Pubblicato:
27/08/2010 da
campervas
Periodo:
01/08/2009 - 22/08/2009
(21 giorni)
Non specificato
AGOSTO 2009: ALBANIA E BALCANI OCCIDENTALI
1 Agosto; partiamo da Parma a metà mattina dopo Mantova, Verona, Venezia raggiungiamo Duino nel primo pomeriggio; gli amici ci attendono impazienti di proseguire e in 3 camper entriamo in Slovenia dal valico di Fernetti e dopo Rupa siamo in Croazia. La bella autostrada consente una veloce andatura e alle 21.00 nell'area-sosta vicino a Janjce ceniamo e passiamo la notte.
2 Agosto; di buon mattino riprendiamo il viaggio alla volta di Dubrovnik, dove troveremo ad attenderci gli altri 2 equipaggi.
Raggiunto il campeggio "Solitudo" e riformato il gruppo, visitiamo la splendida cittadina affollata di turisti; tornati ai camper cena in compagnia e pianificazione del viaggio verso l'Albania. C’è abbastanza caldo, dormiamo con i condizionatori accesi.
3 Agosto; pagato il campeggio (38 € per una sola notte!!), lasciamo Dubrovnik e lungo il percorso non ci perdiamo Cavtat, paesino affacciato su una incantevole baia e dopo la visita, in un parcheggio a pagamento in riva al mare, pranziamo.
Proseguiamo verso le bocche di Cattaro, molto bella e panoramica la strada; anche Kotor ci riserva incantevoli scorci. Superate Budva e Sveti Stefan, poco fruibili per i camperisti, optiamo per il minuscolo paese di Petrovac dove nel piccolo campeggio affacciato sul mare troviamo posto tra i numerosi stanziali; cena al ristorante con deliziosi calamari ai ferri, poi a letto con il condizionatore in funzione per il caldo.
4 Agosto; fatto i vari rifornimenti i 5 camper lasciano Petrovac, dopo una breve sosta a Bar raggiungiamo Ulcinj e seguendo l'indicazione "Skadarsko Jezero" percorrendo circa 40 Km. arriviamo alla frontiera Albanese. Paghiamo 27 € per l'assicurazione del camper valida 15 giorni; ci viene rilasciato anche un documento da riconsegnare in uscita; nessun controllo doganale, ed entriamo in Albania. Superato il fiume Bune su un vecchio ponte, dove solerti operai inchiodano le assi al nostro passaggio, arriviamo a Shkoder, dominata dalla fortezza Rozafa; lungo le affollate strade si svolge ogni genere di commercio e riviviamo l'atmosfera dei mercati Turchi.
A fatica ci districhiamo nelle caotiche vie e ci rendiamo conto di quanto siano indisciplinati gli Albanesi alla guida; raggiunta la periferia troviamo la strada per Lezhe, qui visitiamo il mausoleo di Scanderderg, eroe nazionale. Dopo aver cambiato valuta ci dirigiamo a Shengjin, troviamo posto sulla spiaggia tra condomini in costruzione . Complice il tempo nuvoloso, la spiaggia sporca e super-affollata, con un mare apparentemente inquinato, condizioni che fanno svanire l'idea di un bagno.
Non ci resta che cercare nelle vicinanze un ristorante per una cena a base di pesce. (10 € a testa). Sotto un violentissimo temporale passiamo la notte.
5 Agosto; lasciata Shengjin la nostra prossima meta è Kruje che raggiungiamo con una bella strada panoramica tra le pinete. Lasciamo i camper vicino al vecchio bazar Turco, a piedi saliamo alla fortezza per visitare il museo di Scanderberg e il vicino, e interessante, museo etnografico ricostruito in una antica casa Ottomana. Dopo aver passeggiato lungo l'animato bazar Turco per qualche acquisto, ci ritroviamo ai camper e partiamo alla volta di Tirana, che raggiungiamo dopo aver percorso circa 50 Km.
In un grande deposito di autobus parcheggiamo i mezzi e dopo aver contrattato il prezzo ( 40 € tutto compreso ) noleggiamo un bus con autista che in 3 ore ci fa visitare la capitale. Andando verso il centro la nostra attenzione è attratta dai tanti palazzi dipinti con colori vivaci; nella piazza principale troneggia la statua equestre di Scanderberg e, in un angolo, la minuscola moschea di Et'Hem Bey.
