quote:Originally posted by Anty99> Hai dimenticato lo '0,' ... [:D] Comunque i problemi possono essere diversi. Da che livello di carica di partenza avete valutato la situazione? Spesso si pensa di ricaricare la batteria viaggiando un paio d'ore. In effetti nei camper il problema è tutto lì: la bs inizia a ricaricarsi dopo 2 ore di viaggio (priorità va sempre alla bm, giustamente). E magari era a terra alla partenza! A questo aggiungiamo il problema che le batterie AGM, al gel, ecc. (tutte meno quelle da avviamento) non sopportano bene la ricarica da alternatore (troppa corrente in poco tempo). Per cui, se siamo fortunati avremo un livello di ricarica modesto (opportuno circuito che consente il passaggio di poca corrente alla volta), mentre nel peggiore (semplice relè parallelatore) le avremo danneggiate, trasformandole in... 50? 30? 5 Ah? [:(] Purtroppo le batterie ad alta tecnologia da camper hanno bisogno di tempi lunghi per essere ricaricate opportunamente. Meglio tirarle giù prima della partenza e caricarle al 100% con tutta calma al caldo con un buon carica batterie adatto a loro. POI ci ringrazieranno con una durata superiore... Ultimo punto da valutare: il freddo riduce la capacità di erogare corrente. MOLTO! Vedi un altro post intitolato: "Usare il voltmetro [lungo]". Ciao!
credo che 2Amp come assorbimento della centralina siano un po troppe vedi se c'è qualcose che assorbe e ti scarica la BS saluti Anty >
quote:Originally posted by gaia1995> Per quel che riguarda il viaggio in autostrada... due rapidi conti: supponiamo un alternatore da 70 A. Cioè da 840 W. In effetti, abbiamo le luci accese (2 da 55 W + le luci di posizione... 4 o più da 5 W), magari la ventola (80 W?), condizionatore (per tenere i vetri asciutti)? servizi vari al motore (centraline, ecc.), luci del cruscotto, radio, ecc... altri 60W? Insomma: senza far nulla di straordinario, è normale considerare che circa metà della potenza teorica se ne vada in servizi al viaggio come quelli citati. Ci restano circa 4-500 W. In vil moneta... 40 A. In deu ore e mezza ricaricheremmo una bm da 100 Ah. Ho usato il condizionale, per due motivi: il primo è che non sempre avremo il motore che gira al massimo dei giri e quindi non sempre l'alternatore sarà in grado di erogare la potenza massima; il secondo (e molto + rilevante, ai nostri fini) è che man mano che la batteria si carica, accetta sempre meno corrente, perché diminuisce la differenza di tensione fra lei ed il nostro alternatore. Quindi, la realtà in macchina è che la ricarica è molto più lenta del teorico. Al minimo ci vorrà il doppio del tempo. Ecco quindi che il nostro problema è che dopo 3 ore di autostrada non abbiamo ancora nemmeno iniziato a ricaricare la bs....[xx(] La soluzione? Semplice: una notte attaccati al 220 V con il caricabatterie del mezzo in funzione. PRIMA di partire. Non avrete + problemi. Per pluriennale esperienza...
Grazie 1dic2risp per l'esaurientissima risposta.In effetti il Vr ha fatto un viaggio di 3 ore circa e non so le batterie come stavano alla partenza, ne all'arrivo. Presumo però che con 3 ore di viaggio autostradale una discreta ricarica l'alternatore l'abbia data. In ogni caso trovo strano che al 44% di carica (pari a circa 64 Amp)la tensione non sia sufficente per far funzionare la Combi 6. Per me resta un mistero. Stefano >
quote:Originally posted by balilla Oltre a questo va calcolato l'assorbimento del frigo altri 10amp. >> D'estate... in inverno lo lascio aperto durante il periodo d'inutilizzo. Una volta riempito con roba già refrigerata, lo lascio spento e chiuso. A destinazione lo metto al minimo a gas, se proprio serve: di solito solo se fuori andiamo oltre i 5 gradi... In viaggio di solito lo lascio spento (a meno dei viaggi d'agosto). Sei un patito dell'aperitivo on the rocks??? [:D]
quote:Originally posted by gaia1995> Copio incollo dal sito Truma le caratteristiche elettriche della Truma 6: [url] http://www.truma.com/truma05/it/prodotti/detail2_it_299693.html "# Corrente assorbita a 12 V: - Stufa + boiler: da 0,2 A fino a max. 5,6 A per breve tempo (media 1,3 A) - Riscaldamento boiler: max. 0,4 A # Corrente di riposo: circa 0,001 A " Quindi: al 44% di carica residua (ma che apparecchio ti ha fornito questa indicazione? E' affidabile?) potresti trovarti a dover far fronte a picchi (pur se per un tempo 'breve' anche se non sappiamo quanto....) di 6 A. Si, potrebbe andare in protezione tutto. Alla fin fine, stiamo parlando di un sistema che controlla la sicurezza della fiamma... se non ha una buona corrente, fa MOLTO BENE a staccare tutto. E guai a fare modifiche!!!
