La vita occorre prenderla come si presenta giorno per giorno.
Certamente se ci si propone di continuarla in libertà una volta finita l'incombenza lavorativa, occorre lasciare alle spalle ogni motivazione che tenta a legarti al luogo da dove devi partire.
Spirito d'avventura, nei limiti della necessaria prudenza, non deve mancare, il conoscere altri luoghi, il vedere altre abitudini, il volersi godere la natura, diventa forza trainante nel tempo che ci rimane.
Lo scorrere del tempo impiegato nello svolgere quanto più ci aggrada deve permetterci di godere in ogni momemto della libertà che ci spetta considerando il residuo di tempo che a ciascuno di noi è stato destinato.
Purtroppo non sempre questo residuo viene concesso con una buona salute, per cui a maggior ragione lo si deve affrontare con la consapevolezza che il tutto è destinato a terminare.
Il voler prendere a scusante il dover accudire figli e nipoti non mi vede del tutto allineato.
Ognuno di noi ha affrontato i propri impegni, per cui senza sminuire la libertà di noi anziani che con il passare degli anni anzicchè essere accuditi, dobbiamo accudire.
La società moderna ci considera un bagaglio da dover scaricare il prima possibile dall'Inps, mentre quanto ci rimane dev'essere devoluto alla sussistenza dei nostri figli.
Alla luce di tali considerazioni, prendiamo pazienza e bagagli ed andiamo per altri lidi nella speranza che quanto ci viene erogato riesca a permetterci di condurre una decente vita di scorribanda senza strafare, senza recriminazioni ma felici di trascorrere i giorni a venire in totale spensieratezza e tranquillità.
Il tempo per noi non ha più orologi, ma solo tramonto ed alba.
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