quote:Risposta al messaggio di luke66PN inserito in data 24/05/2010 23:10:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ....[:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D]
quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 25/05/2010 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Diciamo subito che se uno mi dice che si è accorto della radioattività dei pellets perchè bruciavano peggio come minimo mi faccio una sonora risata. Però è vero, l'hanno bevuta praticamente tutti. Magari saranno stati anche radioattivi, ma che brucino peggio per quel motivo lì lo raccontano alla loro sorella ... qando smonta dal lavoro la mattina [:D][:D][:D] Marco.
quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 25/05/2010 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cara Marystar, le leggi sono una cosa e i paraquli sono un'altra![:D][:D][:D] Saranno pure leggende metropolitane, ma i furbi purtroppo stanno ovunque, quindi per me è meglio evitare... Ciao, e... ci vediamo in Norvegia, porta le salsicce che il bbq lo metto io. [:D][8D] Stefano
quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 25/05/2010 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ti ho scritto in pvt. grazie Gianluca
quote:Risposta al messaggio di 100669 inserito in data 25/05/2010 06:28:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> bravo 100669[:D] ti quoto alla grande, si deve riconoscere che,chi non ha visto le industrie di fabbricazione pellet non possono dare sentenze in merito, io ho visto personalmente un azienda austriaca che produce pellet di ottima qualità e tutto si può dire meno che è legno riciclato, cataste di tronchi di abete rosso sono fuori dalla fabbrica e poi per pressare i cilindretti di segatura dal tronco usano delle macchine cilindriche a vapore pressato, quindi se non si conosce il pellet non si devono nemmeno dare sentenze inutili.
quote:Risposta al messaggio di torto6527 inserito in data 25/05/2010 14:52:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Meno male che qualcuno informato c'è. Per quanto riguarda il riciclaggio mobili non voglio dire che non esista, anzi, posso affermare che il pellets italiano è fatto principalmente da quello. Ragionate un po': avete mai visto in Italia foreste di abeti tali da garantire tutta questa grande produzione di pellets? Ma c'è chi lo compra questo prodotto, solo perkè costa meno, e poi SI LAMENTA! Come i primi "tronchetti": chi ne fecero le spese furono proprio le pizzerie. Non voglio però andare fuori argomento, anzi, scusate se ho aperto questa parentesi. Concludo dicendo che ci sono prodotti buoni e meno buoni, abete, faggio e anche castagno, e la maniera di riconoscere un buon pellet c'è eccome. M.S.
quote:Risposta al messaggio di marcochiarello inserito in data 25/05/2010 14:03:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Chiarisci dove cortesemente. A Napoli nn credo. ciao Raff
quote:Risposta al messaggio di luke66PN inserito in data 25/05/2010 20:19:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi stai dando ragione. Rileggi bene cosa ho scritto: Ma c'è chi lo compra questo prodotto, solo perkè costa meno, e poi SI LAMENTA! Intendevo proprio codesto prodotto, a codesto costo! C'è gente che ha dovuto buttar via la stufa. Questo però non vuol dire che non esista un pellet buono, che viene solamente dalla segatura dei tronchi, e se lo vendi, lo sai anche tu. Noi, quando proponiamo un prodotto, diciamo al cliente pregi e difetti. Difetti, sì, perkè siamo stati COSTRETTI anche a tenere anche un prodotto più basso , prodotto ora definitivamente eliminato per una seria scelta di lavoro. Personalmente ho trovato in Piemonte una ditta che produce pellets di castagno: è stupendo! Per niente sporco, con un ottima resa di calore...ma costa un po' di più, è quasi un prodotto di nicchia, se così si può dire, ma è ottimo. Sto cercando di farlo capire alla gente che del buon pellets mantiene giovane la stufa, ma si tende solo a guardare il prezzo. Purtroppo. Anche nell'acquisto delle stufe (che io non vendo ma conosco) si tende a risparmiare, e purtroppo ci sono dei lestofanti che pur di vendere propinano oggetti poco buoni o con un rendimento kalorico inferiore al fabbisogno reale. Morale della favola: vengono poi da noi a lamentarsi che consumano troppi sacchetti. La colpa è sempre del pellet. La storia è sempre la stessa, credimi, in ogni settore. Finchè ci saranno persone che si approfittano del prossimo si tenderà a fare di ogni erba un fascio, e rovinare tutto. La cosa certa è che siamo in piena crisi energetica, e allargare la conoscenza su fonti alternative sarebbe doveroso. Si riparla anche di motori ad idrogeno, e già è stato progettato, costruito e messo in vendita , un apparato per i motori diesel dei camion che gli da un risparmio del 50%. Ora stanno lavorando su motori più piccoli come quelli delle auto. Chissà se tornerà fuori (sempre sia ancora vivo) colui, italiano, che inventò il motore ad acqua?? Scusate la divagazione. M.S.
