Inserito il 27/07/2006 alle: 13:09:43
Questo è uno di quei 3D interessanti. Me lo sono letto quasi tutto d'un fiato, divertendomi anche per alcune imprecisioni o affermazioni inesatte.
Dunque, premesso che sono un "comodo", apprezzo e rispetto le idee ecologiste di Bruno (però lui è un "estremista" dell'ecologia) ma non concordo;
Altresì apprezzo le idee (opposte) del Prof. Calosci con il quale concordo sull'uso di alcune comodità che la tecnologia moderna offre (perchè no, se si è disposti a rinunciare ad altro per avere il clima);
Concordo anche con Fabio (Copenga) sulla sua filosofia di vita, tesa a cercare il rispetto per l'ambiente (a tutti costi per lui, a costi accettabili per me).
Detto questo mi viene da dire, come già fatto notare, che un ecologista "estremo" debba rinunciare, per coerenza, anche al riscaldamento invernale, al fornello a gas, al boiler, al frigo ed, in ultima analisi, persino al camper giacchè inquina anch'esso.
Ma non solo. Al supermercato dovrebbe rinunciare all'acquisto di alimenti la cui confezione usa materiali inquinanti dopo l'uso, come polistirolo, plastica, carta non riciclata, senza contare la varie sostanze conservanti ivi contenute e che noi tutti ingurgitiamo inquinando ed avvelenando noi stessi. Non dovrebbe acquistare prodotti per la pulizia e detersivi in genere perchè altamente inquinanti. Non dovrebbe usare le pile per vari apparecchi di uso domestico e non, perchè difficilmente smaltibili e, comunque, assai dannose per l'ambiente. E non dovrebbe usare neppure l'auto e neanche i mezzi pubblici, inquinanti anch'essi.
Insomma l'ecologista estremo dovrebbe adottare uno stile di vita simile a quello dell'uomo di Neanderthal. Ma così, però, siccome deve sopravvivere, diventerebbe un violento "animalicida" per procurarsi il cibo. Non sarebbe in grado di "coltivare" alcunchè poichè non ne conosce ancora l'utilità e le tecniche.
Mi viene ancora da chiedere: ma voi siete per il progresso, inteso in ogni sua forma, o per il regresso!?
Daccordo che il progresso ha dei costi, comporta il cambiamento e, talvolta, la distruzione di materie prime o di fonti energetiche (petrolio). Ma il progresso può anche, anzi dovrebbe, portare a migliorare lo stile di vita della specie umana senza, possibilmente, alterare l'equilibrio biologico del pianeta. E dategli il tempo all'animale uomo di raggiungere questo obiettivo, no? Certo ora sembra che consumiamo soltanto, che distruggiamo le risorse che il pianeta ci offre, ma io non la vedrei in termini così drastici.
Per il raggiungimento di tale obiettivo servono tappe intermedie. E sono quelle che stiamo percorrendo attualmente. Con l'invenzione dell'automobile i primi motori non erano certo ecologici (non lo sono neanche ora, ma almeno inquinano 100 volte meno). I sistemi di frenatura erano rudimentali, poi giunsero i tamburi. Le corse permisero di "provare" e mettere a punto i dischi, con notevole miglioramento dell'efficienza in frenata. Ora ci sono i dischi in carbonio, più leggeri ed ecologici (chissà, magari li vedremo applicati anche alla normale produzione). Il motore diesel è rimasto tale per decenni fino a quando la Fiat non "inventò" il JTD, con notevole miglioramento delle prestazioni a fronte di un minor consumo. Ora il JTD si è evoluto ulteriormente con la versione Multijet, che pare che rispetti meglio le norme antinquinamento, con ancor minor consumo di gasolio.
Insomma il progresso, come disse "quello", non si può arrestare (e non deve essere arrestato).
Infine, tanto per la cronaca, pare che il riscaldamento del pianeta, secondo recenti studi e scoperte dei climatologi, non è dovuto tanto ai disastri causati dall'uomo, ma dal "ciclico" ripetersi di alcune "condizioni" climatiche del pianeta che fanno si che si verifichino e ripetano ciclicamente "ere" glaciali ed "ere" "calde".
Pare che l'uomo, nella sua piccolezza, in tutto ciò concorra in parte mooolto minimale, se non addirittura trascurabile. Ora pare che si stia verificando una delle tante "ere" calde che il pianeta ha subito per milioni di anni.
Quindi?
Secondo me tale allarmismo "ecologico" appare quantomeno esagerato ed azzardato. L'uomo è ancora troppo "piccolo" con la sua tecnologia per riuscire ad influenzare il clima e, comunque l'evolversi delle "ere" di cui sopra.
Il pianeta ha ancora (secondo recenti studi ed anche secondo me) ampissimi margini per auto-pulirsi. Noi, nel senso di razza umana, nel frattempo, avremo certamente messo a punto tecnologie atte a salvaguardare il pianeta e le sue risorse (almeno lo spero).
Pertanto, non dico di fare gli inquinatori, ma nemmeno di fasciarsi troppo la testa con idee estremiste, talvolta anche illogiche, rendendosi la vita difficile o, perlomeno grama, con l'obiettivo di "salvaguardare" il pianeta. E' una guerra persa. Le "forze" dell'Universo e del sistema solare in particolare, sono così grandi che i nostri sforzi, di qualunque natura essi siano, appaiono insignificanti di fronte all'evolversi delle "cose". E' previsto che la Terra e gli altri pianeti verranno, fra circa 4 miliardi di anni, "inghiottiti" dal "lievitare" del Sole, il quale, a fine "carriera" si ingrosserà inghiottendo l'intero sistema planetario per poi implodere su se stesso, vinto dalla forza di gravità. Successivamente esploderà con una immane esplosione. E' lo svolgersi della vita di quasi tutte le stelle. E voi credete ancora all'effetto serra causato dall'uomo? Cari ragazzi andatevi a leggere un pò l'evoluzione dell'Universo del grande astrofisico inglese Steven (non ricordo il cognome...), scopritore dei buchi neri e relativa teoria.
Vi sembra che sia andato OT? E' solo per cercare di far comprendere che non siamo noi a causare il riscaldamento del pianeta con presunti stili di vita sbagliati dell'umanità. Ma sono, molto più semplicemente, le forze fisiche, chimiche e nucleari che avvengono nell'Universo a determinare i loro effetti anche sulla Terra, così come su Marte ed altri pianeti.
Scusate la prolissità e la lungaggine ma mi sono un pò divertito a leggere le "nuove" filosofie e teorie ecologiste.
Cordialmente
Elio Vita.