quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 22/03/2011 12:57:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Infatti alcuni costruttori prevedono alternatori maggiorati in luogo di quelli standard: ovviamente non quelli da autobus da 250A ma solitamente dei 140/150 in sostituzione dei 110/120 originali. Per la climatizzazione in marcia andrebbe evitata quella "elettrica" alimentata a 220 ac con inverter, ma per le BS si può adottare un convertitore DC/DC regolato da microprocessore che le ricarica con curva prevista ed esegue anche separazione galvanica e limitazione della massima corrente erogata. Parere personale Dodo
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 22/03/2011 13:28:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> 3 BS addirittura? mi sembrano veramente tante siamo vicini al quintale se no di più! I dc/dc converter si trovano fino a 40/50A di erogazione massima, poi si passa ad apparecchi per uso industriale specifici. Il frigo, che quasi tutti (direi francamente tutti) i costruttori collegano all'impianto cellula, in realtà riporta chiaramente nel suo libretto che deve essere collegato direttamente alla BM con cavi di appropriata sezione, ma quasi nessuno lo fa. Il problema più evidente nei forti prelevamenti di corrente dall'alternatore è dato dai picchi di spunto (che innalzano bruscamente la temperatura della giunzione dei diodi creando la potenziale condizione di "effetto valanga" che li distrugge. Le centraline di ultima generazione, gestiscono l'eccitazione in modo da alzare lentamente la tensione dopo l'avviamento appunto per preservarlo da picchi e limitare la corrente. Il condizionamento una volta avviato, riduce notevolemte l'assorbimento, ma il rischio resta in quanto un avviamento con inverter troppo "soft" nell'erogazione potrebbe far piantare il compressore che poi non riesce ad avviarsi. Parere personale. Dodo
quote:Risposta al messaggio di haiede inserito in data 22/03/2011 23:32:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Infatti il mio riferimento, riguardo i DC/DC converter era riferito a quelli che si usano normalmente per i camper, da 20 o 25A. Poichè qualcuno ha dichiarato di avere TRE BS in parallelo, ho segnalato il problema di una possibile carica insufficiente di un normale dispositivo. E' logico che un picco di corrente, quale può essere quello che si ha subito dopo l'avviamento, quando si hanno più batterie in parallelo (consideriamo che a motore acceso risulta in parallelo anche la BM), può danneggiare la giunzione di un diodo che, andando in effetto valanga, porta successivamente alla morte di tutto il ponte, se non alla bruciatura dell'alternatore. Non sono d'accordo per quanto riguarda il frigo. Ho notato infatti che, molte officine che montano i converter sopra descritti, trascurano modificare il circuito, alimentando il frigo direttamente dalla BM e gli allestitori si limitano in genere ad installare un relè sul D+ che impedisce il funzionamento del frigo a 12 V se il motore è spento. In questo modo andiamo a sottrarre 10-15A alla carica del converter. Per quanto riguarda l'uso dell'inverter per il condizionatore, in viaggio, penso che sia solo una pratica atta a distruggere l'impianto elettrico del mezzo poichè, anche se una volta raffreddata la cellula (ma quanto tempo ci vuole?) l'assorbimento diminuisce, dobbiamo considerare che una buona parte dell'energia necessaria è stata erogata dalle batterie, quindi l'alternatore non viene sollevato dallo sforzo, in quanto dovrà rimpiazzarne la carica. Se un condizionatore ad es. assorbe solo 600W (ed è il minimo), considerando il rendimento dell'inverter all85%, avremo: 600W/0.85= 706 W. Considerando la tensione media a 13,8V, l'assorbimento sarà: 706/13.8= 52A circa. Questo nel migliore dei casi. Poi dobbiamo aggiungere circa 15A per la gestione del motore; 15 A del frigo; 15A per i fari e fanalini di posizione ed arriviamo a 97A. Ogni apparecchiatura accesa in più (stereo, tergicristallo, sbrinatori ecc.) aumenta l'assorbimento. Le mie considerazioni sono ottimistiche, poichè ho considerato il condizionatore da soli 600W. A questo dobbiamo aggiungere l'eventuale assorbimento delle batterie che, se scaricate magari durante la notte, chiederanno la loro dose di corrente (quanta?). In qualsiasi caso penso che anche un'alternatore da 120A, erogando già una tensione di 100A sia molto sollecitato. Invito tutti i camperisti che hanno installato un'impianto di condizionatore ed inverter, a fare il calcolo energetico, prima di utilizzare il sistema. Consideriamo che a nulla vale aggiungere QUATTRO batterie dei servizi, se non si agisce sulla fonte erogatrice (alternatore), non si risolve il problema.
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 23/03/2011 09:12:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ...Non sono d'accordo per quanto riguarda il frigo. Ho notato infatti che, molte officine che montano i converter sopra descritti, trascurano modificare il circuito, alimentando il frigo direttamente dalla BM e gli allestitori si limitano in genere ad installare un relè sul D+ che impedisce il funzionamento del frigo a 12 V se il motore è spento. E quindi come andrebbe collegato se non direttamente mediante linea protetta da fusibile di adeguata sezione dalla BM? Dodo
quote:Risposta al messaggio di lupindo inserito in data 22/03/2011 21:00:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusa ma non hai il 220 vicino al camper per partire con le batterie cariche tramite carica batterie del mezzo? Si presuppone che qualsiasi sia il numero delle BS e gli ampere a disposizione nelle BS, le si debba tenere caricate tramite 220 da rete, per partire sempre con le BS pienamente cariche, in modo che l'alternatore debba ripristinare solo il consumo che sarà sempre lo stesso, indipendente dal numero delle BS. anche un buon pannello solare potrebbe fare al caso, ma dipende appunto dal sole, il 220 è più sicuro. Ivo
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 23/03/2011 20:35:39 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Fatico un pò a seguirti nel discorso: separazione indolore del frigo? si fa (facendo attenzione a non creare loop di masse), il dolore viene dalle tribolazioni "meccaniche" a posare la linea nuova (una faticaccia se posata internamente)ed eventualmente l'adeguamento del cablaggio del parallelatore di ricarica BM. A questo punto rimane solamente l'alimentazione scalino che deve essere verificata in quanto i DC/DC converter spesso effettuano anche separazione galvanica tra i 2 circuiti preservando la cellula da eventuali anomalie di erogazione che possono arrivare dall'alternatore. Tolto l'assorbimento del frigo e presupposto che in marcia non si utilizzono carichi elettrici "importanti" in cellula il converter DC/DC può stare tranquillamente a monte di tutta la linea che alimenta la cellula garantendo tensione estrememente stabile e costante nonchè limitazione di erogazione di corrente verso batterie ed utilizzi. Al più sarà necessario correggere la Vmax nel caso alcune centraline diano allarme di overvoltage (Hymer-schaudt) ma di solito parliamo di adeguamenti di 0,10/0,15V. Tutto ciò non esime dal fatto che le sezioni dei conduttori impiegati siano idonei, altrimenti i vantaggi vengono "divorati" dai cavi esistenti. Almeno questo è quanto deriva da mie esperienze pratiche su veicoli diversi, ma sicuramente potrebbe sfuggirmi qualcosa. Dodo