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Batterie in parallelo? Forse è meglio di no...

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6 20 148
fvomnia
fvomnia
-
Inserito il 13/03/2009 alle: 12:21:08
è così che parlano i professionisti! Bravo! Anche io cerco di evitare il parallelo diretto ma ora è quello che ho. Per la stabilità del voltaggio, il paralletatore della Helios p.e., al di sotto di un certo voltaggio le parallela in automatico. La soluzione che sto andado ad adottare è un misto. VF66 dimmi cosa ne pensi. Ho comprato un caricatore waeco 45A con 3 uscite indipendenti, così da ricaricarle separatamente. Sulle linee + provenienti dalle batterie verso le utenze metterò 2 diodi per evitare che una batt si scarichi sull'altra. In questo modo le batterie sono in pratica separate, giusto?
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Emme48
Emme48
rating

13/01/2006 24190
Inserito il 13/03/2009 alle: 12:26:11
45 ampere vanno suddivisi su tutte le BS in parallelo tra loro. Su una sola batteria per volta sono assolutamente troppi. Anche questo aspetto è a favore del parallelo diretto. Marco.
fvomnia
fvomnia
-
Inserito il 13/03/2009 alle: 12:54:00
Sono 45A max complessivi... é proprio per questo che ho l'aggiunto. Con quello originale e le utenze accese non riuscivo nemmeno a caricare. almeno così dovrei ottenere circa 20A per batteria, in più quello originale lo lascio per alimentare le utenze. Qui c'è lo schema [url] http://picasaweb.google.it/lh/photo/BKpNQlPxc8ubNeMAnHF5gg?authkey=Gv1sRgCKezr8Li4tnqxgE&feat=directlink
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velifero
velifero
20/03/2007 164
Inserito il 13/03/2009 alle: 13:16:39
quote:Originally posted by ilnicolaldo
Non mi piace dare giudizi e, in genere, cerco di evitarlo, ma ho letto delle corbellerie enormi. Qualcuno attribuisce agli "elettronici" affermazioni che potrebbero al massimo essere dette da elettrauto incompetenti (in ogni categoria esistono le persone competenri e quelle incompetenti, la categoria degli elettrauto non fa eccezione). Sarei proprio curioso di sapere in base a quale principio fisico, mettendo in parallelo due batterie al piombo di uguale tipologia e tensione nominale, anche se di capacita' diversa, una delle batterie dovrebbe caricarsi di piu' e l'altra meno! Il solo fatto che siano costantemente in parallelo garantisce che la tensione ai loro capi sia identica e, dopo un certo tempo, e' certamente identico il livello di carica. Chi poi vanta l'utilizzo di un caricabatteria professionale da 40A e l'utilizzo di un apparecchio in grado di verificare lo spunto fornibile da una batteria, dimostra di non conoscere a fondo le batterie e, probabilmente, non sa che quei caricabatteria, certamente idonei per ricaricare rapidamente, in emergenza, la batteria di uno sventurato cliente, essendo privi di controllo di carica, sono l'ideale per danneggiare irreparabilmente le batterie; analogo risultato si ottiene, particolarmente con delle batterie a scarica lenta, utilizzando quei maledetti aggeggi per verificare lo spunto. Da decenni, in applicazioni estremamente critiche, come, ad esempio, per la propulsione dei sommergibili in immersione, vengono usate batterie al piombo in parallelo tra loro: forse sommergibilisti e progettisti di sommergibili non hanno letto il parere di tanti esperti che ritengono sia un collegamento assolutamente inopportuno; e dire che le batterie di un sommergibile, oltre ad avere una importanza vitale, possono arrivare ad avere un costo che rappresenta una discreta percentuale di quello dell'intero sommergibile!!! Ciao a tutti, Aldo >
