In risposta al messaggio di Pedro2 del 05/06/2023 alle 21:12:21Cambia che continuando a nominare una cosa che non esiste uno gli da vita. Se continui a dire che per te non fa differenza di che razza sia uno, lasci intendere che le razze esistano, costituiscano una differenza, e che magari per te non conta. Ma implicitamente questo discorso sottintende che se per te non conta, per qualcuno potrebbe (lecitamente) contare.
Alla fine ma a noi cosa ci cambia...
In risposta al messaggio di Pedro2 del 05/06/2023 alle 21:12:21Dipende chi e‘ il noi.
Alla fine ma a noi cosa ci cambia...
In risposta al messaggio di Giovanni del 06/06/2023 alle 11:39:45Io ti do la mia opinione: razza è un termine biologico, quindi se è errato, c'è poco da fare, è sbagliato e basta.
Dani, questa storia sa tanto di questione di lana caprina. Non va bene il termine popolare (non scientifico) di razza, ma va bene il termine etnia. Per me, per esempio, etnia è una sottospecie (una sub classificazione)di razza. Si usiamo normalmente il termine razza bianca per definire un essere umano con il colorito roseo della pelle, non è la stessa cosa dire di etnia bianca perché negli esseri umani con colorito roseo di etnie ne esistono parecchie; lo sentiamo spesso di guerre fra etnie diverse, pulizia etnica, e via discorrendo. Non solo fra i bianchi ma anche di altro colore ci sono guerre per pulizie etniche. Allora qual è il termine giusto per definire gli essere umani con diversi coloriti, diversi tratti somatici? Non si può dire razza ma non si dovrebbe neanche dire etnia. Giusto pour parler; a me conta che potessimo avere tutti indistintamente gli stessi diritti; eccetto quelli che non accettano gli stessi doveri. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 06/06/2023 alle 11:39:45"Per me, per esempio, etnia è una sottospecie (una sub classificazione) di razza. "
Dani, questa storia sa tanto di questione di lana caprina. Non va bene il termine popolare (non scientifico) di razza, ma va bene il termine etnia. Per me, per esempio, etnia è una sottospecie (una sub classificazione)di razza. Si usiamo normalmente il termine razza bianca per definire un essere umano con il colorito roseo della pelle, non è la stessa cosa dire di etnia bianca perché negli esseri umani con colorito roseo di etnie ne esistono parecchie; lo sentiamo spesso di guerre fra etnie diverse, pulizia etnica, e via discorrendo. Non solo fra i bianchi ma anche di altro colore ci sono guerre per pulizie etniche. Allora qual è il termine giusto per definire gli essere umani con diversi coloriti, diversi tratti somatici? Non si può dire razza ma non si dovrebbe neanche dire etnia. Giusto pour parler; a me conta che potessimo avere tutti indistintamente gli stessi diritti; eccetto quelli che non accettano gli stessi doveri. Giovanni
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di sergiozh del 06/06/2023 alle 11:25:58A Sergio prova ad andare in un paese musulmano radicalizzato poi me racconti...e non venire a farci la predicozza a noi che ne abbiamo le scatole piene de sto politically correct etc etc
Dipende chi e‘ il noi. - se il noi sono gli europei bianchi, cambia nulla per la maggioranza di loro - se nel noi includi gli europei di colore, per parecchi di loro cambia
In risposta al messaggio di Pedro2 del 06/06/2023 alle 15:09:12Fermo restando che questo non è politically correct. Siamo così intrisi di questo concetto e della sua avversione, che non si distingue un errore da una scelta.
A Sergio prova ad andare in un paese musulmano radicalizzato poi me racconti...e non venire a farci la predicozza a noi che ne abbiamo le scatole piene de sto politically correct etc etc
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/06/2023 alle 15:37:27Inoltre la lingua, come altre cose, è una disciplina in parte scientifica come le altre. Il problema di queste parole è che spesso perdono il loro significato denotativo, ovvero oggettivo e puramente descrittivo, e ne acquisiscono uno connotativo, ovvero con un secondo significato figurato. Non perdetemi per pazzo o professorino, è una roba che anche io ho letto di recente, ma che tutti capiamo con qualche esempio.
Fermo restando che questo non è politically correct. Siamo così intrisi di questo concetto e della sua avversione, che non si distingue un errore da una scelta. Comunque il mondo cambia e si evolve, e con esso il suo linguaggio.Il fatto che parole vadano in disuso e nuove avanzino sta nelle cose. Inoltre la lingua, come altre cose, è una disciplina in parte scientifica come le altre. Il problema di queste parole è che spesso perdono il loro significato denotativo, ovvero oggettivo e puramente descrittivo, e ne acquisiscono uno connotativo, ovvero con un secondo significato figurato. Non perdetemi per pazzo o professorino, è una roba che anche io ho letto di recente, ma che tutti capiamo con qualche esempio. Una volta, prima di scoprire la trisomia 21, a chi era soggetto alla sindrome di down si dava del mongoloide, in quanto aveva alcuni tratti somatici simili a persone che provenivano da quella regione, e ritenuti una razza inferiore rispetto ai wasp; come se si fossero fermati ad uno stadio evolutivo precedente, questo senza nessuna base scientifica. In breve nel parlare comune questa parola è diventato un insulto, chiunque facesse qualche cosa di sciocco si prendeva dagli amici del mongoloide. Ora, a parte il fatto che questa definizione non aveva alcuna base scientifica e lo si è scoperto con la genetica, questa parola è diventata per il suo significato figurato acquisito insopportabile: nessuno di voi darebbe del mongoloide a qualcuno, anche se risulta essere con la trisomia21. Usare parole con un significato figurato allusivo è un modo mascherato per insultare le persone, e questo spesso coinvolge le parole che raffigurano la disabilità, è chi è disabile deve sia subire le difficoltà di una vita delle volte più complicata sia essere definito da una parola con allusioni spiacevoli . Davvero non si può fare uno sforzo a riguardo ? Pensiamo ad esempio che nel nostro lessico comune dire lavorare come un negro, una volta mi è scappata di fronte ad un amico egiziano (che studiava di giorno e lavorava nei magazzini la notte) che non l'ha presa bene. Questa ultima cosa indica un elemento, ma siamo certi che col nostro parlare non infastidiamo chi ci ascolta ? In questo forum tutti scrivono bene e (quando vogliono) sono educati, io non credo affatto che sia un vero problema.
