Pubblicato il 17/01/2011
Dopo aver conquistato un’indiscussa posizione di leadership nel settore dei veicoli ricreazionali, CBE guarda con interesse al settore della nautica, un comparto che presenta molti punti in comune con quello del caravanning.
Da oltre 35 anni l’azienda con sede a Trento si propone come partner progettuale di costruttori di camper e caravan di tutto il mondo, elaborando soluzioni personalizzate che coinvolgono tutti gli aspetti degli impianti elettrici di bordo: dai pannelli di comando, ai quadri di distribuzione, dai caricabatteria, alle sonde, prese, interruttori finanche al completo cablaggio del veicolo. I criteri progettuali e produttivi si fondano su alcuni valori imprescindibili: la sicurezza, la qualità dei materiali, l’affidabilità delle apparecchiature e il rispetto di tutte le normative internazionali.
Tutto questo senza perdere mai di vista gli aspetti pratici che coinvolgono la clientela: semplicità di utilizzo per gli utenti finali e riduzione dei tempi e costi di assemblaggio per gli allestitori.
Il battesimo nel settore nautico è avvenuto con il gruppo Sessa Marine che all’ultimo salone nautico di Genova ha presentato Il nuovo C35 Sport-Coupé, evoluzione del C 35 (uno dei più grandi successi della storia del cantiere milanese con più di 500 esemplari venduti in 10 anni).
«È un eccellente inizio e una sfida stimolante – dichiara Dorian Sosi, direttore commerciale del mercato Italia - Il percorso che abbiamo intrapreso con il cantiere Sessa Marine ci offrirà l’opportunità, in futuro, di esportare anche nel settore nautico la raffinata tecnologia che appartiene ai nostri prodotti». CBE ha realizzato per Sessa Marine un pannello di comando che riproduce l’estetica e le funzionalità di quello precedente, ma ne ha industrializzato il processo produttivo. I cablaggi del pannello sono costruiti direttamente da una delle unità produttive di CBE e rispettano gli elevati standard qualitativi che caratterizzano la società trentina.
Il pannello di comando del C35 Sport-Coupé integra un’autoradio, gli interruttori magneto-termici dell’impianto a 12 e a 220 Volt, e due indicatori di livello dell’acqua potabile e delle acque reflue. Una doppia fila di interruttori permette poi di comandare luci, frigorifero, pompe (dell’acqua potabile, del wc, del serbatoio di recupero, di sentina), boiler, forno elettrico, prese di corrente, carica batterie e utenze ausiliarie. «Il pannello fornito a Sessa Marine non contiene display digitali né elettronica sofisticata. È un sistema tradizionale, tutto analogico, che comanda le utenze dell’imbarcazione e gestisce l’impianto elettrico. «È un progetto che non ha i contenuti tecnologici che proponiamo normalmente al settore dei veicoli ricreazionali – dice ancora Dorian Sosi - ma che rispetta una precisa esigenza del cliente in termini di continuità con il prodotto precedente, ferme restando la qualità e l’affidabilità delle nostre realizzazioni. Con questo grande cantiere italiano speriamo di avere l’occasione di sviluppare anche prodotti più complessi che sfruttino le straordinarie potenzialità offerte dal digitale e dai componenti con microprocessore».
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