La finestra aperta

quote:Risposta al messaggio di Van Helsing inserito in data 26/07/2011  21:27:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Centrato in pieno; questo come altri miei interventi vogliono proprio significare quanto hai affermato e più in generale che le persone oggi abbiano perduto molte cose a scapito di altre, la tolleranza prima fra tutte. Cordialmente oiraM

quote:Risposta al messaggio di a.daniele inserito in data 27/07/2011  10:31:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> da il secchio,la prosecuzione... Durante le operazioni di scarico delle acque reflue e della biologica, per maggiore comodità, sono solito utilizzare un secchio tipo contenitore della "pittura murale",quando ovviamente non è possibile recarsi presso l'apposita griglia. A mè risulta più comodo il secchio , in quanto avendo il nautico da 138 lt maggiorato, se devo compiere l'operazione utilizzando il tubo flessibile da collegare alla cassetta portatile, questa operazione a causa di forti depressioni che si creano nella fase di scarico risulta abbastanza difficoltosa, inoltre diverse volte accade che il tubo di raccordo si sgancia con conseguenze poco piacevoli. Una volta riempito il secchio, lo metto rigorosamente vicino alla piazzola del vicino, lo lascio "decantare" e verso notte inoltrata mi reco nelle apposite strutture a svuotarlo. Purtroppo spesso accade che il vicino si lamenti delle esalazioni che il secchio emana e mi trovo costretto, mio malgrado, per il quieto vivere a dover anticipare l'operazione di "travaso", però spesso accade che la zona destinata sia gremita di persone, allora per evitare lunghe attese deposito il mio secchio in prossimità della fila e mi reco al bar per un aperitivo, inevitabilmente quando ritorno devo sorbirmi sguardi e commenti e non ne capisco la necessità, se la "fila" è ancora lunga , vista l'intolleranza al mio secchio, spesso mi vedo costretto a dover cercare un tombino/griglia o canale dove scaricare abusivamente. Questa è la conseguenza dell'ormai diffusa intolleranza e incapacità di comprensione che a volte costringe a trasgredire e ad effettuare lo scarico "selvatico", in effetti non utilizzando sostanze chimiche per digregare , ciò che riverso a terra è solo la parte liquida e solida, perchè il mio secchio è dotato di un filtro/setaccio che blocca la fuoriuscita della carta, che successivamente l'essicazione sulla veranda la smaltisco negli appositi raccoglitori della differenziata , se presenti, altrimenti se non è in condizioni pessime siamo soliti riclicarla per un "secondo giro" ed infine smaltirla. Certo della vostra comprensione vi chiedo, ma voi come fareste? Molte cordiali cordialità oiraM