Quando si parla di Chianti ci si riferisce ad una zona precisa con questi comuni
Castellina in Chianti
Gaiole in Chianti
Greve in Chianti
Radda in Chianti
Poi ci sono altri comuni che hanno solo parte del territorio nel Chianti e sono
Barberino val d'Elsa
Poggibonsi
San Casciano Val di Pesa
Tavarnelle val di Pesa
Castenuovo Berardenga
Ne consegue che Chianciano, Montepulciano,Montalcino e Pienza, sono luoghi da visitare ma non hanno niente a che vedere con il Chianti ! Non si può confondere il Brunello con il Chianti!
Ti consiglio dunque i primi quattro comuni del Chianti, che sono due in provincia di Firenze e due di Siena. A Castellina c'è un'ottima area di sosta con tutti i servizi, a Greve una con carico scarico.
Greve Greve può essere considerato la porta del Chianti per chi proviene da
Firenze lungo la Via Chiantigiana. Al segnale Passo dei Pecorai siete già nel territorio di Greve, in una minuscola frazione così chiamata per l'intenso traffico di pecore al tempo della transumanza. Grazioso gioiello artistico, Greve si visita partendo dalla piazza principale,
Piazza Matteotti, i cui portici che ne caratterizzano tre lati nascondono
botteghe di artigianato, di
sapori tipici e, naturalmente, di
vini. Spicca sulla piazza l'architettura rinascimentale del Palazzo Comunale e, di fronte, la statua di Giovanni da Verrazzano. E, già che siete in piazza, mettete il naso nella
storica macelleria: Firenze e la Toscana tutta sono pur famose anche per la carne! Poi date un'occhiata alle chiese antichissime e alle pievi romaniche - tra gli stretti vicoli di Montefiorelle non perdete la Pieve di San Cresci - ammiratene l'architettura e gli affreschi trecenteschi.
Castellina, borgo etrusco
La Chiantigiana si snoda ora in uno dei tratti più panoramici e salta il confine tra le province di Firenze e Siena, quindi sale decisa a
Castellina. Anticipa l'ingresso al borgo il caratteristico centro quattrocentesco di
Molino Nuovo, distinguibile per la
Torre di Grignano. Pittoresco borgo etrusco, Castellina dipana i suoi vicoli lastricati sui dossi dove confluiscono la Val di Pesa, la Val d'Elsa e la Valle dell'Arbia. Siamo nel cuore vero del Chianti, la cui storia si percorre volentieri nelle sale del
Museo Archeologico del Chianti Senese, allestito nella Rocca, pure quattrocentesca. Se il segnale che indica il
Tumulo di Montecalvario attira la vostra attenzione, non indugiate; con poca strada dal museo si raggiunge questo sito archeologico che altro non è che una grandiosa tomba etrusca formata da quattro tombe ipogee che risalgono ai secoli VII e VI a.C. Con una breve deviazione dalla Via Chiantigiana, da Castellina si raggiunge, tra curve e panorami sui colli, la
Riserva Naturale Bosco di Sant'Agnese, una fitta cipresseta che si estende per 270 ettari a spezzare le geometrie infinite dei filari d'uva.
Radda, il gallo nero e la Lega del Chianti
Grazie alla sua posizione centrale Castellina diviene punto strategico per la difesa, per conto della Repubblica di Firenze, di tutto il territorio del Chianti. Corre l'anno 1384 quando la Repubblica fonda la Lega del Chianti, un'alleanza militare che unisce Castellina a Radda e Gaiole. Lo
stemma è un gallo nero, lo stesso che decine di anni dopo, fu modificato solo in parte per divenire simbolo del vino Chianti Classico. Di quell'epoca,
Radda conserva il caratteristico
aspetto medioevale a forma di ellisse allungata. Passeggiate tra
pittoreschi vicoletti, le torri che un tempo facevano parte delle mura e le facciate in pietra locale; spingetevi fino al quattrocentesco
Palazzo del Podestà, che fu sede della Lega del Chianti e sulla cui facciata sono murati numerosi stemmi dei podestà che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Di fronte al palazzo, in posizione sopraelevata, spicca la facciata neogotica della graziosa
Chiesa di San Niccolò: all'interno si trova un
organo a canne della metà dell'Ottocento che non è difficile sentir suonare.
Gaiole, il Chianti è nato qui
Pittoresco, immerso in una cornice spettacolare, circondato da maestosi castelli e graziose pievi, il borgo di
Gaiole in Chianti è incubatore e culla del famoso Chianti Classico. Qui, infatti, nel
Castello di Brolio, il Barone Bettino Ricasoli perfezionò la formula di questo vino nel 1872. Di origini longobarde, il castello è oggi la maggiore cantina della regione del Chianti. Per finire in bellezza il vostro tour, varcatene le mura e scegliete la
modalità di visita (a pagamento, che include una degustazione) che preferite: il tour classico, per l'accesso libero e senza guida ai giardini; il tour storico che include la visita guidata al
Museo della Collezione Ricasoli; il tour ricerca e sperimentazione per esplorare le cantine e i vigneti sperimentali.
Dai un'occhiata qui per altre possibilità, buon giro nel Chianti!
https://www.ricasoli.it/brolioe...
Modificato da igorb il 24/10/2017 alle 21:35:11