quote:Originally posted by carpediem61> Non mi è mai capitato nulla di simile anche perché non è mia abitudine frequentare Paesi dove non è consentita la sosta nottrna dei camper fuori delle "apposite" aree!!! In ogni caso... per quale motivo non hai telefonato alla nostra Ambasciata? Lo feci lo scorso anno per contrastare in Grecia un pedante polizziotto e non vedo perché non farlo in Paesi ancra più retrogradi e poco trasparenti! Ciao
Quello che racconto è avvenuto ad agosto 2004, ma vale la pena ricordarlo per sapere cosa ne pensate e se magari è accaduto anche a voi. (...omissis....) Vi è mai capitato qualcosa di simile? Mauro >
quote:Originally posted by carpediem61> Sono stato di recente in Croazia e so che la pesca è soggetta ad autorizzazione e comunque ci sono luoghi vietati. Motivo per il quale pur avendo il market del campeggio canne da pesca in vendita mi sono guardato bene dal comprarle. Forse sarebbe opportuno viaggiare informati. La chiamata all'ambasciata talvolta utile, potrebbe invece aggravare la situazione . Nel tuo caso, se fosse stata vera la sanzione di 2.000 euro, l'intervento dell'Ambasciata avrebbe di certo costretto le FF.OO. intervenute ad un irrigidimento sulla situazione rilevata (pesca in luogo proibito e assenza di licenza, al di là della coloritura del racconto di questo si stratta) e sulla irrogazione della sanzione prevista per l'infrazione rilevata. O cosa crediamo che per il semplice intevento dell'ambascita tutto si aggiusta? Altro amico camperista su TI ha raccontato di un processo per direttissima per aver dormito in camper fuori da un campeggio. Ha pagato alla fine qualcosa come 800 euro. Il vero problema è che quando si affrontano viaggi in paesi stranieri occorre conoscere la legislazione locale altrimenti a noi sembrano inospitali in realtà hanno solo un diverso modo di intendere il diritto. Può essere antipatico ma è così e noi dbiamo saperlo prima. Occorre evitare di piangersi addosso e di fare commenti nel trattare gli altri "da terzo mondo" come se noi fossimo superiori. Si vaticina della Germania poi ci si vuole rivolgere all'Ambasciata Italiana. Viaggiate informati e non vi succederà niente. Chi non capite nella sua lingua, anche se sta sorridendo, forse sta pensando semplicemnte al film che ha visto ieri sera. Ed alla fine conta ciò che vi stanno contestando e se pensate di essere nel diritto non accettate compromessi ed andate fino in fondo e se alla fine avete torto pagate i 2000 euro.
Quello che racconto è avvenuto ad agosto 2004, ma vale la pena ricordarlo per sapere cosa ne pensate e se magari è accaduto anche a voi. >
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Per una volta siamo perfettamente concordi! (ma solo su questa affermazione)
Forse sarebbe opportuno viaggiare informati. >
quote: La chiamata all'ambasciata talvolta utile, potrebbe invece aggravare la situazione . Nel tuo caso, se fosse stata vera la sanzione di 2.000 euro, l'intervento dell'Ambasciata avrebbe di certo costretto le FF.OO. intervenute ad un irrigidimento sulla situazione rilevata (pesca in luogo proibito e assenza di licenza, al di là della coloritura del racconto di questo si stratta) e sulla irrogazione della sanzione prevista per l'infrazione rilevata. O cosa crediamo che per il semplice intevento dell'ambascita tutto si aggiusta? >> Non credo proprio! Se fosse stato vero in ogni caso sarebbe sato soggetto alla multa di 2000 euro, ma tramite l'Ambasciata si sarebbe sentito meno solo e comunque avrebbe avuto assstenza. Nel caso non fosse stato vero, probablmente, la crisi sarebbe rentrata e la cosa poteva finire li perché il REO non è stato colto in fragranza di reato.
quote: Altro amico camperista su TI ha raccontato di un processo per direttissima per aver dormito in camper fuori da un campeggio. Ha pagato alla fine qualcosa come 800 euro. >> processo in direttissima per aver dormito fuori da un campeggio... e se commetti un VERO reato, anche piccolissimo e insgnificante, cosa fanno da quelle parti? ti impiccano direttamente sul posto?, ti legano al palo e di inflggono 200 frustate? ... e questi sarebbero stati interessati ad entrare nell'Europa Unita? Bell'acquisto se fosse consentito!
quote: Occorre evitare di piangersi addosso e di fare commenti nel trattare gli altri "da terzo mondo" come se noi fossimo superiori. >> Superiori? non di certo! Civili? certamente si!