> Ok !! allora rispetta le solite tecniche costrutive dei sistemi di un sommergibile. L'unica cosa che mi viene da pensare è che "loro" i sommergibili non metterebbero mai batterie differenti nel sistema di parallelo e poi vuoi mettere la progettazione che c'è dietro a quei sistemi !! una domanda . nel settore elettromeccanico dove sei collocato ? in merito ad altre cose se trovo il tempo vedrò di tornarci sopra ,tipo il dimostrarlo nella teoria grazie ciao
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velifero
velifero
20/03/2007 164
Inserito il 13/03/2009 alle: 13:26:05
quote:Originally posted by fvomnia
Continuo a non capire come mai in questo forum si tende sempre a offendere la gente, forse perché non si usano nomi veri... Il carica batterie che uso, è regolabile nella corrente di carica, quindi non rovina le batterie. Se nei sommergibili usassero comuni batterie ad acido libero, morirebbero avvelenati. Vai a vedere quelle del sommergibile che si trova al museo della tecnica. Nei muletti di nuova generazione e di fascia alta, infatti usano elementi di voltaggio minore collegati in serie, non in parallelo. poi se uno vuole risparmiare fanno anche quelli con le batterie da avviamento messe in parallelo [:D] Si usano cavi grossi per evitare cadute di tensione al passaggio di forti correnti. se non sapete di cosa parlo fate ricerche. Pe questioni di sicurezza, proprio perchè non usate fusibili, si dovrebbero usare cavi grossi che assicurino un travaso di corrente senza rischi di surriscaldamento cavo. MA COMUNQUE, CHI VI HA DETTO DI NON METTERE IN PARALLELO LE BATTERIE? Il collega chiedeva una risposta gliel'ho data! tutti gli altri buoni solo a criticare. e vediamo di chiudere questo topic che stiamo ripetendo le stesse cose. SMETTIAMOLA DI CONTRARIARE GLI ALTRI, OGNUNO DICA LA SUA SENZA COMMENTI SUGLI ALTRI! >
> Sei grande Ciao Massimiliano
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alexbio
alexbio
24/12/2007 2897
Inserito il 13/03/2009 alle: 13:26:55
Nelle stazioni di energia dei caselli autostradali vi sono dei banchi di batterie messe in serie per alimentare dei grossi inverter necessari per sopperire alle necessità energetiche ,in caso di assenza Enel, per alcuni minuti finchè si avviano i gruppi elettrogeni. E' chiaro che la soluzione migliore è quella delle batterie in serie, ma poichè per ragioni commerciali non sono in vendita batterie a 6 volt a prezzi accettabili resta l'incognita nel caso di due o più batterie di servizio se utilizzarle alternativamente con qualche apparato elettronico che le gestisca o se metterle semplicemente in parallelo. Alcuni di noi hanno esposto le proprie convinzioni e la propria esperienza. Alla fine la scelta deve essere fatta considerando il proprio caso, le proprie necessità energetiche e l'utilizzo del mezzo che si fa, perchè se ben realizzate le due soluzioni sono entrambe valide, fermo restando che la miglior soluzione in assoluto (2 batterie in serie da 6V 100 A)è difficilmente realizzabile. Cordialmente
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DavideVR
DavideVR
20/09/2007 1143
Inserito il 13/03/2009 alle: 13:47:53
quote: ... La resistenza interna di un Generatore o di un Accumulatore (leggi batteria) è un fattore da non trascurare, anzi ne detemina il rendimento. Questo però da molti non è stato capito, anzi alcuni sono arrivati a dire che il valore della resistenza interna varia al variare della carica...... sbagliatissimo! Il suo valore è dato dalla costruzione, dal tipo di materiali usati e dallo stato di conservazione della batteria stessa. Non sicuramente dallo stato di carica. é sicuramente influenzato dalla temperatura, ma non sicuramente dalla carica. Claudio allias VF66[;)] >
