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id="red">. Buone vacanze a tutti.quote:Risposta al messaggio di cucciolotto inserito in data 08/06/2011 14:18:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grande Anna
quote:Risposta al messaggio di cucciolotto inserito in data 08/06/2011 14:18:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> L'anno scorso una signora a Cagliari è morta. E' vero, ci sono altri tipi di meduse, ma l'aumento delle temperature ha portato le caravelle portoghesi oltre ad altre simpatiche specie. Non si pensi che non mi dispiaccia, io adoro la Sardegna. Poi per carità, fate voi... prendervela col sottoscritto non farà diminuire il numero di quelle bestiacce dal mare.
quote:Risposta al messaggio di Armando Diaz inserito in data 08/06/2011 14:43:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ti riferisci a questo. L'esperto: primo caso di puntura mortale nel Mediterraneo "Non c'erano mai stati casi di punture mortali di medusa nel Mediterraneo. Questo è il primo. La Physalia Physalis, questo il nome scientifico della medusa responsabile, c'è sempre stata ma ora è più presente". Non ha dubbi il professor Ferdinando Boero, professore di Zoologia e Biologia marina all'Università del Salento e a capo del progetto di avvistamento 'Occhio alla medusa', sulla tipologia di medusa che avrebbe punto una donna in Sardegna, a Villaputzu, provocandole uno shock anafilattico che l'ha uccisa. LA MEDUSA - "Il corpo dell'animale non è molto grande ma i tentacoli possono essere lunghi anche 20 metri. Punge in un solo punto con un lungo tentacolo. Se la medusa è robusta, e se la puntura si verifica mentre l'animale sta pescando - spiega l'esperto - i sintomi, in chi ne è vittima, sono molto forti, simili a quelli di una fortissima scarica elettrica, e il segno che rimane è come quello di un ferro rovente appoggiato sulla pelle". LE CAUSE - "L'incremento di meduse in tutto il Mediterraneo e in tutti gli oceani - aggiunge Boero - è dovuto alla sovrappesca. Si pescano troppi pesci, che sono sia predatori sia competitori delle meduse. La seconda causa deriva dal riscaldamento globale, che ha allargato il periodo riproduttivo". L'esperto di biologia marina conclude però con un appello a non spargere inutili allarmismi: "Specie d'estate sono molto frequenti anche le punture di ape o di calabrone, ma non è che per questo uno non va più in campagna". da L'Unione Sarda Mercoledì 25 agosto 2010 19.15