Male di vivere

quote:Risposta al messaggio di Alex52 inserito in data 11/01/2012  11:40:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Non cercare di guarirne ma convivi con essa [8)][8)] Lo so, più semplice a dirsi che a farsi, ma se ne sei colpito è solo perchè sei una persona intelligente, curiosa, che si guarda e non si limita al proprio io e a ciò che ci gira attorno. Questo stato d'animo che tu definisci "malattia" colpisce molti artisti, filosofi e persone comuni che hanno una sensibilità spiccata e non si accontentano delle banali risposte che molto spesso ricevono Nos

penso sia una definizione un po' ampia, dentro alla quale ci può stare tutto e quindi coinvolgere tutti.

Ciao, se per male di vivere intendi la depressione, è un male che colpisce molti, anche se spesso non lo dichiarano. Mia moglie ne ha sofferto per tre anni prima che ci conoscessimo, stava davvero molto male, crisi di anoressia, attacchi di panico, autodistruzione in qualsiasi modo. E' stata seguita da diversi specialisti, ricovero ospedaliero, farmaci. E' stato un cammino durissimo, soprattutto per ricostruire la sua autostima e ridarle la voglia di vivere. Ce l'ha fatta, ora è una donna nuova, più forte anche se molto sensibile. Credo sia importante dare forza fiducia e molto amore a queste persone che soffrono così tanto e non sono comprese, a volte basta cambiare vita, cambiare lavoro, cambiare ambienti e amici...e un buon rapporto di coppia per uscire dal tunnel.Ricominciare da capo con tanti progetti e tante cose nuove da fare ogni giorno. Importante è crederci, credere in se stessi e volersi bene soprattutto. Dai Alex anche tu puoi farcela!

quote:Risposta al messaggio di Alex52 inserito in data 11/01/2012  12:29:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Scusa ma allora non so se stiamo parlando di "male di vivere" o di "depressione" vera e propria. Sono cose totalmente diverse e nel secondo caso non mi sarei permesso di dare una risposta per il rispetto che ho verso le persone che lottano quotidianamente con questa sofferenza. Nos

Non siamo tutti uguali e non tutti reagiamo allo stesso modo ma, credimi, un aiutino esterno (psicologo) può aiutarti a conoscerti meglio. Sto facendo lo stesso anchio, non tanto per aiutare me che ho sempre convissuto allegramente con i miei difetti ma, per essere in grado di seguire mia moglie. Dai che ce la fa (cciamo)i ...

Posso suggerire un paio di libri sull'argomento. Ovviamente non si tratta della ricetta che toglie il male, ma sono solo degli strumenti di lettura, nei quali, magari, si può trovare qualche spunto di riflessione interiore. La depressione ha varie forme e varie intensità, penso che tutti ne soffriamo, chi più e chi meno. [;)] Le biografie di Leonardo da Vinci ci parlano di stati di deliri notturni in cui passava le notti. Il grandissimo Leone Tolstoj soffiva di depressione. Montanelli, per esempio, era un ciclotimico (

http://it.wikipedia.org/wiki/Ps...

), soffriva di depressioni tremende, tali da richiedere il ricovero in cliniche specializzate, ma ne usciva sempre ed ha vissuto fino a 90 anni. [;)] [^] Perfino il Cristo che la Bibbia ci descrive nella parte che riguarda le "tentazioni del diavolo" e dei suoi 40 giorni trascorsi nel deserto, altro non sarebbe che la sua fuoriuscita da un periodo di depressione e quell'uomo stravolto e sofferente per colpa del "diavolo" che la Bibbia ci descrive, potrebbe essere proprio l'emersione dalla depressione. Ma questa è una mia opinione. I libri sono questi: Giuseppe Berto - Il male oscuro

http://www.italialibri.net/oper...

Davide Lajolo - Il vizio assurdo. Storia di Cesare Pavese (1960)

http://www.italialibri.net/oper...

Ma ce ne sono tanti altri. [;)]

Mens sana in corpore sano... di Decimo Giunio Giovenale 56 d.c. Praticamente stancarsi con lo sport e la mente torna serena, se non si ha tempo lo si deve trovare...[;)][:)] Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo

Penso anch'io che sia da chiarire cosa si intende per male di vivere. Personalmente credo si tratti di quel malessere che non ti fa godere appieno delle cose, quel "non so che" che ti prende quando invece sai che dovresti essere "diverso". Qualcuno dice che è una questione di sensibilità, che solo gli sciocchi sono felici. Io non so se è vero o no ma so che la cosa migliore è cercare di guardare in se stessi, di lasciar uscire la nostra essenza senza pretendere che sia diversa e imparare a dialogarci. Un dialogo interiore che può aiutare a capire. Quando io sono triste scrivo, email o anche appunti miei. Rileggermi mi aiuta a comprendere, a focalizzare il problema e se possibile a superare. Stamattina mi sono messa allo specchio e come una piccola Roky mi sono scaricata qualche pugno ad un immaginario sacco...aiuta sai[:)]