Anche la torre dell'orologio fa bella mostra di se, come il grande mosaico murale che adorna la facciata del museo nazionale di storia.
Ripresi i camper rimpinguiamo le nostre scorte in un rifornitissimo supermercato. Con una veloce autostrada arriviamo a Durazzo, qui imbocchiamo una pessima strada che in 8 Km. ci porta alla spiaggia di "Porto Romano". Sostiamo presso un bar costruito sulla battigia tra numerosi bunker; dopo cena veniamo invitati ad una festa di matrimonio.
6 Agosto; notte insonne per l’odore dei rifiuti sparsi ovunque e dati alle fiamme (pratica usata in quasi tutta l'Albania). Ritorniamo a Durazzo e presso un'officina IVECO faccio riparare il condizionatore guastatosi nei giorni scorsi, almeno potremmo viaggiare con i finestrini chiusi senza sentire la puzza dei rifiuti dati alle fiamme; facciamo anche ripulire i camper in uno dei numerosi "lavahz" (attività preferita dagli Albanesi!!) . Sbrigate queste faccende visitiamo quel che c'è da vedere in città: l'anfiteatro (in pessimo stato di conservazione) il lungomare e poco altro, pranzo e partenza verso Berat. Strada bella e panoramica tra campi di cereali, olive e vigneti; entriamo in città e una pattuglia della polizia ci accompagna in un parcheggio lungo il fiume vicino al centro storico; da qui si può ammirare la cittadella e le tantissime case dalle "1000 finestre" aggrappate sul fianco della collina.
E' una cittadina molto animata, sopratutto la sera, con gente molto ospitale, tant'è che molti si propongono come guida per la visita della città con il suo dedalo di viuzze acciottolate. Visitiamo nella cittadella le chiese Ortodosse, la cappella di S. Michele, il museo Onufri e quello etnografico, dall’alto si ha un bel panorama della città.
7 Agosto; lasciamo a malincuore Berat (per ora la più bella) per dirigerci verso Fier e Apollonia, lungo la strada gli immancabili "lavahz" e in un paesaggio sempre dolce sulle colline malcoltivate spuntano numerosi bunker. Facciamo tappa al suggestivo monastero di Ardenica per la visita ed il pranzo; nelle vicinanze anche il monastero di S. Cosma merita una visita per i suoi affreschi. I resti archeologici di Apollonia ci deludono e dopo una frettolosa visita decidiamo di raggiungere il mare distante 8 Km. Ci accampiamo sulla grande spiaggia disseminata da improvvisati ristorantini, il mare purtroppo non è per niente invitante, così dopo aver visionato le varie proposte culinarie, scegliamo la meno peggio per cenare.
8 Agosto; ci dirigiamo verso la laguna di Norat alla ricerca della chiesa Bizantina di S. Maria, troviamo molta difficoltà ad individuare la strada per mancanza di indicazioni, tant'è che percorriamo gli ultimi Km. sulla battigia affollata di bagnanti, ma ne è valsa la pena! Arriviamo a Valona, città sporca e caotica, (sostano volentieri in 2° e 3° fila, passa prima il più prepotente) decente solo il lungomare dove fanno bella mostra di se numerosi alberghi. Dobbiamo guidare con molta attenzione i nostri mezzi per non "incastrarci" nella galleria scavata nella roccia: è un "imbuto", tutti cercano di sorpassarti da destra e sinistra; oltre la galleria siamo sulla litoranea dove il mare appare molto bello e con spiaggette affollate. Proseguendo, la strada si inerpica al passo di Llogarase, troviamo un ristorante e gustiamo la specialità del posto: capretto e maialino allo spiedo. Sempre accompagnati da bei panorami sul mare sottostante arriviamo a Himare e Porto Palermo, ma il grande affollamento di turisti ci induce a proseguire per trovare una posto tranquillo per una meritata nuotata.
A Qeparo vediamo e non ci lasciamo sfuggire quello che fa per noi: un parcheggio sulla spiaggia, mare pulito, e, dopo un rinfrescante bagno, presso l'immancabile bunker, organizziamo una bella tavolata sotto le stelle con gli amici.
