Purtroppo su internet si trova piuttosto poco sull'argomento, ma non perché la cosa non sia tecnicamente possibile o opportuna, ma poiché evidentemente andrebbe contro troppi interessi.
Per quanto ne so, da un punto di vista teorico sarebbero possibili 3 diversi tipi di modifiche:
1) trasformazione in motore a scoppio di vecchi motori Diesel, strada percorsa in passato con discreti risultati, grossi risparmi e notevoli vantaggi ambientali su motori aspirati di autobus urbani ma praticamente abbandonata,
2) alimentazione mista gasolio-metano con una iniezione di gasolio, pari a circa il 25% di quella che si avrebbe nell'utilizzo normale, che viene utilizzata per l'innesco della miscela aria-metano che viene aspirata dal motore,
3) utilizzo del GPL (non metano) come additivo, facendo aspirare al motore una miscela con un piccolo quantitativo di GPL in un grande quantitativo di aria.
Tralasciando la prima soluzione che avrebbe avuto certamente motivo di essere in passato, quando si è preferito non adottarla per attendere ed acquistare poi mezzi nuovi, nati a metano, come quelli che si cominciano a vedere in giro per molte delle nostre città, entrambe le altre due soluzioni, pur avendo, già da tempo, dimostrato una loro validità, sono state adottate solo su scala piuttosto piccola e frenate da mille ostacoli, non ultimi quelli normativi.
La soluzione con alimentazione mista gasolio-metano è stata adottata su un certo numero di mezzi medi e pesanti per l'uso cittadino ed è, attualmente, proposta dalla Etra, sul cui sito è scritto che il sistema è idoneo per tutti i motori Diesel, siano essi aspirati o turbo, con pompa meccanica o iniezione elettronica.
Peccato che ogni tentativo di avere qualche informazione in più dalla Etra sia miseramente caduta nel vuoto e, dopo una risposta avuta ormai circa 2 anni fa in cui mi si scriveva che il sistema era, al momento, idoneo solo per mezzi commerciali di una certa stazza e non per commerciali leggeri o camper, non si sia riuscito più ad avere alcuna notizia più precisa sul suo funzionamento o sulla sua disponibilità futura per mezzi come i nostri (la risposta standard è: <<Ritelefoni la settimana prossima perché l'ingegnere che se ne occupa al momento non c'è e tornerà lunedì>>, non si capisce, però, di quale lunedì si tratti).
L'utilizzo di gasolio e metano nello stesso motore Diesel non è, comunque, una novità.
Sono stati fatti studi in materia sia da parte tedesca negli anni dal 38 in poi per utilizzi bellici sia, a più riprese, da parte di varie ditte italiane che, dopo aver mostrato la fattibilità di tali trasformazioni sono poi misteriosamente tutte scomparse dal mercato.
Secondo qualcuno tali trasformazioni sarebbero omlogabili solo per alcuni usi di interesse pubblico, come mezzi di trasporto urbani o per la raccolta rifiuti, grazie a delle specifiche deroghe. in quanto altrimenti vietate dalle attuali normative (non so se sia vero ma non ho trovato nulla di scritto).
Per quanto riguarda la terza soluzione, che molti si ostinano a ritenere assolutamente improponibile per non si sa quali ostacoli tecnici e normativi (non dico che non esistano ostacoli normativi, ma, come per l'alimentazione mista gasolio-metano, anche chiedendo non sono riuscito a trovare qualcuno che mi abbia saputo citare una norma precisa), viene adottata su autovetture, SUV, furgoni, camioncini e camper in Australia, dove è possibile farsi finanziare il 50% della spesa sostenuta dallo stato grazie all'abbattimento degli inquinanti che è possibile ottenere grazie ad una migliore combustione.
Una delle tante cose curiose è che, eccezion fatta per la centralina elettronica di gestione che è di produzione australiana, tale trasformazione viene generalmente effettuata basandosi su quasi tutte parti di produzione italiana e che il produttore di tali parti, interpellato via mail, sostenga di non saperne assolutamente nulla, limitandosi a fornire le parti all'importatore australiano senza nulla conoscere dell'utilizzo che poi ne viene fatto.
Un sistema molto simile era stato realizzato anche in Europa da una ditta specializzata nella produzione di parti per impianti a gas che, dopo una sperimentazione tecnica positiva sotto tutti i punti di vista, non ha dato seguito alla cosa in quanto non è riuscita ad ottenere l'omologazione in alcun paese europeo (non ricordo nome e link ma non è difficile rintracciarne il sito, ormai fermo da anni, in cui viene descritto il sistema a grandi linee).
L'additivazione di GPL è stata proposta anche da un preparatore milanese come modo per aumentare le prestazioni di moderni motori Diesel common rail e, con un sistema piuttosto empirico ma concettualmente simile, è adottata anche da alcuni appassionati americani su alcuni camper o furgoni per ottenere un incremento della potenza.
Ciao, Aldo
Modificato da ilnicolaldo il 06/05/2008 alle 00:15:28