> Scusa VF66, ma a quanto ne so io la resistenza interna di un generatore reale (anche chimico) e' il rapporto tra la tensione a vuoto e la corrente di cortocircuito. Ovviamente, per misurare la resistenza non puoi cortocircuitare la batteria! In pratica la resistenza interna di una batteria si può determinare molto meglio, misurando la tensione a vuoto, e su un carico standard di Rs Ohm. Quindi sapendo la tensione a vuoto Vo, la tensione sotto carico Vs, la resistenza di carico Rs, applica la formula : Ri = (Rs(Vo - Vs)) / Vs Ma comunque, quello a cui volevo arrivare io è che la resistenza interna di una batteria è variabile, e dipende dalla temperatura esterna, dalla carica, dalla corrente assorbita, ecc.ecc Ciao Davide
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Emme48
Emme48
rating

13/01/2006 24190
Inserito il 13/03/2009 alle: 13:53:40
Non c'è nessuna controindicazionea mettere in parallelo due batterie di diverso amperaggio. La diversa resistenza interna ripartirà il lavoro/ricarica tra le due in maniera proporzionale preferendo la più grande (resistenza interna più bassa) che tra le due farà quindi il lavoro maggiore. E invece fortemente controindicato usarle una per volta (non importa se commutate manualmente - 15 euro - oppure automaticamente - 150 euro) perche quando è "il turno" di quella piccola questa dovrà sopportare da sola una corrente eccessiva sia in carica che in scarica. Purtroppo per chi vende (che a volte frequenta attivamente i forum [}:)]) la soluzione più economica di tutte è anche quella elettricamente più conveniente. Ovviamente, come sempre ribadisco, questa è SOLO la mia opinione personale e quindi come tale deve essere considerata. Poi ognuno farà come gli pare considerando le opinioni e le relative motivazioni di che racconta la sua esperienza e le sue idee. Cordialmente, Marco.
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velifero
velifero
20/03/2007 164
Inserito il 13/03/2009 alle: 14:15:43
quote:Originally posted by alexbio
Alcuni di noi hanno esposto le proprie convinzioni e la propria esperienza. Alla fine la scelta deve essere fatta considerando il proprio caso, le proprie necessità energetiche e l'utilizzo del mezzo che si fa, perchè se ben realizzate le due soluzioni sono entrambe valide, fermo restando che la miglior soluzione in assoluto (2 batterie in serie da 6V 100 A)è difficilmente realizzabile. Cordialmente >
> Le proprie convinzioni se derivano dalla sola esperienza pratica omettendo la teoria è inevitabile che si lasciano qualcosa per strada. Credo che i ""vecchi"" di questo forum sono presi in una propria "gabbia esperienziale" la quale gli impedisce di provare a capire chi come me sconsiglia il parallelo diretto di due o più batterie se non si hanno necessità di grosse correnti d'esercizio e sostiene che è controproducente ,fuori dal fatto che certamente la tensione è più stabile ,la resistenza equivalente di due batterie il parallelo ,se uguali è la metà e comunque essendo sempre inferiore genera questo fenomeno. Come si fa pero ha sostenere che la corrente da prima immagazzinata e successivamente erogata da batterie in parallelo diretto corrispoda alle batterie usate separatamente è quasi impossibile provarlo e la teoria dice il contrario. personalmente nel sistema separato posso fare la somma certa della capacità degli accumulatori,diversamente purtroppo no finiamo qui
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elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 13/03/2009 alle: 15:14:22
L'elettrotecnica è una scienza esatta e non ci sono dubbi. Io non so come si calcola la resistenza interna di una batteria, come si calcolano gli ampere che passano tra una batteria carica ed una scarica. Qualcuno, non ricordo più chi, in questa discussione, ha proposto dei calcoli ed anche dei risultati: correnti di oltre 250A, con un delta tensione di 1.8 volt. La matematica non è un'opinione e non discuto su questo calcolo. Ora, nel mio messaggio del 09/03/2009 ore 11:22:58, ho raccontato la mia esperienza nel mettere il famoso diodo+resistenza e, riportando i dati letti, chiedevo se qualcuno mi faceva il calcolo della corrente che avrei dovuto veder passare quando ho collegato