9 Agosto; Riprendiamo il viaggio verso Saranda: è bella la città vecchia disposta ad anfiteatro sul golfo omonimo e merita una visita; quindi puntiamo su Butrinto. La strada è molto stretta, tortuosa e a picco sul mare, occorre molta perizia incrociando altri veicoli. La zona archeologica, la più importante dell'Albania, è disseminata su una collina ed è in buono stato di conservazione; piacevole e molto interessante la visita guidata. Pranziamo in loco con vista sull'isola di Corfù. Ripercorriamo, preceduti da 2 pullman "apripista", la strada dell'andata, superata Saranda arriviamo alla sorgente "dell'occhio blu", sorgente che forma un piccolo lago color cobalto.
L'ingresso al sito costa 2 € a camper; è anche possibile sostare per la notte.
Ad un bivio, deviamo per la Grecia verso la strada N° 22 e cerchiamo inutilmente il ponte di Perati, ponte tristemente famoso nella "campagna" di Grecia e Albania per i combattimenti degli Alpini della Julia.
Bella è la strada che porta a Girocastro, ci sistemiamo nel grande parcheggio prima del centro storico; a piedi visitiamo il borgo dalle antiche case in pietra, costruite su strade a gradoni. La pioggia ci fa affrettare la partenza e dopo Tepelene, sul fiume Vojussa , troviamo posto nel parcheggio di un bel ristorante nel quale ceniamo con pollo allo spiedo e abbondante bevuta di ottima birra. Spendiamo 8 € a testa.
10 Agosto; partiamo avvolti da una leggera nebbiolina alla volta di Permeti, qui con il benestare della polizia parcheggiamo nella piazza centrale. La cittadina non offre molto, se non un vivace mercato "ruspante" dove ci riforniamo di frutta e verdura. Ripartiamo e strada facendo ci fermiamo a visitare 2 cantine con acquisto di un discreto vino locale sfuso e una rinomata acquavite.
Arrivati a Leskovik, all'ombra di una secolare quercia con tanto di fontana, sostiamo per il pranzo. La strada che porta a Korce è molto panoramica e attraversa minuscoli paesini tra verdi colline. A Korce lasciamo i camper davanti alla nuova e grande cattedrale Ortodossa dai toni rosa, grigio e marrone, molto scenografica.
La città ci appare molto pulita e ordinata; cerchiamo un minibus per raggiungere le antiche chiese di Voskopoje distanti circa 20 Km. Scelta azzeccata in quanto la strada è in completo rifacimento e difficilmente percorribile dai nostri camper. Anche il nostro autista ha molti problemi lungo la pessima strada e per di più deve chiedere molte volte per farsi indicare le "carrareccie" che portano ai monasteri di S. Michele, S. Nicola e Sant'Anastasio; tutti affrescati, ma in pessime condizioni.
Torniamo con il buio a Korce, ceniamo e facciamo una passeggiata per la città deserta.
11 Agosto; lasciata Korce una buona strada va a Pogradec, sul lago di Ocrida; la citta è animatissima, è giorno di mercato e non si trova un posto per lasciare i camper. Costeggiando le rive del lago, dall'acqua limpidissima, notiamo che i piccoli ristoranti sono dotati di invitanti spiaggette attrezzate; molti ragazzini cercano di vendere pesce di lago seccato al sole. Nelle vicinanze di Thanes spendiamo gli ultimi Lek in gasolio, birra e vino, poi arrivati in frontiera paghiamo la tassa di soggiorno pari 32 € per gli 8 giorni di permanenza e lasciamo l'Albania. In Macedonia ci sembra un altro mondo, niente sporcizia, traffico intenso ma disciplinato e apparentemente poca povertà. Struga ci appare molto turistica, noi preferiamo Ocrida in quanto la ricordavamo bella in un precedente viaggio nel 1984: ora è irriconoscibile ma sempre attraente con le vecchie e caratteristiche case a sporto.
Sul lungolago pranziamo sotto una leggera pioggerellina.
La guida turistica Lonely Planet, cita Vevcani come un paese da non perdere per la bellezza del posto, così con una deviazione di 7 Km. arriviamo nelle piazzetta centrale; a piedi giriamo per le viuzze senza però trovare nulla di meritevole a parte la chiesa affrescata di S. Nicola.
La strada che va a Debar corre sul confine Albanese e costeggia il fiume Drina dalle limpide acque. A Debar cerchiamo un parcheggio ma il centro è inaccessibile causa i viali alberati e stretti, che mettono a rischio di rigature i camper; fortunatamente un intraprendente Macedone, che ha lavorato a Bolzano, ci accompagna nel suo "mega-lavhaz" e dopo un accurato lavaggio dei camper ci concede di dormire sul posto.