Fa benissimo fare attività fisica, si riattiva veramente tutto, e quanto dico tutto intendo veramente tutto! E questo è un sistema che, provato, funziona! Ma proprio oggi abbiamo dato l'ultimo saluto a Cristiana, una nostra amica di 26 anni morta per un tumore al cervello che la accompagnava fin da bambina, che durante questi anni le aveva provocato "solo" una forte ipovedenza, e che negli ultimi mesi purtroppo si è risvegliato e l'ha condotta alla morte. Se penso alla sua vita, al suo comunque essere lieta, sempre sorridente, senza mai lamentarsi, ad interessarsi più degli altri che di se stessa, così libera nel chiedere...e a donarsi dando il meglio di sè in ciò che era portata a fare... se penso a tutto questo, alla testimonianza che chi ha avuto la fortuna di conoscerla ha ricevuto... tutte le mie fatiche e lamentele spariscono... e torna il giusto valore delle cose. Credo che la sua testimonianza abbia colpito tante persone... e sono sicuro che il ricordo le aiuterà. Poi ognuno di noi ha problemi oggettivi che si deve tentare a risolvere in vari modi ... ma l'incontro con certe persone sicuramente pone grandi riflessioni. Ciao a tutti!

credo che se il male di vivere sia in realtà un "malessere" di vivere, un tuffo nella realtà di chi sta davvero male, come ha testimoniato Atsalut, possa ridimensionare e mettere nuovamente le cose al loro posto. diverso è il discorso quando dal malessere si passa al male vero e proprio: che sia autolesionismo, panico, depressione... penso si possa tentare di venirne fuori o almeno tenere sotto controllo le cose, solo con siuti seri e specializzati. e con tanto aiuto da parte di chi sta vicino che dovrebbe essere preparato e aiutato in questo percorso. mi è capitato di essere vicino a chi soffriva di attacchi di panico, quando ancora la patologia non era riconosciuta come tale e si parlava solo di esaurimento nervoso, con l'aria sotto sotto di dire "tutte *****te, si vede che non ha niente di serio cui pensare". quanti errori in buona fede ho fatto

Mi pare che di questa "malattia" siano stati usati fiumi d'inchiostro i quali che continueranno a scorrere in futuro .Si puo' scrivere di tutto e di piu' senza tema di smentite "oggettive"poichè alla alla fine niente di tangibile puo' sconfessare quanto "enunciato".Non esiste sicuramnete una medicina uguale per tutti,anzi credo che esista una "medicina " diversa per ognuno che ne è affetto.Come trovare qualla giusta!?Scavare nel proprio io, parlarne apertamente a qualcuno che abbia voglia di ascoltare e sappia cogliere le sfumature del "problema" che alla fine porta a considerare il bicchiere mezzo vuoto ,di vitale importanza.Nella vita di ognuno di noi, c'è un qualcosa per il quale è bello vivere;basta volerlo andare a cercare e pensare che comunque al di là di questo ...non c'è piu' nessuna malattia.Tutti i tunnel hanno un uscita ;come ,con chi ,con cosa la troverai,non lo so' ,l'importante è che tu ci creda e coglierai all'ucita i frutti del difficile percorso. Ciao e ... in bocca al lupo

Io la sto combattendo. Fino ad ora i risultati sono a mio favore, ma inizio a cedere. Sono tre mesi che attendo di essere ri-occupato, ma anche a quanto pare nulla si materializza. Sono in parte fortunato , dato che per ORA non ne faccio un problema pecuniario. Dopo avere fatto le manutenzioni alla casa, dopo aver sperato che possa ricominciare a lavorare, mi rimane solo il footing che sembra aiuti, ma non risolve. Ho voglia di rifarmi sto maledetto camper,(anche se il gasolio!!) e di ricominciare a viaggiare, in fretta, quando hai le ferie. Per assurdo ora che ho un fracco di tempo non posso permettermi di acquistarne uno . E' proprio vero il detto :chi ha il pane non ha i denti e viceversa. slt

quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 12/01/2012  12:05:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Perchè non prendi un cagnolino?Vi fate compagnia insieme. ANTO15

ho un cagnolone che mi sta anche abbandonando con l'artrosi sulle anche posteriori... lasciamo stare questa a breve sara' un altra mazzata slt

quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 12/01/2012  12:39:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Conservo ancora delle foto di quand'ero bambino, in cui si vede il volpino bastar.do che ci ha accompagnato nell'infanzia, era il "nostro" cane, il sesto fratello, l'ultimo anno lo passò trascinadosi il posteriore tra lamenti e guaiti. Quel dolore per la sua morte ancora ancora lo avverto ogni tanto. I ricordi dell'infanzia sono quelli che ti rimangono per tutta la vita. [:(] Per questo non ho mai più avuto un cane. [B)] Adesso che ho una certa età, le figlie sono via di casa, sto accarezzando l'idea di prendere un bastar.dino, ma temporeggio perchè voglio che mi sopravviva. [;)]

Idem, infati questo portato a forza nel lontano 99 non lo volevo proprio, perche' il ricordo del mio pastore belga , avuto in età infantile e morto ( sempre ste fottute ANCHE) con il cianuro nel 1983 mi distrusse. slt

Salvo Sa 2 sei un vero egoista!Spero lascerai un congruo lascito per il suo sostentamento!?A parte il fuori topic semiserio (il mio),quando dicevo che del male di vivere si puo' scrivere di tutto!Malfunzionamenti neurologici e carenza di serotonina!?Non credo pero' che la terapia sia farmacologica e comunque se le endorfine scarseggiano nei soggetti affetti, Kurt è sulla buona strada ,poichè l'attività sportiva ne stimola la produzione.PS:Kurt,per quanto riguarda il cagnolone…come ti capisco, ma non cominciare a privarti oggi di quel che sarà domani (pero’ è vero a volte quando guardo i miei ,lo penso anch’io) Ciao