Inserito il 04/09/2008 alle: 15:56:12
A Vulcano c'è un campeggio, Togo Togo (www. campingvulcano.it) apertura 1 Aprile - 30 Settembre - Via Porto Ponente 98050 Vulcano Isole Eolie - Tel. (+39) 090/9852128 o 095/515838
Se fai capo lì, poi ti sposti tra le isole, sono collegatissime.
A Vulcano, sulla strada che porta all'unico campeggio, appena lasciato il porticciolo sentirai puzza di uova marce, c'è una vasca naturale dove si fanno i fanghi sulfurei e se metti i piedi nel mare retrostante sentirai acqua calda che sgorga.
Lipari insieme a Vulcano è collegatissima con tutte le altre isole (aliscafi) è la più grande ma non ti perdere le minori, Panarea la verdissima, in primavera ti sembrererà l'Irlanda, ci si muove solo su taxi elettrici, fatti portare dall'altro capo dell'isola, non poui sbagliare c'è solo una strada, oppure vacci a piedi se ti piace camminare, arriverai su di una insenatura con sabbia rossiccia in capo alla quale c'è un ristorante, chiedi e prenota una pasta con le sarde, se sarai furtunato, se il tempo sarà buono, la pasta con le sarde mangiata su quella loggia insieme al paesaggio non la dimenticherai per tutta la vita, occhio ai prezzi, troppi ricconi, specialmente milanesi, hanno rovinato "l'habitat".
Poi vai a Salina, affitta un motorino e vai alla scoperta dell'isola, la sua bellezza ti sbalordirà.
Non ti perdere Alfredo – Fraz. Lingua, che ti propone “il pane cunzato”. Un megapanino bruschettato con dentro tutto un ben di dio (con pesto siciliano, pomodori secchi, tonno, pomodorini, melanzane grgliate, capperi etc...). Poi ci sono le granite di pistacchio, ai gelsi, fichi d'india, fragole, melone e molti altri. Se volete provare la granita ordinatene una per 2 persone!
A Salina si produce la Malvasia, uno dei principali produttori è Francesco Fenech, non so se è parente della famosa Edwige, ci sono anche le produzioni contadine ma sarebbe un piccolo azzardo perché potresti non comprare quella “realmente ruspante” se te la propongono a meno di 15-18€ già è sospetto il prodotto, ma se ti fidi del tuo naso…
Lipari è la più grande, anche la più “mondana. Vai alla pasticceria Subba e perditi, se puoi, tra le sue brioches, cannoli, granite al caffè e gelati. Si chiama Filippino il più importane ristorante dell'isola.
Vai sulla parte alta, la più antica, scoprirai molte cose interessanti, c’è Museo archeologico di Lipari, con la ricchezza di materiali che conserva, costituisce l'introduzione migliore a una visita dell'isola. Nelle sale spiccano anfore greco-italiche e ceramiche dell'età del bronzo, bellissimi vasi e crateri greci a figure nere e rosse, maschere e personaggi della commedia greca. Ma c'è una sorta di museo nel museo: è la rocca su cui sorge l'edificio vero e proprio. Si tratta di una formazione vulcanica in cui la successione stratigrafica, con i reperti delle antiche culture che vi sono imprigionate, si è conservata in modo eccezionale. Il deposito, che raggiunge i dieci metri di spessore, è un prezioso archivio della preistoria e della storia dell'isola: la rocca, chiamata anche Acropoli, mostra chiaramente di essere stata scelta per millenni come luogo centrale delle varie ondate insediative. Così, vi si trovano sovrapposte o confinanti, strade ellenistiche e chiese cinquecentesche e barocche, torri normanne e cinte spagnole, capanne dell'età del bronzo e una cattedrale d'impianto antico.
Poi ci sono Alicudi e Filicudi, le più estreme, piccole, silenziose, sprofondate nella loro tranquila e lucente bellezza.
Salvo-SA