Pubblicato:
09/01/2010 da
Paolo e C.
Periodo:
28/12/2009 - 05/01/2010
(8 giorni)
Non specificato
Capodanno a Praga
Quest'anno abbiamo deciso di rispettare una nostra sorta di piccola tradizione, che in passato ci ha portati a trascorrere i Capodanni in varie capitali europee.
Abbiamo scelto una destinazione che fosse per noi inedita, ad una distanza accettabile, e per noi attraente: Praga.
Partenza il 28/12, non troppo presto: alle ore 12 dalla Milano-laghi entriamo in Svizzera a Chiasso, al valico autostradale di Brogeda.
Nessun tipo di controllo (tutti noi eravamo ovviamente in regola, con vignetta chi è under 35 ql. e con analogo pedaggio già pagato per chi è sopra ai 35 ql.).
L'attraversamento delle Svizzera, considerato una formalità, si rivela in realtà lunghetto e fastidioso a causa dei numerosi lavori in corso. Curioso il fatto che le indicazioni sulla cartellonistica autostradale facciano esclusivamente riferimento a S.Gottardo e S.Bernardino, senza minimamente citare le città. Ora, noi vogliamo puntare su Zurigo e poi entrare in Germania da Shaffausen (per evitare l'Austria, viste le complicazioni che sono riusciti ad inventarsi anche lì per disincentivare i transiti), e ci avrebbe fatto piacere leggere Zurigo, invece dei due santi...
Comunque, via San Gottardo raggiungiamo il confine con la Germania, e da qui la comoda autostrada per il nord ci consente di raggiungere piuttosto rapidamente la zona di Stoccarda.
Per la sosta notturna seguiamo una indicazione resa disponibile da Yuma (noto frequentatore di COL, estimatore della Germania), rivelatasi preziosa: i primi due equipaggi vengono raggiunti nel punto sosta dal terzo, in "rimonta".
Il mattino seguente seguiamo la direttrice Norimberga-Praga, tra dolci colline imbiancate e scarso traffico autostradale.
Al confine facciamo conoscenza con i metodi che ci terranno compagnia per i prossimi giorni: acquistiamo le vignette autostradali in tre sportelli diversi, pagandole 11 euro in un caso, 13 euro in un secondo caso (per una identica vignetta) e 38 nel terzo (per veicolo di peso superiore a 35 ql., come cambio di 750 corone: diciamo circa 7-8 euro di troppo).
Raggiungiamo Praga in serata, e alle 18.30 entriamo nel campeggio Sunny Camp (le tenebre calano velocemente al nord, alle 16.30 circa è già buio).
Ci prepariamo per la prima cena tutti insieme facendo programmi per il giorno dopo, mentre intanto, all'esterno, fitti fiocchi di neve ammantano subito il suolo di qualche centimetro. Visto che non dovremo muovere presto, fa piacere vederla...
La mattina ci svegliamo in un paesaggio imbiancato. Ci procuriamo i biglietti per la metro ubicata a circa 800 m. (preferiamo acquistare i biglietti a singola corsa, che valgono per 75 minuti; efficiente ed onesta la reception del campeggio, li fornisce senza 'strani cambi', al prezzo giusto, dando il resto in euro). Una passeggiata di un quarto d'ora e siamo in stazione. In generale tutta la rete metropolitana è ordinata, pulita e ben organizzata. Tre linee (gialla, verde e rossa) che si incrociano, permettono di raggiungere comodamente qualsiasi punto desiderato.
Una volta scesi in piazza della Repubblica veniamo colpiti dallo splendido edificio del municipio (1905- 1911) - l' Obecni Dom, impreziosito internamente ed esternamente da decorazioni in stile liberty. All'interno si trovano numerose sale che possono essere affittate per convegni, tra queste la più famosa è la monumentasle Sala di Smetana dove si svolgono concerti, festival musicali e altri importanti avvenimenti sociali.
Poco oltre troviamo la torre delle Polveri che segna l'accesso alla città vecchia. Percorriamo le strade centrali fino a raggiungere la brulicante piazza Staromestka Namesti, che in questo periodo è occupata dal mercatino natalizio con banchetti che vendono sia addobbi natalizi che fumanti piatti tipici: prosciutto di praga, dolci attorcigliati al gusto di vaniglia, una specie di pizza fritta, hot dog di ogni tipo, frittelle di crauti, ecc. Nella piazza si possono ammirare il municipio con il famoso orologio del XV sec. dove ad ogni ora si può assistere all'apparizione di 12 apostoli. Sotto all'orologio, il calendario astrologico con i segni zodiacali. La chiesa barocca di San Nicola e la cattedrale della madre di Dio di Tyn con le spledide torri gotiche asimmetriche ed il palazzo kinski in stile Rococò. Di Praga colpiscono i vari stili architettonici dal Romanico allo stile classicista e Impero fino al cubismo.
