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Pegaso1964
Pegaso1964
-
Inserito il 18/04/2006 alle: 10:20:38
Cari colleghi, Buona Pasqua (anche se passata). Qualcuno sa darmi informazioni se l'invertere deve essere necessariamente installato vicino alla batteria? Mi è stato detto di si, ma non capisco il perchè e se l'informazione è corretta. Grazie a tutti.
Taccio1
Taccio1
-
Inserito il 18/04/2006 alle: 10:36:56
Un inverter ad esempio da 240W assorbe a pieno carico 20 A piu' qualcosina per le perdite, per cui occorre dimensionare i cavi di conseguenza, il dimensionamento e' relativo anche alla lunghezza dei cavi, sicuramente e' questo il motivo per cui ti hanno suggerito di metterlo vicino alla batteria. Occhio e croce per i cavi stai a 2,5 A a mmq. Ciao Il Taccio
wildshark
wildshark
-
Inserito il 18/04/2006 alle: 11:19:31
2,5A mmq mi sembrano un po' pochini, soprattutto se l'inverter lo montiamo vicino la batteria. Gli impianti di casa generalmente sono tarati a 4A/mmq cioè 16A (limitatore ENEL) x 4mmq sulla dorsale casalinga e se non mi ricordo male la norma CEI lo prevede per lunghezze inferiori a 36mt. Cioè per fili lunghi fino a 36mt potremmo utilizzare 4A/mmq per cui, secondo me, con buona approssimazione e sicurezza, con l'accortezza di intestare bene i fili (importantissimo !) di proteggerli dall'abrasione e dalle piegature, per lunghezze non superiori ai due metri, si possono utilizzare cavi da 6mmq per inverter da 300W e il doppio(due cavida 6mmq) per quelli da 600W Che sono facili da intestare con capicorda "normali" e pinze "normali" Si possono facilmente accoppiare a portafusibili fino a 50A a lamella. eccetera eccetera... Per lavori che richiedono amperaggi superiori bisogna affidarsi ad uno scrupoloso professionista del mestiere. Se non fossi stato chiaro, l'intestazione dei cavi vale il 90% del lavoro finito, se non si hanno gli attrezzi giusti o si hanno dei dubbi sull'argomento è meglio lasciar perdere, considerato che oltre il 90% degli incendi per cause elettriche dipende da intestazioni "traballanti" e difficilmente da cavi sottili o altro. ciao
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Frank
Frank
18/02/2003 508
Inserito il 18/04/2006 alle: 11:21:40
Salute a tutti, confermo, anche se per tratti brevi (2-3 mt) si può calcolare anche 3A per mmq. Buoni Km Frank
19
mauring
mauring
23/02/2006 4957
Inserito il 18/04/2006 alle: 11:54:36
Con assorbimenti forti (es. condizionatore), se non hai cavi grossi e corti, la caduta di tensione su di essi fa si che all'inverter arrivi una tensione bassa, che puo' anche provocare l'autospegnimento (di solito sotto i 10-10,5 V). Oltre a cio', cavi troppo fini o troppo lunghi possono surriscaldarsi con le conseguenze del caso. Ciao.
Cornovaglia in Camper
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carlo ulisse
carlo ulisse
01/08/2003 705
Inserito il 18/04/2006 alle: 12:23:11
Una domanda per WILDSHRK, condivido quello che dici per il montaggio dell'inverter. Io ho montato per la terza volte l'inverter da 300 w, usando un cavo da 6 mq per una lunghezza di mt 2,20, delle volte in fase di spunto ( utilizzo del televisore 35 w ) l'inverter non parte al primo colpo. Io perso che sia troppo piccolo il porta fusibile o il capocorda, inquanto ho usato quello di tipo automobilistico. Fusibile da 30ah. Grazie
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pegaso_torino
pegaso_torino
14/04/2005 792
Inserito il 18/04/2006 alle: 12:34:30
Salve, mi è venuto il seguente dubbio: ok ho capito il perché l’inverter deve essere montato vicino alla batteria, ma la stessa corrente deve passare dall’alternatore alla batteria per essere caricata, inoltre su molti mezzi all’accensione la batteria motore e batteria servizi vengono messe in parallelo (dalla centralina-carica-batteria)per essere caricate durante la marcia , e quindi anche se noi abbiamo collegato l’inverter molto vicino alla batteria vi è comunque lo stesso amperaggio che circola tra alternatore-centralina e centralina-batteria causando magari surriscaldamento dei cavi con possibilità di incendio. Grazie, Pegaso torino
Taccio1
Taccio1
-
Inserito il 18/04/2006 alle: 13:48:41
quote:Originally posted by wildshark
2,5A mmq mi sembrano un po' pochini, soprattutto se l'inverter lo montiamo vicino la batteria. Gli impianti di casa generalmente sono tarati a 4A/mmq cioè 16A (limitatore ENEL) x 4mmq sulla dorsale casalinga e se non mi ricordo male la norma CEI lo prevede per lunghezze inferiori a 36mt. >