le BS alla BM. Nessuno ha risposto, probabilmente l'argomento non era più interessante. Siccome mi piace, però, presenziare, riporto i dati letti con tester elettronico la cui affidabilità era stata già verificata in altre circostanze. . tensione BS (2 Agm da 100Ah cad., in parallelo, con pannello solare in funzione): 14.4v; . tensione BM (non conosco gli Ah, originale, antifurto connesso): 12.5v; . Diodo+resistenza: 2 diodi in parallelo da 7A cad., 4 resistenze da 1 Ohm, 5w cad., in parallelo [0.25 Ohm, 20w]; . Differenza tensione misurata direttamente tra i due positivi: 1.95v. Predisposto il tester su portata 10A, con un po' di preoccupazione sulla fine che avrebbe fatto questo tester, ho fatto il collegamento... 2.05A; 2.05 Ampere per alcuni secondi, poi ha cominciato a scendere fin verso 1.85 A. E' pur vero - non lo dimentico - che gli 1.95v sono, in realtà, circa 1.25 per effetto della caduta provocata dal diodo. La matematica non è un'opinione, questo è ciò che ho letto... Altro argomento: muletti, gruppi di continuità, ecc.: le batterie sono in serie e non in parallelo. I contrari al parallelo sui nostri mezzi lo portano sempre come esempio ma c'è un motivo che chi è diplomato dovrebbe conoscerlo bene, se non è stato rimandato a settembre. Un gruppo di continuità deve, nella maggior parte dei casi (o il muletto, per esempio) far fronte a carichi notevoli, anche di diversi kw (nella mia azienda ce ne sono diversi anche da oltre 50 kw, 50 kw, non watt) e, se le batterie fossero in parallelo, che cavi sarebbero stati necessari? Con il collegamento seriale, si ha una fonte a tensione molto maggiore e, quindi, amperaggi molto inferiori. Quindi, l'esempio del gruppo di continuità non regge il confronto con i nostri mezzi. Sezione dei cavi: ha ragione Bruno, oltre i 4 mmq-6mmq, son solo soldi buttati; fanno eccezione i cavi per alimentare inverter mostruosi, ma questo è un caso a parte. Il frigo che non raffredda a 12v... è vero che i costruttori installano cavi per lucette natalizie, ma oltre i 4mmq non cambia la musica: 4 mmq portano - senza problemi - 16A per diversi metri, forse anche una ventina; la tensione ai morsetti della resistenza del frigo risente anche dello stato di carica delle batterie, della potenza dell'alternatore, delle luci/autoradio/ventole interne e motore accesi. In condizioni precarie, per esempio, in viaggio il frigo prende corrente anche dalle batterie servizi e motore (al momento in parallelo) anzichè ricevere corrente. Concludo: ho fatto scuole commerciali, ho lavorato nel campo amministrativo, di correnti, tensioni, diodi e resistenze non ne capisco niente. Elio
fvomnia
fvomnia
-
Inserito il 13/03/2009 alle: 15:17:02
non è che se metti un filo più stretto passa meno corrente. se L'assorbimento alla fonte è 100 e hai una perdita di 20 strada facendo, l'utilizzatore chiederà sempre 100 e se non li ha, come nel caso degli inverter, si spegne. Disperdere energia in calore, è un regalo a chi? non è che li comprate centinaia di metri di cavo. Spero che il problema non sia veramente quello economico, o di peso, da 4mmq a 6mm. L'ultima volta per 10 metri di 12mmq ho speso 10 euro circa
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elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 13/03/2009 alle: 15:38:43
quote:Originally posted by fvomnia
non è che se metti un filo più stretto passa meno corrente.>
>L'ho scritto io? Non mi pare... Ho scritto che è inutile installare cavi ultra-sovradimensionati. Un cavo va dimensionato in base al carico previsto nelle ordinarie condizioni, protetto da un adeguato fusibile rispetto alla sezione del cavo; se si vuole alimentare apparati non ordinari, tipo un inverter mostruoso, si farà una linea dedicata di opportuna sezione. Almeno, nel mio camper farei così. Ma i camper "son spartiti apposta" (trad. ognuno è libero di fare come gli pare!). Elio
