E’ facile trovare sulle bancarelle dei mercatini rionali delle strisce di led che possono essere utilizzate per l'illuminazione della cellula abitativa. Sono normalmente vendute in confezione blister (foto 1) ed hanno un prezzo ragionevole, dai 3 ai 7 euro, secondo come va a termine la contrattazione col cinese di turno. Hanno la particolarità di essere molto duttili (foto 2); quindi adattabili a qualsiasi forma (circolare, lineare, variegata) - sono offerte in vari tipi di colorazione - ovviamente quella in esame è di luminosità bianco freddo.
Sono costituite da una guaina di plastica trasparente dove sono "annegati" i led. Le strisce sono formate da multipli di tre led e quella in oggetto forma una sezione di 72 led con spaziatura di un centimetro tra led e led. La striscia può essere comunque ridotta per essere adattata alle proprie esigenze, purchè vengano eliminati dei multipli di tre led. Quindi o tre, sei, oppure nove, ecc.
La striscia così come viene acquistata fornisce una discreta luminosità - è direttamente alimentabile con il 12 volt della batteria e consuma circa 400 mA, circa 5 watt. per il tipo a 72 led. Altri tipi offerti sono a 24, 48, 96 led; quindi ampia scelta per assecondare le proprie esigenze.
Ho voluto comunque cercare di aumentarne la luminosità e ho convenuto che una soluzione poteva essere quella di asportare i "cappucci" che rivestono i led – in questo modo, eliminato il rivestimento plastico e quindi portato a "nudo" il puro led, la luminosità aumenta del 30%.
Illustro brevemente come si può ottenere un buon risultato con un minimo di manualità.
Attrezzi necessari - un cutter, una canalina in plastica (foto 10) dove alloggiare la striscia per il taglio e tanta, tanta attenzione... con l'utilizzo del cutter; detto sottovoce: qualche cerotto precauzionale non guasta!!
La prima operazione è quella di dare tensione alla striscia - la funzione ha una duplice valenza; quella diverificare il corretto funzionamento, ovvero l'accensione di tutti i led e nello stesso tempo quella di riscaldare la copertura in plastica per renderla più malleabile al taglio della lama.
Per asportare i "cappucci" si può optare per due soluzioni.
Con un dito fare presa sul colmo del cappuccio cercando di sollevarlo per favorire lo scorrimento della lama intorno al rivestimento del led – occorre operare con cautela per non farsi male e per evitare di compromettere il led – dopo i primi 4-5 tagli sperimentali, ognuno troverà il modo migliore per procedere. Questa prima soluzione definita "rapida" permette di effettuare l'operazione in modo veloce, ma con scarso risultato estetico. Non è facile muovere la lama del coltello intorno al cappuccio del led, anche per il fatto che la spaziatura tra led e led è di un solo centimetro, mentre normalmente la lama del cutter è più larga.
Con il cutter praticare un taglio tra l’ultimo led (in questo caso il 72esimo) e la fine della striscia (foto 9).Osservando attentamente la sezione ottenuta, si vedrà che i led, collegati tra loro da un "film" di circuito stampato, possono essere separati facilmente (ma sempre con cautela) dall’involucro in cui sono alloggiati (foto 7 e 4). Possiamo aiutarci in questa operazione anche con l’ausilio di un attrezzo in plastica (foto 3) che ci permetta di allargare lo spazio tra guaina e led in modo di facilitarne l'estrazione.
Ottenuti i due manufatti separati, si procederà con fissare nella canalina la guaina (foto 6) e poi con il "cutter" procederemo ad eliminare tutti i cappucci (foto 5).
Ad operazione ultimata , dopo un controllo estetico, rimetteremo in posizione la striscia di led, avendo cura di alloggiarla in modo corretto.
Si sarà quindi ottenuto un manufatto valido sia per luminosità che per estetica, che andrà poi alloggiato in una opportuna canalina in plastica, facilmente riperibile nei vari negozi di bricolage – non ultimo valuteremo la possibilità di verniciarla intonata al nostro arredamento, potremo anche aggiungere un interruttore del tipo a "slitta", come evidenziato dalla foto 11.
Se si vuole, ottenuta la striscia di led libera dalla sua guaina (foto 8), potremo anche utilizzarla in altre soluzioni. Noteremo la sua duttilità atta ad adattarsi a forme non lineari. Personalmente sto valutando di utilizzarla per una plafoniera circolare (tipo neon) forando debitamente lo schermo in plastica, acquistato come ricambio, per poco meno di due euro..
Ognuno potrà utilizzare il tutto al meglio secondo le proprie esigenze.
Le foto sono autoesplicative; se qualcuno necessità di maggior informazioni mi può contattare.
Auguro a tutti buon lavoro.