> Una volta feci un corso per la progettazione di impianti di condizionamento aria e l'insegnante ci fece una domanda "secondo voi per quanti gradi devo dimensionare l'impianto di riscaldamento e di raffreddameto dell'aria su un transatlantico? " . Considerando che un transatlantico viaggia in qualsiasi parte del mondo la risposta era " per tutte le temperature del mondo". Quando feci quello per la certificazione CEI chiesi all'insegnante "Quanta corrente puo' passare in un filo da 1 mmq?" la risposta fu "Se lo metti nell'azoto liquido quasi quanta te ne pare". Il discorso e' questo, il problema di quanta corrente puo' passare in un filo e' la caduta di tensione, la caduta di tensione genera una potenza dissipata uguale a R per I al quadrato, cioe' scalda, il camper d'estate raggiunge temperature piu' alte di quelle di un appartamento, magari non la senti nella cabina ma nei gavoni? Per cui gia' ci metti la temperatura esterna piu' il surriscaldamento del cavo e il risultato non e' facile intuirlo. Quando cablavo i gruppi elettrogeni dentro i container o i camion anche se i tratti di cavo erano brevi a scanso di equivoci utilizzavamo i 2,5 A per mmq, poi ci mancherebbe ogniuno la vede come gli pare, io a casa una presa in giardino la alimento con l'1,5 e ci attacco la saldatrice, ma il filo sta' sotto terra![;)] Cmq i conti si fanno a spanne in quanto i cavi oltre il 6 mm passa al 10 e al 16, per cui................. Ciao. Il Taccio
wildshark
wildshark
-
Inserito il 18/04/2006 alle: 15:16:16
quote:Originally posted by carlo ulisse
Io perso che sia troppo piccolo il porta fusibile o il capocorda, inquanto ho usato quello di tipo automobilistico. Fusibile da 30ah.>
> Allora, la dimensione del capocorda, conta relativamente poco, come dicevo, l'importante è che faccia contatto su tutta la superfice, senza ossidazioni e/o giochi. In generale la parte peggiore sta nella giunzione con il cavo, bisogna assicurasi che stringa bene su tutta la circonferenza del cavo e lo trattenga meccanicamente, evitando che si muova...stringi molto bene i bulloni, sia del portafusibile sia sui vari contatti evita come la peste i Fast-on... solo contatti imbullonati ! I fast-on sono, secondo me, utilizzabili per utenze, al massimo, da 10A, al di sopra io evito. Se tu pensi che la caduta di tensione sui cavi sia troppo alta, puoi agire in due modi: 1) accorciare il circuito, mettendo il negativo a massa sul primo pezzo di ferro a portata di bullone. Considera la sezione del telaio del camper, altro che 6mmq ! (non c'è bisogno di arrivare fino alla batteria pure con il negativo. 2) metti un secondo cavo sul positivo, sempre da 6mmq.
22
carlo ulisse
carlo ulisse
01/08/2003 705
Inserito il 18/04/2006 alle: 16:18:16
Grazie per la risposta WILDSHAAK, il portafusibile non è sufficiente e lo cambiero con uno da 50 ah fatto a piasta ( uguale a quello che è stato istallato dopo la batteria dei servizi sul filo che và alla centralina). E' un ottima idea quella di usare il filo che oggi è sul negativo, in modo di raddoppiare i mmq 6+6. L'unico dubbio che ho è questo, dalla batteria servizi và a massa un filo di circa 6 mmq. Prendendo la massa dal telaio del camper per l'inverter, avrei 6 mmq per il negativo, è sufficiente? Penso di si, il filo che si riscalda in genere è il positivo vero? Grazie
19
zio_tato
zio_tato
13/02/2006 486
Inserito il 18/04/2006 alle: 19:27:03
se te serve la 220 nun te preoccupà !!! co 'na prolunga te alimento io !!!!! eheheheheh
Pegaso1964
Pegaso1964
-
Inserito il 19/04/2006 alle: 09:22:35
Ragazzi grazie a tutti per le risposte. Ma in finale volendo mettere un inverter da 100/150 w per alimentare un televisore, posso usare cavi tipo batteria motore per un 3/4 metri? Tutto qui. Grazie
maanibal I
maanibal I
-
Inserito il 19/04/2006 alle: 09:45:10
Per l'alimentazione di uno strumento che assorbe una considerevole quantità di corrente dobbiamo condiserare due fattori principali: il primo è la lunghezza del collegamento; il secondo la tensione di alimentazione. Successivamente entrano a far parte del calcolo anche altre variabili, tipo la temperatura di esercizio; il tempo d'uso dell'apparecchiatura ecc. I normali impianti (220V) sono dimensionati con una corrente di 3, 4 A per mm2, per lunghezze che non eccedono, se non erro, i 30 metri. Consideriamo però che, anche se all'arrivo si verifica una caduta di tensione di 5-6 V, questa rappresenta una minima percentuale di variazione (11 V equivalgono al 5%), tale da non compromettere, in genere, il buon funzionamento dell'apparecchiatura. Se applichiamo una variazione del 5% ai 12V, ci accorgiamo che la cifra non arriva a raggiungere 1V, quindi, a queste tensioni, possiamo permetterci variazioni di gran lunga inferiori. Ecco allora che dobbiamo dimensionare i conduttori in modo tale da ridurre al massimo la corrente per mm2. Se il collegamento fra l'inverter e la batteria è abbastanza corto (al max 2 metri) possiamo calcolarlo per 3 A mm2, se più lungo dobbiamo scendere a 2 ed anche a solo 1A. In genere i collegamenti esistenti all'origina nei mezzi sono adeguati alle correnti che debbono sopportare, pertanto trascurerei questo particolare, come trascurerei, anche se entro certi limiti, il fattore temperatura. Nei gavoni del camper si raggiungono infatti temperature che al max arrivano a 40°, trascurabili per questi calcoli. Certo, se il conduttore passa attaccato al tubo dell'aria canalizzata si riscalderà di più, ma l'aumento di resistenza dovuto a tali variazioni, se il dimensionamento è fatto come ho citato prima, è trascurabile. Sottodimensionando le sezioni (non oltre i 5A per mm2), possiamo avere un riscaldamento dei conduttori che al tatto, risulteranno sensibilmente caldi, questo non comporta necessariamente pericolo di incendio, comporta però una caduta di tensione tale da rendere spesso inutilizzabile l'apparecchiatura.