quote: Si vaticina della Germania poi ci si vuole rivolgere all'Ambasciata Italiana. >> Fortuna o sfortuna vuole che siamo iatliani e non possiamo farci aiutare dallAmbasciata Tedesca! Se poi si vaticina della Germania... beh, forse un motivo ci sarà! Di certo fino ad oggi non ho sentito nessuno vaticinare della accoglienza, civiltà e trasoparenza della Croazia... Chissà se a questi "strani" saranno sufficienti 70 anni per disintossicarsi? Ciao
quote:Originally posted by carpediem61> x una volta sono d'accordo con Anto57. Di pesca senza licenza si tratta. Anche in italia non puoi pescare in acque interne senza licenza. Ci sono divieti addirittura legati al tipo di esca ad al periodo ect... E cartelli non ce ne sono...se ti piace pescare devi informarti prima: 200 Euro x 4 persone sono pochi se lo fai in italia non arriverai a 2k, ma a 500 certamente. Se poi hai anche trattenuto del pesce tutto si complica. Non lamentarti per l'importo sei stato solo sfortunato a trovare un controllo. P.S.: anche in italia se peschi senza licenza e ti vede un poliziotto difficilmente di dice qualche cosa. Per queste cose esiste la guardia forestale e i guardia pesca. Ciao, Mauro
Quello che racconto è avvenuto ad agosto 2004, ma vale la pena ricordarlo per sapere cosa ne pensate e se magari è accaduto anche a voi. Avevamo preso posto (due equipaggi con due camper) al campeggio del lago di Bled. In serata, dopo cena, avendo notato che, sulle rive del lago di Bled nella zona vicina al campeggio, numerosi erano i pescatori muniti di canna e di lenza che vi pescavano, abbiamo deciso di prendere la nostra economicissima attrezzatura composta da 4 canne comprate qualche giorno prima al supermercato e, usando per esca pane e formaggio, di provare anche noi a pescare qualcosa. E’ bene premettere che sul lago di Bled, nella zona vicina al campeggio, ci sono diversi cartelli di divieto, tra cui l’accendere fuochi, l’andare in bicicletta sul prato e molti altri; non è presente da nessuna parte il divieto di pesca che invece abbiamo notato chiaramente indicato in altre zone e in altri paesi (per esempio, i laghi di Plitvice nella vicina Croazia). Ci siamo pertanto sistemati su di un pontile, in compagnia dei nostri due figli, con le canne sopra descritte. Dopo circa un quarto d’ora di infruttuosa “pesca”, sul pontile è salito un poliziotto in divisa che non ha assolutamente obiettato alcunché e ha esplorato a vista il lago aiutandosi con una torcia, senza rivolgerci apparentemente alcuna attenzione. Dopo un ulteriore quarto d'ora di infruttuosa “pesca”, ecco invece arrivare tre individui in borghese. Uno di essi ci ha mostrato (nell'oscurità) un tesserino, e, esprimendosi esclusivamente nella sua lingua, ci ha letteralmente strappato dalle mani le nostre canne e ci ha strattonato per portarci al campeggio. Nel breve tragitto abbiamo visto un’auto della polizia locale e, nonostante i tre individui insistevano perché li seguissimo senza fermarci, abbiamo interpellato un poliziotto per spiegare l’accaduto e soprattutto chiedere chi fossero i tre. Il poliziotto (che parlava l’inglese) ci ha risposto laconicamente di seguire i tre al campeggio e di non poterci aiutare in alcun modo, nonostante ne avessimo fatto espressa e chiara richiesta vista la diversità di lingua e il modo in cui costui ci stava trattando. Nessuna traccia, durante il tragitto, comunque, dei pescatori (locali) che avevamo incontrato un’oretta prima. Al campeggio le sorprese non sono finite. La reception era chiusa, ma i 2 gestori del campeggio sembravano quasi aspettarci; infatti non appena ci hanno visto arrivare con i tre individui, hanno riaperto la reception. Abbiamo riconosciuto uno dei due giovanotti che nel pomeriggio era presente nella reception e parlava correttamente l’italiano. Guarda caso, non appena siamo entrati nella reception, questo giovanotto è sparito, lasciandoci con l’altro suo “compare” e con i tre individui di cui prima. Il giovanotto rimasto, a suo dire, parlava solo inglese e sloveno, e si è offerto di aiutarci per spiegarci con quelli che lui ha subito definito “guardapesca del lago”. Dei tre guardapesca, comunque, uno solo parlava, mentre gli altri due ridacchiavano ad una certa distanza. Tramite l’intermediazione di