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velifero
velifero
20/03/2007 164
Inserito il 13/03/2009 alle: 16:09:06
quote:Originally posted by elfetto
quote:Originally posted by fvomnia
non è che se metti un filo più stretto passa meno corrente.>
>L'ho scritto io? Non mi pare... Ho scritto che è inutile installare cavi ultra-sovradimensionati. Un cavo va dimensionato in base al carico previsto nelle ordinarie condizioni, protetto da un adeguato fusibile rispetto alla sezione del cavo; se si vuole alimentare apparati non ordinari, tipo un inverter mostruoso, si farà una linea dedicata di opportuna sezione. Almeno, nel mio camper farei così. Ma i camper "son spartiti apposta" (trad. ognuno è libero di fare come gli pare!). Elio
>
> Condivido,personalmente comunque in campo elettrico il mio obbiettivo è quello di dare indicazioni le quali possano contribuire a chi ne abbia voglia di trarre delle conclusioni ragionate il più possibile,poi uno fa quello che gli pare. Utilizzando ad esempio cavi sovradimensionati avremmo certamente più ingombrate le strade del cablaggio senza per altro avere vantaggi di natura elettrica. Se volessimo verificare la sezione da utilizzare per il collegamento di un'accessorio potremmo dapprima collegarlo volantemente ad un cavo x di misura più piccola e di stessa lunghezza verificando la tenzione in uscita e all'utilizzatore stesso,se uguale va già bene. ciao Massimiliano
ecoric
ecoric
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Inserito il 13/03/2009 alle: 16:51:53
quote:Originally posted by elfetto
Qualcuno, non ricordo più chi, in questa discussione, ha proposto dei calcoli ed anche dei risultati: correnti di oltre 250A, con un delta tensione di 1.8 volt. La matematica non è un'opinione e non discuto su questo calcolo. Ora, nel mio messaggio del 09/03/2009 ore 11:22:58, ho raccontato la mia esperienza nel mettere il famoso diodo+resistenza e, riportando i dati letti, chiedevo se qualcuno mi faceva il calcolo della corrente che avrei dovuto veder passare quando ho collegato le BS alla BM. Nessuno ha risposto, probabilmente l'argomento non era più interessante. Siccome mi piace, però, presenziare, riporto i dati letti con tester elettronico la cui affidabilità era stata già verificata in altre circostanze. . tensione BS (2 Agm da 100Ah cad., in parallelo, con pannello solare in funzione): 14.4v; . tensione BM (non conosco gli Ah, originale, antifurto connesso): 12.5v; . Diodo+resistenza: 2 diodi in parallelo da 7A cad., 4 resistenze da 1 Ohm, 5w cad., in parallelo [0.25 Ohm, 20w]; . Differenza tensione misurata direttamente tra i due positivi: 1.95v. Predisposto il tester su portata 10A, con un po' di preoccupazione sulla fine che avrebbe fatto questo tester, ho fatto il collegamento... 2.05A; 2.05 Ampere per alcuni secondi, poi ha cominciato a scendere fin verso 1.85 A. E' pur vero - non lo dimentico - che gli 1.95v sono, in realtà, circa 1.25 per effetto della caduta provocata dal diodo. La matematica non è un'opinione, questo è ciò che ho letto... >
> Scusa elfetto, i numeri li avevo dati anch'io (mi capita sempre più spesso[;)]). Non intervengo volentieri quando le discussioni prendono una certa piega... I dati che fornisci non sono sufficienti a calcolare la corrente se li hai rilevati prima di collegare la BS. Infatti i 14.4 sono sostenuti dal pannello del quale non è nota la resistenza interna. Poi oltre alla caduta dovuta al diodo c'è da considerare la resistenza da .25, che sta lì apposta per... non far bruciare il tester. ciao
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alexbio
alexbio
24/12/2007 2897
Inserito il 13/03/2009 alle: 17:16:40