Pegaso1964
Pegaso1964
-
Inserito il 19/04/2006 alle: 10:05:11
Insomma in parole povere, se faccio partire un cavo con diametro di 6 mm per quattro metri di lunghezza fino ad arrivare all'inverter, corro rischi?
Pegaso1964
Pegaso1964
-
Inserito il 19/04/2006 alle: 10:06:25
quote:Originally posted by PEGASO1964
Insomma in parole povere, se faccio partire dalla batteria un cavo con diametro di 6 mm per quattro metri di lunghezza fino ad arrivare all'inverter, corro rischi? >
>
22
Frank
Frank
18/02/2003 508
Inserito il 19/04/2006 alle: 14:42:38
quote:Originally posted by PEGASO1964
Insomma in parole povere, se faccio partire un cavo con diametro di 6 mm per quattro metri di lunghezza fino ad arrivare all'inverter, corro rischi? >
> Salute a tutti, se l'inverter è da 200-300W non corri nessun rischio. L'interrogativo è: non c'è un posto più vicino di 4mt. in cui mettere l'inverter? Tieni conto che dall'uscita a 220V. puoi fare tutti i metri che vuoi senza problemi. Per Carlo Ulisse: NON c'è differenza tra polo positivo e polo negativo; la corrente scorre in tutti e due e li riscalda allo stesso modo!! Buoni Km Frank
maanibal I
maanibal I
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Inserito il 19/04/2006 alle: 16:27:53
Il tuo inverter (300W), calcolando un rendimento all'80%, dovrebbe assorbire circa 32A a 12 V. Il filo da 6 mm di diametro (7 mm2) mi sembra un pò fino per 4 metri di lunghezza, ci vorrebbe almeno da 8 mm di diametro, pari a circa 12 mm2. Con il 6 mm non rischi nulla, solo l'inverter, sotto carico, potrebbe non funzionare ed andare in protezione per tensione troppo bassa. Considera tra l'altro che, al diminuire della tensione, aumenta la corrente assorbita. Se il collegamento è inferiore al metro, può andar bene anche il 6 mm.
21
tonis
tonis
10/08/2004 621
Inserito il 19/04/2006 alle: 18:44:47
Io ho un inverter da 300 che tengo "libero". Mi serve solo per la TV ed il decoder Sky. Inizialmente, con le pinze in dotazione, lo collegavo direttamente alla BS, e all'uscita 220 ci collegavo una "ciabatta". Poi mi sono accorto che nell'apposito vano porta TV c'è una presa tipo accendisigari che regge il voltaggio della TV e del decoder, per cui mi attacco lì e poi collego la ciabatta.
19
jimbo65
jimbo65
03/04/2006 7945
Inserito il 19/04/2006 alle: 23:16:59
per quanto riguarda il dimensionamento dei conduttori in rame, concordo in grandi linee con quello che e' stato detto finora; l'unica considerazione che non e' stata fatta e' legata al tipo di corrente che fluisce. Mi spiego meglio, se dimensioniamo un impianto a 220volt, i conduttori sopporteranno una corrente elettrica che e' pari al "valore efficace" ovvero il (Imax/radice di 2) 70,7% di una corrispondente corrente continua. In soldoni quando si lavora in continua si deve sempre considerare un conduttore più grande del corrispettivo usato in alternata di circa il 30% a prescindere della tensione di esercizio (dove bisogna tenere invece conto del dielettrico). Cordiali saluti a tutti
22
Frank
Frank
18/02/2003 508
Inserito il 20/04/2006 alle: 18:04:15
salute a tutti, non sapevo che ci fosse tanta differenza tra i watts in continua rispetto a quelli in alternata. Buoni Km Frank
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