12 Agosto; ci svegliamo con la pioggia e partiamo per Tetovo; la strada è un pò sconnessa, ma ci consola il paesaggio prima con la vista del lago di Derba, poi il canyon scavato dal fiume Mavrovo dalle acque limpide. A Gostivar imbocchiamo l'autostrada a pagamento per Tetovo. Tetovo è una cittadina di evidente impronta Turca, troviamo un parcheggio vicino alla bella "Sarena Dzamija"; moschea dai disegni geometrici e floreali; anche l'interno è un vero gioiellino. Altro monumento degno di nota è
"Baba Arabati Tekke", ex monastero dei Dervisci, racchiuso da un possente muro in pietra, che nasconde vari giardini, luoghi di preghiera e alloggi tradizionali.
Bel complesso, ma bisognoso di un accurato restauro.
Ripartiamo e fortunatamente torna il sole, strada facendo troviamo in posizione "strategica" presso dei laghi artificiali, il ristorante Zurigo, dove sotto un gazebo ci servono una prelibata "bistecca della casa" e altre pietanze il tutto per 10 € a testa. Dopo pochi Km. entriamo in Kossovo, paghiamo 30 € per l'assicurazione, e ci dirigiamo a Pristina. Pristina è una città che sta rinascendo, è in forte espansione, numerose le attività che riguardano l'edilizia in genere. A 13 Km. sorge il monastero di Gracanica, che visitiamo, ancora presidiato dalle forze NATO. A Duel, in posizione panoramica, troviamo un ristorante e dopo aver cenato, nel piazzale passiamo la notte.
13 Agosto; Prizren merita una breve sosta; molto animata è la via centrale, molti i negozi di abbigliamento e oro, ma ancora evidenti i danni subiti alle vecchie case date alle fiamme durante gli sconti nel 2004. Vediamo la torre a minareto, i Bagni Gaza Pasha e la moschea di Sinan, che però è in ristrutturazione.
Al monastero di Decani chiediamo ai soldati Italiani, che lo presidiano, il permesso di accedervi; il luogo è ben curato, e rende piacevole e interessante la visita della chiesa in pietra. Pranziamo in loco e dopo aver offerto un graditissimo caffè ai militari partiamo verso la Serbia. Arriviamo al monastero di Sopocani, isolato tra i boschi in luogo molto suggestivo; con una piccola offerta accediamo all’interno, dopo la visita ci concedono di passare la notte nel parcheggio sottostante; approntiamo una grande tavolata, e i monaci ci offrono brodo, zuppe e torte al formaggio.
14 Agosto; come al solito si parte puntuali alle 8.oo, la meta è Novi Pazar, vediamo il grande albergo futurista costruito negli anni 70, nelle vie adiacenti numerosi caffé, bar e ristoranti; oltre il fiume è d'obbligo una passeggiata nella città vecchia, anch’essa di chiara impronta Turca, animata da un coloratissimo mercato.
Il monastero di Studenica sorge tra verdi colline, è racchiuso da un giro di alte mura che celano giardini ben curati, il complesso è formato da tre chiese. A breve distanza un altro monastero attira la nostra attenzione è quello di Zica, dal colore rosso acceso con chiari influssi Moreschi nel portale e in una cappellina edificata nel giardino di preghiera. Il grande parcheggio si presta per la sosta pranzo.
Andiamo verso il confine Bosniaco, ma per problemi ad un camper ci attardiamo, e mentre l'officina IVECO ripara i freni, facciamo compere in un rifornitissimo supermercato. Dopo un rapido controllo dei passaporti siamo in Bosnia; piove insistentemente, cala il buio e cerchiamo al più presto un posto per la notte, lo troviamo vicino a Visegrad, e lo spiazzo di un piccolo motel ci risolve il problema; nel ristorante ceniamo con maialino alla griglia spendendo 14 € a coppia.
15 Agosto; a Visegrad ammiriamo le 10 arcate del ponte Ottomano sulla Drina; proseguendo, lungo la strada, si notano i segni del recente conflitto, sono moltissime le case bombardate e ancora da ristrutturare, ci consola un pò la vista del canyon scavato dal Drina.
