quote:Risposta al messaggio di Yuma-58 inserito in data 06/06/2012 08:12:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Pazienza, io la penso così invece. I simboli sono troppo enfatizzati in questa società. Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 06/06/2012 20:22:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>La penso come te. Ciao Alessandro
quote:Risposta al messaggio di Alex52 inserito in data 06/06/2012 20:24:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E io vorrei invece rilanciare il fatto che spesso le chiese assemblano centinaia di persone, e poi fanno funzioni di aggregazione, riuniscono ragazzi e bambini, in edifici a volte fatiscenti e inadatti. Non dico sempre, ma a volte. Non credete che la funzione, condivisibile o meno, di una chiesa quale luogo di aggregazione si scontra col fatto che siano edifici del tutto inadatti a tale scopo ? Non sarebbe il caso di separare il luogo storico da quello sociale ? Perché fermarsi sul singolo episodio, per il quale, pur essendo profondamente anticlericale condivido la lettura di mapalib, senza affrontare il vero problema ? Cosa sarebbe capitato se il terremoto fosse avvenuto domenica alle 11 ?
quote:Risposta al messaggio di mapalib inserito in data 07/06/2012 10:48:53 O si è trattato solo di fatalità? >> Fatalità? Io direi ANDARSELA CERCARE. Stiamo parlando di un qualcosa che era ed è tuttora in corso. Un terremoto col suo sciame. Comprendo rischiare se si deve salvare qualcosa di IRRIPETIBILE, magari di inestimabile valore, o assolutamente necessario. Rientrare in struttura già di per se pericolante non è una FATALITÀ se accade qualcosa di irreparabile. Che sia chiesa o non chiesa c'entra solo nella misura che proprio un prete dovrebbe aver rispetto per la vita.