quote:Risposta al messaggio di nico22 inserito in data 02/10/2010 07:47:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non disperare Nico, purtroppo oggi giorno veniamo presi dalla fobia della parabola più grande , dai pannelli ultrasolari...dalla televisione schermo piatto...da installare nei nostri mezzi che CI DIMENTICHIAMO..delle normali manutenzioni ordinarie.... tutto questo forse è dettato dalla tecnologia costruttiva moderna che ha portato a delle meccaniche che non si guastano più come una volta e anche da dei pneumatici più resistenti alle forature... inoltre lancio anche una provocazione...da degli utenti in erba che poco hanno a che fare con la meccanica pura e vera dedita ad una cultura da scrivania piuttosto che da officina....a precisazione di ciò mi voglio chiarire sul fatto che chi si dedica più , oggi, ad esempio al controllo dell' olio saltuariamente e o alla pressione delle gomme?? La prima cosa da fare all'arrivo in famiglia di un camper è simulare nel comodo del prorpio giardino varie situazioni d'emeregenza... vedi dove agganciare il mezzo in caso di traino ( chi lo sà alzi la mano)... e anche alla sostituzione delle ruote bucate in un prato infagato di notte e da soli....( snche quì chi lo ha fatto??) vi accorgerete ad esempio che i due cerchi posteriori per effetto delle lunghe giornate all'aperto presso la fabbrica allestitrice si si sono ossidati se non peggio arrugginiti frà di loro...quindi fateli sbloccare da una officina ,smerigliateli bene e spruzzate dell'antiruggine sia sui mozzi che sui cerchi...poi una buona dose di grasso sopra e rimontatetli... mi raccomando pretendete che il serraggio dei bulloni sia fatto il più lieve possibile....al limite della sicurezza ( RICORDATE IN QUEL PRATO DA SOLI NON C'E' LA PISTOLA CON IL COMPRESSORE al massimo il vostro peso sulla chive da 24")..... spero vivamnete che i novellini e i neofiti ne facciano tesoro di questa mia !!! consiglio da vacchio e navigato camperista....[;)][;)][;)][;)]
quote:Risposta al messaggio di giannx695 inserito in data 02/10/2010 08:25:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nulla di più giusto di quello che hai scritto , a sola eccezzione del numero della chiave 21 non 24, la chiave di 24 è quella del "nemico"[:D][;)] Saluti Paolo
quote:Risposta al messaggio di nico22 inserito in data 02/10/2010 07:47:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Almeno lo smontaggio lo hai fatto in tranquillità con l'aiuto del gommista. Pensa se dovevi farlo di notte in una strada super trafficata magari sotto la pioggia o peggio ancora neve! Prendo lo spunto per rinnovare l'invito: fate a casa vostra le prove di smontaggio delle ruote e sopratutto della gomma di scorta (se montata sotto). Scoprirete delle sorprese! Ma è meglio a casa che in giro. Daniele.id="Arial Black">id="size2">id="green">
quote:Risposta al messaggio di giannx695 inserito in data 02/10/2010 08:25:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Tutto vero quello che dici, basta un primo intoppo e si corre ai ripari ... è capitato anche a me, i primi tempi, trovarmi in difficoltà ma per inesperienza piu che negligenza, oggi mi sono organizzato facendo prove e riprove e chiedendo consigli a diversi gommisti e meccanici ... Mezzo nuovo ho fatto smontare tutte le ruote lubrificate e pulite ben benino e con l'occasione ho cambiato tutte le valvole con altrettante in alluminio ... Per il cric ne porto uno ad olio a carrellino (piccolo, pesa poco e solleva 3,500 Kg. ... e quello ad olio in dotazione ... Per la chiave ho acquistato un chiave della USAG a T e mi son procurato un tubo per allungarne la leva di torsione ... Altro consiglio accettato e utilizzato .. degli spessori in legno duro da mettere sotto il cric, ho sgonfiato volutamente la gomma ed ho verificato quello che mi avevano detto "il punto di attacco è basso e l'estenzione del braccio del cric non solleva abbastanza per togliere la ruota. Anche se pago l'assistenza trovarsi in difficoltà e, sapere che con un po' d'impegno ci si può togliere dai guai fa stare tranquilli. Cordialità. Marco
quote:Risposta al messaggio di paolo 61 inserito in data 02/10/2010 08:38:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io non ho il "nemico" ma la mia chiave è la 24! Forse perchè è di vecchio stampo![:D][:D][:D] Cordiali saluti. Max.
