La chiesa che ti avvicina a Dio...

A me è successo di sentire una domenica, in non so più quale chiesa, dei canti gregoriani: bellissimi, affascinanti. Sono d'accordo che certi cori, come quello della mia parrocchia, non solo non ti avvicinano a Dio, ma tendono ad allontanarti dalla chiesa: ripetitivi e decisamente scialbi, credo che anche qualche santo, dal piedistallo, si turi le orecchie. La chitarra..se sono dei giovani e il parrocco lo permette, si 'buttano'(moderatamente) e qualcosa di originale e piacevole salta fuori. Per il resto, secondo me, a parte il 'coro dì ciùk' di cui sopra, una messa senza musica perde, perde molto. Bruno

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quote:Risposta al messaggio di Chantal F inserito in data 21/11/2011  16:31:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Sono sensazioni talmente soggettive che è impossibile fissare una regola. A me è successo così, poi è questione di attimi, certo non credo si possa trovare la fede in questo modo ma si sa, le vie del Signore sono infinite[;)]

Mah.... io non confonderei il credo religioso con la semplice ricerca della "spiritualità", a volte certe sensazioni si possono percepire stando in una Chiesa, oppure, com'è successo a me, in un luogo come Eleusi... oppure semplicemente in un dato luogo e in un dato momento...

La chiesa o il credo sono solo un mezzo per pregare Dio. Dio,almeno per me, si manifesta attraverso tutto quello che ha fatto. Ma non voglio aprire diatribe. La musica come ho già postato in altra occasione è un mezzo potentissimo che agisce sulle endorfine dell'uomo. Peccato che a volte musica "cattiva" spinga persone a togliersi la vita. Ho visto molti servizi televisivi di ragazzi che solo sotto l' effetto della musica hanno tentato il suicidio, altri che usavano certa musica per farsi venire lo stimolo all'assunzione di droga. Ma esiste veramente musica "buona" e una musica "cattiva" boh? Vorrei essere se non uno scrittore di musica un bravo interprete, donare quelle sensazioni uniche che escono da strumenti che si fanno vivi nelle mani degli artisti. Alessandro

quote:Risposta al messaggio di Salvo Sa 2 inserito in data 21/11/2011  17:53:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

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Da ragazza cantavo tra i giovani della parrocchia, quattro ragazzi "schitarravano" e noi ci divertivamo con quello che ci facevano cantare. Ma non mi sono mai sentita vicina a Dio con quei brani. Poi la svolta: una mia amica mi ha introdotto in un coro Polifonico e mi si è aperto un mondo sconosciuto e meraviglioso, ho imparato a cantare con una certa impostazione lirica ( è stato difficilissimo abituata come ero) e ho militato in diversi cori fino a quello attuale. E' proprio vero che chi canta certi brani prega due volte, ora ho davanti uno spartito e una insegnante che si sforza di farci eseguire i brani di Bach, Mozart, Palestrina, Franck e altri al meglio delle nostre possibilità e questo mi rende felice e più vicina a Dio...non solo: quando ero ragazza non ascoltavo mai musica classica, ora ho imparato ad amarla. Lungi da me criticare chi va a "schitarrare" in chiesa, secondo me se viene accettato è per non far fuggire via quei pochi giovani che ancora vanno a messa, per farli rendere più partecipi alla parrocchia. Tempo fa sono andata col camper in un paesino nella bassa Padovana e in una chiesetta ho assistito alla Santa Messa: solo tre giovani cantanti e tre chitarristi....la solita musichetta da ragazzi mentre il grande organo a canne posizionato sul loggione taceva inerte. A fine messa ho chiesto al Parroco se nessuno suona mai quell'organo e mi è stato risposto che ormai in quel paesino non si trova nessuno capace di suonarlo. Mi ha fatto una gran tristezza[:(] Sono una dOpata in astinenza

http://youtu.be/LMilswF-JN0 Questo uno degli ultimi brani che stiamo imparando[;)] Sono una dOpata in astinenza

