Ormai da qualche anno i comuni del Nuorese si aprono a turno al pubblico uniti da un unico filo conduttore “Cortes Apertas” letteralmente cortili aperti.
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Tutto il paese si mette in mostra aprendo le case e le aie ai visitatori, generalmente scelte tra le più vecchie e caratteristiche. In ognuna si vede un aspetto della vita di una volta o piccole mostre, musei dei mestieri e dell’artigianato locale. Alla fine è come leggere un libro, che dura uno o due giorni dipende dalla disponibilità del visitatore. Vale la pena di parlarne perché potrebbe essere una bella idea per il camperismo “forestiero” e un occasione per vedere un po’ di Sardegna diversa dalla solita, affollatissima delle coste estive. Dappertutto viene messa a disposizione un area gratuita per i camper, generalmente è il campo sportivo.
Alla visita si intrecciano le manifestazioni organizzate dal Comune o dalle associazioni Pro Loco. Sfilate di costumi tradizionali, gare di poesia in dialetto, mostre fotografiche e proiezioni di diapositive, dimostrazioni di come si fanno certi piatti, il torrone, i cestini intrecciati, i tessuti, i tappeti e i ricami, canti e balli tradizionali. Non mancano (ed è ciò che interessa ai più) gli assaggi e le degustazioni. A Gavoi per esempio si poteva acquistare una sorta di sacchetto da appendere al collo, dentro c’era un bicchiere di vetro e una tesserina con diversi indirizzi. Con quello si faceva il giro delle cantine per assaggiare i vini, e siccome non si beve a stomaco vuoto in ognuna c’era l’assaggio di pane e formaggio.
Posto alcune foto, notate i fiori e pensate che sono state fatte lo scorso fine settimana. Non mancano i turisti stranieri (soprattutto tedeschi) e molti di loro fanno ancora il bagno.
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