quote:Risposta al messaggio di giannx695 inserito in data 02/10/2010 08:25:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Oddio, sulla parte delle meccaniche che ora non si guastano più avrei da ridire... Ad ogni modo, è divertente... Ad inizio agosto ho cambiato i freni posteriori al mio ducato, mai cambiati in 27anni e quasi 200'000km. Tolta la ruota (via le viti, colpetto di palmo di mano e si libera), svito le viti del tamburo (un paio di colpetti leggeri sulla chiave per evitare che cedano, dato che sono parecchio ossidate, e poi si svitano come ridere). Tolti i fermi, martello di gomma e con 3 colpi per parte il tamburo si è smontato. Vedendo quello che capita sulle nuove auto (e con cognizione di causa:sono tornitore specializzato e ho lavorato anche sul settore automotive), noto sistematicamente la volontà perversa dei progettisti nell'aumentare la precisione. A esempio, mentre tra cerchi e mozzo delle auto anni 80/90 c'è un gioco tra il decimo e il decimo e mezzo ogni 50mm circa (ampio, per bloccare un accoppiamento del genere i mozzi devono essere pesantemente ossidati), sulle auto moderne si trovano accoppiamenti di 8centesimi o meno, addirittura su materiali diversi (alu/fe). Aggiungete sale, acqua, e avrete un'accoppiamento bloccato. Alcune volte aiuto il mio meccanico a fare i cambi gomme pre-invernali, ci sono delle volte in cui non c'è mazza o leva che tenga, i cerchi non ne vogliono sapere di staccarsi dal mozzo... Allora si allentano di un giro le viti, e si fa un giro della piazza. Se queste sono le meccaniche moderne, ve le lascio. La perversione degli accoppiamenti precisi in casi inutili (come nelle ruote, a cosa serve un centraggio al centesimo quando il cerchio in lamiera (non quelli in alu perchè sono torniti e più precisi) NUOVO è tranquillamente fuori di mezzo millimetro (misurare per credere) e una qualsiasi gomma nuova è tutt'altro che perfettamente circolare? A che pro ridurre il gioco di accoppiamento tra i filetti delle viti al minimo quando questo serve solo a farle bloccare col tempo, se non ad aumentare le spese di riparazione? E non venitemi a dire che basta ingrassare. Le viti ruota sono studiate per rimanere frenate A SECCO, ingrassando si rischia che si svitino, e i mozzi, per quanto protetti, si impolverano e se passa più di un tot tra uno smontaggio e l'altro si bloccano comunque, e la polvere peggiora le cose.
quote:Risposta al messaggio di dadovrc inserito in data 02/10/2010 11:48:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciao, sono d'accordissimo...ingrassare, o tenere "oleati" i fissaggi ruota (bulloni colonnette) è PERICOLOSISSIMO...meglio, un velo di silicone liquido tra, mozzo e cerchione, ed in caso di bisogno, come una magia il cerchio, si stacca, provare per credere...ciao, Tony
quote:Risposta al messaggio di nico22 inserito in data 02/10/2010 12:14:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non cambia assolutamente nulla tra gemellato e ruota singola, c'è un mozzo cilindrico e un cerchio con un foro che si accoppia col mozzo. Sarai bravo a far truciolo, ma non a leggere. Come scritto, non parlo di mezzo mm, ma di un decimo e mezzo, 0.15mm, al MASSIMO. Con un decimo, un decimo e mezzo i cerchi vanno su e giu come un dito nel *****, come si suol dire in officina, ma sono abbastanza centrati da non creare problema alcuno. Se scendi sotto al decimo fai fatica a montarli, e soprattutto a smontarli. Non so in che settore tu lavori, io ho lavorato in una piccola ditta in cui con un minimo di inventiva si trovavano soluzioni per modifiche in settore automotive, abbamo lavorato parecchio sui distanziali ruota "speciali" per applicazioni particolari. Le viti, ad ogni modo, NON DANNO nessun centraggio, ti basta provare a montare un cerchio in lega aftermarket senza montare l'apposito anello di centraggio. Prova, se vuoi. Noi facevamo i distanziali speciali appunto per quel motivo, trovi in giro "preparatori" che fanno lavori demenziali come mettere distanziali da 5-6mm senza centraggio per ovviare ad interferenze tra pinze freno e cerchi, e mettono in strada auto che ballano con centraggio ruota affidato alle viti. Cose già viste e risolte, io sono "sono" solo 8anni che faccio trucioli su torni e frese, ma ricordati che l'esperienza, su quello che non hai mai fatto, non te la da il tempo.
quote:Risposta al messaggio di nico22 inserito in data 02/10/2010 13:31:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Non fare il Minzolini della situazione, per favore. IL CERCHIO è fuori anche di mezzo mm rispetto al suo centraggio, questo era ovvio, non il centraggio ha quel gioco. Prendi un cerchio in ferro anche nuovo sul tornio, dal foro centrale, se vuoi anche facendo una flangia, e vedi. Sfarfalla e non è concentrico. Poi montaci una gomma, piazzalo sulla bilanciatrice e vedi di quanto è fuori la gomma. Tu piuttosto, prima di parlare, misura. Io l'ho fatto, e non metto in dubbio le esperienze altrui con le chiacchiere. Di tornitori e ditte che lavorano e che non hanno sentito la crisi ce ne sono tante, ma non necessariamente è questione di qualità, sai?
