Pubblicato il 07/04/2010
Una caravan come questa non era mai stata realizzata fino ad oggi: la parte esterna, infatti, è composta da 150 elementi in pietra arenaria molto robusta proveniente dalla regione tedesca del Sauerland. All’interno della caravan si trova una solida struttura in alluminio per sostenere le numerose lastre di pietra che hanno spessore di un centimetro.
“Ho fissato ogni singolo elemento alla struttura di metallo. I profili in alluminio, invece, sono collegati tra loro mediante robuste viti esagonali. In questo modo è possibile montare e smontare la caravan in qualsiasi momento”, ha affermato lo scultore Martin Schräder.
L’artista ha voluto rappresentare attraverso questa opera creata con una tecnica moderna, un oggetto che oramai fa parte della vita quotidiana.
“La nostra vita è strettamente legata al mondo delle costruzioni” ha affermato Martin Schräder durante la presentazione. Il nome scelto dall’artista per identificare quest’opera è “Hülle” che significa “Involucro”. La caravan in marmo, infatti, simboleggia una specie di secondo rivestimento dell’uomo che risponde alla nostra esigenza di sicurezza e spazio protetto.
Martin Schräder ha trovato l’ispirazione dalla sua caravan personale, la Hobby De Luxe prodotta nell’anno 1981. “Ho ricevuto in regalo questo veicolo e lo utilizzo sempre come studio dove costruisco le mie opere. È molto comodo quando, per esempio, lavoro fuori dalla località di Steinbruch”, commenta lo scultore. Nonostante l’opera raggiunga solo l’altezza di un metro e 70 centimetri, e misuri pertanto il 25% in meno rispetto alle dimensioni originali, la riproduzione si avvicina al peso originale della caravan De Luxe con una massa di 1.500 chilogrammi.
L’arredamento interno della caravan è solamente abbozzato, ma si possono riconoscere le panche, alcuni stipetti e il blocco cucina, poiché il signor Schräder ha utilizzato dei profili di alluminio per mettere questi elementi in evidenza. Un’ulteriore curiosità è rappresentata da un’insegna in marmo sulla porta d’entrata che riporta la scritta “vietato entrare”, un messaggio che non ha solo l’obiettivo di evitare eventuali danni all’opera per il passaggio dei visitatori, ma rispecchia una precisa volontà dell’artista. È permesso, infatti, guardare attraverso porte e finestre per osservare l’interno di “Hülle” e percepire un senso di sicurezza che verrebbe a mancare se questo spazio fosse occupato da persone. Un concetto che molti caravanisti sapranno apprezzare.