Funzione della musica nella liturgia 1. La musica fa parte della liturgia Anche se eccessivamente semplice, il seguente schema può aiutarci a capire la crescita del ruolo della musica nella liturgia nell'ultimo secolo e a valutare l'apporto del concilio Vaticano II. - «Umile serva» la chiama san Pio X ai primi del secolo. - «Quasi amministratrice» o «nobile aiuto», la chiama Pio XII. - «Parte necessaria o integrante», afferma il concilio Vaticano II. Questa affermazione conciliare è determinante: per la rilevanza che concede alla musica, per il ruolo che è chiamata a svolgere e per la responsabilità che grava su di essa. Citiamo il testo: «Il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria e integrante della liturgia solenne» (SC 112). 2. La musica liturgica, sacramento Il canto e la musica nella liturgia diventano segno efficace dell'avvenimento che si celebra e della Chiesa stessa che lo sta celebrando. Incarnano ed esprimono la comunione interiore con Dio e con i fratelli e diventano azione rituale che la significa e la realizza. Cioè, sono sacramento: - di Cristo: che «è presente quando la Chiesa prega e loda» (SC 7); - della Chiesa: «Questo ufficio sacerdotale Cristo lo continua per mezzo della sua Chiesa che loda il Signore incessantemente» (SC 83); - della comunione tra Dio, l'assemblea e la persona. Usciamo da noi stessi e ci incorporiamo nella comunità ecclesiale che sente di essere stata raggiunta dall'azione di Dio; - del mistero che si celebra; ci aiutano a entrare in comunione con esso e con la sua realtà salvatrice. Le parole diventano esperienza di vita e la vita avvenimento di salvezza; - della lode universale: «Egli (Cristo) unisce a sé tutta l'umanità e se l'associa nell'elevare questo divino canto di lode» (SC 83); - della lode celeste: «Nella liturgia terrena… cantiamo al Signore l'inno di gloria con tutte le schiere delle milizie celesti» (SC 8). 3. Finalità della musica liturgica La finalità primordiale della musica che diventa parte integrante della liturgia è la stessa dell'azione liturgica: «Il fine della musica sacra, che è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli…» (SC 112). Da questo derivano gli altri obiettivi: essere al servizio della parola: nella parola c'è il messaggio dell'azione salvatrice che viene celebrata. La musica aiuta a interiorizzarlo e a esprimerlo. Non si tratta di intrattenere né di stupire, ma di «lasciarci sorprendere» e commuovere dal mistero che celebriamo. E si tratta di rendere possibile la nostra risposta a Dio: «Nella liturgia Dio parla al suo popolo… il popolo risponde a Dio con il canto e con la preghiera» (SC 33). Inoltre, il documento conciliare, al n. 112, parla di “esprimere con maggior delicatezza la preghiera; fomentare l'unanimità (senso comunitario); arricchire con maggiore solennità i riti sacri”. Il punto finale da raggiungere, come risultato del tutto, è fare festa; la musica ha una forza enorme per creare un clima di festa. La vera festa si crea quando una comunità si unisce nel canto. «Niente di più solenne e festoso nelle sacre celebrazioni di un'assemblea che, tutta, esprime con il canto la sua pietà e la sua fede» (Congregazione dei riti, Musicam sacram, istruzione sulla musica nella liturgia, p.16). Giuliano Franzan OFM Cap. Aggiungo questo bellissimo pezzo del Maestro Monsignor Marco Frisina:

http://www.youtube.com/watch?v=...

e quest,altro suonato diverse volte dalla sottoscritta..

http://www.youtube.com/watch?v=...

Per quanto mi riguarda ho animato per diversi anni la S. Messa armata di chitarra( e a volte di batteria); e se avessi ancora tempo lo rifarei piu' che volentieri ( chissà forse un giorno ancora), perchè anche in "quei" momenti mi sono sentita in modo speciale vicino al Signore,sensazioni che non dimentichero' mai! id="Comic Sans MS">id="size2">id="maroon"> "Ama e fa cio'che vuoi"( Sant'Agostino)

quote:Risposta al messaggio di pilao inserito in data 21/11/2011  13:31:23 (

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> Ciao Pilao, mi permetto di allegarti questo.

http://www.youtube.com/watch?v=...