quote:Risposta al messaggio di dadovrc inserito in data 02/10/2010 12:41:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Lavorare su macchine utensili, non vuol dire, necessariamente, "Sapere", io l'ho fatto, lo faccio, e non capisco un...attrezzo da spupazzo...[;)][;)][;)] il centraggio del cerchio è importante, ma...se non lavori il foro, non centri i fori dadi ruota, non lavori il cono dove lavorerà il dado...insomma se un cerchio lo Stampi[xx(][xx(][xx(], costa meno, ma non lo monti e non lo centri a dovere, i cerchi in lega, nella fattispecie, sono stati costruiti per essere centrati dai dadi (solitamente di bronzo e con testa conica, su colonnette fisse sul mozzo), ma sono sempre costati parecchio, se li fai in Cina, stampati...male, allora...[:0][:0][:0] Ciao Gianfranco PS se poi usi alluminio scadente, neppure anti ossidazione, avrai, se non ingrasssi gli accoppiamenti, fioritura del materiale stesso, con conseguente...Grippaggio e...corpo unico dei componenti[;)]...ma questo già lo sai[;)][;)][;)]
quote:Risposta al messaggio di Speedy3 inserito in data 02/10/2010 14:04:52 (>No, ma magari avere un cliente che viene, chiede, controllare il problema, progettare e poi costruire qualcosa che il problema lo risolve qualcosa vuol dire. Il primo che ci era capitato era un tale ocn una Mitsubishi 3000GT, stupenda, con cerchi da 18" omologati. Dopo aver montato un impianto frenante maggiorato, i meccanici si accorsero che il cerchio TOCCAVA nella pinza freno. Questo perchè le razze del cerchione rientravano parecchio. Il "preparatore" optò per il montaggio di distanziali, ma il cerchione, con un canale esagerato, era a filo carrozzeria con un distanziale, senza centraggio ovviamente (il distanziale non può avere centraggio, ad esempio su un diametro 60mm, se deve esso stesso centrarsi su un mozzo da 60mm spesso quanto il distanziale stesso), da 6mm. Oltre i 6mm la ruota sporgeva, sotto i 6mm toccava il cerchio sulla pinza. L'auto così era inguidabile, le ruote erano fissate in modo non concentrico al mozzo, e anche centrandole alla perfezione e tirandole, bastava una buca per scentrarle nuovamente. Io ho risolto il problema creando un distanziale con foro pari al diametro del mozzo, e con diametro di centraggio pari alla battuta sul cerchione, dopo aver estratto l'anello di centraggio dedicato. QUESTO ha risolto il problema.(come nella figura centrale, distanziale con anello di centraggio). Non sto venendo a dire di averli inventati io, di certo prima di farli non li avevo mai visti, nè li conosceva nessuno di mia conoscenza, e per quanto mi riguarda l'idea era mia e genuina. :D Non esistono viti autocentranti che centrano il cerchio su un piano, se manca l'accoppiamento col mozzo. Ogni cerchio in lega di qualità, o di origine, progettato per un determinato mozzo, ha il diametro di centraggio CORRETTO. Ogni cerchio in lega di qualità, adattabile a vari mezzi e quindi adattabile per mozzi di diverso diametro, ha un ANELLO DI CENTRAGGIO dedicato. questo perchè? Si lavorano i cerchi per un solo parametro, l'interasse e numero dei fori, con un diametro di centraggio maggiorato, e questi saranno adattabili a più autovetture con pari interasse con un anello di centraggio, che ha il diametro esterno pari alla battuta nel cerchione, e il diametro interno del mozzzo su cui andrà montato il cerchione. Questa immagine nella prima figura da SX fa chiarezza sull'uso degli anelli di centraggio. Le viti con parte conica flottante inizialmente si usavano al solo scopo di danneggiare il meno possibile il cerchione nella zona conica a contatto con la vite. La parte conica flottante andava in appoggio e rimaneva ferma. Dal momento in cui appoggiava in poi, durante la fase di tiraggio delle viti, l'attrito dovuto alla rotazione e pressione crescente della testa della vite, si scaricava sulla boccola flottante e non direttamente sull'alluminio. è lo stesso concetto dell'uso delle rondelle nelle viti comuni. Col tempo, soprattutto negli anni scorsi da quello che è la mia esperienza, quando si è assistito al fenomeno del "tuning", dalle piccole utilitarie alle sportive, le viti a boccola flottante hanno preso il nome di "autocentranti", ma non per la capacità di centrare il cerchio, quanto per la capacità di rimanere centrate montando cerchi su mozzi con diverso interasse. Ad esempio, Fiat in passato usava l'offset "4X98" ad esempio. 4 fori su interasse 98mm. Opel usava da tempo il "4X100". Con viti normali, con conicità fissa o flottante con gioco ridotto, le ruote non sono intercambiabili. Con viti autocentranti, costruite con ampio gioco dell'anello flottante, è possibile invece montarle, l'anello si sistema in modo eccentrico ala vite, che tira sulla sua superficie senza subire sforzi laterali.Visualizza messaggio in nuova finestra
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è spiegato molto bene, con foto.