E' vero, in effetti ci vorrebbe un bel Power Service per sperare in una ricarica (anche solo parziale) delle BS. Non conoscendo lo stato delle BS prima della partenza, e assumendo il fatto che in 3 ore non vi è stata una ricarica significativa, è impossibile sapere se il funzionamento è normale o no. Però, scusate, mi dite se è normale che con il 44% di carica residua (e questa l'ho vista con i miei occhi) la Combi 6 va in protezione (e solo per potenze superiori a 3? Ho letto sul libretto che la protezione entra con tensioni al disotto dei 10,5v. >
quote:Originally posted by gaia1995>Mi spiace, Stefano, ma i dati forniti dalle centraline sono sempre soltanto lucette che si accendono, anche quando si parla di lettere e numeri digitali! Ancora, nell'anno 2008, non esiste apparecchio che possa dire quanto sia carica una batteria; per un'indicazione - molto di massima - c'è soltanto il densimetro che è un apparecchio meccanico e non elettrico o elettronico. Quindi, credimi, quel 44% potrebbe essere un 5% come un 80%. Per ricaricare a dovere una batteria ci vogliono, volenti o nolenti, almeno 48 ore continuative e senza interruzione; dare una carica di 3 ore, magari dopo un fermo di diversi giorni, significa appena avviare la reazione chimica che dà luogo alla ricarica della batteria e, se, poi, in queste tre ore hai pure fermato una volta il motore, la batteria dei servizi - alla fine - è quasi nello stesso stato in cui era all'inizio del viaggio. Elio
... In effetti abbiamo controllato sulla centralina che dava una carica residua pari al 44% del totale. ...>
quote:Originally posted by 1dic2risp> Salve...io ho appena preso questo...(strumento doppio)
Come non confermare quanto detto da elfetto?id="size4">id="red"> Se osservate qui: [url] https://www.camperonline.it/forum06/#=66605 ho indicato una tabella tensioni/livello di carica. Ben inteso, con batteria a riposo. Bene... con la misura indicata, le mie 2 batterie (dic 04 ed ott 05) erano al 20 ed al 40 % circa di carica. Nello scorso fine settimana le ho smontate, portate al caldo in cantina e messe in carica col caricabatterie del Lidl. Non carica molto, ma almeno si stacca da solo ed evita quindi di farle bollire. Inoltre, non è proprio violento! Anzi... Bene... poi: pulitura esterna, rabbocco elettrolita e quindi nuova carica (modo mantenimento, stavolta). Al termine, sono andato dal mio spacciatore di batterie di fiducia, per un controllo. E' arrivato col carrellino con le resistenze per il test.... le ha provate e mi fa: "sono ancora buone. Aspetti...". Sparisce nel retro e dopo un po' torna con il densimetro. Apre un paio di tappi, al che gli spiego che ho rabboccato il liquido, lui usa una cella non rabboccata e.... le batterie sono appena appena sopra il 50% di carica! Le ritiro stasera, dopo 2 giorni di carica molto lenta con il loro caricabatterie super professionale. Incrociamo le dita...[:)] Ah, btw: l'ultima volta non ha voluto niente: ho dato la mancia all'operaio che le ha fatte ballare, almeno! Fatta l'apologia del professionista, vorrei aggiungere un commento mio personale. Da quando ho il camper, sto meditando sull'autocostruzione di uno strumento che mi indichi in modo molto realistico il livello di carica delle batterie. Cioè non un voltmetro (per quanto sofisticato), né un amperometro (anche incrementale, cioè che mi indichi quanta corrente è entrata ed uscita ed il relativo saldo), ma un incrocio dei due strumenti, integrato da un paio almeno di sonde termometriche, per compensare le informazioni in base alla temperatura dell'ambiente delle batterie e dello shunt con cui misuro gli A (la corrente, anzi: l'intensità di corrente). Sono incagliato sull'alimentazione dello strumento: infatti è abbastanza facile realizzare una sorta di contatore (tipo quello dell'Enel) per misurare ingresso e uscita di energia dalla batteria. Ma il tutto consuma parecchio e quindi non è, comunque una buona idea. Salvo lampi di genio... idee? [:D] >
http://www.techno-ent.it/menu2.htm
pubblicizzato su questo sito...devo ancora montarlo...ma ho prima chiesto ai diversi guru presenti sul forum...trà tutti quelli da me trovati e proposti,è risultato il migliore...Spero di essere stato d'aiuto....[;)]quote:Originally posted by Emme48> [:D]Ma sai che non avevo pensato alle "ore di campeggio restanti". Grandioso [8D] Hai fotografato la realta' in modo preciso, come non darti ragione. Buon Natale Ugo
