Pubblicato:
25/08/2015 da
Stilla
Periodo:
10/08/2015 - 21/08/2015
(11 giorni)
Non specificato
1° Giorno: 10 Agosto 2015
Dopo la nostra prima esperienza in camper, con le (dis) avventure dell’anno scorso in Toscana, stavolta, non so perché, ma parto stranamente più serena, probabilmente perché sento dentro di me che sicuramente per questo secondo nuovo viaggio in camper non ci potrà capitare di peggio! L’anno scorso le abbiamo passate proprio di tutti i colori per il primo “collaudo” da neo-camperisti! Stavolta sono preparata a tutto! E poi prima di partire sono stati fatti gli opportuni controlli al funzionamento di servizi e motore. Partiamo divertiti e come sempre spensierati (pure troppo!), ripensando all’esperienza da reality “Survivor” dello scorso anno. Motore, Ciack, Azione! Si gira il Reality Camper parte seconda. Si parte da Pago (Av). Avevo dimenticato quanto fosse comodo e soprattutto più divertente viaggiare così in “alto” rispetto alla seduta dell’auto! Da quassù la visuale è perfetta, quanti particolari che non si vedono dall’auto! In autostrada spio i camionisti nelle loro cabine, a bordo di quegli imponenti tir… Quanti sono… dalle loro comode e altissime postazioni: chi fa uno spuntino veloce, chi è alla radiolina, chi ci saluta. Che strano pensare che quella è la loro casa, per intere settimane… Bene, inizia la prima prova di questa puntata di Survivor: come ogni primo giorno di viaggio, sostiamo presso un’ officina meccanica!!! Per il giorno inaugurale, Peppe ha notato dal volante del camper un problema alla convergenza che non può non risolvere! Dobbiamo trovare un’officina! Ma per fortuna siamo arrivati ad Orvieto, e nonostante quell’oretta passata tra la puzza di grasso, il meraviglioso paesaggio in cui siamo immersi, mi rasserena e mi autoconvinco che “tutto sta andando bene”. Breve visita ad Orvieto, salita in funicolare e ritorno al camper in bus. Ceniamo e poi facciamo altri 50 km da Orvieto per fermarci per la notte all'area di servizio di Montepulciano.
2° Giorno: 11 Agosto
Ci risiamo, il buongiorno si vede dal mattino: per il secondo giorno di viaggio, il fato ci ha “riservato” un’altra sorpresina: problemi alla doccia! Su questo non possiamo proprio transigere e si deve riparare per forza! Altro che “opportuni controlli effettuati prima della partenza”! La doccia nessuno l’ha controllata? Credo proprio che il fato non abbia colpe… Devo ammettere che come camperisti non siamo il massimo! Probabilmente la cosa che ci accomuna a loro è soltanto la spensieratezza! Da Montepulciano a Bettolle cerchiamo il ricambio del miscelatore della doccia! Nulla di fatto! Proseguiamo per Sasso Marconi, poi Leroy Merlin di Casalecchio di Reno! Ancora nulla! Finalmente troviamo una bottega del camperista a Bologna! Poca cortesia ed il bottegaio si fa pagare benissimo! Peppe, imperterrito, con un caldo che credo abbia sfiorato i 45 gradi, monta il miscelatore! Finalmente proviamo la doccia! Ancora nulla! Dell'acqua nemmeno un goccio! Gocciola solo il sudore di Peppe nel box!
A questo punto si rende conto che il problema è anche un altro, la doccetta. Ritorniamo da Leroy e finalmente sostituiamo anche quella.
Ceniamo in corsa durante il viaggio! Crostini e crudo. Siamo stanchi, e niente cucina per stasera. Non ne possiamo più. Arriviamo soltanto fino a Mantova, gli inconvenienti sono stati troppi oggi. Il Trentino è ancora lontano. Bellissima doccia e buonanotte a tous le monde!
3° Giorno: 12 Agosto
Finalmente in Trentino! Visitiamo la città di Trento circondata dalle meravigliose vette alpine! (Lasciamo il camper al parcheggio di Piazzale San Severino, proprio accanto alla strada che porta al Duomo). Famosa per il Concilio di Trento, qui si è scritta una parte importante della storia della chiesa. Centro storico favoloso, le case Canzuffi decorate con affreschi sono pittoresche! Queste, rappresentano l’aspetto laico e civile di piazza del duomo. Dopo la visita all’enorme Castello del Buonconsiglio, non vedo l’ora di andare al Lago di Molveno (a circa 50 minuti da Trento).