A metà mattinata arriviamo a Sarajevo, lasciamo i camper nel parcheggio del mercato ortofrutticolo, tristemente famoso per lo scoppio di una granata che uccise una trentina di persone, siamo in pieno centro e ci concediamo una prima visita della città. Pranziamo con "pida e cevapcici" e, ritornati ai camper, raggiungiamo a fatica il "mal segnalato" campeggio Ouza di Izlida, a 8 Km. dal centro città, vicino all'areoporto.
Pomeriggio dedicato a riassettare i camper e al riposo; la sera grande e simpatica tavolata in compagnia.
16 Agosto; giornata interamente dedicata alla visita di Sarajevo, il centro si raggiunge con l’autobus N°3. La città è invasa dai turisti; molto belle le vecchie vie centrali e il quartiere Turco. Con un bus turistico facciamo un giro panoramico raggiungendo anche i quartieri periferici, molti palazzi portano ancora le ferite delle granate, e tanti parchi sono diventati cimiteri per i caduti nel conflitto degli anni 90.
La giornata si conclude tornando nel tardo pomeriggio ai camper, per una cena in compagnia e passare un’allegra serata con gli altri ospiti del campeggio.
17 Agosto; dopo Sarajevo sostiamo a Jablanica, dove vediamo i resti del ponte ferroviario fatto saltare nel 1943 da Tito.
Costeggiamo il fiume Neretva che scorre tra profonde gole e arriviamo a Mostar che ci accoglie con un gran caldo: 40°. Per 5 € al giorno, lasciamo i camper nel park dietro la chiesa di S. Francesco, con una camminata di 10 minuti, siamo sul vecchio ponte simbolo di Mostar. E' la terza volta che lo vediamo: come era in origine, abbattuto dalle granate e provvisoriamente rifatto in legno e adesso perfettamente ricostruito.
La città è straboccante di turisti, a fatica la giriamo e dopo il pranzo salutiamo gli amici che per impegni vari tornano a casa.
Noi passiamo la notte soli nel tranquillo parcheggio.
18 Agosto; senza indugi partiamo per la costa, vogliamo concederci alcuni giorni al mare; la strada è scorrevole, velocemente arriviamo vicino a Zara, con sosta notturna in autostrada.
19-20 Agosto; cerchiamo un campeggio non troppo affollato e lo troviamo a Bunica, direttamente su un mare pulitissimo, con solo una trentina di piazzole e una ottima cucina casalinga che per due giorni ci delizia con ottimo pesce e crostacei.
21-22 Agosto; Lasciamo questo delizioso campeggio e raggiungiamo una località che spesso ha concluso molti dei nostri viaggi: Moscenicka Draga in Istria di fronte all'isola di Cres. Troviamo posto nel campeggio vicino al paesino e al mare concedendoci gli ultimi bagni e altre mangiate di pesce.
23 Agosto; viaggio di ritorno a Parma, senza fretta, con i ricordi che tornano alla mente, e già si pensa e si sogna il prossimo viaggio.
Andrea Cobianchi & Delsante Adele Parma
IL VIAGGIO IN CIFRE
Litri di gasolio "bruciato" Lt. 556
Benzina generatore Lt. 10
Assicurazione camper in Albania € 27
Assicurazione camper in Kossovo € 30
Tassa ecologica Montenegro € 10
Tassa di soggiorno in Albania per 8 giorni € 32
Spesa totale (autostrade-campeggi-cene-varie) € 1450
In sintesi è un viaggio che non ha presentato alcuna difficoltà per la sicurezza, grazie all'ottima ospitalità della gente; in molti parlano Italiano.
Nessun problema nelle soste sempre libere.
Anche da soli e senza essere accompagnati può essere fattibile; purtroppo sono scarse le indicazioni turistiche.
Buona la viabilità stradale, (completamente rifatta la strada costiera da Durazzo a Saranda); nessun problema anche per mezzi di generose dimensioni e su percorsi secondari. Qualche strada bianca per raggiungere solitarie spiaggette.
Frequenti i negozi e moderni supermercati per gli approvvigionamenti alimentari. Numerosi i distributori di gasolio, benzina, GPL; rifornimento di acqua negli immancabili "lavazh".
Accettati ovunque gli EURO; in Kossovo è la moneta nazionale.
ADELE DELSANTE & COBIANCHI ANDREA
Via Corsini, 25 43126 PARMA