( musica del M.° Monsignor Marco Frisina). "Ama e fa cio'che vuoi"( Sant'Agostino)

quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 21/11/2011  15:35:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Tutto chiaro ed allora Ancora Piu' Complimenti __________________________________________________________________ Ciao Giulio

quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 22/11/2011  04:26:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Immaginavo il tuo giudizio, e onde evitare polemiche , e quant'altro , non vado oltre. Di certo Dio guarda e ascolta chi canta o suona con il cuore. Riguardo alla colonna sonora hai avuto un lapsus : ti confondi con il film "fratello sole sorella luna" . Ti confermo che la tutta la musica del film "Chiara e FRancesco" è del bravissimo Monsignor Marco Frisina. Buona giornata [;)] "Ama e fa cio'che vuoi"( Sant'Agostino)

[:)] Ciao prof. Calosci! Così sei stato in America e hai preso 5 messe! E una ti è anche piaciuta che quasi ti saresti convertito...siamo vicini al miracolo![:)] (non sto ironizzando, eh, dico sul serio!) Spero che il tuo viaggio sia stato rilassante, che tu ti sia divertito. Mi piacerebbe che tu linkassi qualche brano come esempio di quello che ti è piaciuto nella chiesa battista. Grazie. Le vie del Signore sono infinite e i miracoli esistono! ...vedrai...[:)]

un tempo (si dice) che castravano i coristi di chiesa, al fine di far rimanere a loro la voce più immacolata da adolesciente...[:0][:0][:0] oggi ciò non avviene più...ed è già un progresso se si considera che la filosofia e le morali della chiesa sono a dir poco ferme al "medioevo"...[:D][:D][:D][:D][:D][:D] con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”

quote:Risposta al messaggio di StefanoSiena inserito in data 22/11/2011  12:11:54 (

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> Era così, non "si dice" [;)], erano i cori delle "voci bianche" "... Il coro di voci bianche trae origine in ambito liturgico, nelle cappelle del primo Medioevo; è proprio la musica sacra a sostenere lo sviluppo di questa formazione corale e per questo gli attuali cori di voci bianche eseguono tradizionalmente e in larga parte di musica sacra. I ragazzi erano chiamati a cantare durante i servizi religiosi; diverse sono, infatti, le istituzioni religiose che hanno ospitato e tuttora ospitano cori di voci bianche: la Chiesa cattolica, la Chiesa ortodossa, la Chiesa Luterana e la Chiesa Anglicana. I pueri cantores sono dei cori di voci bianche impiegati in particolare nella liturgia della Chiesa cattolica; papa Gregorio Magno fondò una “Schola Puerorum” nella Basilica di San Giovanni in Laterano e nella Basilica di San Pietro in Vaticano; durante il XVI secolo i pueri cantores furono sostituiti da cantanti adulti castrati. id="size1">

http://it.wikipedia.org/wiki/Vo...

Nel settecento era molto famoso a Napoli un cantante dalla "voce bianca", chiamato Farinelli, aveva alle spalle una storia tragica, fu castrato per volere del fratello musicista.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fa...

Era estroverso, appariscente e popolare, tant'è che ancora oggi a Napoli a chi si mostra un pò pagliaccio e simpatico, si dice di non fare "'O farinell..." [:)]

http://it.wikipedia.org/wiki/Fa...

quote:Risposta al messaggio di Salvo Sa 2 inserito in data 22/11/2011  12:26:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Ecco oggi dovrebbero invece castrare preti e frati...così sparirebbe la piaga della pedofilia e dei preti ai quali piace deliziarsi con le mogli degli altri...[:D][:D][:D][:D] con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”

quote:Risposta al messaggio di StefanoSiena inserito in data 22/11/2011  12:50:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> "... così sparirebbe la piaga della pedofilia e dei preti ai quali piace deliziarsi con le mogli degli altri...id="size1"> Ma no... questi ultimi sono normali. [;)] [8D]