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/06/2023 alle 15:37:27Allora, i portoghesi ci devono dichiarare la guerra se diciamo che a tavola c'era un portoghese. (Quell oche non ha pagato) Mal o sai perche si dice portoghese chi non ha pagato?
Fermo restando che questo non è politically correct. Siamo così intrisi di questo concetto e della sua avversione, che non si distingue un errore da una scelta. Comunque il mondo cambia e si evolve, e con esso il suo linguaggio.Il fatto che parole vadano in disuso e nuove avanzino sta nelle cose. Inoltre la lingua, come altre cose, è una disciplina in parte scientifica come le altre. Il problema di queste parole è che spesso perdono il loro significato denotativo, ovvero oggettivo e puramente descrittivo, e ne acquisiscono uno connotativo, ovvero con un secondo significato figurato. Non perdetemi per pazzo o professorino, è una roba che anche io ho letto di recente, ma che tutti capiamo con qualche esempio. Una volta, prima di scoprire la trisomia 21, a chi era soggetto alla sindrome di down si dava del mongoloide, in quanto aveva alcuni tratti somatici simili a persone che provenivano da quella regione, e ritenuti una razza inferiore rispetto ai wasp; come se si fossero fermati ad uno stadio evolutivo precedente, questo senza nessuna base scientifica. In breve nel parlare comune questa parola è diventato un insulto, chiunque facesse qualche cosa di sciocco si prendeva dagli amici del mongoloide. Ora, a parte il fatto che questa definizione non aveva alcuna base scientifica e lo si è scoperto con la genetica, questa parola è diventata per il suo significato figurato acquisito insopportabile: nessuno di voi darebbe del mongoloide a qualcuno, anche se risulta essere con la trisomia21. Usare parole con un significato figurato allusivo è un modo mascherato per insultare le persone, e questo spesso coinvolge le parole che raffigurano la disabilità, è chi è disabile deve sia subire le difficoltà di una vita delle volte più complicata sia essere definito da una parola con allusioni spiacevoli . Davvero non si può fare uno sforzo a riguardo ? Pensiamo ad esempio che nel nostro lessico comune dire lavorare come un negro, una volta mi è scappata di fronte ad un amico egiziano (che studiava di giorno e lavorava nei magazzini la notte) che non l'ha presa bene. Questa ultima cosa indica un elemento, ma siamo certi che col nostro parlare non infastidiamo chi ci ascolta ? In questo forum tutti scrivono bene e (quando vogliono) sono educati, io non credo affatto che sia un vero problema.
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/06/2023 alle 07:28:14A me in Messico mentre passeggiavo tranquillo con mia moglie in centro un tassinaro da lontano mi ha detto "Italiano mafia..." sicuramente non era offensivo magari voleva attirare la mia attenzione per prendere il suo taxi.
La differenza sta nei detti senza offesa e senza la presenza di chi si potrebbe offendere e nei detti che invece possono offendere chi li sente. se dici nella tua lingua madre non capita da chi parla italiano che gli italianisono dei ritardati, nessun italiano o quasi lo capisci e bona. se dai del negro in italiano a un nero che capisce l‘italiano in sua presenza questo puo‘ offendersi e dunque non va bene.
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/06/2023 alle 07:28:14In Svizzera ce ne sono pochi e gli danno del cioccolato, ma non quello bianco
La differenza sta nei detti senza offesa e senza la presenza di chi si potrebbe offendere e nei detti che invece possono offendere chi li sente. se dici nella tua lingua madre non capita da chi parla italiano che gli italianisono dei ritardati, nessun italiano o quasi lo capisci e bona. se dai del negro in italiano a un nero che capisce l‘italiano in sua presenza questo puo‘ offendersi e dunque non va bene.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di ezio59 del 08/06/2023 alle 09:37:23In svizzera ci sono molti neri e il cioccolato se lo vogliono non lo ricevono come regalo ma devono pagarselo loro.
In Svizzera ce ne sono pochi e gli danno del cioccolato, ma non quello bianco
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/06/2023 alle 07:28:14Perche in itlaia non vivono i portoghesi e non sanno che si dice se uno mangia e non paga, ha fatto il portoghese? Praticamente ladro?
La differenza sta nei detti senza offesa e senza la presenza di chi si potrebbe offendere e nei detti che invece possono offendere chi li sente. se dici nella tua lingua madre non capita da chi parla italiano che gli italianisono dei ritardati, nessun italiano o quasi lo capisci e bona. se dai del negro in italiano a un nero che capisce l‘italiano in sua presenza questo puo‘ offendersi e dunque non va bene.
In risposta al messaggio di jana del 08/06/2023 alle 10:59:49
Perche in itlaia non vivono i portoghesi e non sanno che si dice se uno mangia e non paga, ha fatto il portoghese? Praticamente ladro?