traduzione da parte di questo giovanotto della reception ci veniva spiegato che era vietato pescare e che avremmo dovuto pagare una multa di 2.000 euro. Abbiamo obiettato che non c’era alcun cartello, che non c’era alcuna indicazione né nel campeggio né sul bordo del lago, che c’erano altri che pescavano, che era venuta la polizia, e che, in ultima analisi, non avevamo pescato un bel nulla, essendo assolutamente dei dilettanti della pesca per giunta piuttosto disorganizzati. Abbiamo chiesto invano di leggere l’articolo di legge che avevamo infranto. Dopo una confabulazione in sloveno tra l’individuo e il giovanotto, ci veniva detto che la cosa in via del tutto eccezionale si poteva risolvere con l’acquisto da parte nostra di tre licenze di pesca, al prezzo di 22,5 euro l’una (totale 67,5 euro). La cosa non ci ha convinto e abbiamo chiesto di visionare e i fotocopiare il tesserino di guardapesca dell’individuo e di tradurne il contenuto. Ma dopo una ulteriore confabulazione tra l’individuo e il giovanotto, quest’ultimo asseriva di “aver capito male” e che potevamo chiudere la faccenda con l’acquisto non di tre ma di nove licenze di pesca (nove? chissà perchè nove, visto che eravamo in quattro...), sempre al prezzo di 22,5 euro l’una (totale 202,50 euro); e che, se non volevamo pagare, l’indomani avremmo dovuto subire un processo davanti ad un giudice. Vista la stanchezza, i nostri figli (minorenni) terrorizzati, la tensione nervosa e intuendo la svolta che la situazione rischiava di prendere, abbiamo deciso di chiudere la faccenda e di pagare quanto ci veniva richiesto. All’atto del pagamento, il guardapesca (l’unico che parlava e che non rideva), ha compilato una sorta di ricevuta, scrivendola rigorosamente in sloveno, per un importo di 48.600 talleri (ossia circa 200 euro), chiedendo di apporre il nome di uno di noi (senza nemmeno chiederci un documento di riconoscimento). Avendo versato l’importo di nove licenze di pesca, abbiamo chiesto se, a questo punto, potevamo pescare, ma la risposta è stata negativa, perché ci veniva riferito che sul lago è comunque vietato pescare (alla faccia delle decine di pescatori che c'erano fino ad un'ora prima). Incassati i nostri soldi, i tre individui si sono letteralmente dileguati a passo svelto. L'indomani mattina ce ne siamo andati via e nella reception non c'erano nemmeno i due giovanotti della sera prima. Per quanto mi riguarda, dopo questa brutta avventura, la Slovenia è bandita dai miei viaggi, e se sono costretto ad attraversarla evito accuratamente di lasciarvi nemmeno un mio euro. Vi è mai capitato qualcosa di simile? Mauro >
quote:Originally posted by carpediem61> Mio cognato è spesso in croazia con il team a girare in pista e cose del genere tra Slovenia e Croazia gli sono già successe... spesso il turista serve ad arrotondare lo stipendio. Però ci son regole, anche banali che vanno rispettate. Comunque quei paesi non mi vedranno mai, nè in camper nè con altro mezzo. Non mi sono particolarmente simpatici. -- gilby
Quello che racconto è avvenuto ad agosto 2004, ma vale la pena ricordarlo per sapere cosa ne pensate e se magari è accaduto anche a voi. [cut] Vi è mai capitato qualcosa di simile? Mauro >
quote:Originally posted by Prof. Antonio Calosci> Giusto,non dobbiamo farci prendere in giro,parlando la loro lingua pensano di impaurirci,quindi telefonare all'ambasciata e se conferma quanto detto allora bene altrimenti nisba!E poi hai detto bene "retrogadi e poco trasparenti.Vai per turismo e ti trattano come un ladro,ma che si arrangino.Ciao Nyppo.
quote:Originally posted by carpediem61> Non mi è mai capitato nulla di simile anche perché non è mia abitudine frequentare Paesi dove non è consentita la sosta nottrna dei camper fuori delle "apposite" aree!!! In ogni caso... per quale motivo non hai telefonato alla nostra Ambasciata? Lo feci lo scorso anno per contrastare in Grecia un pedante polizziotto e non vedo perché non farlo in Paesi ancra più retrogradi e poco trasparenti! Ciao
Quello che racconto è avvenuto ad agosto 2004, ma vale la pena ricordarlo per sapere cosa ne pensate e se magari è accaduto anche a voi. (...omissis....) Vi è mai capitato qualcosa di simile? Mauro >
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