quote:Risposta al messaggio di cchei inserito in data 10/12/2011 23:55:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
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Ti ringrazio per la risposta, il vero intoppo pratico, è che qui non ci sono maneggi vicini, si parla come minimo di andare fuori provincia, siamo nell'ordine del centinaio di km ogni volta, e non è così semplice, ma mi rendo conto che prima ancora di pensare ad un cavallo, li devo "frequentare", nel senso che devo imparare a conoscerli, a non averne paura, (ehm...un pochina ne ho sai...) a capirli nella loro gestualità e negli atteggiamenti, per esempio la paura, la calma, la stanchezza o l'irritazione.
Questo per dirti che pur amando questi meravigliosi animali, come tu ben sai, il mio mondo è fatto di cani, e per quel che riguarda i cavalli, ne avrò toccati forse tre o quattro in tutta la mia vita, e ovviamente c'era sempre qualcuno che lo teneva ben fermo.
Mai montato, mai provato, finora mi sono limitata a toccarli e fargli qualche carezza sul muso e sulla testa, tutto qui.
Con i cani ho vent'anni di lavoro ed esperienza alle spalle, so riconoscere e affrontare una situazione di paura, un atteggiamento di tensione, un preavviso di aggressività, ma di cavalli non so proprio niente di niente, a parte questo colpo di fulmine quando ho visto un Gipsy Vanner.
La strada da percorrere quindi sarà molto lunga per me, sarà necessariamente lungo il "prima", perchè come ripeto, sono animali affascinanti e meravigliosi ma sarebbe da incoscienti prendere un cavallo prima di farti un minimo di "ossa" affiancandoti a qualcuno che ne sappia molto più di me, con esperienza e con consigli validi.
Sarebbe come comprarsi un elicottero senza aver preso prima il brevetto necessario per poterlo guidare con competenza e sicurezza.
L'idea "samaritana", quella di evitare ad un ex corridore di diventare bistecche, la ho sempre avuta, e magari chissà che tra qualche anno io possa realizzare il mio sogno, con un po' di fortuna e imparando nel frattempo a conoscerli bene, leggendo molti libri sull'argomento, parlando con persone che ne hanno, informandomi molto accuratamente sulle cure necessarie, le operazioni di normale igiene quotidiana, le malattie più comuni e i sintomi, il tipo di riparo di cui hanno bisogno, il cibo più adatto, frequentando in prima persona l'ambiente di un maneggio non lontanissimo da casa, prendendo confidenza prima con un cavallo "tranquillo" per poi magari imparare a gestire anche un ex corridore e portarmelo a casa, per dargli una lunga vecchiaia serena.
E chissà che prima o poi tutto questo non si possa realizzare !
Grazie ancora !