Pubblicato:
25/07/2015 da
rlui
Periodo:
01/07/2015 - 19/07/2015
(18 giorni)
Non specificato
Luigi: conducente, 62 anni
Cristina: 48 anni
Lillà: meticcia di 8 mesi
Premetto che abbiamo scelto anche quest'anno la Sardegna, nonostante alcuni problemi familiari e la novità del cane che per la prima volta abbiamo portato con noi in vacanza. Il biglietto l'abbiamo quindi acquistato solo a Maggio: Moby, con assicurazione, andata e ritorno 300 euro tondi, con camper Miller di 6,70 m.
Appena sbarcati, seguendo i consigli degli amici del COL che viaggiano con i pelosi, ci dirigiamo a ovest. Fa parecchio caldo, facciamo una sosta a Ghilarza dove pare ci sia acceso un phon, Lillà dopo una fiutata e i bisognini si precipita in camper per rinfrescarsi. Come prima sosta scegliamo il camping Bella Sardinia a Is Arenas, anche perchè accettano ancora i camping cheque. La pineta ci consola con un pizzico di frescura, la spiaggia è lunga 5 km e ci permette di portare senza problemi il cane. Optiamo per passeggiate mattutine, fino a Torre del Pozzo dove troviamo una caletta esclusiva per noi, deserta fino alle 10.30. Per la prima volta vediamo Lillà buttarsi in acqua, anche perchè seguirebbe il "suo capo branco" ovunque. Nel camping, davvero grande, c'è animazione, un market abbastanza fornito e una piscina che sfruttiamo un paio di volte nel primo pomeriggio. Altra sorpresa degna di nota i tramonti che sono spettacolari.
Decidiamo quindi di scendere nel Sinis, precisamente a San Giovanni: troviamo P dietro la chiesa omonima, lo sterrato è al sole ma ventilato.
La spiaggia è davvero bella, con colori particolari, un po' affollata per il weekend;con lillà rimaniamo indietro e le concediamo un veloce bagno. In realtà divieti non ne abbiamo visti, ma una signora ci ha subito rimproverato....In compenso facciamo conoscenza di due camperisti sardi con cui passiamo la serata: giriamo quello che ci sembra un paese fantasma e andiamo a vedere le varie calette che si aprono lungo il litorale. Essendo fine settimana decidiamo di sfruttare il tempo per viaggiare e scendiamo ancora a sud: destinazione Sant'Antioco.
Prima però non possiamo perderci una visita al Pan di Zucchero e ci dirigiamo quindi verso il litorale iglesiente. A dir la verità non ci aspettavamo di dover salire fino a Nebida e con strada piuttosto tortuosa, ma il panorama ci ripaga appieno: colori splendidi che ci ricordano il sud-est verso Villasimius, la laveria, lo stesso Pan di Zucchero. Scattiamo foto da una zona panoramica di Nebida.
Giungiamo dopo un'oretta a Sant'Antioco: facciamo un giro ma veloce - dato il caldo - in paese e lasciamo libera Lillà nell'area cani che scorgiamo all'ingresso (senz'acqua!). Mio marito preferisce entrare in campeggio e scegliamo il Tonnara perchè è una zona ancora a noi sconosciuta.
Ci appare ben curato, con piazzole delimitate e ombreggiate da arelle, anche qui per la spiaggia, per lo più di scogli ma piatti, scegliamo le prime ore del mattino o la sera. Belle le passeggiate lungo la scogliera che porta ad un villaggio sopraelevato. Il posto è tranquillo, il camping non troppo pieno. Vi trascorriamo 3 giorni, quindi ripartiamo,ci fermiamo a vedere Cala Lunga con in mente Porto Pino dove sappiamo esserci spiaggia adibita ai cani.