Vorrei solo aggiungere riguardo alle batterie in serie che è verissimo che ne mettono diverse in modo da alzare oltre alla corrente anche la tensione per fare in modo che l'inverter debba preticamente solo trasformare la continua in alternata senza come nel nostro caso dover innalzare di molto la tensione (da 12 a 220 volt) e che le correnti in gioco nel caso che ho citato ad esempio sono dell'ordine dei KWatt. E' però anche vero che non ho mai visto alcun oggetto utensile o giocattolo che abbia le "pile" in parallelo anche utilizzando batterie usa e getta. Comunque ripeto ho scelto la soluzione delle batterie in parallelo che per il momento non mi dà problemi. Ciao
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elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 13/03/2009 alle: 17:47:30
quote:Originally posted by ecorick
... i numeri li avevo dati anch'io.... Infatti i 14.4 sono sostenuti dal pannello del quale non è nota la resistenza interna. Poi oltre alla caduta dovuta al diodo c'è da considerare la resistenza da .25>
>A questi due elementi, da perfetto ignorante (che ignora), non ci avevo pensato: grazie per il chiarimento. Elio
19
andperf
andperf
02/05/2006 1913
Inserito il 13/03/2009 alle: 18:11:11
quote:Originally posted by alexbio
E' però anche vero che non ho mai visto alcun oggetto utensile o giocattolo che abbia le "pile" in parallelo anche utilizzando batterie usa e getta. >
> Come no, per esempio in modellismo, tanto per dirne una.....il parallelo tra batterie è comunissimo, anche sulla tecnologia a polimeri di litio, che come qualcuno qui dovrebbe ben sapere sono estremamente pericolose e sensibili. Per esempio piccole batterie LiPo da appena 50ma se ricaricate male fanno certe esplosioni da mandare a fuoco una casa, tanto che spesso si ricaricano nelle pentole a pressione per non correre rischi. Eppure vengono tranquillamente usate in parallelo. Questo perchè come detto due batterie in parallelo si comportano come una unica. L'importante è non scollegarle più, allora sì che diventa pericoloso
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Luigi63
Luigi63
20/02/2006 622
Inserito il 13/03/2009 alle: 20:46:44
Ehi ragazzi, vedo che l'argomento sta prendendo piede. Grazie del tuo apporto Vf66, leggo che hai fatto 5 anni di ITIS, ed hai potuto confermare i miei calcoli, meno male, pensavo che ingegneri, elettronici e tecnici vari andassero in ferie solo in albergo[:D][:D] ciao Elfetto, immaginavo che ti aspettassi una risposta al tuo post, ma purtroppo i dati che hai fornito non erano sufficienti. per un calcolo preciso si dovevno avere molti più dati di quelli che hai fornito. Due ampere comunque, sono un valore sicuramente corretto; ho letto che ti spaventava il fatto di collegare il tester in serie, aspettandoti correnti enormi come avevo precedentemente calcolato ma, con una resistenza da 0.25 Ohm in serie ad un diodo, anche trascurando tutte le resistenze parassite non dovevi andare molto oltre i 5 ampere; ed è dimostrabile. Purtroppo i diodi hanno una Vf (tensione di caduta diretta) che è direttamente proporzionale alla corrente. Tipicamente si dice che i diodi al silicio hanno 0.6V di Vf, ma non è proprio così, esistono diodi, es. gli schotty che possono avere 0.2V di Vf, ma solo per piccole correnti, come pure diodi da 200A ed oltre che possono avere Vf di 1.85V. é quindi chiaro che introducendo un semiconduttore nel nostro circuito con Vf così variabili anche il calcolo della corrente diventa al quanto ipotetico. Qualcuno ipotizzava appunto di unire le batterie con due diodi e caricarle separatamente; questo sarebbe l'ideale se esistessero anche i diodi ideali, purtroppo come anticipato prima, saremo costretti ad utilizzare diodi di grosso amperaggio con relativa Vf elevata; tutta energia buttata al vento. Per quanto concerne i cavi che gli allestitori utilizzano, sono più che suffucienti per un utilizzzo normale; qualche lampada, magari al neon e la pompa collegati ad una linea da 4mm di sezione vanno più che bene.Purtroppo se montiamo l'inverter per il phon o il microonde i cavi da 10mm di sezione cominciano a diventare piccoli. Il rame ha una resistenza di 0.0175 Ohm per 1 metro di lunghezza e 1 mm quadro di sezione; due metri di cavo da 10mm quadri di sezione a 100A fanno una caduta di tensione di ben 0.35V. (spero di non aver scritto str....te data l'ora ma ci tenevo a contribuire all'argomento) ciao a tutti