Parcheggio alla cabinovia Padel e su per l’altopiano con 8 euro a persona, solo andata perché avevo previsto di scendere per il bosco. Il sentiero è fiabesco, qui a 1.540 metri si ammira il lago di Molveno, il Gruppo di Brenta, Andalo, la Paganella e la vallata. Rimaniamo soli, ogni escursionista, una volta arrivati in cima, prende la strada del proprio sentiero. Quel silenzio del bosco, intervallato a qualche rumore qua e là, mi fa ripensare al cartello sugli orsi che avevo letto salendo per Molveno! Ad ogni minimo fruscio immagino sia uno di loro! Ma siamo istruiti sulle norme di comportamento in caso di avvicinamento di orsi, e poi in quest’area non ce ne sono. Mi rendo conto che l'unico orso nelle vicinanze è Peppe che è dietro di me. Arrivati in paese, ci stendiamo sull’enorme prato lungo il lago dove la serata è allietata da musica e partite di beach volley. Rimaniamo a dormire al parcheggio, visto che avevamo il ticket forfait di un automobilista che ce lo aveva regalato al nostro arrivo!
4° Giorno: 13 Agosto
Oggi destinazione lago di Tovel. Non prima di aver attraversato il paradiso delle mele: la Val di Non! Davanti a noi una distesa di meleti si perde a vista d’occhio! Una vera perla, lontano dal centro abitato e meno turistico di Molveno, Tovel è nel Parco Naturale Adamello-Brenta, situato sul territorio del comune di Tuenno (ancora Provincia di Trento), ad un'altezza di 1.178 metri. È stato anche chiamato lago degli orsi perché sono presenti alcuni orsi bruni nella valle, e lago rosso per il fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, che avveniva fino agli anni 60’ per azione di un'alga. Qui dalle 10:30 parcheggio a pagamento per camper a 12 euro.
Rispetto a Molveno, sembra davvero di ritrovarci in un bosco incantato, anni luce indietro nel tempo, perché molto lontano dalla “civiltà”. Qui impariamo ad ascoltare i suoni della natura…
Ritorno al camper per un pranzo veloce e scopriamo di aver parcheggiato sotto ad un albero a noi familiare... Abbiamo fatto circa 1.000 km da casa nostra per ritrovarci a sostare tra le Dolomiti sotto ad un albero di nocciole! Un nocciolo selvatico.
Seguiamo il mio programma di viaggio e andiamo su a Nord arrivando a Bolzano in un paio di ore. Ce l'aspettavamo meno caotica, ma è a tutti gli effetti una grande città con una grande area industriale. Gli edifici del centro storico sono sfiziosi, con le caratteristiche torri che qui, quasi in centro Europa, sanno già molto di gotico.
In Alto-Adige la segnaletica stradale (e tante altre cose), è in doppia lingua: c’è il bilinguismo per la tutela della minoranza tedesca, infatti prima del 1919, anno di smembramento dell’impero Austro-Ungarico, l’Alto-Adige era territorio austriaco. Peccato che oggi sembra che la minoranza da tutelare non sia l’identità tedesca, ma quella italiana! Gli italiani sono in maggioranza soltanto a Bolzano e in qualche altro paese, in tutto il resto del territorio predomina la comunità tedesca con la sua forte e radicata identità, tradizioni, usanze e lingua. Ci sembra proprio grottesco. Passiamo la notte all’ area di sosta di via Salentino proprio accanto alla pista ciclabile.
5° Giorno: 14 Agosto
Da Bolzano a Merano, parcheggiamo proprio all’ingresso dei Giardini di Castel Trauttmansdorff (parcheggio a pagamento), da cui imbocchiamo il “Sentiero di Sissi” (all’incontrario, ma il sentiero è percorribile in entrambe le direzioni), un suggestivo itinerario che conduce fra i luoghi meranesi dell’imperatrice Elisabetta d’Austria che è stata qui per le cure termali. Attraversiamo il fiume dal ponte romano proprio a due passi dal centro storico, un centro molto carino, ma è meglio tutto quello che c'è intorno! Meleti, viti, e gli imponenti monti.
Partenza per Vipiteno...