No Stefano, la colpa non è degli allestitori ma di chi compra i camper... Non esiste nessuno strumento che indichi la capacità residua in una batteria. Ma non importa a nessuno questa cosa, la gente PRETENDE di sapere la percentuale di carica resudua. E quindi o costruisci una centralina che scrive un numero senza significato oppure la tua centralina non riseci a venderla. Vai ad ascoltare di nascosto a Rimini le richieste della maggior parte delle persone. 1 su 100 chiede se i pesi sono regolamentari, 99 su cento chiedono un garage grande da riempire di fronzoli. Se fai un camper "onesto" che sta nei pesi ne vendi 1, se fai un camper "pirata" omologato in lussemburgo corrompendo l'addetto alla pesatura ne vendi 99. Di fronte a clienti che chiedono solo di spendere poco e non di avere un aavoro migliore e fatto a regola d'arte cosa vuoi che succeda? Poi magari tanti sono fuori dal coro, ma i grandi numeri sono altri. Vogliamo camper veloci, potenti, stracarichi con le gomme gonfiate ad azoto col garage grande omologato per carichi improponibili e tutte le luci possibili e immaginabili e con la centralina che mi indica la percentuale di acqua e corrente residua magari inventandosi anche l'autonomia esprssa in "ore di campeggio restanti". Quello chiediamo e quello ci danno. Cordialmente, Marco. >
quote:Originally posted by gaia1995> Uhm... ho buttato lì un'idea che mi frulla in capo già da un po', ma senza 'sustanziarla' adeguatamente. Ora provo a farlo meglio, per vedere se qualcuno riesce a farmi usare i due neuroni rimasti, dato che la cosa riscuote un discreto interesse. Premesso che ho una discreta (non quanto vorrei, purtroppo) preparazione teorica e pratica in elettronica, la mia idea iniziale era, tutto sommato, semplice. Mi sono detto: prendo uno shunt (un pezzo di filo particolare, da mettere vicino al polo di una batteria) per misurare QUANTA corrente ed IN CHE DIREZIONE passa su una determinata batteria. Banalizzando un po'... (bisogna anche tener conto del dato, separato, della tensione) quanti A istantanei entrano ed escono dalla nostra batteria. Se è da 100 Ah, so che può erogare 100 A per un'ora. Ok, la cosa funziona bene in W (V X A) ma per comodità di ragionamento consideriamo i soli A... Motore spento, s'accende qualcosa, la mia centralina misura il tempo e l'intensità di corrente. Es.: 5A per 5 minuti. Poi, il motore si accende.. e quindi nella batteria 'entrano' 40 A per 10 minuti. Registro anche questo.... facile! Il problema è tirar fuori da tutto ciò un dato 'utile'. Per due motivi. Il primo è che non so da che stato di carica sono partito. E fin qui... avevo pensato ad un semplice bottone di reset, da premere quando so per certo (già: ma COME?) che la mia batteria è completamente carica. Il numero di Ah della mia batteria avevo pensato di programmarlo nel programma di controllo, per adattarmi ad eventuali configurazioni diverse col passare del tempo. Il secondo è un bel po' più complesso: l'armamentario che ho ideato, fra processore, memorie, ADC (convertitore da analogico a digitale), circuito di clock, display, ecc. consuma un botto di corrente. Un ventesimo di una buona batteria servizi. Eh, ma allora.... [:D] in 20 ore mi prosciugo la batteria solo per sapere ancora quanta batteria mi rimane???[}:)] E qui mi sono bloccato: ci sto ancora pensando....[:p] Se interessa a qualcuno, se trovo una soluzione, per il costo del solo materiale vi faccio fare da beta tester!!![:D] Ed a proposito di 'cose che sto cercando di far funzionare': dato che non so come inserire la firma: anch'io mi chiamo Stefano.
Mi dispiace, ma come avrete certamente capito, non sono un drago on elettronica. Quindi nessun suggerimento per te 1dic2risp. Però ho una riflessione: ma se un comune mortale come te, anche se con conoscenze di elettronica, riesce a trovare una soluzione alla lettura falsa delle centraline (anche se ancora in chiave teorica), a maggior ragione le case costruttrici piene di "geni", dovrebbero fornirci apparecchiature che funzionano!!! Quanto dovrò pagare di più per avere una centralina elettronica degna di questo nome, 100, 200 euro in più? Ma cavolo, ne sto spendendo 50.000!!! Se faccio 50.200 non muoio di certo. E qui non centra il fatto di far fare soldi alle aziende satellite con gli after market. Nessuno cambierà mai una centralina per metterne un'altrta più "fica". O sbaglio? Scusate ancora il tono polemico, ma queste cose non mi vanno proprio giù. >