Giunti alla località, ci stupisce la ressa, proviamo a cercare posto nel campeggio ma non c'è una piazzola libera, se di piazzola si può parlare. Mio marito decide di lasciar perdere e proseguiamo. Abbiamo annotato calette non problematiche per i cani, infatti ci fermiamo alla stupenda Piscinni' dove Lillà dopo molto tempo rimane una buona mezz'ora libera e si diverte e giocare con le alghe secche. Il caldo continua ad essere opprimente, risaliamo in camper godendoci la strada panoramica soprattutto Capo Malfatano. Decidiamo di fermarci alla già sperimentata AA di Su Giudeu. Pultroppo non ci fermeremo alungo perchè mio marito è colpito da orticaria solare. Alla farmacia del resort gli danno solo schiume paliative, la mattina seguente ci spostiamo all'ASL di Assemini dove gli viene iniettato del cortisone, non potrà prendere sole per alcuni giorni che studiamo come trascorrere.. Facciamo tesoro dei consigli dell'amico camperista sardo per cercare buon olio. Riprendiamo la 131, usciamo a Serrenti a dormire e li' la mattina successiva acquistiamo da privato 15 L di olio. Giunti nei pressi di Cabras, decidiamo di andare a vedere Torregrande, sostiamo nell'AA, facciamo una camminata alla ricerca della spiaggia per cani. Il mare lascia a desiderare, la sera passeggiamo sul lungo mare.
Al mattino ci ricordiamo del consiglio dell'amica Anna in merito al caseificio Cuozzo di Oristano, ci dirigiamo li' per l'acquisto di pecorino.
Prossima meta: Orgosolo. Ci giungiamo attorno alle 14, fa ancora parecchio caldo, ma facciamo un giro per fotografare i numerosi murales, quindi ancora in cerca di fresco per poter dormire qualche ora, saliamo a Montes all'area sosta comunale. Non c'è la frescura che ci aspettavamo, ma il posto merita: si possono fare passeggiate nei boschi di lecci, degustare prodotti locali, perfino fare un bagno in piscina. Pranziamo al ristorante, con soli 22 euro a cui aggiungiamo i 15 per la sosta con corrente e bagno.
Ricordando degli itinerari di Peg, non ci perdiamo un giro ad Oliena ma soprattutto la sorgente di Su Gologone: ci stupisce il colore dell'acqua e le info che leggiamo sul deplian consegnatoci all'ingresso. C'è parecchia gente anche perchè è possibile rimanere con bimbi e animali nel parco verde adiacente.
Procediamo a sera inoltrata verso Galtelli', dove troviamo un parcheggio camper vicino al cimitero. Facciamo un giro in paese che ci pare ordinato e curato.
Il mattino seguente raggiungiamo il campeggio Sa Prama a Su Curcurica; lo frequentiamo da alcuni anni, accettano anche Lillà ma troviamo un divieto per la spiaggia anche se senza Numero di ordinanza. In effetti come sempre andiamo in spiaggia presto o verso sera, peferendo gli scogli. Un paio di mattine alle 7 siamo partiti verso la Biderrosa. Quest'anno abbiamo trovato il fiume da guadare più pieno del solito, molti tratti del litorale erano ricoperti da montagne di alghe. Qualcuno ci ha spiegato che i gestori di bagni e resort del posto avevano provato a portarle via, ma sanzionati con multe salate..
Ultima tappa: Osalla di orosei, ci incuriosisce la AA menzionata sul COL. Nella pineta adiacente scorgiamo 5-6 camper adirittura con tendalino e tavolo, nonostante il Divieto di campeggio. Ci fermiamo anche noi ma solo per parcheggiare. Il mattino seguente con camminata di 30 minuti raggiungiamo la caletta di Osalla di Dorgali, ma attorno alle 9 la laciamo, anche perchè un signore ci avvisa che passano vigili che multano per la presenza di cani.
Entriamo nell'AA il sabato: è molto semplice, al sole, ma si può sfruttare l'area relax del ristorante con sdraio all'ombra e in prato verde, anche il menu' del ristorante merita a prezzi ragionevoli. La spiaggia ci stupisce per la sua lunghezza, ma soprattutto per la meravigliosa pineta retrostante, in molti tratti verso Su Baroni non si incontarava nessuno. L'acqua è trasparente, il fondale subito alto ma abbastanza sicuro in questi giorni perchè il mare è piatto.
Facciamo presente che anche nell'interno della pineta, nonostante il divieto per cavans e autocaravans, c'erano numerosi mezzi a campeggiare. E' comunque una zona che terremo in considerazione per il futuro, lontana dalla ressa di cala Ginepro o cala Liberotto ma altrettanto bella.
Conclusioni: si è trattato di una vacanza condizionata dal cane e dall'eccessivo caldo, ma proprio per questo abbiamo scoperto angoli diversi che ci hanno sorpreso e abbiamo "goduto" di scorci magnifici spesso in solitudine.