Quel pazzo di Peppe imbocca la strada statale che percorre ben due passi! Paesaggio incantevole: abeti e conifere, distese di verde e meravigliose casette qua e là: attraversiamo il passo di S. Leonardo (688 metri) e poi arriviamo a ben 2.094 metri oltrepassando il Monte Giovo! Pioveva, le auto che passavano erano sempre più rare, noi gli unici camperisti, ormai il paesaggio incantato sotto di noi non si vedeva più, quello che c’era sotto ormai erano solo le nuvole e le vette dei monti tutti intorno! Intanto scatto una foto al camperista più pazzo del mondo, che smorza la tensione con risate e battute. Bellissima la foto di Peppe che guida vicino ad una nuvola di pioggia! Ma poi sulla cima finalmente troviamo un camper ed un raduno di motociclisti! In shorts e canotta scendiamo fuori dal camper a 7-8 gradi probabilmente, e, orgogliosi del nostro traguardo, ci scattiamo una foto sotto la freddissima pioggerellina ma soprattutto sotto al cartello che indica i 2.094 metri s.l.m.! Solo con Peppe si possono vivere queste emozioni! È davvero speciale!
Arriviamo in serata a Vipiteno, parcheggiamo nell'area di sosta gratuita della cabinovia riservata ai camper e cerchiamo subito una yogurteria dove assaggiare uno degli yogurt più celebri in Italia. A malincuore scopriamo che qui non ci sono yogurterie e che lo yogurt che vendono è solo quello che troviamo nei supermercati in tutta Italia. Delusi, prendiamo parte ad una piccola festa nella piazzetta centrale, la Sommerfest, festa estiva, dove servono pietanze e bevande tipiche, il tutto accompagnato dalla banda locale! Molto bravi! Tutti vestiti in costumi tipici sudtirolesi (attenzione a non parlare di Alto-Adige, questo posto si chiama Sud-Tirol!), e altrettante pietanze del posto: strauben (frittelle a forma di chiocciola molto amata qui), salsiccia bavarese, strudel di mele. Qui c'è pochissimo di italiano, questa parte dell'Alto Adige sembra proprio un pezzettino di Austria, ovunque sentiamo parlare tedesco (a parte qualche turista), i locali stentano a parlare l'italiano, soprattutto i giovani, che sembrano vedere in noi degli alieni!
Stanotte si dorme con le coperte! Siamo a 1.000 metri e la temperatura alle 21:00 misura circa 16 gradi.
6° Giorno: 15 Agosto
Dopo una notte di pioggia, questa mattina ci concediamo un po'di riposo in più, poi cabinovia del Monte Cavallo, 14 euro andata e ritorno. Non vedo l'ora di visitare una delle cosiddette “malghe” per assaggiare le prelibatezze dei produttori locali di speck e formaggi. Dai 1.000 metri di Vipiteno arriviamo ai 2.176 del monte e qui la temperatura è un tantino bassa: 13 gradi… Scegliamo di andare alla malga Furl (tutto ben segnalato su cartina), attraversando una nuvola! Siamo davvero in alto ed è umido e freddo, sta per piovere. Entriamo nella casetta, e ci rendiamo conto che non è quello che ci aspettiamo: pensavamo di ritrovarci in una specie di agriturismo, di vedere gli allevamenti e magari chissà, provare a mungere una mucca! Fortunatamente, ritornando fuori, incontriamo una signora molto sprint che ci dà le indicazioni per raggiungere la vera malga! Proprio quella che stiamo cercando! Purtroppo di vere malghe ne sono rimaste poche quassù, ormai la maggior parte di queste sono solo dei rifugi di montagna. Seguiamo le sue indicazioni e ci incamminiamo. Dimenticavo… la signora non ci consiglia il sentiero perché il tempo è brutto e ha già piovuto parecchio, la strada potrebbe essere dissestata. Figurati se ci impressionano i temporali di montagna! Da incoscienti che siamo, ci dirigiamo alla Malga Walter Kaser. Dopo aver mangiato un ottimo speck ed un mix di formaggi freschi e stagionati, imbocchiamo il sentiero del ritorno ma rimaniamo in balia di una tempesta fortissima. Dopo aver cercato un po’di riparo, ripartiamo velocissimi sotto la pioggia scrosciante muniti delle nostre giacche impermeabili, ed dopo un bel po’ finalmente avvistiamo da lontano la stazione della funivia… Che sollievo! Questa notte dormiamo a Brunico, all'area di sosta accanto al ruscello nell'area sportiva.