Essendo l'ora di pranzo ormai passata da un pezzo, puntiamo verso una delle tipiche birrerie dove assaporeremo stinco di maiale innaffiato dalla tipica birra Pilsner Urquell. Ottimo servizio, curioso il conto sul quale trattengono spontaneamente una mancia.
Una volta rifocillati percorriamo la Karlova puntando al Ponte Carlo, che però non ci entusiasma, forse perchè in fase di ristrutturazione. Il ponte, più volte ricostruito a seguito di inondazioni, è lungo 515 metri e largo 9,5. Sono presenti 30 statue collocate su pilastri, raffiguranti santi, tra questi la più famosa è quella di S. Giovanni Nepomuceno. Alle due estremità del ponte vi sono le torri fortilizie che segnano gli accessi alla città vecchia e alla città piccola.
In generale, si segnala nel centro una grande vitalità di offerta musicale: i concerti di musica classica in programma sono davvero molti, spesso gratuiti, proposti in Chiese, auditorium e locali simili, e promossi da volenterosi che volantinano senza sosta per invitare i passanti all'ascolto.
Il secondo giorno lo iniziamo con la visita alle "case ballanti" dedicate ai famosi ballerini Fred e Ginger e al neorinascimentale teatro nazionale: due stili decisamente in netto contrasto.
Successivamente, ci spostiamo con la metro fino alla zona ebraica di Praga, Josefov, con il cimitero e le Sinagoghe (visita a pagamento). Visitiamo la zona circostante ricca di palazzi stupendi.
Puntiamo verso il centro percorrendo la strada che costeggia il fiume, prima del ponte Manestuv most incontriamo il Rudolfinum, un edificio neorinascimentale che in origine era una galleria d'arte - quadri, ma dal 1946 è diventata la sede della filarmonica Ceca. Siccome la passeggiata ha solleticato l'appettito, decidiamo di dirigerci verso la piazza vecchia per gustare il prosciutto di Praga, le salsicce ed i dolcetti.
Ovunque vengono accettati pagamenti in euro (e molto volentieri), ma notiamo che il cambio viene applicato in modo diverso a seconda del posto, e che il resto, reso in moneta locale, spesso non corrisponde oppure viene addirittura trattenuto come mancia. Pur essendo inizialmente tutti concordi sulla scelta del "pranzo volante" fatto in piedi, riteniamo che l'esperienza, sia per il costo dei piatti che per il disagio, non sia più da ripetere.
L'ultima parte della giornata la dedichiamo, oltre all'acquisto di qualche souvenir, alla visita di piazza San Venceslao, centro commerciale ed amminsitrativo della città Nuova. La piazza, che in realtà non è altro che una lunga via, piena di negozi su entrambi i lati, è dominata dall'edificio del museo Nazionale e dalla statua equestre di San Venceslao attorniata da 4 santi. Anche qui troviamo i banchi del mercatino natalizio che, essendo le 17.00, si stavano apprestando a chiudere per i festeggiamenti dell'ormai vicina notte di san Silvestro.
Stanchi e accompagnati da una fitta pioggerellina, decidiamo di rientrare al campeggio per preparare anche noi il cenone di fine anno e festeggiare tutti insieme sul camper più spazioso della comitiva.
Concludiamo l'anno vecchio con il tradizionale brindisi, assistiamo a spettacolari fuochi d'artificio e anche noi, nel nostro piccolo, accendiamo quelche fontana luminosa acquistata per l'occasione.
Il primo giorno dell'anno nuovo lo dedichiamo alla visita del castello reale e della cattedrale più alta d'Europa, contenuta nel complesso del castello. Colpisce.
Per pranzo scegliamo una caratteristica taverna medievale, che ci aveva già intrigati durante una precedente passeggiata. Illuminato solo dalle candele, il locale si caratterizza per gli stretti passaggi che collegano una sala all'altra, per i soffitti ricoperti di teschi (finti) e per i paviment in pietra ricoperti di paglia. Con i piatti tipici, le posate non sono fornite. L'attesa è lunga, più del previsto, quando usciamo è già buio. Ripercorriaoo strade già battute i giorni precedenti, e il famoso ponte Carlo dal quale assistiamo ai fuochi d'artificio sul fiume.
Utlimi acquisti e poi via verso la metro di piazza della Repubblica dove scattiamo le ultime foto in notturna agli splendidi edifici illuminati.