Modificato da Luigi63 il 13/03/2009 alle 20:48:27
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SaxMad
SaxMad
20/05/2008 46
Inserito il 13/03/2009 alle: 21:16:53
Ragazzi e basta!! Ma nn vi pare che state esagerando?? Sembrate tutti dei pavoni!! A chi apre di più il proprio "piumaggio" da sapientone!! Ma nn pensate che ki avrebbe bisogno dell'aiuto del forum, (e non sa , un'altro po, neanche da che parte avvitare i morsetti da positivo a negativo di una batteria) che così finite di rinco...nirlo di più?? Insomma da come ci pare di capire il parallelo si può fare con i suoi pro ed i suoi contro! Basta co sti c...alcoli di tensioni resistenze sezioni ', etc, etc,! Abbiamo capito siete stati dei bravi scolaretti! Ma uno per imparare un minimo non può leggersi 5 pagine di "ho ragione io" "no,ho ragione io"!! Scusate, da un nubbio come me, ma quand'è troppo e troppo! Ognuno dovrebbe esporre semplicemente la propria esperienza reale, obiettivamente con i pro ed i contro, gli altri poi potrebbero valutare secondo le proprio esigenze, che ne dite?
bruno b
bruno b
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Inserito il 13/03/2009 alle: 22:05:37
Concordo. questi sapientoni alla fin fine , non apportano nulla a quelli che come me stanno un gradino sotto lo zero in materia[:D]. Molto più terra terra , tanto per rientrare nel concreto , riporto ciò che mi disse un noto capo officina di una nota concessionaria del cuneese, nel lontano 1997. Quel giorno avevo appena acquistato un pannello fotovoltaico, e lui mi stava facendo notare (pioveva)che nonostante la pioggia il pannello seppur in modo minimale , lavorava. Tra un discorso e l'altro gli feci vedere come fino a quel momento avevo tentato di risolvere il mio problema energetico. Camper , Ford transit 2000benzina con alternatore da 55A. Batteria motore da 60A. Avevo sostituito la BS da 80A con una da 120A. Lui la guardò e mi disse che MAI E poi MAI sarei riuscito, viaggiando,a ricaricare quella batteria. Solo ricaricandola a casa con un caricabatteria prima di partire per un viaggio avrei avuto la possibilità di caricarla a dovere. Diversamente ;dopo, in viaggio, la mia enorme batteria non mi sarebbe servita granché. Gli chiesi allora se ,una volta montato il pannello fotovoltaico fosse possibile mettere due batterie , magari più piccole di amperaggio, e se si ,come dovevo collegarle tra di loro. Senza esitare un secondo mi disse :in parallelo. Io che non ne sapevo assolutamente nulla replicai:e cosa devo fare?. Semplice disse lui ,più con più e meno con meno. Da allora sono passati 12 anni e mi sono sempre attenuto a queste semplici spiegazioni. PIU' con PIU' e MENO con MENO. Funziona, parrà strano ma funziona. Funziona al punto che di batterie in parallelo ne ho addirittura TRE . Tre batterie diverse per marca amperaggio età . Una da 80, una da 100, una da 120 A. In teoria fanno 300a ,quanti siano in realtà, non lo so . Solo una cosa mi è chiara. A meno 18gradi con la ventola della truma combi che spingeva come un mulo ,con la Tv da 10pollici che si succhia 1A,più il decoder che se ne mangiava circa 2 tenendo accese tre lampade a led, due sul tavolo e una sulla cucina ,più la pompa acqua che ogni tanto si deve usare, la Tensione non è MAI scesa sotto i 12.45A, monitorati da un tester sistemato a vista in cellula. Questa è esperienza sul campo, il resto (per me)è superfluo. Bruno. id="size3">id="green">
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