7° Giorno: 16 Agosto
Partenza per S.Candido, ma sulla statale decidiamo di svoltare per il Lago di Braies (il lago del telefilm “A un passo dal cielo”), purtroppo dopo qualche chilometro in salita il camper muore… Si spegne e non si riaccende più... Ci risiamo! Il nostro reality camper “non si smentisce”, e anche per il secondo atto, il camper ci lascia a piedi... Stavolta siamo a 1.000 chilometri di distanza da casa, e dopo aver lasciato il camper in carrozzeria, andiamo in albergo, tutto pagato dall'assicurazione (chissà se per il prossimo anno la Vittoria Assicurazioni ci rinnoverà la polizza). Ridiamo tantissimo, non ci sembra vero! Anzi, se ieri tra i boschi sotto la forte pioggia ci sembrava di essere i protagonisti di “Indiana Jones”, oggi sembra di essere in “Deja vu - Corsa contro il tempo”!
Evviva si va in albergo! Faccio uso del bagno per un'ora, shampoo lunghissimo e un po’ di bucato! Ci troviamo tra tutti questi italo-tedescofoni o chissà cosa, non si capisce! Mah! Infine sauna, bagno turco e doccia emozionale! Ce lo meritiamo.
A Gasthof Jochele a Falzen, ad una quarantina di chilometri da San Candido c'è il nostro albergo e l'officina dov'è parcheggiato il nostro camper. Ci troviamo sulla Strada del Sole della Val Pusteria, un tipico paese di montagna a 1.000 metri.
Tutto sommato pensare alla nostra “casetta” parcheggiata in officina mi fa una gran tristezza e quasi quasi mi sento in colpa per essere stata tanto entusiasta di passare questa notte in albergo. Il fatto è che credo che il mio limite di tolleranza-camper non vada oltre i sei giorni!
8° Giorno: 17 Agosto
Buon Compleanno Peppe! Come regalo per questo giorno importante Peppe si concede il pagamento della fattura dell’officina di Falzen, che è davvero sostanziosa! Ma l’evento e la fattura salata non ci distolgono dal viaggio, siamo in vacanza ed il nostro spirito ed il buon umore che ci contraddistinguono ci fanno trascorrere delle splendide ore al Lago di Braies. A 1.496 metri, attira per il colore blu intenso delle sue acque limpide e per lo scenario naturale in cui è immerso, è infatti circondato su tre lati da cime dolomitiche. Arriviamo in serata a San Candido, a sud delle Dolomiti di Sesto e delle tre Cime di Lavaredo in Alta Pusteria. Per festeggiare il compleanno, andiamo direttamente a cena da Gastaus Zum Claus, segnalato in rete per i deliziosi piatti tipici: i famosi canaderli allo speck, lo stinco di maiale, i crauti, l’entrecorte alla tirolese e tanto altro.
Area di sosta in via Weber, a pagamento per massimo 6 ore ad 80 centesimi all’ora e gratuita dalle 18:00 alle 8:00.
9° Giorno: 18 Agosto
Fantastica la Ciclabile San Candido-Lienz! 44 Chilometri quasi tutti in discesa e con qualche piccola salita! Il tempo è bello ed io e Peppe siamo entusiasti di percorrere una delle ciclabili più belle d’Europa! Immersa nel bosco, è a dir poco straordinaria per chi ama la bicicletta. In circa 40 minuti siamo in Austria. Da qui arriviamo al centro di produzione Loacker! Impossibile non fermarsi per due ghiottoni di cioccolato come noi!!! In 2 ore siamo a Lienz dove mangiamo la migliore cotoletta del mondo. La Wiener Schnitzel, la cotoletta viennese gigante e insalata di patate, uno dei piatti tradizionali, una sottile fetta di vitello impanata e fritta nello strutto (finalmente mangio anche io con gusto un piatto tipico!). Nel pomeriggio imbarchiamo la bici sul treno adibito proprio al trasporto bici da Lienz alle 15:15 per S.Candido (questa tipologia di treno partirà anche alle 16:15, 17:15, 18:15).
Ritorniamo al camper e prima di ripartire verso sud, ci dirigiamo in Austria per fare il pieno di gasolio perché qui costa solo un euro e 12 centesimi! Il cartellone del distributore merita una foto-ricordo.
Comincio davvero a non tollerarlo più il camper, nonostante Peppe sia sempre così attento e pieno di premure per fare in modo che la nostra casetta “volante” sia il più confortevole possibile per me. Lo apprezzo tantissimo, è un tesoro, ma non credo di essere tagliata per fare viaggi troppo lunghi da camperista, anche se a volte è così emozionante! Ripartiamo per Cortina d'Ampezzo. Dormiamo in un'area di sosta all'inizio della città dove vediamo i camper, nell'area degli sport. Fa freddissimo.