quote:Risposta al messaggio di luke66PN inserito in data 25/05/2010 20:19:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quella ditta che lei cita io ce l'ho da tre anni devo dire con sincerità che è un ottima stufa e presa in un momento di promozione che nell'acquisto davano anche un pancale di pellet(circa 70 sacchi). Bene quel pellt che ho usato per la prima volta su la stufa nuova era di pessima qualità, tanto che il tecnico che mi ha montato e acceso la stufa mi disse che era schifoso, ma lo avevo e non potevo buttare 70 sacchi, quindi per tutto l'inverno ho usato quel pellet senza riscontrare grossi problemi alla stufa di questa famosa marca di Pordenone. Devo dire che purtroppo ci sono persone che fanno di tutta un erba un fascio e non è giusto perchè bisognerebbe perdere tempo nel vedere, testare i vari tipi di pellet senza che si rischi di buttare stufe e conoscere i vari produttori di pellet, come detto io ho visto questa grossa fabbrica austriaca e ho visto come lavorano, quindi so dove prendere il pellet certificato, chi generalizza questo prodotto e colui che genera allarmismi ingiustificati solo per proprio tornaconto, cordialmente Stefano
quote:Quella ditta che lei cita io ce l'ho da tre anni devo dire con sincerità che è un ottima stufa e presa in un momento di promozione che nell'acquisto davano anche un pancale di pellet(circa 70 sacchi). Bene quel pellt che ho usato per la prima volta su la stufa nuova era di pessima qualità, tanto che il tecnico che mi ha montato e acceso la stufa mi disse che era schifoso, ma lo avevo e non potevo buttare 70 sacchi, quindi per tutto l'inverno ho usato quel pellet senza riscontrare grossi problemi alla stufa di questa famosa marca di Pordenone. Devo dire che purtroppo ci sono persone che fanno di tutta un erba un fascio e non è giusto perchè bisognerebbe perdere tempo nel vedere, testare i vari tipi di pellet senza che si rischi di buttare stufe e conoscere i vari produttori di pellet, come detto io ho visto questa grossa fabbrica austriaca e ho visto come lavorano, quindi so dove prendere il pellet certificato, chi generalizza questo prodotto e colui che genera allarmismi ingiustificati solo per proprio tornaconto, cordialmente Stefano>> mai fatto il nome di alcuna azienda...(anche perchè in zona ce ne sono almeno due, quindi sono a posto anche con la storia della pubblicità....) Premetto cha a me non viene in tasca assolutamente nulla, in quanto per loro ho fatto solo consulenza e non tratto i loro prodotti, lavorando come tecnico consulente pre-post vendita presso un grosso distributore termoidraulico, ho affrontato il problema del pellet e della sua combustione in passato quando non era ancora diffuso come oggi. Negli anni a venire si è visto un fiorire di costruttori più o meno bravi, anche nel copiare, ma pochi hanno raggiunto la qualità vera. A proposito del pellet di scarsa qualità, lei si è risposto da solo... era gratis (compreso nel prezzo della stufa in promozione). Dal basso della mia breve esperienza di vita ho imparato spesso anche a mie spese[xx(], che nessuno regala niente. Mi stupisce che sia andata così in quanto loro sono (per lo meno lo erano a quei tempi) i primi a battere sul chiodo della qualità del pellet soprattutto con le loro stufe...(dopo averne testati a bizzeffe). Nel mio primo intervento ho semplicemente manifestato la mia curiosità e perplessità sul fatto che il carbone sia cancerogeno, sottolineando anche che esistono qualità di pellet di provenienza dubbia che se bruciati possono produrre esalazioni più nocive del curaro, niente di più. Già si parla dello studio di normative che regolino i contenuti in sostanze nocive e/o incombuste dei fumi di stufe e caldaie a legna/pellet/mais, che sembrano essere meno ecologici di quel che si pensava... Lodevole la segnalazione di Marystar su questo nuovo prodotto, sicuramente più comodo e pulito rispetto alla carbonella, ma di solito io tendo a frenare il mio entusiasmo di fronte alle novità. Vedasi la storia della benzina verde, che doveva risolvere definitivamente il problema dell'inquinamento e invece, il benzene che contiene fa più danni del piombo della cara e vecchia rossa... così, esclusivamente pour parler... saluti Luca PN