di neve ghiacciata che li aveva appena imbiancati) per poterli superare senza le catene (un chilometro prima avevo messo due strap veloci "antiscivolo" in quanto già le anteriori slittavano, ma adesso non bastavano più...).
Allora mi sono fermato e ho preso le catene dal gavone. In passato le vevo usate più volte, quindi avrei dovuto fare in un attimo... ma 10 minuti dopo ancora faticavo. Chiedo a mia moglie di passarmi le istruzioni e lei deve toglierle dalla busta di plastica ancora sigillata.... Ahi, ahi! In passato le avevo già usate, la busta non sarebbe dovuta essere sigillata... Controllo il modello di catena e il modello di pneumatico del mio camper: mi sono confuso nel prendere la scatola delle catene e ho portato in montagna quelle della Smart, piccolissime!!!
Erano passate le 22:00. Nevischiava, scivolavo sull'asfalto ghiacciato, eravamo su una bella salitina, vedevamo la salvezza ma non potevamo raggiungerla. Dovevamo ancora cenare. Voltare il mezzo non se ne parlava, vista la difficoltà di manovra e il fondo su cui le ruote motrici non facevano più presa. L'alternativa sarebbe stata farsi almeno un paio di km di discesa in retromarcia, fino a prima del tratto con la neve, oppure trovare il sistema di andare avanti...
Ah, maledetta trazione anteriore... il prossimo camper deve avere obbligatoriamente quella posteriore! Ma per il omento, a caval donato - o quasi - non si guarda in bocca!
E' scesa del camper anche mia moglie e mi ha aiutato, facendomi luce. Faceva davvero freddo. E nevischiava. Ho sistemato meglio le catene, riuscendo a coprire quasi tre quarti dello pneumatico, poi, a fatica, ho agganciato la parte terminale della catenella alla puleggia (quella nella quale dovrebbe invece correre la catenella per mettere in tensione la catena).
In questo modo, a passo d'uomo, ho percorso gli ultimi metri. Poi abbiamo deciso di spostarci ancora 500 metri più avanti, fino all'inizio della seconda (e ultima) galleria. Abbiamo parcheggiato lì a fianco e abbiamo tolto le catene. Alle prime luci del sole il pulviscolo ghiacciato che ci aveva reso difficile l'arrivo era scomparso. E non l'abbiamo trovato nemmeno due notti dopo, al ritorno.
Adesso abbiamo caricato le catene giuste in camper...[:D]
Una dritta per chi va al Devero in camper: all'ingresso della seconda galleria trovate un cartello che vi segnala che più avanti la sosta è vietata ai camper.
Conviene fermarsi prima della seconda galleria. Tanto l'indomani ci sono almeno due navette gratuite (d'estate sono a pagamento) che fanno la spola lungo l'ultimo km e mezzo. L'unica scomodità è che non sono ancora allestite col porta sci esterno, quindi vi dovete portare tutto in cabina!
Parcheggiate vicino all'ingresso della seconda galleria. Il parcheggio è in piano (quello che trovate invece 500 metri prima è inclinato, con i mezzi da parcheggiare a pettine su entrambi i lati) e tiene almeno un centinaio di auto, quindi è comodo - non servono i cunei - e non dovreste avere problemi a trovare posto se arrivate in un orario serale o al mattino entro le 8:30-9:00.
Vicino all'ingresso della seconda galleria trovate i container per la spazzatura. A volte, per aprirli, dovete togliere la neve che li ricopre.
Al Devero trovate tre impianti di risalita (una seggiovia e due skilift in sequenza) che consentono una discesa continua per 5 km conscutivi. In tutto esistono piste per 8 km. Abbiamo acquistato un bi-giornaliero a 22 € al giorno.
Il panorama sulla cerchia del gruppo del Cervandone/Rossa è magnifica, anche per via delle guglie di roccia.
La conca del Devero, ancora - e per sempre, direi, visto che ora è parco - rispettata dall'edilizia selvaggia, è deliziosa.
Val bene una ciaspolata (affitto ciaspole al rifugio del CAI di Gallarate: 10 € al giorno) o anche solo una camminata nei sentieri battuti dal "gatto" gestito dal rifugio del CAI di Gallarate, che poi traccia anche il percorso per lo sci da fondo (4 € al giorno).
E c'è un secondo anello di "fondo", oltre al principale che si snoda nella conca dell'alpe, che punta su Crampiolo e attraversa paesaggi magici.
Al secondo giorno, per non trovare traffico sulla via del ritorno e in autostrada, abbiamo cenato prima di ritornare. Eravamo rimasti in due camper. A un certo punto l'altro camperista è venuto a bussarci al finestrino: non gli partiva il mezzo per problemi alla batteria. Quando abbiamo terminato di cucinare, e non c'era più io rischio di rovesciare la minestra, ci siamo spostati in posizione e abbiamo fatto il collegamento tra le due batterie motore: niente da fare. Appena lui girava la chiavetta per l'accensione si spegneva tutto il suo quadro comandi.
Lui insisteva che avremmo dovuto lasciare collegate le batterie qualche minuto, perché "...poi di solito così parte". Ho obiettato che facendo così avremmo invece scaricato malamente la mia, senza garanzie di successo. Sono andato a prendere la pila: i poli della sua batteria erano completamente ossidati e i morsetti del bypass non riuscivano a far passare abbastanza corrente. Ho trovato tra i miei attrezzi uno spazzolino metallico per pulire bene i suoi due poli, poi non abbiamo avuto problemi ad accendere il suo mezzo con l'uso del bypass. Gli ho raccomandato di cambiare la batteria e comunque di tenere ingrassati poli/morsetti. Mi ha spiegato che non era un problema, in quanto sua moglie lavora in un'officina meccanica. Speriamo in bene[}:)]: l'ossidazione che ho visto quella sera era la peggiore della mia vita.[;)]
Comunque è stata una bella uscita sulla neve, vivacizzata da questi due imprevisti (catene + batteria).[:)]
[8D]
Modificato da Oliver il 22/12/2008 alle 14:46:46