10° Giorno: 19 Agosto
Da Cortina, ritorniamo qualche chilometro indietro perché pensiamo di esserci persi uno dei posti più significativi dell'Alto Adige: le Tre Cime di Lavaredo a Dobbiaco. Arriviamo al Lago di Antorno in direzione monte Piana e museo della guerra, e ci dicono che è possibile salire su alle cime pagando un pedaggio di 20 euro. Peccato che in questo giorno di mal tempo si vedano soltanto nuvole. Ci fermiamo quindi soltanto a Misurina, giriamo attorno al lago e proseguiamo in camper per Cortina per la SR delle Dolomiti n°48 (dislivello del 12%), passando per la seggiovia del Monte Cristallo. Giù da qui ritorniamo a Cortina e poi da Cortina prendiamo direzione Bolzano perché vogliamo fare la nostra ultima tappa a Canazei, il gioiellino della Val di Fassa, molto elegante e assai turistica. Attraversiamo il Passo di Falzarego (provincia di Belluno), e ci fermiamo nel rifugio sulla straordinaria e freddissima cima a 2.109 metri! Riprendiamo il viaggio per Canazei attraversando stavolta il Passo Pordoi e... udite udite: arriviamo alla cima più alta in assoluto del nostro viaggio (e della nostra vita sulla Terra): 2.240 metri! E bravo il nostro camper! Ma soprattutto bravo il mio Peppe, che guida su quei monti che quasi toccano il cielo con una disinvoltura e un’audacia incredibili! Ma lui è così! Nulla lo spaventa… Comincio a pensare che dovrei essere io a spaventarmi di lui!
Il nostro tour in questa regione si conclude con l'ultima notte a Trento... Ma il viaggio, anzi, le (dis) avventure non finiscono qua…
11° Giorno: 20 Agosto
Scendiamo lungo lo stivale per la Statale E-45, fermandoci a Ravenna, dove notiamo per caso un’osteria (“Usteria dei 2 Cantoni”) che prepara piatti di terra profumatissimi e a dir poco invitanti. Lo chef merita proprio i nostri complimenti di buongustai. Per questa sera ci fermiamo a Perugia.
12° Giorno: 21 Agosto
Fino a Rieti per la statale e da qua fino a Cassino attraversando delle strade totalmente immerse nel verde, notiamo dei paesini dai nomi sconosciuti, tranquille e senza un’anima in giro! L’idea di rimanere un po’ qua ci piace e ci fermiamo all’ombra di un albero. Proseguiamo verso Cassino… A questo punto siamo quasi in Campania, ad un’ora e mezza da casa, ormai siamo arrivati e facendo un resoconto del reality 2015 ridiamo tantissimo! Ormai non può succederci più nulla, sono tranquilla, per questa estate il camper, pur se con qualche inconveniente, ha fatto proprio un buon lavoro! Ed ecco che mentre ce la ridiamo, all’improvviso sentiamo puzza di bruciato… ci fermiamo subito e, una volta parcheggiati in un’ area di sosta della statale, vediamo uscire dal cofano una nube di fumo!!! Purtroppo non era solo fumo! Nel cofano c’era proprio del fuoco! Estintore alla mano ed il fuoco si spegne! Aveva preso fuoco il cavo della batteria del motore collegato ai servizi! Non poteva capitarci evento più spaventoso di questo; in quei secondi in cui abbiamo visto il fuoco, entrambi abbiamo pensato al peggio, sono stati attimi terribili. Terza telefonata al carro attrezzi in un anno! Ma dopo qualche minuto, il temerario Peppe, un fisico mancato, risolve la situazione escludendo il cavo bruciato e accendendo il motore! In un’ora e mezza siamo a casa! Fortunatamente possiamo riderci su ! E pensare che ero partita preparata perché convinta che il peggio fosse stato superato l’anno scorso! A quanto pare, il fato si diverte a giocare con noi avventurieri, oppure siamo noi avventurieri a giocare con lui…? Non so. Voi cosa dite?
(per il primo viaggio vedere “Il nostro reality camper!” - Un'esperienza "speciale" in camper tra la Val d'Orcia e il Chianti, in uno spazio sconfinato e una natura isolata che sembra di attraversare un paesaggio senza tempo...)