Il giorno 2 gennaio lasciamo Praga un po' a malincuore, anche se con una sosta in un ipermercato che non ci esalta per la qualità delle merci, e rientriamo in Germania, dirigendoci verso Rothenburg ob der Tauber, famosa cittadina fortificata della Romantische Strasse. Due equipaggi su tre non la conoscevano, quindi una visita era doverosa. Le aree di sosta per camper sono localizzate in due parcheggi, ben segnalate: noi andiamo al P2, dove verifichiamo l'alto livello di accoglienza riservatoci: parcheggi specifici, a 5 minuti dalle mura del centro, segnalazioni, gruppo servizi ampio, illuminato, pulito e riscaldato; punto carico e scarico funzionale; numerose torrette per l'erogazione di energia elettrica. Fa veramente piacere pagare la somma richiesta (10 euro per 24 ore), a fronte di tale trattamento.
Nel paese, autentica perla medioevale, l'atmosfera è magica, da "vero ambiente natalizio", con luci, neve, silenzio e freddo. Peccato che, essendo domenica, tutti i negozi siano chiusi (escluse le panetterie), con la sola eccezione del mitico negozio di addobbi natalizi Wohlfahrt che era parzialmente aperto. Visita obbligata (interessante il piccolo museo), con ticket d'ingresso di quattro euro a cranio.
La sera, dramma: una Truma Combi si rifiuta di svolgere il suo lavoro, senza più dare segni di vita, proprio mentre la temperatura scende verso i -8°.
Gli uomini si prodigano (anche con telefonate in Italia a disponibili amici esperti in assistenza, che ringraziamo davvero molto per la cortesia dimostrata), invano, e - vista la giornata festiva nella quale cercare assistenza in loco è impensabile - si decide di "resistere": l'acqua del boiler erà già stata scaricata dal meccanismo di protezione automatico, e l'equipaggio passa la notte con il motore del camper acceso a tratti, come unico riscaldamento. Il problema si è rivelato inferiore a quanto temuto, in quanto non vi erano altri veicoli (quindi non disturbavamo terzi), e il calore prodotto dal Ducato è stato ampiamente sufficiente non solo a 'resistere', ma addirittura esuberante, tanto da richiedere lo spegnimento più volte nel corso della notte.
Il mattino successivo, forse anche grazie alla luce del giorno, viene individuata la causa del problema in un filo staccato (marrone, difficile da vedere di notte, e non in vista): ripristinato il contatto, la Truma riprende a funzionare come se nulla fosse stato, e gli umori tornano in alto. Grande Giorgio!, che con la sua tenacia ed esperienza ha saputo arrivare al contatto giusto.
Ci spostiamo così verso Dinkesbul, altra cittadina tipica della Romantischestrasse, e poi a Nordlingen, celebre per essere posizionata in un presunto cratere generato da un grande meteorite.
In entrambi i casi la passeggiata è piacevole, in panorami nordici molto ovattati, con luminarie e addobbi molto curati.
Per la notte, sostiamo in una quietissima area per camper individuata lungo il nostro percorso dalla guida CamperStop Europe (che si è dimostrata affidabile): Ollingen.
Ultimo giorno di rientro attraverso Shaffausen e il San Gottardo, godendo di spettacolari panorami su paesaggi illuminati nella zona dei laghi a ridosso del confine italiano.
Una delle conclusioni che possiamo trarre da questo viaggio è la curiosa antitesi tra zone e municipalità che si prodigano nell'attrarre i turisti, ed in particolare quelli che viaggiano in camper, e aree che chiaramente li snobbano o, peggio, dimostrano una chiara ed evidente avversione per i turisti e si sforzano di dimostrarlo con i fatti.
Tra i primi, meritano senz'altro un posto d'onore i tantissimi comuni della Baviera e del Baden-Wuttenberg che con addobbi e iniziative locali sanno costruire un'atmosfera davvero invitante, in particolar modo nel periodo Natalizio (ma l'abbiamo già verificato anche in altre stagioni...). Molte sono, inoltre, le aree attrezzate per camper. E va sottolinato che sono segnalate, spesso gratuite o con costi per la sosta del tutto accettabili (tra 5 e 10 euro per 24 ore), molte volte dotate di servizi igienici (impeccabili, puliti, con carta igienica e sapone), ed attrezzate anche con colonnine per l'erogazione energia elettrica (al costo di 50 cent. per 1 KW), Tutto questo rende la zona particolarmente attraente per i camperisti.
Nel programmare questo viaggio ci siamo avvalsi delle info reperite su CamperOnLine.it (uno speciale grazie a Yuma per varie citazioni di coordinate GPS rivelatesi perfette e a Maurito54 per il suo diario del Capodanno a Praga 2009). Il campeggio di Praga - Sunny Camp - è stato prenotato via e-mail, ed è risultato ottimo, come posizione, come servizi, come reception, come collegamento con il centro.
Buon anno a tutti, con l'augurio che con la salute ci porti anche qualche buona occasione di usare i nostri camper!