Estate in Austria e Slovenia in camper
Come sempre io mi occupo della programmazione del viaggio, mio marito invece mi chiede dove andremo solo dopo essere partiti. Nella scelta delle mete e delle soste mi avvalgo spesso dei consigli letti nei diari di bordo, per questo per la mia prima volta decido di raccontare il nostro viaggio.
Non è tra quelli più ambiziosi, fin qui programmati e svolti, ma è il primo dopo due anni di vacanze abbastanza stanziali in zone di mare italiane causa Covid.
Devo essere sincera, quando leggo i diari degli altri, provo un po' di invidia, perché leggo di famiglie, spesso anche con bambini piccoli, che in una sola mattinata riescono ad alzarsi, fare colazione, prepararsi, raggiungere la meta, visitare castelli, mostre, musei, ripartire per altra località, arrivare, sostare, bagno in piscina ... e siamo solo all'ora di pranzo! Noi abbiamo sempre avuto altri tempi. Io ho sempre spronato marito e figli a sbrigarsi per rispettare i tempi che avevo programmato, ma non ce l'ho mai fatta. Quindi, adesso, per non litigare, programmo viaggi con tempi molto distesi, una tappa ogni due o tre giorni, e pertanto il viaggio che racconterò sarà su questo stile.
Partenza dopo cena da Arezzo direzione Nord, per la strada fino a Firenze ci imbattiamo in un temporale estivo, di quelli che fanno paura: macchine ferme in fila nella corsia di emergenza, strada con improvvisi fiumi d'acqua. Si pernotta in area di sosta passato Rovigo.
Al mattino avvicinandosi a Udine mio marito vorrebbe visitarla sostenendo che il bello del camper è questo... NO, io non l'avevo programmato, si procede!
Alle 14:30 usciamo dall'autostrada a Tarvisio e ci sistemiamo nell'area di sosta camper vicino ai laghi di Fusine.
L'area, lambita dalla frequentatissima ciclovia Alpe-Adria ed è distante 2 chilometri dai laghi (raggiungibili anche con una bellissima passeggiata tra prati e boschi), oltre ad una bella vista sui monti, ha ampie piazzole delimitate con la possibilità di aprire il tendalino e mangiare fuori, c'è una pavimentazione forata che garantisce pulizia... Si sta bene perché la temperatura è gradevole (siamo a circa 1000 m s.l.m.) e non ci sono insetti molesti. La tariffa è di 19 euro, stesso prezzo sia se sei tra i pochi fortunati che hanno la corrente (anche se spesso salta), sia se non ce l'hai. Naturalmente viene data a chi si trattiene tanti giorni, ma non è piacevole pagare lo stesso prezzo facendo attenzione a non accendere troppe luci e sentire il vicino che ha acceso anche il condizionatore!

Dopo due giorni di sosta andiamo nel distributore a pochi centinaia di metri e facciamo il pieno perché è in suolo sloveno, quindi il gasolio costa qualche decimo di euro in meno.
Riprendiamo l'autostrada ed entriamo in Austria, compriamo la vignetta da 11 euro per 9 giorni di autostrade. Ci sembra un sogno rispetto a quanto si paga in Italia!
La prossima sosta sarebbe in Carinzia, ma è mal tempo. E' senz'altro passato un violento temporale perché molti alberi ai lati dell'autostrada hanno rami rotti, sul fondo stradale ci sono detriti e vediamo dei macchinari che spazzano l'asfalto, decidiamo di saltare la sosta programmata a Klagenfurt, sul lago Worthersee, dove avrei voluto visitare una specie di Italia in miniatura però con i monumenti del mondo.
Proseguiamo per Vienna, che raggiungiamo in mattinata.
Dopo aver fatto la spesa al negozio alimentare Billa entriamo nell'area di sosta camper Reisemobil Stellplatz, dove avrebbero gradito la prenotazione, ma troviamo posto (costo: 25 euro).
L'area è una piacevole scoperta: piazzole separate da siepe di lavanda con possibilità di aprire la tenda e mettere fuori tavolo e sedie, bagni con docce pulitissimi, con sapone mani e carta igienica, che in Italia non abbiamo trovato neanche nei migliori campeggi.
Ciliegina sulla torta la comodità, dista solo 200 metri dalla fermata della metropolitana per cui si può andare in centro anche due volte al giorno. Passiamo due giorni tranquilli, tra residenze imperiali, castelli, musei, passeggiate nelle vie dello shopping... ognuno potrà visitare ciò che vuole ma Schönbrunn...
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Prendiamo la via del ritorno ma facendo tappe diverse, non vogliamo fare lo stesso percorso dell'andata.
Prima scendiamo verso Linz, poi proseguiamo verso Lubiana, la capitale della Slovenia.
Mi ero appuntata un paio di soluzioni per la sosta, ma la prima ci è sembrato un parcheggio poco sicuro, il secondo non viene trovato da google maps, quindi non avendo grosse aspettative decidiamo di parcheggiare e fare una visita veloce alla città. Man mano che ci addentriamo verso il centro le aspettative diminuiscono ancora di più, sembra il nostro paesello deserto. Poi, all'improvviso si arriva in un centro pedonale grandissimo, con begli edifici e una miriadi di ristoranti, gelaterie, pub, con i tavolini fuori, già tutti occupati da clienti dalle 18:00.
Chi l'avrebbe mai detto venendo dalla periferia?! A questo punto verrebbe voglia di trattenersi di più, ma il non aver trovato una sistemazione sicura per la notte ci fa desistere. Ceniamo e partiamo per la tappa successiva.

La mattina dopo arriviamo al parcheggio delle Grotte di Postumia, per i camper, come al solito, le tariffe sono salate, ma almeno è un ambiente pulito, con ombra (se servisse) e con tutti i servizi (12 euro solo sosta diurna, 20 euro per 24h, 25 euro se si utilizza il C.S.).
La visita alle grotte costa €28,90 a persona, è programmata ogni mezzora. C'è un afflusso incredibile, quindi conviene arrivare presto. La visita inizia e finisce con un percorso fatto a bordo di un trenino. Le varie camere, le stalattiti e le stalagmiti sono imponenti, è presente un animale caratteristico, il proto, a cui si ispirano tanti gadget. Le grotte hanno sempre un certo fascino. Invece, mi è piaciuto poco lo stand di souvenir all'interno delle grotte dove la guida ci ha fatto sostare per 15 minuti abbondanti per invogliare gli acquisti, prima di riprendere il trenino. Ma perché? Fuori ci sono tantissimi stand, per tutti i gusti!

Ripartiamo per tornare in Italia prevedendo una sosta al mare. Considerando la lunghezza delle tappe ho preventivato una sosta a Caorle. Non la conosciamo ma quest'estate un paio di volte mi sono imbattuta on-line in qualcuno che ne parlava, quindi ho pensato "Vada per Caorle".
Non immaginavo che intorno al 23/24 agosto avessimo problemi a trovare posto senza prenotazione, invece, i primi tre camping che mi ero appuntata risultano al completo. Troviamo posto al Green Camping Altanea, che risulta un'ottima sistemazione; c'è tutto quello che per noi conta in un campeggio marino: ombra, vicinanza al mare, assenza di insetti molesti, piscina.
Passiamo tre giorni di relax assoluto prima di rientrare soddisfatti a casa.
Il rammarico principale che mi assale è che per la prima volta la mia primogenita ventunenne non ha voluto venire con noi... Peccato, si è persa una bella esperienza!